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giovedì 6 luglio 2017

I consigli per le vacanze 2017 parte I! Teneri racconti da vicoletti cinesi, gialli che vanno sul sicuro, madri in trappola e animali fantastici e dove trovarli nel mondo antico.

 All'alba del 5 luglio, quando in molti ormai postano foto sorridenti del mare (e magari, come me, hanno già fatto qualche giorno spiaggiati al mare o capriolati in montagna), mi pare giunto il momento di dar spazio alla prima infornata di consigli di letture per l'estate.

 Come ogni volta ho tentato di dar spazio a tutti i gusti e continuerò a farlo anche nei due seguiti che ho in progetto di fare (se gli imprevisti smettono di frapporsi tra me e il blog ovviamente).

Bene, bando alle ciance che è già tardi! Ecco a voi la prima appassionante infornata di consigli!

Let's go!



" I RACCONTI DEI VICOLETTI" di NIE JUN ed. Bao Publishing:

 Stupidamente non stavo dando una possibilità a questo libro che fa parte della nuova collana Bao dedicata al fumetto cinese.
 Nonostante non fosse classificato nella Babao (ossia nei fumetti prodotti dalla Bao apposta per i ragazzi), pensavo fosse troppo pupesco per me. Poi grazie al cielo l'ho aperto, come si dovrebbe fare con tutti i libri, e ho pianto come una fontana.


Ecco, "I racconti dei vicoletti", facendo onore al suo nome, è una raccolta di brevi storie suddivise in capitoletti che hanno per protagonisti una bimba disabile (ha un imprecisato problema alle gambe che le impedisce di camminare se non ogni tanto con supporti e molta fatica) e il suo tenero nonno che si occupa completamente di lei.

 I genitori non ci sono, la nonna è morta tempo prima, è questo tenero e pasciuto nonno si occupa della sua nipotina, cercando di trovare magia in ogni problema potenzialmente tristissimo.


 La bimba vuole iscriversi in piscina col sogno di partecipare alle paraolimpiadi, ma viene rifiutata e i compagni la deridono?
 Niente paura! Si può notare appesi a un albero, fingendo che l'aria sia acqua! (E di colpo la derisione diventa invidia).

 La storia d'amore dei due nonni nasce da due francobolli di una serie limitatissima? Si può provare a scrivere una lettera alla nonna che non c'è più e imbucarla. Chissà che non arrivi davvero nel passato.

 Un anziano vicino scorbutico con sogni di gloria pittorica decide di lasciarsi morire perché la sua arte è disprezzata da tutti? Forse se diventa il sogno di una bambina che ha bisogno di un maestro, non è stato un sogno poi così stupido e inutile.

 Per capire la magia di questo piccolo meraviglioso libro bisogna leggerlo. Viene quasi da pensare che, se solo ci si sforzasse e si smettesse di covare livore, il mondo potrebbe diventare davvero un posto più gentile. Basterebbe guardare la realtà in un altro modo. E il prossimo con un po' più d'amore.

"BABY BLUES" di Elisa Albert ed. Marsilio:

  Un tempo c'era la mistica della femminilità, ora siamo giunti alla mistica della genitorialità.

 Genitori con l'ansia di perfezionismo, sospesi tra millanta di nuove fabulose tecniche, sempre freschi e sorridenti, pronti a spammare foto dei loro figli in ogni dove gridando al mondo "Quanto sono felice, sempre, comunque e dovunque".

Cosa succede là dietro? Esistono genitori pentiti? Genitori che si sentono soffocare? O che, semplicemente, si sentono incredibilmente soli?

 Ari, la protagonista di questo libro, si è sposata con un professore universitario quindici anni più grande di lei, non riesce a finire la sua tesi di dottorato e ha abbandonato NY per iniziare una nuova appassionante vita di madre. 

 La verità si rivela molto diversa: è sempre sola, il marito continua la sua carriera delegando il ruolo di genitore quasi completamente a lei, e Ari si domanda perché si è ridotta così. 

 La cosa tragica è che ovviamente non può dirlo a nessuno perché ammettere di essere madre e infelice può portare gli altri a due sole conclusioni: "Sei egoista" o "Sei depressa".

 A dispetto del titolo infatti, Ari non ha nessun baby blues, vorrebbe essere madre e continuare al contempo a essere la persona che era diventata prima dell'evento, tuttavia non sembra che il resto del mondo, con le sue pressioni continue, sia d'accordo.

 E' davvero impossibile? Diventare madre è per forza un sacrificio? E perché lo stesso sacrificio non si richiede ai padri? Cosa succede se la maternità è più un incubo che un sogno e, soprattutto, non hai nessuno a cui dirlo?

 Poi un giorno, in questa solitudine, arriva Mina, incinta di nove mesi e miracolosamente priva della nevrosi della madre perfetta. Sembra la risposta alle sue domande: si può essere madri e conservare sé stesse? Forse sì, se si rinuncia alla mistica della genitorialità.

