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sabato 15 luglio 2017

I consigli per l'estate 2017 parte II! Vite nascoste, rivoluzione sessuale in Giappone, epigoni di Chandler, racconti inediti e le regole della fantasia per l'estate.

Presa da un gigantesco senso di colpa per essere così in ritardo per i consigli estivi, stamane mi sono lanciata in un neverending post che, a un certo punto, è diventato davvero troppo lungo.

 Eccolo quindi sdoppiato, la prima parte la posto oggi e domani la seconda, così, a scanso di uscite dell'ultimo secondo, il mio dovere per il vostro ombrellone l'ho fatto.


 Ho cercato di essere, come sempre in questi casi, molto variegata e di consigliare di tutto un po' per venire incontro ai gusti di tutti.


 Se siete al mare pensatemi, ora vi lascio coi consigli e vado a disegnare il libro di fumettame!

 Buona lettura!


"LA VITA CHE NON VEDI" di Kim Echlin ed. Einaudi:

 Chi salva una vita salva il mondo intero, recita un famosissimo verso del Talmud, tuttavia quanti vite e quanti mondi ci sforziamo davvero di conoscere nel corso della nostra vita?

Mahsa e Katherine sono due donne che si incontrano grazie a una passione in comune: la musica.

 La prima è arrivata in Canada dal Pakistan dove i genitori (madre pakistana e padre americano) sono stati uccisi dai parenti a seguito di una questione d'onore, Katherine invece è figlia di una canadese (che ha dovuto lottare con lo stato per tenerla con sé) e di un cinese che si è dileguato durante la sua infanzia.

 Tu dici, con un'infanzia del genere ci penseranno un miliardo di volte a metter su famiglia o, comunque, staranno attentissime a scegliere i propri compagni.

  Ma quando mai. Mahsa, dopo aver lasciato un fidanzato impossibile in Pakistan, si impelaga in Canada con un connazionale rigidissimo, mentre Katherine finisce per avere tre figli in tre anni (e si ferma solo perché la madre le svela l'esistenza degli anticoncezionali). E' proprio tutto perduto?

 Non per forza. Spesso le passioni possono salvare, e anche l'amicizia può farlo, perciò quando la passione per la musica le fa incontrare e ad accendere la miccia di quell'amicizia che tutto può far dimenticare, la vita continua ad essere difficile, ma forse, un po' meno pesante.

 Ogni persona che incontri ha una vita che non vedi e che, nonostante le canzoni, non è sempre giusta.


 "MIAMI BLUES" di Charles Willeford ed. Feltrinelli:
Diffido sempre quando accostano uno scrittore ignoto a uno scrittore noto.

 Colui che ha ispirato John Fante! Bukowski prima di Bukowski! Un incrocio tra Bukowski, Fante e una spolverata di Ginsberg corretta con Tolkien. Robe che insomma: che stai a dì?

 Tuttavia, una volta ogni morte di papa, la fascetta dice il vero e Charles Willeford è davvero un degno epigono di Raymond Chandler, l'uomo che inventò Philip Marlowe.

 Il suo eroe però non è un uomo affascinante che rigira donne come pedalini e doma i malvagi a suon di pugni, ma uno scalcinato detective un po' depresso e provvisto di una dentiera che, a sfregio gli verrà ladrata dal cattivo di turno: FrederickJ.  Frenger.

 Costui, delinquente disturbato e un po' geniale, è appena uscito di prigione e ha causato la morte di un Hare Krishna dopo avergli rotto un dito.

 In una Miami variopinta, corrotta e abitata da personaggi tanto inquietanti quanto vividi, inizia tra i due una sorta di caccia reciproca, raccontata con un magnifico tono ironico e divertito.
 Scusate se sembra una recensione vaga, ma non vedo il motivo di togliervi il gusto della lettura.

 Per concludere vi lascio l'incipit:

 "Frederick J. Frenger Jr., brillante psicopatico californiano, chiese alla hostess della prima classe un altro bicchiere di champagne e carta e penna.

 Lei gli portò una bottiglietta ghiacciata, tolse il tappo e gliela lasciò, poi tornò con carta della Pan Am e una biro bianca.

 Per un'ora Freddy sorseggiò champagne e si esercitò a firmare: Claude L. Bytell, Ramon Mendez e Herman T. Gotlieb".

Che ne dite?


