tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post6062108704253669929..comments2024-03-02T18:04:03.889+01:00Comments on I dolori della giovane libraia: C'è un nesso tra la mancanza di una narrativa rosa al maschile e il dislivello tra lettori e lettrici? Il caso Alice Sheldon vs Fausto Brizzi e la sua moglie vegana (con una spolverata di sindrome di Stoccolma).Nathan Rangahttp://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-43496056642906810852016-02-21T12:53:41.081+01:002016-02-21T12:53:41.081+01:00Io, però, nello scaffale di letteratura romantica ...Io, però, nello scaffale di letteratura romantica mi aspetto di trovarci Manzoni e Rilke! ;) (oi, peraltro, l'Alessandro, con quella storia di matrimoni contrastati, redenzioni stappacuore... Reintitoliamolo "Fughe d'amore e capponi alle spezie" e via!)<br />Scherzi a parte, la ragione per cui è più comune trovare giallisti uomini e 'rosiste' donne, è indotta, non innata. Vengono pubblicati più autori maschi di gialli, tanto è vero che non è poi strano che si scopra, presto o tardi, che un autore era in realtà un'autrice (cosa successa spesso anche in fantascienza, altro genere altamente 'di genere'). Questo succede non perché sia più naturale per gli uomini scriver di morti, indagini, assassinii e complotti e per le donne di matrimoni, pene di cuore ed equivoci comici, ma perché gli editori (seguendo il mercato, non perché sono malvagi, eh) favoriscono un genere rispetto all'altro, per i diversi generi (sto giochino del doppio significato mi piace, ma giuro che è l'ultima volta che lo fo...).<br />D'accordo in pieno che "rosa" è una bruttissima definizione, ma comedy taglia fuori un sacco di roba e chick-lit è una definizione orrenda. Detto che romantico va bene, ma fa venir in mente il viandante sul amre di nebbia più che Nicholas Sparks (toh! un uomo che scrive rosa senza onta né problemi! eccicredo..con i milioni che ci ha fatto...), toccherà trovare una nuova definizione che non allontani nessuno e accomuni tutti. Mica facile!Tanachvilhttps://www.blogger.com/profile/13425199239362685901noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-71543618178877683262016-02-18T15:15:29.386+01:002016-02-18T15:15:29.386+01:00Ne parla anche Maylis de Kerangal sul giornale &qu...Ne parla anche Maylis de Kerangal sul giornale "D" di Repubblica, di questa settimana:<br />http://d.repubblica.it/attualita/2016/02/15/news/maylis_de_kerangal_star_letteraria_si_racconta-2969915/<br /><br />Per una donna essere scrittrice è sempre un po’ più difficile che per un uomo. Maylis de Kerangal ne è convinta: «Spesso gli scrittori hanno compagne si occupano di tutti gli aspetti pratici della vita quotidiana, mentre il contrario non avviene quasi mai». E sebbene nella sua famiglia i ruoli domestici siano equamente condivisi, vuole citare Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, «un libro che insiste molto sull’indipendenza delle donne scrittrici, sottolineando l’importanza dell’autonomia finanziaria». Ma in letteratura, aggiunge, oggi l’uguaglianza tra i sessi non è solo questione di tempo o di legittimità: «Domina ancora un’insidiosa divisione dei ruoli, frutto di una forma di misoginia strisciante. Agli scrittori sono per lo più riservate le grandi questioni del rapporto con la realtà, la politica, la scienza, mentre dalle scrittrici ci si aspettano sempre romanzi centrati sulle emozioni, la psicologia, il privato. In questa visione, gli uomini costruiscono il mondo, mentre le donne lo “sentono”. Io scrivo contro questa divisione dei ruoli, occupandomi senza problemi di tecnica, scienza e politica, universi considerati tipicamente maschili.» Nascita di un ponte, che ha al centro un cantiere, operai, gru, calcestruzzo, è stato spesso presentato come un romanzo “virile”, aggettivo non esente da una sfumatura di rimprovero. E in Riparare i viventi il percorso del cuore, metafora della vita ma soprattutto organo vitale, è seguito negli aspetti tecnici, chirurgici, logistici, bioetici, dopo una ricerca sul campo che ha portato De Kerangal anche in sala operatoria. «Per me non esiste uno specifico della scrittura femminile, perché ciò significa rinchiudere la scrittura delle donne nell’ambito dell’intimità e delle emozioni. Il che non fa bene né alle donne né alla letteratura»Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-31254650355308285512016-02-16T15:34:02.511+01:002016-02-16T15:34:02.511+01:00In ritardo, arrivo anche io a commentare.
