Pagine

venerdì 19 febbraio 2016

Farsi sul serio un'idea sulle Unioni civili. Non be stupid e leggi se non sai: sei libri per scoprire le mysteriosissime unioni civili e l'ancor più mysteriosa stepchild adoption. Forza, forse tra altri sette secoli ce la faremo anche noi.

 In questi giorni ero carica di belle speranze e ho avuto, come molti, l'ennesima mazzata: le unioni civili sono ancora impantanate nella melma. 
E' meglio se taccio quello che penso di alcuni gruppi politici, però mi rendo conto che giochini di potere a parte (e i giochini di potere sulla vita delle persone sono le cose più disgustose e meschine che si possano fare), la confusione sull'argomento regna sovrana.
 In verità mi rendo anche conto che regna sovrana perché, fondamentalmente, a molte persone non interessa davvero farsi un'opinione sul tema, c'è quella che si dice "l'arroganza dell'ignorante".
 Quando qualche anno fa la Diesel fece una campagna pubblicitaria molto provocatoria, "Be stupid" non stava in fondo pescando nel niente. Adesso la moda è insultare dicendo che sei un signorino, hai la laurea e quindi ti credi meglio di chi ha studiato alla celebre università della vita.
 Quello che mi domando sempre è perchè se questa università della vita è davvero più difficile di quella normale, perché tutti non si impegnino di più a conseguire una laurea nella seconda.
 Comunque, voglio sperare che nella melma indistinta ci sia ancora qualcuno che non ha le idee ben chiare, ma è desideroso di farsele, perciò metto anche qui un post scritto per LezPop qualche giorno fa, ma che ci tengo abbia la massima diffusione sulle regole guida per scegliere i libri sullo, a quanto pare, spinoso argomento delle famiglie omosessuali.

- Che non ho ancora ben capito cosa abbiano di spinoso rispetto alle altre famiglie, considerando che io alle superiori avevo una compagna di classe il cui padre aveva avuto due figli da due donne, sorelle tra loro, creando un cortocircuito di fratelli-cugini -

  Fido che i lettori di questo blog non abbiano bisogno di questo post, ma magari ha parenti e amici che non sarebbe male ne usufruissero.
 Se avete tutti amici e parenti concordi allora mi rassegno a credere che tutta la gente contraria alle unioni sia in parlamento e sulla pagina di Repubblica.it.
 Dunque, se fate una rapida ricerca sui più grandi siti di vendita di libri online noterete un abominio frutto dell'indicizzazione. 
Questa la mia reazione ogni volta davanti all'abominio. Tra
l'altro l'attore che fa Sheldon è gay e sarà d'accordo con me
 Mettendo infatti come parole chiave: diritti-famiglia-omosessuale, vi appariranno accanto a libri di rilievo giuridico, vere e proprie porcherie sulla teoria gender. Ovviamente visto che l'indicizzazione non è manuale, ma frutto di un algoritmo che pesca a seconda di keywords, questi sono i risultati. Abominevoli. Come fare a capirne la bontà? Innanzitutto, non siete esperti e non sapete come regolarvi, potete usare un metodo molto semplice: guardate la casa editrice.
Grosse case editrici, come Mondadori o Feltrinelli o case editrici giuridiche serie non faranno MAI libri sulla questione gender e non perché sia in atto un perfido komplotto della lobby gay, ma perché hanno una loro credibilità. 
 E' ovvio invece che un libro delle edizioni SanPaolo o Fede&Cultura avranno riferimenti ad un universo cattolico che al momento è privo di qualsiasi obiettività (voglio evitare di essere polemica, si vede eh?) nei confronti del tema e difficilmente potrete una visione non di parte della cosa. Che va benissimo se cercate qualcuno che confermi la vostra idea cattolica, ma certo non vi servirà a nulla se state cercando di farvi un'idea ad ampio spettro della questione.
'Sta storia del fantomatico gay che ogni tanto spiega le nostre
usanze tipiche mi fa sempre alieni che rapiscono l'umanoide a
caso per farsi spiegare come va sulla terra
Altro sistema: l'autore. Una cosa che ODIO è quando pescano un omosessuale a caso,
con un alto tasso di omofobia interiorizzata e gli fanno scrivere un libro in cui condannano lo “stile di vita gay” e le unioni omosessuali.  Visto che non siamo una tribù e manco un gruppo etnico con specifiche tradizioni e usanze, pescare un gay dal mucchio ha la stessa autorevolezza del pescare un etero dal gruppo.
Puoi beccare l'eterosessuale più aperto della storia, come il più bigotto. A nessuno verrebbe in mente di usare quello che dice un etero come la voce dell'intera popolazione eterosessuale.
 Per farla breve se sei un etero che va cercando misteriosi meandri antropologici su come ci muoviamo, mangiamo e dormiamo sappi che non esiste. Facciamo le stesse cose che fai tu, perciò no, i libri scritti da gay che non si accettano per motivi personali, non possono definire in nessun modo un gruppo di persone né meriterebbero di essere pubblicati, a mio parere.
Ecco, mi pare che queste linee guida si dovrebbero usare per qualsiasi argomento della terra su cui ci si vuole fare un'idea degna di questo nome. L'autorevolezza delle fonti è l'unica cosa che può salvarci dall'abisso della bufala e della cattiva informazione, e dovrebbe essere un preciso dovere di tutti abbeverarsene copiosamente.
Di seguito i titoli.

