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martedì 19 luglio 2016

La sottile linea rossa tra stupida indifferenza e legittima normalità quotidiana. Un fumetto a base di Pokémon Go, autoconvincimento, tristi fatti odierni, Golpe in Turchia e una dedica speciale. "Pokémon Go e la vita vera" (Francesca è per te).

Diciamocelo pure, giorni più surreali di questi ultimi, sono difficili da immaginare.
Tra il colpo di stato in Turchia (fallito, vero, finto, chi lo sa?), la strage di Nizza e la Brexit (tra l'altro, qualcuno ha capito perché i politici inglesi non fanno che ridersela?), pare di giocare più a Risiko o di essere in un monumentale film di James Bond che nella vita vera.

 Non so voi, ma io ho iniziato un processo di autoconvincimento. 

 Mi sono detta che in fondo questo stupore è solo l'incoscienza di chi, fino a questo momento, ha fatto parte di una generazione che, 11 settembre a parte, se l'è in fondo passata abbastanza bene.

 Sì, la guerra in Iraq, sì la guerra in Afghanistan, ma erano tutte vicende geopolitiche che, per quanto importanti e sanguinarie, sono sempre state fisicamente lontano da noi.
 Ora che questo fisicamente è diventato molto vicino, monta quel panico diffuso di chi non era preparato e che assume varie forme: da "non ci posso credere, non sta avvenendo" a "la guerra è in casa, dobbiamo fare qualcosa, ma cosa". Tutte reazioni potenzialmente annientanti a livello emotivo.

NB. Non sto parlando né delle motivazioni né del contesto storico, sto parlando
dell'impatto EMOTIVO sulla popolazione. 
Così, ho fatto un passo indietro nella storia e, con tutti i dovuti distinguo, ho pensato che in fondo negli anni di piombo non è che ci dovesse essere questo clima sereno a livello nazionale e internazionale.

 I nervi, in qualche modo, sono rimasti comunque saldi e, in qualche modo (che non dico sia giusto o sbagliato visto le conseguenze le paghiamo tuttora nel bene e nel male) abbiamo retto tutti quanti.

 Spero francamente che sia questo il caso e che non stia scrivendo questo post nella beata innocenza che aveva Simone de Beauvoir quando candidamente continuava ad affrontare con l'ottimismo di chi proprio non ci può credere, il precipitare degli eventi pre-seconda guerra mondiale.

 Insomma, mi auguro che sia una questione di tenere le cose nella giusta prospettiva e non di ignorarla stupidamente.

 con altre due vicende: una macroscopicamente ludica e uno dolorosamente intima.
Questi eventi geopolitici macroscopici si sono fatalmente uniti, a cavallo tra il 14 e il 15 luglio
 Quella macroscopica è l'entrata in commercio di Pokémon Go, un giochetto per cellulari che non poteva non precipitare nel delirio una generazione di trentenni che già aveva dato di matto tra le medie e le superiori per i cartoni animati e il videogioco.

 Era insomma una roba virale allora, figurarsi adesso, quando tra effetto nostalgia e smartphone, allora sconosciuti, la potenza di tale idea si è praticamente centuplicata. Persino io che non ho mai giocherellato a niente, neanche a tetris, non ho resistito alla tentazione.

 Il ricordo di innumerevoli pomeriggi passati a guardare i pokemon, dei film visti al cinema (!) e delle litigate coi miei (perché insomma era tutto un po' infantile a loro dire, visto che facevo già le superiori) è troppo radicato nella mia memoria perché anche io non voglia di tanto in tanto catturare uno Psyduck o un Bulbasaur.

 Il fumetto di oggi racchiude un po' in piccolo tutto il delirio di queste giornate e ha una dedica molto speciale che, secondo me, dà un senso a tutto il resto.
 Dopo questa mia intro un po' confusa e qualunquista, buona lettura! "Pokémon go e la vita reale"!
 Tutto per voi.






7 commenti:

  1. Col pianto nulla rimedierò,
    nulla peggiorerò curandomi di vini e di banchetti
    (diceva Archiloco)
    Il golpe in Turchi è senz'altro una storia deplorevole, inquietante, niente affatto positiva eccetera. Ma, onestamente, che ci possiamo fare? Per una strage o un incidente possiamo donare il sangue, per un terremoto possiamo andare a distribuire coperte, per un barcone che affonda possiamo mandare dei soldi... ma lì non ci farebbero nemmeno entrare, con le coperte o senza. In attesa che le alte sfere gestiscano la situazione (e non mi sembra che la stiano gestendo bene, m anche se ci telefonassero per chiederci consiglio sapremmo dargliene di validi?) direi che si può continuare a giocare a Pokemon.

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    1. In attesa che le alte sfere gestiscano la situazione

      E quale miglior occasione di parlare di "alte sfere" se non sotto un fumetto su Pokemon Go... ;)

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  2. Ah quindi tu pensi che a una certa età si smetta di guardare gli anime... scherzi a parte, è proprio nei periodi bui che la gente cerca di fuggire dal mondo reale.
    L'importante è non fare diventare il mondo parallelo l'unico nel quale agiamo concretamente (a mio parere).
    Il mio eroe di oggi è Zerocalcare, che è coerente con le sue battaglie anche quando la gentucola le considera "passate di moda"; (su facebook lo stanno crocefiggendo perché ricorderà Carlo Giuliani).

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  3. Mi dispiace per la vostra perdita, Libraia :-|

    Per il resto, mai come in questi giorni anche io (da sempre appassionata di storia) non faccio che chiedermi se chi viveva negli anni di piombo si sentisse come noi ora, se chi assisteva agli eventi della seconda metà degli anni '30 capisse ciò che sarebbe arrivato e la gravità di ciò che stava maturando, o se, come noi, provasse semplicemente a continuare a vivere il più tranquillamente possibile, sperando solo per il meglio...

    E' strana come sensazione, quella di stare assistendo, nel bene e nel male, al farsi della storia. La prima volta che mi successe fu entusiasmante, e sembrava spalancare un futuro radioso: fu quando, alle medie, la prof di geografia ci fece cancellare a penna dal libro di testo il confine fra le due Germanie!
    La seconda volta (non in assoluto, ma come impatto emotivo), purtroppo, fu con l'edizione straordinaria del tg che annunciava la tragedia delle Torri Gemelle.
    E poi questi anni/giorni qua, che sembrano un continuo succedersi di cose che, tra 10 anni, ritroverò sui libri di storia, e non lo dico in senso ottimistico.

    Eppure anche io continuo a guardare anime in streaming, comprare cd e mangiare gelati (niente Pokemon Go, per me, che ho scientemente disabilitato il gps del mio smartphone :P). E sperare in bene...
    Mah!

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    1. P.S.: Sei esattamente coetanea di mia sorella minore, mi sa :)

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  4. Io sono ottimista, vivo in provincia di Pavia, e credo che dopo questi eventi il mondo rallenterà un pò....

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  5. Un bacio ovunque tu sia, Francesca! E un forte abbraccio alla nostra Nathan e alla sua famiglia!

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