"DANGER!" di ARTHUR CONAN DOYLE ed. Abeditore:

 Ho già parlato, in occasione degli innumerevoli post su Halloween (a proposito, c'è qualche altro folle oltre me che fa il countdown?), di questa piccola casa editrice capace di una grafica straordinaria in cui le copertine non sono copertine, sono vere e proprie opere d'arte.

 Ne riparlerò ovviamente per Ognissanti, ma questa estate hanno sfornato un nuovo piccolo libro che adoreranno gli amanti dell'età vittoriana e della fumosa e oscura Inghilterra di inizio secolo.

 "Danger" è infatti una raccolta di racconti di Arthur Conan Doyle, finora in edita in Italia, in cui si mescolano temi di vario tipo: sovrannaturale, ricordi familiari, poliziesco e costume.

 Il titolo è dovuto al primo racconto "Pericolo!" che paventava in modo inquietante lo scoppio della prima guerra mondiale con ben diciotto mesi d'anticipo, segno che il conflitto non era proprio imprevedibile e che, forse, se di tanto in tanto si ascoltano le cassandre, le cose potrebbero anche andare in modo diverso, e migliore, per tutti.


"LE REGOLE DELL'ESTATE" di Shaun Tan ed. Rizzoli:

 Non sono molto ferrata nei libri per ragazzi, ma questo meraviglioso illustrato di Shaun Tan è a prova di libraia poco esperta.


L'estate, stagione della libertà per eccellenza, ricettacolo prediletto di ricordi infantili (provate a pensarci, se rievocate i vostri ricordi, avrete la sensazione che più della metà della vostra infanzia si sia svolta in estate), di avventure, immaginazione e nuovi amici.

 "Le regole dell'estate" racconta, splendida tavola dopo splendida tavola il potere della fantasia: disegni e oggetti comuni che prendono vita e diventano alieni, navi spaziali, immense fughe, spaventosi mostri notturni.

 Certo, "L'ultimo giorno dell'estate" disegna in parte un mondo che a noi adulti sembra non esistere più, e non intendo quello dell'innocenza, ma privo di una tecnologia che sembra essere sempre superiore ai nostri sogni.

 Ma credo che in parte questo sia un nostro problema, proprio come lo era del protagonista de "La storia infinita" in cui la temibile nebbia divorava il mondo di Fantàsia.

 I bambini possono ancora vedere oltre la nebbia e per loro le possibilità rimangono immense, estate dopo estate.


"L'ETA' DELLA CONVIVENZA" di Kazuo Kamimura ed. JPop:

 Per veri appassionati di manga, è un malloppazzo in tre volumi (sono usciti finora i primi due, ma posso assicurarvi che sono belli cicciuti) che racconta la travagliata storia d'amore di una giovane coppia d'innamorati negli anni '70.

Chi avrà letto "Norwegian wood" di Murakami avrà già gettato uno sguardo, molto vago, all'esistenza di un '68 giapponese. 

 Anche il paese del Sol Levante, estremamente conservatore, ebbe un momento di estremi tumulti che impattarono più che a livello politico, sulla società, rigidissima e ovviamente di stampo patriarcale.

 L'anno scorso, era uscita una graphic per Coconino Press sullo stesso periodo "Elegia in rosso" di Seiichi Hayashi che già narrava il punto focale de "L'età della convivenza": le difficoltà insormontabili di una giovane coppia moderna alle prese con una società rigida e conservatrice.

 Dura è la vita di chi vive a cavallo di una rivoluzione incompiuta e i due giovani protagonisti ne subiranno tutte le conseguenze.

 Jiro e Kyoko sono due ventenni che convivono, a Tokyo, senza essere sposati.

 La cosa, esattamente come succedeva in Italia all'epoca, è fonte di estrema riprovazione sociale, ma loro si ostinano a rifiutare il matrimonio come soluzione, in parte per paura, in parte come ribellione personale verso una società che si sentirà tranquilla solo quando li avrà ridotti a uno status preciso.

 Kyoko lavora in un'agenzia pubblicitaria, mentre Jiro fa l'illustratore, attorno a loro si muove un complesso mondo di amicizie e di familiari che non si rassegnano alla loro scandalosa condizione.

 Ovviamente Kyoko, proprio come la Sachiko protagonista di "Elegia in rosso" sarà quella che pagherà il prezzo più alto per la sua ribellione.
 Entrambe vittime di una società che non ammette in nessun modo l'insubordinazione di chi, storicamente, deve sempre rimanere sottomesso e tacere.

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