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domenica 26 febbraio 2017

Piccolo resoconto del magico tour del Lazio. Foto e brevi pensieri dal giro Tivoli-Nettuno-Roma!

 Domani finally torno attiva (con la recensione di "Danse Macabre" di Stephen King, ebbene sì, finalmente questa settimana tornano un po' di recensioni).

 Nel frattempo, esausta dal tour del Lazio, ho deciso di compiere il grande passo e di postare su fb (e anche qui) alcune foto in cui appaio.
 Niente robe in cui poso con libri imperdibili che dovete assolutamente comprare (anche perché la mia espressione imbarazzata vi farebbe passare ogni voglia e, insomma, il libro non ha bisogno della mia faccia), ma foto prese dalle varie presentazioni
 Dopo averci pensato un po', ho deciso che era la cosa più sensata da fare ora che il libro ha iniziato a girare.

 In ogni caso, i canali privilegiati per questo genere di cose rimarranno i social, qui sul blog chi capiterà continuerà a leggere cose con un senso spero compiuto: recensioni, riflessioni, vignette e fumetti.

 I blog diario ecco, anche no.

 Detto ciò, eccovi alcune testimonianze di queste lunghe giornate.


 A Tivoli, luogo in cui ero capitata solo per le nozze di un cugino di mia madre circa 15 anni fa (e comunque non avevo visto nulla causa nubifragio), sono stata ospite di questa deliziosa piccola libreria nel centro storico provvista appunto di una porta gialla e soprattutto del giovane libraio (mio coetaneo!) Gianpiero Distratis.

 Non vorrei fare la pro loco di Tivoli, ma è davvero bella (a parte il fatto che da casa mia ci si mette una vita ad arrivare e quindi fare gitarelle non è proprio agevole) e vale una visita.





 Nettuno, un luogo dove non avevo mai messo piede prima (da casa mia saranno 150 km e 3 ore e più di mezzi pubblici, roba che ci si mette di meno a fare Roma-Milano e non scherzo, motivo per cui sono stata accompagnata dal santo editor Alessio Trabacchini). 
 Sapevo solo che era sul mare, fondamentalmente, e si è rivelata una città molto graziosa, come anche il caffè letterario Levante, molto verde e molto accogliente.

 La foto ritrae un chiaro stato di stanchezza collettiva, (siamo io, Sara Meddi de La matita rossa e la mia sorella YA) dovuto al viaggio della speranza per raggiungere la ridente località marittima.

 Devo dire che tornare in macchina facendo il giro di tutti i magici posti della provincia di Roma sud, come Aprilia o Spinaceto, è stato molto pasoliniano/felliniano.
 Da incorniciare i momenti in cui abbiamo visto un capanno completamente coperto di luminarie stile Las Vegas che rivendeva appunto luminarie e il meraviglioso alimentari indiano/rumeno.






 Tuba Bazar è una libreria romana che conoscevo già dai tempi dell'università (ma non ero mai stata nella nuova sede).
 Mio padre mi ha accompagnato in stile "lo faccio per te figlia mia, ma se potessi starei a casa a dormire sul divano", poi invece una volta al Pigneto si è esaltato e ha scoperto la movida dei giovani hipster romani, dandosi all'aperitivo.

  L'incontro a cui era presente anche Laura Scarpa è stato lungo e interessante.
 Anche in questo caso ho conosciuto un assiduo lettore del blog, prontamente individuato dal fatto che aveva ben due copie del libro e non mi era parente.

 La libreria è fantastica se siete romani e non ci siete mai andati, molto male.
 Se non siete romani e riuscite, fateci un salto, in Italia credo che sia unica nel suo genere tra un'ottima selezione di titoli, sex toys, una fantastica porta con una scultura vagina e il bel bar.

Io con Laura Scarpa



A breve le date di Marzo! Ringrazio tutti coloro che sono venuti! Ho scoperto che il Lazio è pieno di biblioteconomi!

Ps. Rileggendolo mi rendo conto che la stanchezza ha preso il sopravvento e sembra un tema delle elementari, domani giuro tornerò ai post di senso compiuto.

2 commenti:

  1. "E non mi era parente", mi sono cappottata xD

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  2. Io invece rido ogni volta che fai degli accenni a tuo padre! Mitico!

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