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lunedì 28 ottobre 2019

Il 2 Novembre "LESBOOM!" approda a Udine!! Big presentesciòn da Mondadori Mondolibri!

 Questa settimana è a dir poco campale (probabilmente l'ultimo post di Halloween arriverà dopo Halloween, ma tanto novembre per me è ancora halloween): primo vero incontro del gruppo di lettura, due giorni a cucinare per la cena di halloween (la follia, lo so), robe lavorative varie e...il 2 novembre presentazione di "LESBOOM!" a Udine!

Non ho mai messo piede in Friuli, sono molto curiosa e un po' preoccupata perché non capisco il grado di gelo che andrò ad affrontare. Non vedo l'ora però di andare così incredibilmente a est!

Comunque, udinesi e friulani che riuscirete ad accorrere, sappiate che chiunque verrà e comprerà una copia del libro, riceverà in omaggio una stampa inedita!


domenica 20 ottobre 2019

Piccole recensioni tra amici Halloween edition. Cosa leggere (e non leggere) nelle halloweenose serate ottobrine.


Ebbene, in queste faticoserrime settimane lavorative, due sono le principali gioie: 

1) Le presentazioni di "LESBOOM!" (il 2 Novembre sono a Udine. Molta gioia perché è la prima volta che metto piede in Friuli!!).

2) Il fatto che siamo in autunno, una stagione meravigliosa che dà tante gioie senza eccessivo dispendio di denaro.

 La scoperta del servizio di prenotazione delle biblioteche del comune di Milano mi ha aperto nuovi orizzonti ed è stato un toccasana per il mio portafoglio, perciò ecco a voi una manciata di sugose recensioni halloweenose che hanno accompagnato le mie serate alla disperata ricerca di autunno.

 Buona lettura!


GLI AMICI SILENZIOSI di Laura Purcell ed. Dea Planeta:

Era tempo che non leggevo un libro che mi mettesse addosso quella certa piacevole ansia che uno si aspetta di trovare in un horror.

 "Gli amici silenziosi", che ha una copertina da una parte molto azzeccata (con l'occhio che ti scruta), da una parte un po' troppo zuccherosa, ha tutti gli elementi per essere un horror gotico d'eccellenza: nebbia, brughiere, oscuri fantasmi del passato, giovinette terrorizzate e via discorrendo.

 La storia, ambientata nel periodo vittoriano, inizia quando la giovane Elsie, da poco vedova e da poco incinta, se ne va ad abitare nella casa di campagna dove è morto il suo adorato marito Rupert. Con lei ad accompagnarla la cugina di lui, Sarah, nubile e senza denaro.
 In questa splendida magione di campagna, dove vivono da anni solo dei domestici, iniziano da subito ad avvenire delle strane cose: in primis dei fastidiosi rumori notturni provenienti dalla soffitta chiusa che attirano l'attenzione delle due donne.

 Una notte (perché si sa che certe cose si fanno solo la notte) Elsie, irritata, riesce a sbloccare la porta e scopre, al suo interno, vari cimeli di famiglia, tra i quali dei vecchi diari e degli strani quadri: gli amici silenziosi del titolo.

 Si tratta di una sorta di cartonato di alcune inquietanti figure: una giovane nobildonna dai capelli ramati, uno zingarello, una cuoca e altri.

Elsie e Sarah, aiutate dalle cameriere, li portano fuori dalla soffitta assieme ad uno dei due diari, salvo ritrovare la porta bloccata quando tornano a prendere il secondo.

 Da quel momento in avanti la casa sarà funestata da visioni, orrori, allucinazioni, dal moltiplicarsi degli amici in sempre nuove figure, omicidi, suicidi e un lontano racconto del passato che svela la radice degli orrori nella casa.

 Fino all'ultima pagina si susseguono colpi di scena e molto alla fine è lasciato al lettore: c'era del marcio in Danimarca oppure era tutto nella mente di Elsie?

 Bello, davvero, davvero, bello. Se volete un consiglio per halloween questo è IL CONSIGLIO.
Spero, peraltro, che ne traggano un film perché ha atmosfere perfette.


LASCIA DIRE ALLE OMBRE di Jess Kidd ed. Bompiani:

 Può un libro non avere una trama, un capo e una coda, personaggi approssimativi, momenti assolutamente senza senso e persino un tocco sovrannaturale completamente inutile? Si, può.

"Lascia dire alle ombre" è un pastrocchio incredibile che vorrebbe, credo, persino essere commovente a tratti.

 In un paesello irlandese bigottissimo, torna un giorno tale Mahony, figlio di una ragazzetta del luogo uccisa giovanissima non si sa da chi (anche se tutti hanno preferito pensare fosse fuggita): Orla.

 Costei, dedita alla prostituzione per disperazione e invisa dagli stessi abitanti del posto per amoralità, aveva malissimo campato la sua breve vita con la speranza di riuscire a mettere da parte abbastanza soldi per scappare in America, ma viene assassinata prima. Mahony, ormai adulto, torna per scoprire perché.

 Entrambi, madre e figlio, vedono i morti (un po' come Ricciardi, ma, al contrario di Ricciardi, la cosa non sembra essere né utile né funzionale ai fini della storia. Poteva, sostanzialmente, anche non essere inserita).