Questa è...In ritardo, arrivo anche io a commentare.<br />Questa è una questione ampiamente dibattuta. Io penso che ci sia una differenza fra quello che scrivono gli uomini e quello che scrivono le donne. Non in senso qualitativo, ma in senso del genere che uomini e donne sembrano preferire.<br />Non mi fraintendere, non dico che le donne non saprebbero scrivere come si deve un romanzo thriller o di fantascienza, così come gli uomini sono capacissimi di scrivere qualcosa di romantico. Dico solo che è più probabile trovare un nome di uomo in cima ad un giallo, così come è più probabile trovare un nome di donna su un romanzo young adult.<br />Ma riguardo alla lettura è un altro paio di maniche.<br />Uomini e donne leggono cose diverse? Assolutamente no. Però sono fermamente convinta che le donne siano meno schizzinose degli uomini e scelgano le loro letture con una mente più aperta.<br />Inoltre si vede molto maschilismo nell'editoria perché, come dici tu, quando autori uomini scrivono romanzi rosa non vengono mai, nelle librerie, messi sotto lo scaffare del 'Rosa'. Perché il 'rosa' viene inteso come qualcosa di facile, basso, un po' mediocre, carino ma tutto lì. Vuoi che un autore uomo sia "carino ma tutto lì"? Le donne invece a quanto pare possono esserlo, almeno secondo gli editori e i distributori.<br />Quello che dovremmo fare, secondo me, è abolire il termine rosa nelle librerie. Rosa è un colore, non genere. Rosa, ora come ora, è negativo. Quindi prendiamo tutti i libri 'rosa' scritti da donne e mettiamoli assieme a quelli di Fabio Volo, Federico Moccia, David Nicholls, sotto il cartello di "Letteratura romantica". E forse gli uomini (e anche alcune donne) si renderanno conto che non si deve scegliere un libro a seconda del sesso dell'autore, ma a seconda di quanto ci incuriosisce.PattyOnTheRollercoasterhttps://www.blogger.com/profile/06668085810644542583noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-67159146431679610672016-02-15T10:51:36.239+01:002016-02-15T10:51:36.239+01:00Esistono uomini che scrivono romanzi rosa. Leggend...Esistono uomini che scrivono romanzi rosa. Leggendo il post mi è venuto in mente Mike Gayle, ma anche il primo Hornby. Non ho mai letto niente di Fabio Volo, ma dalle trame, sembrerebbero romanzi rosa.Alessandrahttps://www.blogger.com/profile/06652990135572677170noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-29725755416388975232016-02-15T00:26:33.527+01:002016-02-15T00:26:33.527+01:00Fausto, scappa!
