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martedì 15 dicembre 2015

Consigli di Natale per i più piccoli parte II. 5 Consigli tra silent book, storie dure con un raggio di speranza, folletti della casa, sarti, Beatrix Potter, bambini organizzatissimi e sorprese alla fine dell'arcobaleno.

I miei buoni propositi di consigli natalizi, come ogni anno si infrangono contro la stanchezza lavorativa (e una serie di altre cose che mi impediscono di stare in casa per un tempo bastante a produrre un post.
 Farò del mio meglio nei prossimi giorni, anzi, preparatevi al consueto post sui libri non graditi che vi ritroverete di sicuro sotto l'albero. 
 Detto ciò, iniziamo col secondo post dedicato alla pargolanza, ai pupi e, in questo caso, anche ai meno pupi. Il primo l'ho postato una decina di giorni fa, ecco la seconda e credo, ultima tranche under 12.
 Bando alle ciance, facciamo parlare i libri, let's go!


MENTRE TUTTI DORMONO di Astrid Lingdren e Kitty Crowther ill. R. Colonna Dahlman ed. Il Gioco di Leggere :
 Al mare, in estate, passo due settimane senza tv e pc, perciò la mia principale fonte di informazione sono i giornali dei posti dove mangio.  
Questo agosto mi era capitato di leggere su la Repubblica un bellissimo speciale su Astrid Lingdren, l'autrice svedese che creò Pippi Calzelunghe e non solo. Forse non tutti sanno che l'audace ragazzina nacque nella sua mente durante gli anni della seconda guerra mondiale che, a quanto pare, almeno in parte della Scandinavia furono meno duri e terribili che nel resto d'Europa. Della Lindgren, Pippi rimane il libro più famoso in Italia, ma fu prolifica e questo Natale c'è indubbiamente da consigliare "Mentre tutti dormono", titolo italiano che ha assassinato l'originale "Il tomten" (immotivatamente tra l'altro).
 Chi è il tomten? Un folletto della casa, uno di quelli che in Italia chiamano orrendamente i rubacchiotti e a cui Miyazaki ha dedicato un bellissimo film, Arrietty (fatelo vedere ai vostri bimbi a Natale! Non di sola Disney vive il pupo). 
 Come ben sa chi conosce questi gnomi piccolissimi, abitano case consapevoli della loro presenza, ma nessuno riesce mai a vederli. Sono infatti veloci e cauti e in genere escono a cercare  solo col favore delle tenebre. Ma cosa combinano? I tomten sono dei veri e propri protettori della casa, portano tranquillità sussurrando rassicurazioni a esseri umani, animali della casa e del bosco.Nel libro vediamo la lunga e affaccendata notte del tomten che ricorda a tutti come l'inverno non sia mai eterno e come la neve, silenziosa, che tutto avvolge meravigliosamente, prima o poi si scioglierà lasciando posto alla primavera.
 Una bellissima fiaba per le notti invernali.

ASPETTA di Antoinette Portis ed. Il Castoro: 
La vita, si sa, è un mozzico, e passiamo gran parte di questo mozzico a correre da una parte all'altra. 
Da una parte essere in tante faccende affaccendati dà un senso di vitalità, dall'altro distrugge la possibilità di contemplare le cose che richiedono tempo. I bambini sono quelli che ne soffrono di più perchè una vita loro ancora non ce l'hanno e sono in balia degli impegni e delle corse dei genitori (che poveri cristi, fanno del loro meglio). Qui potrebbe partire un lungo post sul perché le masse non lottino per orari più umani e meno invasivi, ma rimaniamo su questo piccolo delizioso libro, "Aspetta".
 Una mamma organizzatissima, cellulare alla mano, ha mille cose da fare e porta con sé il suo piccolo. Come tutti i piccoletti che vediamo sgambettare a fatica dietro mamme, papà e nonni trafelatissimi, si guardano attorno assai più degli adulti che li hanno in custodia perché per loro tutto è ancora ammantato della meraviglia che non sappiamo più riconoscere.
 Così il bimbo scopre fiori profumati, operai a lavoro, piccioni che vorrebbero cibo, la pioggia, un cucciolo che fa le feste, e alla fine ricorda alla mamma che se solo guarda in alto, di tanto in tanto, il mondo può stupire ancora anche lei.
 Per pupi cittadini (e i loro genitori).