"PRESIDENTE LA MIA E' UNA FAMIGLIA" di Rosaria Iardino ed. Alpine Studio.
Non ha senso pescare un omosessuale a caso, ma ha senso documentarsi sui casi.
Cos'è davvero una famiglia arcobaleno? Come nasce? Davvero i gay rubano i bambini dalle culle (e per fortuna non li mangiano come i comunisti)? E che cos'è la famosa stepchild adoption?
Quello che molti non capiscono è che votando a favore della stepchild adoption non si sta improvvisamente dando il via libera a famiglie con genitori same-sex, perché quelle famiglie esistono già! Si stanno solo dando più tutele a quei bambini che già esistono e hanno diritti dimezzati: cosa succede se il genitore biologico muore? Se i due genitori si separano? E come impatta sulla vita quotidiana essere figli di un solo genitore, ma averne due?
Un tempo erano proibite le unioni tra persone bianche e di colore e i figli di tali coppie erano ferocemente attaccati (come è accaduto alla scrittrice Alice Walker, l'autrice de “Il colore viola”, prima persona di colore a contrarre matrimonio con persona di “diversa ascendenza” del Mississipi). Un tempo le ragazze madri e i loro bambini vivevano una vita di ostracismo. Le famiglie arcobaleno sono la grande battaglia di civiltà del nostro tempo.

"L'ABOMINEVOLE DIRITTO" di Gabriele Strazio e Matteo M. Winkler ed. Il Saggiatore:
C'è qualcuno, chiaramente in malafede e chiaramente ignorante, che ogni tre per due, dice che le coppie di fatto già godono di tutti i diritti e non servono altre leggi (rimane misterioso allora perché esista l'istituto matrimoniale), ma è davvero così?
Il Saggiatore ha in catalogo un libro molto completo su quello che davvero le leggi NON prevedono per Gay e Lesbiche, relegandoli a cittadini di serie B. Il libro è un excursus storico a tutto campo sulle discriminazioni subite tramite l'emanazione di legge contro l'omosessualità o pratiche sessuali precipue (la famosa sodomia) in tutto il mondo.
 Il focus è poi sull'Italia, ancora bloccata nella melma creata dalla mancanza di un forte rivendicazione laica delle istituzioni.
 Adesso possiamo aggiungere, creata anche da una forte rivendicazione d'intelligenza da parte dei legislatori.

IL MATRIMONIO OMOSESSUALE E' CONTRO NATURA. FALSO!
 di Nicla Vassallo ed. Laterza:
Il libello di Nicla Vassallo fa parte di una serie di instant book della Laterza che cercano di spiegare in modo semplice, veloce e ragionato le affermazioni dogmatiche del nostro tempo che godono di grande diffusione popolare e di pessime basi teoriche.
 In poche parole, proprio come nel medioevo, molti prendono per buoni slogan senza sapere di cosa stanno parlando (sì, anche io non ho più fiducia nella scuola dell'obbligo).
 La filosofa si prende l'improbo compito di dimostrare che non esistono oggettive e valide motivazioni per opporsi al matrimonio omosessuale se non una: l'eterosessualità come dogma.