Ma, se non scappi, vuol dire che t...Fausto, scappa!<br />Ma, se non scappi, vuol dire che ti sta bene così, e allora piantale di frignare :Pmintyhttps://www.blogger.com/profile/14929295038280406864noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-48205752194257356532016-02-12T21:27:34.614+01:002016-02-12T21:27:34.614+01:00Io ho un utente anziano che legge solo romanzi d&#...Io ho un utente anziano che legge solo romanzi d'amore... Però ci ho messo una vita a capire che quando chiedeva "romanzi storici" non intendeva "Guerra e pace"Bridigalahttps://www.blogger.com/profile/10762295267746757077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-24375897572260449722016-02-12T13:25:33.865+01:002016-02-12T13:25:33.865+01:00OT ma non troppo: tra l'altro lei non è manco ...OT ma non troppo: tra l'altro lei non è manco una vera vegana: in un programma di cucina ha detto che mangia le uova, quindi non capisce un'acca di ciò che significa. Poi si è comportata come una maestrina insopportabile, e lui faceva la vittima. 'Sti due mi hanno stancata già da un bel po'.Applehttps://www.blogger.com/profile/04299837796918334454noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-6570214787098695262016-02-12T01:14:53.613+01:002016-02-12T01:14:53.613+01:00Curiosamente, di questo romanzo esiste l'omolo...Curiosamente, di questo romanzo esiste l'omologo a visioni capovolte: lui vegano salutista ecozoico e chi più ne ha più ne metta, che cerca di convertire lei, rendendole la vita impossibile, condizionandola con ricatti emotivi sessisti, costringendola a chiamare il figlio "Olmo" e ad accogliere in casa una nutria antigienica, sporca e aggressiva.<br />La storia è in parte vera, e il romanzo - molto gustoso - si intitola "Straziami, ma di tofu saziami", di Paola la Rosa e Paola Maraone. Benché sia nella trama sostanzialmente identico al libro di Brizzi, e stilisticamente anche scritto in modo più avvincente con maggior tridimensionalità dei personaggi (nei limiti consentiti da una trama del genere) ha avuto molto meno successo e l'ho visto isolato nella libreria della mia città tra il mai abbastanza vituperato "My dilemma is you" e "Amore, zucchero e cannella". Ilaria Villahttps://www.blogger.com/profile/00814465784151677666noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-22914389352769201612016-02-11T17:34:56.183+01:002016-02-11T17:34:56.183+01:00Ultimamente riflettevo sull'esistenza di un to...Ultimamente riflettevo sull'esistenza di un topos che a me personalmente fa abbastanza accapponare la pelle, che ho riscontrato - ma magari altrove non c'ho fatto caso, eh - unicamente in libri scritti da uomini, ovvero la presenza di una coppia che boh, a me pare proprio disfunzionale. Che lui è uno spirito libero, giammai ancorato alle cose materiali, un eterno ggggiovine e lei invece lo vuole "risolvere" lavorativamente. Me ne vengono in mente tre così, manco a doverci riflettere, tutti presi in mano nell'ultimo anno. Due così orrendi che non li ho recensiti perché non amo scrivere stroncature. Non penso sia una coincidenza.<br />Comunque boh. Sì, il discorso fila, anche se ci sarebbe da chiedersi come fare a posizionare una simile produzione. Cioè, come fai capire ai donzelli-target che quelli sono romanzi rosa in modo che nel contempo non si inibiscano? A parte facendo finta che non li siano e puntando l'attenzione sulla comicità come in questo caso, dico.<br />Peraltro a me il titolo dà un fastidio immane. Perché qui non è che "hai sposato una vegana", hai sposato una stracciapalle. E mi irrita che le due cose vengano 'sì tranquillamente accostate, a guisa di metafore.<br />(comunque spero si sia capito dalla conversazione su fb che il mio astio era per il titolo del romanzo e non per te che l'avevi segnalato, eh xD)LaLeggivendolahttps://www.blogger.com/profile/10236731340384526221noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-75269882034013378982016-02-11T16:55:34.342+01:002016-02-11T16:55:34.342+01:00Ho sempre sostenuto che i libri di Volo sono dei r...Ho sempre sostenuto che i libri di Volo sono dei rosa scritti da un uomo e che se fosse un'autrice, starebbero nella stessa zona di Il diavolo veste Prada e della Kinsella. Purtroppo, però, la mia osservazione vien presa come derogatoria e liquidata al massimo con il solito "ma te sei fissata con la discriminazione", quando si tratta semplicemente di un'osservazione su cosa definisce unlibro di genere, in più di un senso.Tanachvilhttps://www.blogger.com/profile/13425199239362685901noreply@blogger.com