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giovedì 29 gennaio 2015

Bellissimi libri per bambini che fanno piangere gli adulti. Tra libri volanti, vento impetuoso, nonni e neomamme, forse solo la narrativa per ragazzi riesce ormai ad andare al cuore delle cose e ad aprire il nostro.

Come saprà chi segue regolarmente il blog non recensisco molto spesso libri per bambini, il ché, lo ammetto, da parte mia è abbastanza indegno e vergognoso per vari motivi:
1) A livello illustrativo i libri per ragazzi ormai sono praticamente l'ultimo barlume di speranza e sperimentazione. E' vero che adesso la sezione dei fumetti sta vivendo una particolare stagione di gloria, ma le illustrazioni all'interno di libri normali, romanzi per capirci, sono ormai diventate una rarità, come se inserire (come ad esempio è stato fatto in "Sonno", racconto di Murakami edito da Einaudi con illustrazioni di Kat Menschik questo Natale) immagini fosse ormai considerato un vezzo.
 2) La stragrande maggioranza dei libri per bambini risultano meravigliosi anche per gli adulti. Non mi riferisco ovviamente a "Peppa Pig va in biblioteca" (non vedo l'ora che 'sto delirio suino finisca), ma a quei libretti che servono a spiegare ai bambini le cose belle, ma anche le cose brutte che fanno parte del mondo. Leggendoli capireste che a tanta gente avrebbe fatto davvero bene leggerli all'età giusta, quando la mente umana è ancora spugnosa, assorbe tutto, è elastica e ha dei margini di apprendimento/miglioramento irripetibili.
3) L'editoria pupesca praticamente manda avanti una parte abbondante di baracca ed è da parte mia imperdonabile ignorarla.
 Detto ciò, pongo un rimedio con questo breve excursus di libri illustrati che hanno in comune il fatto di avermi poco adultamente ridotta in lacrime in poche rapide mosse. Siete pronti? Siete caldi? Via!

"PINGUINO E PIGNA" di SALINA YOON: 
Io non so se sia la vecchiaia, la pazzia o che altro, ma ieri raccontavo alla mia dolce metà la trama di questo piccolo, ma stupendo libro età di lettura 2 anni (ed. Lapis) e piangevo come una fontana. 
 Sottotitolo: storia di un'amicizia.
 Pinguino vive ovviamente in un posto innevato, si diverte e va in slittino. Un giorno girando trova una pigna infreddolita, la raccoglie e le cuce una sciarpa facendone la sua migliore amica. Tuttavia la pigna inizia a patire il clima e la nostalgia: vuole bene al suo amico, ma vorrebbe tornare a casa sua, nella pineta dove l'aspettano gli altri. Così pinguino scopre di dover compiere un lungo viaggio per portare la sua pigna in luoghi più caldi. Il viaggio riesce, ma l'amicizia resisterà alla lontananza e al tempo?
 Un libro di pochissime pagine che racconta in modo meraviglioso tutto quello che c'è di importante in un'amicizia: le differenze e il rispetto dell'altro, la cura reciproca, l'amore oltre il tempo e la lontananza . Ma soprattutto comunica con pochi disegni e pochissime parole l'unica cosa che conta quando si vuole profondamente bene a qualcuno che non si può avere vicino: il ricordo sempre vivo del reciproco affetto.

