lunedì 13 luglio 2015

I tortuosi e misteriosi meandri della mente: fin dove può spingersi l'umana follia? Conosciamo davvero i nostri simili? Una storia inquietante a me realmente avvenuta e tre libri a base di Cristi, Ufo e visioni di numeri primi (e un suggerimento dal Giappone)!

Questo post merita un'intro ad hoc.
 Gli assurdi meandri in cui può precipitare la mente umana mi hanno sempre affascinato, ma con i dovuti distinguo. 
 Mentre provo un protervio fastidio per le persone che si vantano di essere pazze pazze o completamente folli, solo perché sono un attimo più vivaci del mortorio che le circonda (generalmente vivaci comunque in determinati limiti), e per quelle che invece hanno un problemino con loro stesse, ma invece di risolverlo si rotolano nel vittimismo, l'autentica follia della mente umana mi ha sempre affascinato.
 Parlo nello specifico dei casi che potremmo definire alla dottor House, ma applicati alla mente.
 All'inizio dell'università mi trovai a vivere dal vivo e non per leggenda metropolitana o per sentito dire, una di quelle inquietanti situazioni dopo le quali dubitare del prossimo diventa necessario.
 Nel gruppo di amici con cui uscivo c'era, tra gli altri, una ragazza che faceva parte di quella buona borghesia che generalmente si vede nei film di Muccino, ricchi, un po' di sinistra che di tanto in tanto si fanno uno spinello coi figli (una di quelle robe che i miei, appunto non di buona borghesia, non avrebbero mai concepito manco per sbaglio).
 Costei era più una mia conoscente, ma era la migliore amica del mio migliore amico e della sorella di una delle mie migliori amiche (endogamia amichevole tipiche dei paesi), perciò la vedevo abbastanza spesso nonostante non avessimo niente da dirci. Ad un certo punto si ammalò. Tumore. Il fidanzato, che l'aveva appena lasciata, tornò sui suoi passi piangendo, lei iniziò a dimagrire a vista d'occhio, diventava sempre più pallida, si tagliò i capelli più corti. Si sparse una certa sensazione d'angoscia tra tutti noi.
Vista l'angoscia della storia, vi metto una
locandina allegra
 Non essendole particolarmente vicina, non fui tirata in causa nelle nottate insonni e nei vari drammi personali che vivevano i suoi amici, ma assistetti alla sua partenza per un'operazione sperimentale in Francia, al suo ritorno e alla festa che demmo perché sembrava che tutto fosse andato per il meglio. Fu in quell'occasione che ebbi un fugacissimo pensiero. La trovai che mangiava un panino con la nutella e in un attimo di lucidità pensai che forse non era il cibo più adatto ad una a cui hanno appena asportata mezzo fegato, ma pensai anche che di operazioni (allora come adesso) non ne capivo molto, quindi seppellii il dubbio e la festeggiai con gli altri
Venne una pasquetta stranamente non piovosa ed eravamo tutti alla classica gita fuori porta, lei era sempre più pallida e sembrava che, nonostante l'operazione, la fine fosse vicina. Il dramma aleggiava nell'aria.
 Poi. Pochi giorni dopo, durante una riunione di un'associazione che avevamo con alcuni di loro, il mio migliore amico venne raggiunto da una telefonata e scappò a gambe levate senza dirci niente. Pensammo tutti che fosse morta.
 Ebbene, no. In un attimo di lucidità, dopo mesi, una delle amiche dell'ammalata aveva chiamato i di lei genitori chiedendole quali fossero le sue reali condizioni, per scoprire, che costei non era mai stata malata.
 Ci aveva mentito per mesi. Mesi dettagliatamente costruiti, dai valori delle analisi al dimagrimento, dall'operazione a Parigi farlocca a tante altre cose. Questa storia fu per me, che ne ero stata alla fine solo spettatrice, una sorta di rivelazione. L'animo umano poteva davvero spingersi fino a confini incredibili, ostentando una rilassatezza e normalità sconvolgente. Di chi era davvero ormai lecito fidarsi? Esisteva qualcuno che si potesse davvero dire di conoscere?
 I libri che vi suggerirò di seguito, indagano in varie misure (alcune più mentali altre più neurologiche), gli incredibili meandri della mente umana, decisamente più sconcertante di ciò che appare.

