Pagine

giovedì 22 dicembre 2016

Tecnica segretissima del rasoio di Occam (od Ockham per i puristi)! Quando non sapete cosa regalare scegliete la cosa più ovvia (e di seguito gli ultimi suggerimenti regalosi per il Natale 2016)!

In extremis, quando ormai le code sono chilometriche e gli scaffali delle librerie iniziano a svuotarsi, ecco i miei ultimi consigli, nuovamente senza alcun filo logico.

Analizzando precisamente questa slide recuperata su Google, possiamo vedere
come il rasoio di Occam si applichi con inquietante precisione ai ragionamenti
da tenere a mente quando scegliamo un libro da regalare
Ho cercato di spaziare infilandoci dentro suggerimenti disparati che potessero andar bene per più tipologie di persone.

 In ogni caso quando siete nel dubbio e nel panico usate una tecnica: il rasoio di Occam.

 Ossia, scegliete la cosa più semplice. 

 Non avventuratevi in arzigogolati ragionamenti o in rischiose proposte se non ne vale la pena (anche perché, a giudicare dalla quantità di resi post Santo Stefano, non ne vale davvero la pena).

 Perciò: buttatevi sui classici e sulle passioni  del ricevente(es. se legge solo la Gazzetta dello Sport buttatevi sulla biografia del calciatore simbolo della sua squadra preferita, a tal proposito, se è interista, segnalo una bella graphic novel della Beccogiallo editore su Giacinto Facchetti).

 Sperando però di evitarvi l'acquisto de "I promessi sposi" e affini, ecco alcuni suggerimenti che spero colgano nel segno.

Let's go!

LA BANDA DELLE RANOCCHIE di Satoe Tone, Kite edizioni:

 Satoe Tone è un'illustratrice giapponese bravissima. I suoi libri, coloratissimi, sono pieni di dolcezza e toccano delle corde che è difficile ignorare anche da adulti.

 La banda delle ranocchie racconta di un pomeriggio di pioggia potenzialmente tediosissimo che un gruppo di ranocchie decide di ravvispare mettendo su una banda musicale.


 Piove, e allora? Non è un buon motivo né per abbattersi né per farsi prendere dalla noia, anche se intralcia i nostri piani. E si sa che il buonumore ha una tendenza al contagio pari al cattivo umore (anche se tendiamo a dimenticarlo).

 Come trovare il lato positivo quando tutto sembra andar male, come lasciarsi trasportare da qualcosa di nuovo e inaspettato quando i nostri piani sono andati all'aria, come trovare amici con cui divertirsi. 
 Perché il mondo è pieno di persone che si sentono sole e pensano di non avere nessun interesse, almeno finché qualcuno non ha un'idea semplice, ma fenomenale e parte la scintilla.


VICTORIANA di Franco Pezzini ed. Odoya:

 Tutti abbiamo un amico fricchettone, un amico dark e uno steampunk (ne ho una anche io, è la mia amica Marta). I libri ambientati durante il periodo vittoriano non mancano di certo, ma un libro sull'immaginario creato (o attribuito) al periodo vittoriano è uscito da poco, ed è "Victoriana" della Odoya edizioni.

 Esso  farà la gioia di tutti gli appassionati di Penny Dreadful, dello Sherlock Holmes dell'ex marito di Madonna e la Lega degli uomini straordinari con annesso film (che a me, per inciso, era pure piaciuto all'epoca).

 L'autore grande appassionato di letteratura horror ed esoterismo, svela tutti i miti vittoriani che ancora permeano il nostro immaginario.
 Da Wilde a Stevenson, da Alice nel paese delle meraviglie ai primi vampiri, come la bella Carmilla, gli artisti dell'epoca vittoriana riuscirono a innovare in modo così profondamente moderno l'immaginario da rendere la vita difficilissima ai loro successori (noi compresi).

 Siamo ancora impigliati un'epoca di cui non conosciamo nulla, ma dei cui archetipi, affascinanti e contubanti, non siamo capaci di allontanarci.

 Come tutte le guide Odoya il tono è divulgativo e scorrevole con capitoli tematici e schede interne piene di chicche.

 Io punterei anche a farmelo regalare.


ESTHER di Steve Jenkins, Derek Walters e Caprice Crane ed. Giunti:

 La storia di una tenera coppia (gay) che adotta un tenero mayale convinta che rimarrà un porcello nano e tenerello.

 Non possono sapere che diventerà una gigascrofa di svariate decine di chili, tanto furba, intelligente e tenera, quanto invadente e ingestibile.

 Eppure anche un suino sgrufolante può ribaltare in positivo (e in modo completamente inaspettato) due vite routinarie e ormai serenamente avviate nell'assoluta normalità cittadina.

 Se avete amici vegani (non nazivegani anche perché anche la coppia protagonista, benché tramutata in vegana dall'amore per Esther) è il libro per loro, anche se avete una coppia di amici gay è il regalo per loro, ma anche se avete degli amici con una fattoria può essere il regalo per loro o se conoscete qualcuno che ama gli animali così tanto che se potesse si metterebbe in casa un cammello.

 Poi fatevelo prestare perché fa veramente ridere (e venire voglia di possedere una scrofa).