"DIRITTO D'AMORE" di Stefano Rodotà ed. Laterza:
Professore di diritto civile alla Sapienza di Roma, coautore della carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, dopo aver scritto “Il diritto di avere dei diritti”, Rodotà si concentra sul valore delle leggi che regolano i rapporti amorosi tra persone.
  Lo fa ad ampio spettro puntando il dito contro un nodo fondamentale: come può il diritto arrogarsi il diritto di definire quale amore è degno di questo nome e quale no? Un'istituzione giuridica può decidere la validità del sentimento degli individuo? E può porvi differenze? Il matrimonio omosessuale sconvolge molti non solo per una questione di omofobia, ma perché va a toccare questioni più complesse, in primis il nostro rapporto nei confronti dell'uguaglianza tra i cittadini e al nostro atteggiamento nei confronti della libertà altrui.

"HELLO DADDY" di Claudio Rossi Marcelli e "LA CONTA DEI GIORNI" di Isabel Allende:
 Ora, io non vorrei turbare le anime belle, ma addirittura un telefilm per ragazzi, "Glee" terminava con la protagonista incinta per aiutare i suoi due migliori amici, sposati e gay. Una ragazza che sta per vincere il più importante premio teatrale del mondo, sposata, raggiante e non una povera schiava lobotomizzata.
  La cosa più triste di tutto il dibattito sulla maternità surrogata, oltre all'orrida strumentalizzazione che ne è stata fatta visto che NON è compreso nel ddl Cirinnà, è aver trattato i padri come gente di passaggio e le madri surrogate come delle dementi.
 Io non capisco perché si debbano imporre le proprie decisioni ad altri, perfettamente coscienti di quello che stanno facendo.
 Dovremmo preoccuparci piuttosto che tutti abbiano la possibilità di scegliere, che nessuno sia sfruttato (e in tutti i campi, anche quello lavorativo che se te ne freghi del bracciante che muore sotto il sole, ma frigni per le madri surrogate dell'altra parte del mondo, Houston abbiamo un problema).  

Visto che tutti si sono dimenticati che la stragrande maggioranza dei famosi uteri in affitto sono in affitto da parte di coppie etero e che la stragrande maggioranza dei bimbi figli di coppie gay sono figli di lesbiche che usano il loro stesso utero, anzi i loro due, per farvi capire come funziona questo tragico affitto vi consiglio due libri.
 "Hello Daddy" in cui Claudio Rossi Marcelli, giornalista di Internazionale, racconta la storia della famiglia costruita col compagno e tre bimbi, e "La somma dei giorni" di Isabel Allende, in cui l'autrice de "La casa degli spiriti" parla dell'amicizia profonda tra suo figlio, la sua nuova compagna sterile e una donna che si propone di essere la loro madre surrogata (si PROPONE e non riesce tra l'altro a rimanere incinta).
 Quello che non si capisce è che non esiste l'assoluto, esistono le persone. Dovremmo ricordarcelo, quando gridiamo slogan scomposti che feriscono come coltelli.

Aggiungo i già recensiti "Figli dell'arcobaleno" di Samuele Cafasso ed. Donzelli e "Il più bel giorno della mia vita" di Sebastiano Mauri.

4 commenti:

