tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post7173588470470358593..comments2024-03-02T18:04:03.889+01:00Comments on I dolori della giovane libraia: L'assai (per me) mysterioso legame che esiste tra gli esseri umani e gli animali. L'inquietante gatta Tommasina, il tenero Toby e infine il coraggioso Buck, che più di tutti ci ricorda che non basta indossare la pelle di un essere umano per esserlo davvero.Nathan Rangahttp://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-56770597624466771482015-04-15T18:26:50.047+02:002015-04-15T18:26:50.047+02:00La società dei gatti assassini!!! Un libro terrori...La società dei gatti assassini!!! Un libro terrorizzante!Marinahttps://www.blogger.com/profile/12759670178369831218noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-15599006404682146302015-04-11T16:39:38.464+02:002015-04-11T16:39:38.464+02:00vado controcorrente, a me Io sono un gatto è piaci...vado controcorrente, a me Io sono un gatto è piaciuto tantissimo, nonostante sia un "mattone" :Dbebe ~ Pazzi in Libreriahttps://www.blogger.com/profile/17483905456774071025noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-45443006720730945252015-04-11T13:00:14.474+02:002015-04-11T13:00:14.474+02:00Oddio le sfide di lettura... Io ne feci una a base...Oddio le sfide di lettura... Io ne feci una a base di "Una donna" di Sibilla Aleramo. Mai portato a termine. Sono scappata con la coda tra le gambe -.-Nathan Rangahttps://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-30091324966370717062015-04-11T11:05:38.581+02:002015-04-11T11:05:38.581+02:00Non ti sei persa proprio niente. Io ho tenuto duro...Non ti sei persa proprio niente. Io ho tenuto duro solo perché mi valeva per una sfida di lettura su anobii, ma, a posteriori, mi sono pentita, perché davvero è un libro che mi ha molto disturbata e di bello non ha nulla, secondo me. mintyhttps://www.blogger.com/profile/14929295038280406864noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-4352236988812889192015-04-11T00:28:45.447+02:002015-04-11T00:28:45.447+02:00Sììììì era "La società dei gatti assassini&qu...Sììììì era "La società dei gatti assassini"!!!!!!! Mi ricordo che era una roba assurda, ma non l'ho mai finito O.o <br /> Ora capisco perché..Nathan Rangahttps://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-36611053764433418442015-04-10T21:56:24.617+02:002015-04-10T21:56:24.617+02:00Il giallo col gatto non mi ricordo come si chiami
...<i>Il giallo col gatto non mi ricordo come si chiami</i><br /><br />Quello che ho letto io era "La società dei gatti assassini" di Akif Pirrinci. Non so se sia lo stesso. Io mi sono meravigliata che Mondadori l'abbia pubblicato fra i libri per ragazzi, perché alla fine era una roba splatter che tirava in ballo trame da delirio nazi e sperimentazioni alla Mengele, però con protagonisti i gatti. Ho faticato a finirlo e mi ha fatto sentire estremamente a disagio. Bleah!<br /><br /><i>grazie per avermi confermato che quello diSoseki è una palla. Lo eviterò con accuratezza.</i><br /><br />Guarda, ho letto un sacco di recensioni entusiaste per quel libro, e mi sono sentita assolutamente ignorante a non apprezzarlo! XD Soseki è tipo l'iniziatore della narrativa giapponese moderna, i suoi libri hanno un grande interesse storico-letterario, blablabla. Eppure io non riesco a gestire "Io sono un gatto", che, da gattofila persa ed ex studentessa di giapponese avrei dovuto amare alla follia. Sono in imbarazzo ^^;<br />Comunque imho il gatto nel romanzo è puramente un pretesto. Cioè, tutta la faccenda è vista attraverso i suoi occhi, certo, ma è più che altro un narratore cinico e umanizzato. Se qualcuno compra 'sto libro per trovarci storie di felini, resta fregato, perché in realtà il gatto osserva e descrive minuziosamente la famiglia di cui è ospite e i loro conoscenti e ci fa attorno tante riflessioni (in effetti, noia a parte, il libro è pieno di frasi ragguardevoli e profonde :D). Non l'avrei mai definito un romanzo 'di gatti'.<br /><br />Guarda, i libri di Herriot sono belli perché, a parte tutti i suoi aneddoti legati agli animali (che poi sono più spesso mucche, pecore e cavalli ché cani e gatti, soprattutto all'inizio), ti raccontano dello Yorkshire, della sua gente, della famiglia dell'autore e dei suoi colleghi (gli episodi che coinvolgono Sigfrid e Tristan fanno scompisciare!). Sono romanzi molto 'bucolici', buoni anche per chi ami semplicemente la campagna (parlo dei romanzi, appunto, non di quei compendi che Rizzoli ne ha tirato fuori miscelando solo le storie di gatti o di cani prese qua e là). Imho vanno bene in tanti casi, mettono di buon umore. Se ti gira, magari prova almeno il primo ^^mintyhttps://www.blogger.com/profile/14929295038280406864noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-8469890810526507552015-04-10T20:29:40.323+02:002015-04-10T20:29:40.323+02:00Anche a me i libri con animali non hanno mai inter...Anche a me i libri con animali non hanno mai interessato granché, nonostante nella vita sia gattofila convinta (i miei genitori hanno 10 gatti, io ogni volta che chiamo a casa chiedo per prima cosa di tutti i gatti, uno per uno...)