 (Aggiungo che sarebbe da regalare a tutti gli amici che a 30 anni sono già diventati noiosi e pantofolai come giuravano non sarebbe mai successo fino a pochi anni fa).


FRIDA di Sebastien Perez e Benjamin Lacombe ed. Rizzoli:

 Quest'anno è l'anno di Frida Kahlo.
 Sono uscite ben due biografie a fumetti, una di Vanna Vinci e una "Crazy Kahlo" di Marco Corona, Benjamin Lacombe devia dal suo mondo vittorano, dalle sue balze e crinoline, per puntare sulla pittrice messicana.

 In effetti, anche se non nel modo classico in cui concepiamo il genere, anche Frida appartiene a quell'universo di persone e personaggi che si prestano assai bene alla rappresentazione gotica e non tanto perché Frida stessa non lesinò sangue, demoni e presagi di morte nei suoi quadri, ma per la sua stessa vita.

 Lacombe sceglie quasi sempre di disegnare personaggi sospesi tra i due mondi: madama Butterfly che vive sospesa nel limbo di chi aspetta e lega i suoi giorni a speranze troppo vaghe per esaudirsi, Maria Antonietta che non seppe trovare un equilibrio tra i privilegi della sua posizione e i suoi doveri politici e pagò con la vita, Edgar Allan Poe, Alice e infine Frida che vide la morte quando il famoso corrimano del bus la trapassò cambiandole completamente la vita.

 Cosa sarebbe stato di lei se non avesse visto la morte così da vicino? Avremmo avuto lo stesso la pittrice o avrebbe perduto la sua passione per strada?

 Splendide illustrazioni, di fuoco eppure oscure. Per veri intenditori.

LA MIA VITA DA ZUCCHINA di Gilles Paris, ed. Piemme, collana Il battello a vapore:

Esistono libri per bambini e preadolescenti che sono assolutamente straordinari.
 La mia vita da zucchina, da cui è stato appena tratto un film (in realtà non sono ben riuscita a capire se è stato l'inverso, ma non è importante perché il libro almeno è scritto benissimo) è uno di questi.

 Innanzitutto perché inizia con bambino di 9 anni che incidentalmente uccide la madre, alcolizzata, e secondo poi perché nonostante questo incipit drammatico e fortissimo, non è una tragedia.

 Si tratta di quelle perle che ogni tanto si pescano nell'editoria per i ragazzi che non banalizzano il dolore, non sminuiscono gli ostacoli della vita (alcuni enormi per gli adulti, figurarsi per un bambino o un ragazzino), ma forniscono una chiave di lettura che fa riflettere su un modo possibile per uscire da situazioni che appaiono solo che disperate.

 Zucchina (che non ha neanche il padre) viene portato in un istituto per minori (non un riformatorio) e lì c'è la grande novità: non è un mondo terribile.

Sì, tutti i ragazzini presenti hanno delle storie drammatiche, sì non è facile districarsi in un mondo complesso in un periodo così complesso come la preadolescenza, ma la felicità può nascondersi davvero ovunque. E ogni adulto, OGNI adulto di buona volontà, preparato e pronto a cogliere le richieste d'attenzione e le domande, spesso mute, di ragazzi alla disperata ricerca di un riferimento, può fare la differenza.

 Piangerete come fontane. Da regalare a ragazzini tosti e ad adulti duri di comprendonio.


BALLATE E LEGGENDE D'INVERNO, AA. VV., Elliot edizioni:

  Chiudo questa rassegna con piccolo libro sulla mia seconda stagione preferita dell'anno (mi sono resa conto di avere un'avversione per la primavera negli ultimi anni mentre l'estate mi piacerebbe anche se non fossi costretta a passarlo in una città che raggiunge i 40 gradi e non ha manco uno sbocco non dico sul mare, manco su un lago, ma almeno un fiume).

  Questo volumetto low cost (8 euro) racchiude, sotto questa meravigliosa illustrazione di copertina (grafico, lo stai facendo bene) , una serie di tributi sull'inverno di più autori, purtroppo praticamente tutti anglosassoni.

 E' pur vero che al nord nord l'inverno è qualcosa che altrove rimane praticamente una stagione mitologica, ma spero in altre raccolte affascinanti a più ampio spettro.

 Da regalare a tutti coloro (molti) che vedono l'estate come la peste e vivrebbero appiccicati al caminetto con un the.

5 commenti:

  1. Hai consigliato tutti testi bellissimi :) Quelli su Frida e l'ultimo sulle ballate e le leggende d'inverno li aggiungo in wishlist!

    RispondiElimina
  2. Cara Libraia,
    la mia vita da zucchina direi che nasce come romanzo. In una diversa edizione, con copertina tutta bianca o quasi, l'ho ricevuto come gradito regalo di natale nel 2010 o giù di lì.

    RispondiElimina
  3. Ma tra tanti bei suggerimenti, io aggiungo il primo libro dei Doloridellagiovanelibraria: scodellato oggi a un amica che non ti aveva mai letto e che si è divertita moltissimo ^__^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già mi sono autoconsigliata su LezPop, farlo pure sul blog era proprio trash definitivo!

      Elimina
  4. Secondo me le ranocchie di Tomi Ungerer hanno piani migliori per i pomeriggi piovosi...

    RispondiElimina