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lunedì 15 luglio 2019

Consigli estivi parte I. Racconti cinesi, ragazze con la pistola, micromondi lgbt, horror veneti e nonnine giapponesi.

Come ogni anno, anzi forse quest'anno ancor di più, mi è piovuta addosso l'estate.

 Poiché sto preparando alcune cose per questo settembre (e questo settembre mai come quest'anno mi sembra tragicamente dietro l'angolo), i consigli estivi sono rimasti nei miei retropensieri finché mi sono resa conto che qua tra due settimane mezza Italia se ne va al mare e adios.

 Perciò, poche ciance! Ecco a voi la primissima infornata di consigli di lettura estivi. Come noterete, molto eclettici!

 Ah! Già che ci siamo vi informo che anche quest'anno ci sono i Macchianera Awards!

Potete votare I dolori della giovane libraia come miglior sito letterario al seguente link:



Basta poi copianicollare l'indirizzo del sito come miglior sito letterario e ricordarsi di compilare almeno 8 categorie.

Bene ora che vi ho indottrinato abbastanza potete godervi i consigli! Urrà!

SIGNOR DIAVOLO di Pupi Avati ed. Guanda:

 Quando adoroh i gialli all'italiana e adorereih se ci fossero più libri del genere.

Così quando finalmente ne esce fuori uno come si fa a non consigliarlo? A fine agosto arriverà al cinema il film di Pupi Avati che prima di darsi alle commedie di buoni sentimenti (o ad oscuri film malissimo riusciti con star internazionali), era ottimo regista di horror padani (non nel senso di campagne elettorali della lega).

 Se come me amate gli incubi estivi e volete prepararvi all'evento propongo di tentare tutti l'impresa di questo horror veneto che cerca di indagare il melmoso nordest fatto di religione con derive fanatiche e claustrofobia.

 Detta così pare un saggio d'attualità, ma confido che il diavolo non si sia ancora effettivamente palesato da quelle parti.


SOMARE di Federico Boni ed. SEM:

Consiglio estremamente LGBT, nel senso che, a mio parere, è proprio difficile da seguire se non si fa parte della comunità LGBT.

Si tratta di un esperimento linguistico a dir poco interessante visto il lessico e il gergo scelto dall'autore, una quantità notevole di dialoghi (il libro è quasi solo dialogato) che usa continue metafore e riferimenti tipici della gaya cultura.

 Ammirevole da un certo punto di vista, divertente da un altro (io mi sono muy divertita). Non mi azzardo a dire che sia comprensibile alle masse tutte, ma per di certo è un'ottima lettura per comunità lgbt e allies very addicted.

 Mai quarta di copertina fu più centrata: come un film di Ferzan Ozpetek venuto male.


LA RAGAZZA CON LA PISTOLA di Amy Stewart ed. Baldini e Castoldi:

E' il mio consiglio da "donna moderna" di cui in estate ogni tanto qualcuno sente il bisogno. Trattasi di un romanzo, stile commedia western, che in verità prende le mosse da un fatto realmente avvenuto e ha per protagoniste tre sorelle realmente esistite.

Nel 1914, in New Jersey, un tizio investì con la sua auto il calesse sul quale viaggiavano le tre sorelle Kopp. Non pagò litigo con le poverette e si rifiutò di pagare i danni, convinto che tre donne senza la protezione di un uomo non sarebbero state in grado di farsi valere. Ebbene non poteva sapere che la maggiore delle sorelle, Constance, era un tipo talmente tosto da riuscire a diventare una delle prime donne sceriffo d'America.

 Per le appassionate di romanzi storici in vena di diventare serie di Netflix.


UN'ESTATE CON LA STREGA DELL'OVEST di Nashiki Kaho ed. Feltrinelli:

 Per veri Yoshimoto Addicted, riporta in parte a quelle atmosfere questo romanzo del 1994 tradotto solo ora in Italia. Vi avviso, è una strana storia tenue. 

Tenue perché la trama è davvero esile: una tredicenne vittima di bullismo si rifiuta di andare a scuola e viene mandata dalla madre in campagna dalla nonna, una signora inglese che dice di avere poteri magici.
Strana perché fino all'ultima pagina campeggiava sulla mia fronte un: "pensavo fosse molto meglio" salvo poi scoppiare a piangere e attaccarmi al telefono a cercare mia nonna alle undici di sera.

 Si legge in un soffio.


RAGAZZO D'ORO, RAGAZZA DI SMERALDO di Yiyun Li ed. NN:

La Cina è vicina, ma è davvero così?
A leggere la loro ottima letteratura direi proprio di no, sembra anzi di essere dalle parti di una strana distopia incredibile da credere realtà.
I racconti di Yiyun Li che vive da anni negli Stati Uniti (e si vede) raccontano con eccezionale raffinatezza tante piccole vite. 

Anziane che decidono di fare le investigatrici private per stanare adulteri, vecchie promesse tra amiche che si trasformano in tragedia, l'onnipresente ansia matrimoniale degli orientali che li porta a compiere scelte affrettate e insensate e piccole grandi tragedie che irrompono in vite minuscole.

La storia si agita sullo sfondo, soprattutto nell'ultimo, lungo, racconto, ma non diventa mai il reale avversario alla felicità di persone che, semplicemente, non hanno idea di cosa desiderino o, se ce l'hanno, non hanno mai davvero la forza di desiderarlo fino in fondo.
C'è di certo una sensibilità d'oriente che sfugge a noi occidentali forse anche troppo protesi verso la necessaria e assoluta realizzazione delle nostre vite. Noi non sappiamo bastarci mai, loro, forse riescono a bastarsi troppo.
 Menzione di particolare angoscia al racconto sulla gpa ad opera di una coppia (etero) che perde l'unica amata figlia in un incidente d'auto.
 Consigliatissimo anche a chi, solitamente, non legge racconti.


Lascio anche una curiosità che mi ispira ma a cui non ho avuto modo di dare un'occhiata, quindi non so se è passibile di consiglio o boh di "libro che mi ispira".

Si tratta del manga "Note dall'appartamento 107" di Kashiwai ed. Star Comics.
 Sembra si tratti di una serie di racconti slice of life un po' surreali. A occhio mi intriga molto, se qualcuno di voi l'ha letto mi faccia sapere! Intanto lo cerco!

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