tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post367130136464571458..comments2024-03-02T18:04:03.889+01:00Comments on I dolori della giovane libraia: "Tu sei la mia giovinezza". Quando chi è stato giovane con noi diventa lo specchio della nostra vita, attuale o possibile.. Una recensione (non buonissima) di "Swing time" di Zadie Smith.Nathan Rangahttp://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-49985948342591243252017-06-19T13:01:35.723+02:002017-06-19T13:01:35.723+02:00Mah, io non ho figli, ma ho una madre che appunto ...Mah, io non ho figli, ma ho una madre che appunto non si è saggiamente annullata per me, come le madri di molte mie amiche. Ho molti conoscenti che diventati genitori hanno preso la genitorialità come qualcosa in più alle loro vite e altri che invece ne hanno fatto la loro vita. In entrambi i casi ci sono dentro fino al collo (quindi, al contrario mio, mi pare di capire che ci "arrivino" eppure hanno due atteggiamenti diversissimi). Ecco, secondo me quando ti annulli per i figli c'è un serio problema che allo stato attuale sfocia in tutte quelle degenerazioni che sono le "madri informate", quelle che discutono coi medici dall'alto della loro "sapienza materna", quelle che rendono la vita impossibile agli altri genitori con problemi inventati come il gender, il linciaggio quotidiano dei prof (rei di non capire il genio del figlio), l'assurdità dell'homeschooling. E' una cosa che succede anche agli insospettabili, conosco una tipa fricchettona che è arrivata a postare articoli su come guardare i figli mentre giocano senza fargli capire che i genitori li stanno guardando. Cioè, è ovvio che nei primi anni di vita i figli ti assorbano moltissimo, ma, dopo, la faccenda rischia di scivolare nel "non ho più una vita perché la mia vita è mio figlio" e non lo trovo sano. Non lo trovano sano neanche molti genitori che conosco e che i figli ce li hanno. Molti, (non dico ovviamente te perché non ti conosco e non so nulla di te), insoddisfatti della propria vita vedono i figli come un punto d'arrivo o un destino, ma i figli, come diceva anche Gibran sono solo frecce che vengono lanciate lontano e lontano devono andare (e questo lo dico da figlia, grata che i miei abbiano fatto così). La maternità forse sarà pure una vocazione, ma non è la vita e prima o poi i nodi vengono al pettine per tutti, proprio come quelli della madre dell'amica della protagonista. Si è annullata per la figlia e la figlia avendola come modello cosa ha imparato? Nel libro, pare, proprio niente. Agli uomini, a cui è concesso avere una vita lavorativa (anzi è doveroso ce l'abbiano), questo annullamento non è mai richiesto e domandiamoci se questa maternità esasperata odierna non sia solo la coperta per ben altri problemi che citi anche tu: un sistema lavorativo basato sullo sfruttamento, l'impossibilità di realizzarsi in altro. I nostri nonni e le nostre nonne hanno lottato per andare avanti, a me sembra che noi, spaventati, tendiamo a chiuderci in ciò che abbiamo di più certo. E questo, no, non farà bene ai figli di nessuno che si ritroveranno un mondo ben meno agevole del nostro.Nathan Rangahttps://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-60997839253793678852017-06-10T23:06:58.764+02:002017-06-10T23:06:58.764+02:00" Non ho mai capito chi, appena ha un figlio,..." Non ho mai capito chi, appena ha un figlio, resetta completamente i primi 30 anni della sua esistenza e si dedica al suo nuovo ruolo anima, corpo e sangue, dimentica della sé stessa precedente.<br /> Non è possibile che la persona che sei stata prima venga risucchiata in un gorgo e che a nulla siano valsi i tuoi studi, sogni e speranze."<br />Succede, non per scelta, e non a tutte. A me è successo, mi sono trovata a fare i conti con un prima confuso, a causa di una serie di lavori a tempo determinato che non mi hanno portata da nessuna parte, e un dopo in cui mi riconoscevo poco. È difficile tornare a essere me, e non (solo) mamma quando il me non era chiaro nemmeno prima. <br />Può anche succedere che la maternità ti faccia cambiare prospettiva e priorità, o che ti permetta di scoprire lati di te che non conoscevi. Succede :)<br />E sì, cadiamo nel cliché "non puoi capire se non sei madre", ma davvero ci sono cose che io stessa non avrei mai capito prima di diventare mamma. Non è questione di intelligenza, empatia o altro, è che se non ci sei dentro fino al collo non ci arrivi proprio ;)Pythiahttps://www.blogger.com/profile/05042790368028082821noreply@blogger.com