<br />Come eccezione alla regola, mi sono piaciuti "I gattivolanti" della Le Guin (un libriccino, ma davvero carino) e "Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori" di Terry Pratchett. Le cose stile Jack London o Bambi, invece, le evito accuratamente (Ma perché di solito infilano un cane/gatto nella storia giusto per accopparlo? Che angoscia).Annettehttps://www.blogger.com/profile/16830411599352071454noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-600680585288637502015-04-10T16:58:11.676+02:002015-04-10T16:58:11.676+02:00No beh, il mio amore per gli animali lo vedo un po...No beh, il mio amore per gli animali lo vedo un po' ostico a svilupparsi e in realtà il fatto che abbia letto ben due libri con protagonisti canini è un caso assoluto che credo difficilmente si ripeterà -.-<br /> Il giallo col gatto non mi ricordo come si chiami, ma grazie per avermi confermato che quello diSoseki è una palla. Lo eviterò con accuratezza.<br /> (Flush forse sarà farraginoso perché la stessa Woolf alla fine non ne poteva più, ma in generale io non è che la trovi una scrittrice proprio scorrevolissima: era pedante anche quando scriveva il diario..)Nathan Rangahttps://www.blogger.com/profile/04873959690557878460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-7105743046698891403.post-30059896126056695132015-04-10T14:35:22.671+02:002015-04-10T14:35:22.671+02:00Mah, guarda, pure io sono cresciuta coi nonni cont...Mah, guarda, pure io sono cresciuta coi nonni contadini e la loro logica per cui l'animale è l'animale e si tratta come tale e non da umano; però cani e gatti (e pesci, e cocorite, ecc.) a casa nostra non sono mai mancati. Semplicemente, come un po' ovunque, credo, in campagna, c'è la distinzione fra animali da reddito/carne/profitto e quelli più "pets". Sì, d'accordo, il cane ti serve per la guardia e/o il gregge, ma allora come si giustificano i due o tre 'botoli' puramente decorativi che l'accompagnano? Il gatto ti leva i topi dal granaio, ok, ma poi perché ti diverti così tanto quando viene ad acciambellarsi sulle tue ginocchia e ne regali uno o due ai nipotini per farli contenti?<br />Anche mia nonna ha dichiarato tutta la vita che i gatti sono traditori, servono solo contro i ratti, e lei, i gatti, in casa, mai! Salvo poi, a 90 anni suonati, rinco*lionirsi completamente per la mia gatta, e mettere su il muso se quella non le entra in casa almeno una volta al giorno e le preferisce le scorrazzate nel campo...<br />Questo per dire che la mentalità contadina non è affatto incompatibile con l'affetto per gli animali da compagnia, ecco. Trovati un'altra scusa! :P ;)<br /><br />Quanto al detto "Chi nun vòle bene all'animali, nun vòle bene manco a li cristiani", molto diffuso anche qua, io più che vederci il manifesto degli animalisti fondamentalisti, l'ho sempre interpretato come "Se qualcuno riesce a far male a una bestia, non avrà rispetto neanche per i suoi simili" (per "far male" non si intende l'insieme delle pratiche che trasformano l'animale da cortile in arrosto, ma l'infliggere deliberatamente sofferenze e torture solo per il gusto di farlo). In effetti gli animali sono innocenti come bambini, e quelli domestici hanno spesso una fiducia cieca nell'uomo. Chi riesce ad approfittarsi di loro e li fa deliberatamente star male, imho significa che ha abbastanza pelo sullo stomaco anche per far soffrire i propri simili (non per nulla tanti serial killer cominciano torturando animali...). Quindi, non credo che quel detto prenda di mira chi, semplicemente, non prova simpatia per gli animali (anche secondo me siete tipo gli alieni da Marte, sappiatelo! :P), ma metta piuttosto in guardia dal non fidarsi di certe persone capaci di tutto...<br /><br />Venendo alla letteratura dedicata agli animali d'affezione, comunque, tocca confessare che bene e spesso "passa di là" e diventa inutilmente stucchevole. Io adoro cani, gatti & co., ma ammetto che tanti libri loro dedicati sono porcherie immonde, dal punto di vista letterario (e non solo) °_°<br />Tra quelli almeno artisticamente dignitosi, "Flush" della Woolf non è malvagio, ma è in effetti molto farraginoso; il libro della Lessing mi tenta, ma quello di Soseki l'ho iniziato da anni, ogni tanto lo sbocconcello, però continuo a trovarlo noiosissimo. Dai libri 'alla Jack London' mi tengo accuratamente lontana perché, l'ho scoperto a 7 anni, leggere di animali che muoiono mi distrugge psicologicamente e mi riduce uno straccio. Mi basta dover affrontare certe cose in real life, grazie.<br />Per il resto, il settore offre parecchie porcherie. Ho odiato cordialmente "Io e Dewey" (il libro sul gatto di biblioteca, che imho è scritto in maniera oscena) e temo di essermi imbattuta anche io in <i>un giallo per ragazzi che tentai di leggere con ostinazione e nessun successo, in cui il protagonista era un gatto.</i>, che mi ha fatto ampiamente schifo (quasi tutti i gialli con protagonisti gatti me lo fanno, ahimè...).<br />I miei libri preferiti, in questo settore, restano quelli di James Herriot, veterinario nello Yorkshire nel periodo pre e post II guerra mondiale. Li ho adorati da ragazzina e, negli anni, letti e riletti. Splendidi! <br />Se non ti è mai capitato, prova a leggerli! ^_^mintyhttps://www.blogger.com/profile/14929295038280406864noreply@blogger.com