"HO LASCIATO LA MIA ANIMA AL VENTO" di ROXANE MARIE GALLIEZ:
 Qualche anno fa un mio piccolo parente (8 anni) subì due lutti ravvicinati, nonno e papà. All'epoca cercai dei libri che potessero aiutarlo ad affrontare una cosa tanto terribile e al contempo riuscissero magari a farlo sentire meno solo: se una cosa accade anche nei libri vuol dire che succede anche ad altri. Scoprii che esistono alcuni libri sul lutto dei nonni, ma pochissimo per quello dei genitori, che, mi verrebbe da dire, ho capito che uno non ci vuole pensare e forse per fortunissima non è neanche frequente, ma qualcosa in giro servirebbe. Finì che non gli regalai nulla, (è difficile, in questi casi, anche valutare quando è il caso di regalarli o meno). Tuttavia un po' per questo ricordo un po' perché come penso la stragrande maggioranza delle persone non mi faccio una ragione della morte, (per carità è il ciclo della vita, ma non è detto che sia facile) di mio nonno, ho trovato commovente ai limiti del singhiozzamento, questo bellissimo bellissimo bellissimo libro che consiglio anche agli adulti: "Ho lasciato la mia anima al vento" Emme Edizioni. Un nonno scrive una lettera al nipote dicendogli di non essere triste per la sua morte, perché ci sarà sempre, ovunque nel vento, a fare cose meravigliose, come sostenere i passeri nel loro volo o guardarlo negli anni, essere felice.
 "E' vero mai più cammineremo
mano nella mano
Mai più battaglie col cuscino di primo mattino
e mi mancheranno il sapore di sale del mare 
e i tuoi baci e i tuoi baci
ma sosterrò le ali ai passeri
per insegnar loro a volare..."
 Sto per rimettermi a piangere.

"I FANTASTICI LIBRI VOLANTI DI MORRIS LESSMORE" di WILLIAM JOYCE:
  Un tempo, su un post dedicato ai libri per i cosiddetti Young Adult, (misteriosa categoria compresa tra i 14 e i 18 anni d'età che pare abbia bisogno di leggere specifiche storie) facevo notare come si cercasse di elevare spiritualmente i bambini e i ragazzini fino ai 14 anni di età con storie bellissime, per poi precipitarli al quindicesimo anno di età in un abisso di opere sospese a metà tra la narrativa rosa della peggior specie e il cretinismo imperante. 
 Prima che questa maledizione del quindicesimo anno li colga però fioriscono libri meravigliosi per invogliare i bambini alla lettura e mostrargli la bellezza dell'oggetto libro. "I fantastici libri volanti di Morris Lessmore" ed. Rizzoli, è la versione cartacea di un meraviglioso corto animato che vede Lessmore alle prese con la scrittura di un libro che un giorno gli viene portato via da un uragano. Nel tentativo di recuperare le sue pagine, egli scopre una terra popolata da libri volanti e non sa bene dove andare. D'un tratto però incontra una ragazza che fluttua nell'aria, portata nel vento da uno stormo di libri. Costei gli indica una sorta di biblioteca piena di libri affettuosi e bisognosi di cure. Inizia perciò per Lessmore una lunga vita, tranquilla e piena di amore per quei tanti libri che gli si avvicendano attorno come amici e compagni, mentre lui tutti i giorni riempie pazientemente le pagine di un tomo misteriosamente intonso. Una storia per tutti i lettori, per i bambini che si chiedono perché leggere e per gli adulti che lo sanno da sempre.

Per concludere con questo tragico elenco, ci tengo a citare il misterioso, "UN GIORNO" di Peter Reynolds e Alison McGhee.
 Misterioso perché è un libro per bambini chiaramente scritto per i genitori, le madri nello specifico. E' un piccolo elenco di cose che una madre dirà a sua figlia che proverà nella vita: una gioia incontenibile, un incontro speciale, un dolore immenso, pettinare i capelli della bimba che avrà e infine diventare serenamente anziana, quando ormai lei non ci sarà più. Momento maternità obbligatoria a parte, il libro è molto commovente, ma ripeto, non credo sia stato scritto per una bambina che non potrà capire la metà delle cose che ci sono scritte. Io lo regalerei alle neomamme di figlie femmine, premettendo che dovrebbero leggerlo quando il pianto facile è ormai acqua passata, se no rischiate di aprire le dighe.

Ps. Non sono per forza ultime uscite. Io li ho visti in libreria segno che ancora si trovano nonostante pare che almeno due abbiano dei problemi a risultare disponibili online -.-" Maledetto fuori commercio, placati!!

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