  1. Ho seguito il dibattito con estrema attenzione e pensavo di essere ormai abbastanza coriacea e disincantata, in fondo non credevo che questo governo e questo paese avesse il coraggio di andare fino in fondo su una questione che, di fatto, riconosce pari dignità e diritti davvero alla persona e non al mero genere o alla ipocrita istituzione della "famiglia tradizionale" - in nome della quale indicibili violenze vengono commesse e bellamente tollerate, su donne, bambini e ragazze e quant'altro...
    Invece ammetto che pur essendo non direttamente interessata a quello che viene ormai denominato "stepchild" ed alle unioni civili, sono rimasta ancora una volta profondamente delusa e indignata nel constatare lo stallo e l'ipocrisia dei cosiddetti "rivoluzionari" di neo partiti che avevano la presunzione di "mettere i c...in fila", come della debolezza e, in fondo, la mancanza di convinzione politica di una classe dirigente tutta, che adesso non ha nemmeno più l'alibi di essere assoggettata alla santa madre Chiesa...Alla fine, temo che il peso di tutto venga proprio dall'opinione comune, sotterranea ma potente, che si preoccupa della pura e semplice gestione delle risorse. Tutta questa storia si blocca solo laddove la gente comune ha paura di veder estinguersi quote di quei quattro soldi che vengono elargiti sotto forma di assegni familiari, posti all'asilo, etc., perchè dovrebbero essere condivisi con una platea più ampia e articolata. E' sempre la solita storia in questo paese, tutti rivendicano i propri diritti di singolo, ma quando si tratta di proclamare tali diritti in via generale, per rafforzarli, allora ecco che l'opinione comune , per vie traverse ma estremamente condizionanti, si fa sentire e blocca ogni forma di progresso veramente democratico, sancendo ancora una volta divisioni, gruppi privilegiati, categorie nelle categorie, etc.
    Dico questo perchè ormai siamo tutti convinti che i politici non hanno alcuna convinzione morale, tutto ciò che li arma è il supposto consenso, e quella maggioranza di cittadini che sembra così "indifferente", non lo è affatto, invece è reazionaria fino al midollo e con il suo pretendere di non volersi interessare invece fa capire che è meglio lasciare tutto com'è...e poi ancora: io sono sempre stata femminista, eppure non mi riconosco in quel passo indietro assurdo sul grettamente definito "utero in affitto". E dove è andato a finire lo slogan "l'utero è mio"? Se ho il sacrosanto diritto di spegnere una vita potenziale in quell'utero, avrò il sacrosanto diritto di portare a termine una gravidanza facendo le veci di una altra donna che non può? Sapendo di dare una creatura a una coppia che saprebbe magari esercitare la genitorialità meglio di me? I bambini non sono merce? Ah si? e come la mettiamo con tutte quegli stupri in famiglia che non fanno più notizia ed esistono da sempre? Come la mettiamo con quei genitori che quando si separano usano i figli come territorio per combattersi? E chi è genitore? Chi ti partorisce o del quale condividi il patrimonio genetico o chi ti cresce? Andiamo al cinema e vediamo questi argomenti esposti in lacrimose pellicole che sembrano trattare temi originali e sensibili, e ci inteneriamo tutti perchè magari c'è una Anggelina Jolie sullo schermo, ma una volta usciti diventiamo degli ultra conservatori moralisti per principio, anche se abbiamo nel nostro piccolo la coscienza discretamente sporca...
    Chiedo scusa per lo sfogo...
    come dicevo, neanche sono direttamente interessata all'argomento ma sono indignata comunque...

    RispondiElimina
  2. Sono cattolica praticante, e sono furiosa. All'inizio pensavo fosse una legge decorosa, poi, man mano che il dibattito diventava sempre più delirante, ho cominciato a farmi un'idea più precisa. È una legge offensiva, e lo resterà anche se conservano la stepchild adoption , cosa di cui dubito perché è la stessa gente che ha lottato fino all'ultimo per conservare le diseguaglianze tra bambini legittimi e "naturali", una cosa che grida davvero vendetta al cielo, altro che gender. Un pase civile deve garantire stessi diritti a tutti i cittadini, e tutti hanno il diritto di sposare chi amano, e avere le stesse tutele per i figli. Mi spaventa moltissimo vivere in un paese dove questo non è garantito. E provo una profonda irritazione per la pletora di sedicenti cattolici che parlano a nome mio senza avere la benché minima nozione basilare di cristianesimo. Ah, che rabbia!

    RispondiElimina
  3. Furiosa e stordita. Ho lasciato l'account di mio marito, e pazienza, tanto la pensa come me.

    RispondiElimina
  4. Ti ringrazio per le proposte di lettura, che sicuramente reperirò.
    Sul resto dell'articolo, niente da aggiungere... perfettamente d'accordo con te e con chi ha già commentato. Rabbia impotente, sfiducia suprema in questo paese e nelle sue istituzioni, delusione a palate. :(

    RispondiElimina