 Messa così pare un libro di quelli sole, cuore, amore e grandi epifanie materne, ma se leggete questo blog saprete quanto trovo orrende cose del genere.

 E' invece un libro intelligente, brillante, cattivo senza temere il giudizio e pieno di vita, scritto davvero davvero bene. Dategli una possibilità, davvero.


"DEMONI MOSTRI E PRODIGI" di Giorgio Ieranò ed. Sonzogno:

 Altro che Harry Potter! Il mondo è già pieno di animali fantastici e meravigliosi!

 Giorgiò Ieranò, già autore di numerosi libri divulgativi sulla mitologia, quest'estate propone un libro davvero e davvero purtroppo troppo breve sulle magiche creature che popolano l'immaginario collettivo occidentale da tempi immemori.

Oracoli, mostri marini, maghe perfidissime, streghe che ammaliano con trucchi d'amore e tengono in vita con spugne magiche, chimere, spiriti della natura, ibridi mostruosi, creature della notte e terrori dell'infanzia, popolano un libro scritto incredibilmente bene.

 Non è facile fondere erudizione, miti greci, archetipi psicanalitici, antropologia e storia senza rischiare di cadere nella noia, ma Ieranò non solo ci riesce, ma ti porta a maledirlo quando finisci il libro troppo presto e inizi a invocare "Ancoraaaaaa".

 Scopri infatti le case stregate con fantasmi provvisti di catene by non Bram Stoker, ma Plinio il giovane! Vieni a conoscenza dell'esistenza di una sorta di Gesù Cristo esoterico, Apollonio di Tiana, che vagava nello stesso periodo, ma alle prese con miracoli ed eventi degni di Gandalf.

 Uno per tutti, la storia del suo allievo bellissimo e intelligentissimo, caduto vittima di una donna splendida e misteriosa, colma di ricchezze e in verità anche di una certa voglia di sangue umano. Il metodo per sconfiggerla? Degno della Storia infinita.

 E poi delfini salvifici da cavalcare, salti carpiati nella grande piscina della morte, spiriti dei boschi sospesi tra incanto e malvagità, pizie che ordinano di venerare veri e propri delinquenti.

 I veri animali fantastici sono molto più hard boiled di quelli moderni.

Ps. Poiché Ieranò sa benissimo di aver instillato in noi il demone dell' "Ancoraaaa", nella parte finale lascia anche qualche pagina di consigli per saperne di più.


"IL POLIZIOTTO DI SHANGAI" di Qiu Xiaolong e "RONDINI D'INVERNO" di Maurizio De Giovanni ed. Einaudi:

 Sto individuando alcuni gialli che sembrano sugosamente da raccomandare, intanto come si suol dire vado sull'usato sicuro.

E' infatti uscito sia l'ultimo libro dell'ispettore Chen di Qiu Xiaolong sia l'ultimo Ricciardi di De Giovanni.
 Nel caso dell'ispettore Chen, attivo ormai da una decina di romanzi in una Cina contemporanea in profonda trasformazione (da leggere assolutamente se siete curiosi di capire cosa succede dall'altra parte degli urali, sembra una distopia) si tratta di un prequel.

 La vita dell'ispettore è accennata numerose volte nel corso dei suoi libri, ma qui vediamo la sua giovinezza, le speranze di letterato infrante dall'onnipotente Partito che lo indirizzano verso un futuro nella polizia, sempre in bilico tra la benevolenza dei superiori e la caduta in disgrazia.

 Quello di De Giovanni che non ho ancora letto perché mi tengo buono per le vacanze d'Agosto ha un titolo che promette tragedie e finali: "Rondini d'inverno.Sipario sul commissario Ricciardi".

 Ovviamente spero si riferisca solo all'ambientazione teatrale perché, nonostante i sempre più invadenti risvolti sentimentali del commissario, la serie rimane decisamente superiore all'altro filone, quello de I bastardi di Pizzofalcone.

 L'idea di base, quella di un commissario sospeso tra i vivi e i morti, incapace di arginare il flusso di dolore che entrambi portano sulle loro spalle, è fortissima e spero continui ancora per svariati libri (nonostante l'inizio della seconda guerra mondiale appaia di anno in anno all'orizzonte e il finale non difficilmente potrà essere felice).

 Dite: consigli un libro che ancora non hai letto? Con libri così, state certi che si va non sul sicuro, sul sicurissimo.

 Per chi ignori entrambe le serie e volesse dedicarsi, sappiate che ogni libro ha una trama indipendente, ma ovviamente la vita privata di entrambi i commissari ha invece un'evoluzione.

 Per cominciare con Qiu Xiaolong sappiate che il primo è "La misteriosa morte della compagna Guan" ed. Marsilio.

 Per  cominciare con De Giovanni il primo è "Il senso del dolore" ed. Einaudi.


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