"I TRE CRISTI" di Milton Rokeach ed. Fandango:
 Negli anni '60 facevano degli esperimenti che al giorno d'oggi sarebbero da denuncia, eppure nella loro totale follia, producevano risultati affascinanti. 
 Nel 1959, un medico di un ospedale di Ypsilanti, Michigan, tale Milton Rokeach, leggendo Voltaire, ebbe un'idea luminosa: riunire nello stesso luogo tre persone convinte di essere Gesù Cristo. 
Il filosofo francese riportava infatti il caso di un uomo che si credeva Dio e dopo essere stato messo nella stessa stanza con un altro con la medesima convinzione, era (temporaneamente) ritornato in sé. Rokeach perciò pensò che questo risultato potesse in qualche modo ripetersi. 
 I tre Cristi, tutti e tre maschi e con età differenti, un contadino, uno scrittore fallito e un ex militare, vennero perciò costretti a vivere insieme per due anni, durante i quali Rokeach trascrisse pazientemente le loro conversazioni (la gran parte del materiale del libro) per capire come se la cavassero coi principi di non contraddizione. 
 Ebbene, in qualche modo essi ce la fecero.
  Per due anni mangiarono e dormirono insieme e ognuno di loro si fece un'idea sull'esistenza degli altri: uno si convinse che gli altri erano dei minori, un altro era convinto che fossero una sorta di robot. Dopo liti furibonde e infinite deliranti discussioni, nessuno rinsavì come era speranza di Rokeach, anzi, persero interesse nel dimostrare di essere il vero Gesù Cristo e presero a parlare di altro. Rokeach li liberò deluso clinicamente, ma ne trasse almeno un libro di allora grande successo.

"QUANDO LA PROFEZIA NON SI AVVERA" di L. Festinger, H. W Riecken, S. Schachter ed. Il Mulino: 
Vi domandate come possano le masse credere ad idiozie conclamate? Vi chiedete dove alberghi il nocciolo della credulità umana? Come nasca il plagio e dove finiscano le responsabilità di chi plagia e quelle di chi viene plagiato? Questo libro descrive un caso avvenuto nel 1954 in una cittadina del Kansas.
 Una casalinga cinquantenne, Marion, inizia a dire di ricevere dei messaggi da misteriosi messaggi mentre è in trance.
 Glieli mandano, sembra, degli extraterrestri che hanno come capo tale Sananda, il quale, ad un certo punto si identifica come Gesù. Sananda comunica a Marion che sta per giungere una catastrofe naturale e solo chi crederà al suo messaggio verrà prelevato e portato al sicuro dagli ufo (voi ci riderete ma vi ricordo l'esistenza dei libri di Icke e di Scientology).
 Attorno a Marion iniziano ad affollarsi alcune persone, tra cui due ex missionari che la aiutano a dar forma a questi messaggi in modo coerente con l'obiettivo di farne una religione. 
 Alcuni studiosi dell'università del Minnesota vengono a sapere di questa setta in formazione e decidono di compiere uno studio sul campo per tracciare i contorni di quella che viene conosciuta come dissonanza cognitiva. 
 Si infiltrano perciò negli adepti e attendono pazienti che arrivi il giorno stabilito per la fine del mondo (che è molto vicino). Il libro descrive le storie e le dinamiche psicologiche delle persone coinvolte, ma, soprattutto cosa accade quando la famosa profezia, ovviamente, non si avvera. 
 I discepoli di Marion rinsaviranno capendo che è una folle o una ciarlatana o troveranno una giustificazione?
 Sembra un libro di fantascienza ed è tutto vero.

"L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO" di OLIVER SACKS ed. Adelphi:
E' un libro che ho letto solo ultimamente malgrado mi abbia affascinato per anni.
 Dei tre è probabilmente quello che si avvicina di più alla definizione "storie alla dottor House" perché indaga una serie di assurdi casi che hanno però quasi tutti una specifica motivazione neurologica o medica. 
  Si va dall'uomo che non riesce più a collegare le cose alle persone al concetto che hanno di loro (il famoso uomo che non riesce a distinguere la moglie e il cappello), agli arti fantasma con tanto di dolore fantasma, alla storia di due gemelli autistici in grado di vedere numeri spaventosi di numeri primi. C'è l'uomo convinto di avere vent'anni per sempre perché non è più riuscito a immagazzinare ricordi da quella fatidica età in poi, e il ragazzo che dopo una febbre cerebrale è vissuto segregato in casa per quindici anni dalla sua famiglia. 
 La cosa più interessante del libro è il taglio filosofico che Sacks ne dà e che in alcune storie funziona meglio che in altre. Soprattutto nell'incredibile episodio dei gemelli, le domande che ci vengono poste sul concetto di malattia, normalità, su ciò che si va a perdere di straordinario in nome della gestione dell'ordinario, sono enormi. 
Da leggere più come un libro di filosofia morale che di psicologia.

