Niente, uno di quei dibbbbattiti con cinquanta b, tanta voglia di attaccare briga e nessun risultato, mi hanno impedito oggi di scrivere un post per la giornata contro l'omofobia (anche piccolo e minimamente serio come volevo, vabbeh, vi beccherete i miei dubbi morali domani). Perciò ecco la vignetta del sabato.
Protagonista dello strafalcione, il cattolicissimo giornalista Antonio Socci. Lo storpiamento è tanto più surreale in quanto travisa in modo totale il significato mistico-fedele del suo tomo.
ps. I seni al vento della signora non sono frutto della mia mente maniaca, ma di un sapiente chirurgo estetico in grado di rivitalizzarli nonostante fosse passata da un bel po' l'epoca della menopausa.
Mi fa ripensare a quella volta che mi trovavo a fare da guida al Colosseo, e una coppia di mmeregani veraci della Carolina del Sud era fermamente convinta che nei sotterranei si potessero ancora udire le grida dei cristiani martirizzati.
RispondiEliminaSecondo loro io non facevo vedere quella sezione perché avevo paura.
*____* '' !
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