tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post1969177842681303855..comments2024-03-02T18:04:03.889+01:00Comments on I dolori della giovane libraia: La pretesa della verità assoluta e la cultura della vergogna all'epoca dei social network. Una considerazione sull'importanza dei segreti e il mito della verità tra Aki Shimazaki, Pirandello e Akutagawa.Nathan Rangahttp://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-42757859084506597102016-11-20T20:54:04.644+01:002016-11-20T20:54:04.644+01:00Mi dispiace, ma per me 200 civili morti restano 20...Mi dispiace, ma per me 200 civili morti restano 200 civili morti. Il fatto in sè non è giustificabile, come non lo sono ad esempio i 190 bambini "vittime collaterali" della campagna droni di Obama. Erano vittime "accettabili", per prevenire attentati terroristi? Certamente, da un punto di vista squisitamente pratico. Tuttavia, agire moralmente vuol dire agire nel giusto andando contro il "pratico". Da come spieghi la situazione, sembra che si tratti di un mero calcolo fini-mezzi. Nel caso dell'uomo grasso, si dovrebbe provare a salvare sia l'uomo grasso che le cinque persone, anche sapendo che c'è il rischio di non salvare uno dei due, o di non salvare nessuno. (non ho letto il libro: rispondo di getto). L'idea che esista un "sostrato illegale", o dei "segreti" che sono necessari per governare è sempre stata la scusa dei governi conservatori. Su questo discorso consiglio Slavoj Zizek, è forse uno dei suoi temi dominanti, nella filosofia politica. <br /><br />Uno Zar ti avrebbe detto che i pogrom antisemiti erano misure obbligate per evitare il collasso della monarchia e la rivoluzione. Un "segreto" e una "verità imparziale" necessaria. Ma ovviamente restano i corpi degli ebrei uccisi nei pogrom. Un altro "fatto". <br /><br />Grazie per la lunga risposta, mi ero un po' pentito di aver commentato sullo sprint di troppi caffè, ma il tema mi è a cuore. Probabilmente è una discussione senza sbocchi, visto che citi libri e io cito fatti storici, ma ok... <br />Coscienzahttps://www.blogger.com/profile/15012413060616144694noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-43362558323398508192016-11-20T16:35:13.621+01:002016-11-20T16:35:13.621+01:00Saggissime parole, che condivido subito. <3 Io ...Saggissime parole, che condivido subito. <3 Io espressi lo stesso concetto tempo fa, in modo diverso... http://erica-gazzoldi.blogspot.it/2015/07/restiamo-umani.htmlErica "Eric" Gazzoldihttps://www.blogger.com/profile/05364543856240622003noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-92220105890595100132016-11-20T12:49:04.107+01:002016-11-20T12:49:04.107+01:00Nell'esempio di Rashomon il fatto reale esiste...Nell'esempio di Rashomon il fatto reale esiste, ma ad esempio è cosa ben diversa se l'omicidio avviene per legittima difesa o per furto. E' cosa diversa se la moglie si era accordata col brigante o se ad esempio lo stesso ucciso si era accordato col brigante per essere assassinato. In quest'ultimo caso si tratterebbe di omicidio del consenziente, avrebbe la stessa valenza di un omicidio per furto?<br />Il fatto in sé, come dice Pirandello nella sua novella, non ci dice niente (addirittura nel caso della novella la verità è una persona che non è in grado di rispondere sulla sua natura, perché "E' ciò che la si crede), è l'interpretazione sostenuta da un insieme di informazioni, che il fatto in sé non possiede, ad aiutarci.<br />Anche l'esempio dei civili morti è calzante. Come possiamo sapere che quei 200 civili uccisi non hanno evitato, che so, l'uccisione di 3000 civili?