"LA CROCE BUDDISTA" di Junichiro Tanizaki:
 Questo è un suggerimento di narrativa. 
 Ne "La croce buddista" Tanizaki descrive un triangolo amoroso (che ad un certo punto diventa un quadrato) che ha come centro una ragazza tanto bella quanto spaventosa. La giovinetta seduce prima una mogliettina annoiata dedita alle lezioni d'arte e poi il di lei marito, trascinandoli in una spirale di bugie fino al tragico esito.
  Una bugiarda patologica e le sue estreme conseguenze in azione.
(Ne feci una recensione per LezPop tempo fa, potete trovarla qui http://www.lezpop.it/la-croce-buddista-di-junichiro-tanizaki-lamore-lesbico-nel-giappone-degli-anni-20/).

Ci tenevo molto a questo post perché trovo che siano tutti libri molto belli e davvero interessanti! Ne avete letto qualcuno? Ve ne interessano alcuni? Testimoniate!

6 commenti:

  1. prendo gioiosamente i tuoi consigli, certa di farne tesoro alla prima occasione utile

    RispondiElimina
  2. "I discepoli di Marion rinsaviranno capendo che è una folle o una ciarlatana o troveranno una giustificazione?" - così, su due piedi, ipotizzerei uno scenario conclusivo di questo tipo: allo scadere della data tutti si rendono conto che il mondo continua per la sua strada. I casi sono due: o ammettere di aver preso un granchio (per la medium) e di aver creduto come imbecilli a delle fandonie aberranti (per i credenti) o dar fiducia a una nuova interpretazione che salvi la stabilità mentale di tutti, tipo che il mondo è stato graziato per merito della setta dei dementi. Ho visto un risultato identico fra dei fondamentalisti cattolici relativo alla teoria gender e all'idea che il ministero dell'istruzione volesse usarla per traviare i loro bambini: nessun programma del genere è esistito ma loro sono convinti che il programma sia stato chiuso perché loro avevano scoperto la magagna. Roba da psichiatria, sì.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti sarebbe stata (e sarebbe) interessante una ricerca come quella fatta dai tizi del Minnesota su questa dilagante follia del gender.
      Possibile che nessun ricercatore voglia travestirsi da sentinella in piedi?

      Elimina
    2. No, quelli vanno oltre le capacità umane di sopportazione.

      Elimina
  3. La vicenda che racconti, della ragazza che simula con tutti una malattia mortale che non ha, non posso dire di averla vissuta dal vero, ma credimi se ti dico che nelle community online ho visto succedere cose molto simili, con architetture di bugie così elaborate, così tirate per le lunghe e così vaste per numero di vittime che non riuscirei a spiegarle se non tirando in ballo una patologia mentale (anche perché certi intrighi richiederebbero di passare al pc le intere 24 ore e... no, niente, meglio non pensarci °_°).
    Anche io, quando certe cose mi sfiorano, resto come basita e pure un po' terrorizzata, nel pensare a quanto può essere contorta e distorta la mente umana!

    Per il resto, il libro di Sacks pare molto interessante, mi sa che lo metto in wishlist, grazie del consiglio :)

    cosa accade quando la famosa profezia, ovviamente, non si avvera. I discepoli di Marion rinsaviranno capendo che è una folle o una ciarlatana o troveranno una giustificazione?

    La seconda che hai detto ovviamente. Come sempre. Sennò i Testimoni di Geova come farebbero a continuare a predicare l'arrivo dell'Apocalisse, spostandone sempre in avanti la data, da secoli, via via che la fine del mondo mancata smentisce le loro previsioni? :P

    RispondiElimina
  4. Una mia conoscente fece credere a tutti di essere arrivata alla fine della sua carriera universitaria, ci aveva comunicato perfino l'argomento della tesi. Peccato che qualche giorno prima della data fatidica, un amico comune se ne uscì con "speriamo che F. riesca a superare l'esame, è la terza volta che ci prova..."; era un esame del secondo anno, all'epoca i corsi di laurea ne duravano minimo quattro.

    Per il resto, il libro di Sacks mi ha sempre attirato, lo metto in lista.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...