IL SARTO DI GLOUCESTER di Beatrix Potter ed. Interlinea:
 Da bambina avevo tre libercoli di Beatrix Potter consumati a furia di rileggerli. 
 Uno era "Le avventure di Peter Coniglio", un altro "La signora Trovatutto", la cui protagonista era un per me inquietantissimo porcospino femmina perennemente intento a slavacchiare e "Il sarto di Gloucester". Quest'ultimo era una storia a dir poco straziante che però aveva il potere di ipnotizzarmi. In una città del nord, gelida ed elegante, piena di neve, alle soglie del Natale, un sarto molto vecchio cerca di finire un panciotto color ciliegia per il sindaco.
  Purtroppo si ammala fatalmente a pochi giorni dalla consegna e finisce allettato: il vestito non verrà concluso e, a quanto pare, il disonore cadrà sull'anziano. Fortunatamente per lui un esercito di topini sarti abita le sue credenze e inizia a cucire alacremente per terminare il panciotto. 
 Una storia bellissima, poetica, con illustrazioni stupende. C'è anche una nota straziante: i topini non cuciono in pace, ma tra le grida deliranti dell'anziano in preda alla febbre: "Non ho più filo!", grida piangendo. Ed è quello che troverà scritto da mani minuscole su una carta appuntata all'abito terminato: i topi sono  anche alfabetizzati.
 Un classico commovente che ogni bimbo dovrebbe leggere negli inverni della sua infanzia (domandandosi che caspita di colore sia il color ciliegia).

MENTRE TU DORMI di Mariana Ruiz Johnson ed. Carthusia: 
 Sì, anche qui si dorme, o meglio i bimbi danno un'occhiata a quello che succede mentre loro dormono sonni tranquilli.
  Cosa accade quando chiudono gli occhi? Il mondo si ferma? O i grandi rimangono in piedi?
  "Mentre tu dormi" è un silent book, un libro senza parole, con illustrazioni meravigliose, coloratissime che raccontano una notte setosa e mai scura, piena di luci, di persone e di eventi. 
 Mamma e papà, mentre i bimbi dormono, brindano e si baciano, i grandi fuori ballano, mangiano, ridono, si incontrano. Ci sono anche persone tristi, uomini che si fanno tatuaggi, cani portati a spasso, bimbi che proprio non vogliono dormire e piangono, persone tristi in ospedale. C'è chi lavora e chi balla, e ci sono anche piccoli animali magici che vanno per mare e raggiungono boschi, in un tripudio di colori sgargianti e meravigliosi.
 Uno spettacolo per gli occhi. Per tutti i bimbi, anche i più piccoli.

IL LIBRO DI TUTTE LE COSE di Guus Kujier ed. Salani:
 Questo consiglio è per i più grandicelli, sui dieci anni anche uno o due in più.  
 E' uno di quei libri che gli scrittori d'infanzia del nord Europa sanno scrivere con particolare grazia nonostante le tematiche difficili. I classici di un tempo parlavano di cose drammaticissime: orfani adottati o lasciati in balia del loro destino, ragazzini annegati, sorelle ridotte in povertà e col padre in guerra, collegi severissimi. Adesso o si va sulla stupidaggine totale o sui libri pseudodidattici, con momenti salvifici solo nella narrativa di genere, soprattutto il fantasy. Eppure, a mio parere, a tutti i ragazzini farebbe bene leggere storie complicate e difficili come questa di Kujier.
 Un bimbo di nove anni ha come desiderio essere felice, è il suo unico sogno e il motivo non è romantico come sembrerebbe.
   Siamo nell'Olanda di metà secolo, Thomas ha nove anni, una sorella adolescente di nome Margot, un padre super-religioso che teme i comunisti e una madre dolcissima. 
 La loro sarebbe una famiglia normale se non fosse che il padre picchia spesso la moglie, davanti ai figli, citando la Bibbia e costringendoli ad una vita di solitudine. Non vuole che la moglie frequenti nessuno, detesta la cognata, impedisce al bambino di frequentare l'anziana vicina di casa che tutti credono una strega e vede con sospetto qualsiasi libro entri in casa perché la verità ce la insegna solo la Bibbia. Thomas combatte tutto questo fantasticando in ogni modo, trasformando le cose brutte in cose strabilianti, innamorandosi della migliore amica di sua sorella, Eliza, una ragazza con la gamba di cuoio.
 E' una storia molto dura, non dipinge una realtà edulcorata e sbatte la realtà in faccia senza trovare soluzioni facili, che non esistono.
 Il finale è il colpo da maestro di questo libro splendido: cosa ci salva dall'orrore? Cosa ci apre le porte della libertà? Quasi tutte le storie di violenza domestica hanno un enorme gigantesco denominatore comune: il silenzio. Il silenzio delle vittime che non hanno il coraggio di denunciare e rimangono sole tra quattro mura, e il silenzio di chi, nonostante tutto sa, ma tace e fa finta di nulla. Solo la solidarietà ci salva e forse se una storia ci colpisce nel profondo quando siamo poco più che bambini riusciremo a ricordarcelo per tutta la vita.
 Per tutti. Bambini e genitori.

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