<br /> Se tu sapessi che uccidendo 10 persone ne salveresti 100 le uccideresti o non lo faresti? <br />La domanda non è così semplice, perché implica molti dilemmi morali. C'è, in proposito, il famoso "dilemma del carrello" di cui si parla diffusamente nel bel saggio "Uccideresti l'uomo grasso?" di David Edmonds. Se ti trovassi a passare su un ponte assieme a un grasso sconosciuto e vedessi, sotto di te, un treno che avanza su cinque persone legate ai binari, sapendo che lanciando l'uomo grasso (e uccidendolo) le salveresti, cosa faresti? <br /> E cosa faresti se ci fossero due binari uno con dieci e uno con cinque persone, ma tu potessi (sempre decidendo di uccidere l'uomo grasso) salvarne solo un gruppo?<br /> E se in un gruppo ci fosse un tuo parente? E se ci fosse chi li ha legati al binario? <br />E se tu uccidessi l'uomo grasso per salvare cinque persone ti giudicheresti un assassino? E come dovrebbero giudicarti gli altri?<br />La verità non è assoluta, è manipolabilissima. Ho studiato scienze della documentazione ed è da lì che mi è venuta la convinzione che no, il documento, senza interpretazione, senza tutti i fatti a chiarircelo, non significa assolutamente nulla.<br />Ho trovato questo bell'articolo su doppiozero che spiega assai meglio in dilemma. http://www.doppiozero.com/materiali/teorie/uccideresti-luomo-grasso<br /><br />La cultura della vergogna è terribile SEMPRE. E trovo drammatico che la si giustifichi nei confronti della classe politica, e non perché voglia difenderla, ma perché deresponsabilizza il cittadino. Finché il cittadino si sentirà autorizzato a dar fondo a qualsiasi basso istinto (e penserà sempre di aver ragione e di vivere un'inspiegabile tirannia a cui deve solo soggiacere senza poter mai cambiare le cose) non capirà mai che se la polis funziona male, la colpa è sua per prima. Penso che quel che diceva il film di Andò, "Viva la libertà" sia verissimo: "Se i politici sono mediocri è perché i loro elettori sono mediocri. E se sono ladri è perché i loro elettori sono ladri, oppure vorrebbero esserlo".Nathan Rangahttps://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-63538458023661929852016-11-20T10:04:48.250+01:002016-11-20T10:04:48.250+01:00Si confonde nell'articolo realtà, verità e pun...Si confonde nell'articolo realtà, verità e punti di vista. Nell'esempio citato di Rashomon, si possono adottare i punti di vista che si desiderano, ma il fatto reale sussiste lì, ineliminabile: la morte del marito per mano del brigante. Allo stesso modo, leggendo wikileaks, ci si può immedesimare nel punto di vista dei soldati e giustificare le loro azioni, ma resta il fatto reale, tra i tanti svelati, di civili uccisi a freddo. <br />Quindi, se uno vuole, può certo dire che invece di avere dei civili morti, abbiamo avuto "un errore", una "perdita collaterale", o magari dei "civili che sarebbero diventati soldati" (e che era quindi giusto uccidere). Con le parole si può certo giustificare quello che si vuole e mutare la verità come si preferisce: ma il fatto "reale" resta lì, piaccia o meno. <br /><br />La cultura della vergogna è terribile quando si concentra sui più indifesi che non si possono difendere, ma non è nulla di così terribile quando operata sulla classe politica o sulle élite: tempo di una settimana, un mese e il pubblico ha già dimenticato. <br />Coscienzahttps://www.blogger.com/profile/15012413060616144694noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-60615623948997683622016-11-20T08:47:25.338+01:002016-11-20T08:47:25.338+01:00Argomento interessante e teoria interessante. Agg...Argomento interessante e teoria interessante. Aggiungo che, siccome la gran parte dei segreti divulgati sui politici ha come ingrediente principale lo striscione "Vergogna!" stampato sopra, mi sembra anche siamo nell'epoca della divulgazione di segreti del menga, che spero passi presto per tornare ai bei tempi in cui scoprivi, chessò, che Andreotti era pagato dai sovietici o che il papa faceva le messe nere - al più oggi intascano stipendi che gli spettano legalmente o vanno a cena con avversari politici, insomma anche gli scandali non sono più quelli di un tempo, e si sono fatti molto più noiosi.Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.com