 Mahony inizia a indagare con l'aiuto di una vecchia eccentrica che vive nella sua stessa pensione e con la figlia del proprietario pazzamente innamorata di lui (che ovviamente è bellissimo).

 Vorrei potervi dire come procede l'indagine, ma in realtà non si capisce niente: prima mettono su uno spettacolo, poi il prete vuole bandire Mahony, poi ci ripensa, poi appaiono personaggi random che non si capisce a cosa servano, poi c'è un fantasma, poi forse nel bosco vive un tizio traumatizzato dalla guerra, poi boh.

 Brutto, pastrocchiato, privo di qualsiasi tensione. Incomprensibile come lo abbiano pubblicato e persino tradotto.

 Lasciate perdere. 


LA MALEDIZIONE DI MELMOTH di Sarah Perry ed. Neri Pozza:

 Quel che si dice un libro ben scritto. 

 Deve essere interessante, per chi può, leggere questo libro in lingua originale, ma anche la traduzione è davvero bella: ogni frase è letteralmente cesellata, niente è lasciato al caso alla faciloneria.

 Persino per dire: aprì la porta o rispose al telefono la Perry riesce a trovare formule raffinate.

 La storia poi è molto interessante perché usa una creatura gotica riadattandola a terrori moderni.

 Melmoth l'errante del racconto di Maturin qui cambia sesso diventando  una delle antiche donne che secono il vangelo andarono al sepolcro di Gesù Cristo e lo scoprirono vuoto.

 Lei è l'unica a mentire e a dire di non aver visto nulla e per questo è condannata a camminare ovunque per il mondo fino alla fine dei giorni, da sola e senza potersi fermare.

 La storia inizia a Praga quando Helen, una donna insignificante che sembra volersi volontariamente punire per qualche oscuro dramma del passato, incontra il suo amico Karel, assai agitato dal manoscritto che un anziano professore recentemente deceduto gli ha affidato.

 La storia inizia quindi come una ghost story assai classica, ma ben presto assume dei contorni molto particolari: Melmoth infatti è un mostro che lavora incessantemente sul nostro senso di colpa, nasce dal esso e ci trascina nei suoi abissi finché non ne moriamo.

 Intendiamoci, tutti coloro che Melmoth tormenta hanno otttimi motivi per sentirsi in colpa, ma il libro sembra volerci comunicare che abbandonarvisi è un peccato mortale.

 Se abbiamo molto peccato verso qualcuno, tutto ciò che possiamo e dobbiamo fare è cercare di riparare in qualche modo.

 Agire per il bene allontana la malvagia Melmoth e le sue tentazioni. Ed è il solo modo in cui il nostro cuore esausto forse potrà trovare riposo, smettendo di vagare senza sosta.


L'UOMO NEL QUADRO di Susan Hill ed. Polillo:

 Susan Hill è famosa per un racconto lungo di genere gotico: "La donna in nero", molto grazioso da cui, caso raro, è stato tratto un film più bello (per l'unico motivo che, al contrario del racconto, la tira più per le lunghe e indaga meglio i lati oscuri).

  Ho rintracciato una sua altra rara storia tradotta in italiano: "L'uomo nel quadro". Si tratta di una ghost story in piena regola che insegna a non rimanere mai amici dei propri ex professori universitari.

 In un gelido gennaio Oliver torna a Cambridge per sbrigare alcune questioni e va a trovare il suo ex prof Theo Parmitter, il quale, in una gelida serata tempestosa, gli racconta una strana storia su un quadro in suo possesso dove viene rappresentata una scena di festa durante il carnevale veneziano.

  Anni prima, ad un'asta, Parmitter ne era rimasto incomprensibilmente attratto e aveva deciso di comprarlo.

 Qualche anno dopo, a seguito di un servizio fotografico in casa sua dove veniva mostrato il quadro, aveva ricevuto l'invito di un'anziana contessa desiderosa di riavere il quadro, perduto anni prima, e in possesso di una strana, triste e inquietante storia al suo riguardo.

 Il libro si legge in pochissimo ed è assai piacere in tempo di halloween. Spiace solo che un'autrice talentuosa decida di scrivere storie così brevi.

Ovviamente se avete qualcosa da consigliarmi, non risparmiatevi, sono ansiosissima!!

martedì 15 ottobre 2019

Presentazione di "LESBOOM!" alla Libreria Antigone a Milano Venerdì 18 Ottobre! Accorrete!

 Milanesi e lombardi tutt*!
Presenterò mio piccolo tomo "LESBOOM!", una piccola raccolta di vignette e fumettini a tematica LLL, alla Libreria Antigone a Milano questo Venerdì 18 Ottobre alle 18:30.
 Mi condurrà l'ineffabile Massimo Basili!
Allego locandina (mi farò presto dare ripetizioni di grafica che i miei fumetti così sembrano favolosih) e ACCORRETE NUMEROSI!


domenica 13 ottobre 2019

Dove passo questo Halloween? Tra case stregate, cimiteri monumentali, parchi esoterici e luoghi misteriosi, guide perfette per il ponte di Ognissanti!

 Alzi la mano chi non vorrebbe passare un halloween coi controfiocchi con quell'atmosfera mysteriosa fatta di pioggia, nebbia, bruma, boschività ombrosa, cimiteri antichi e diroccati o antiche dimore in disarmo.

 Io, onestamente un'avventura (a lieto fine) halloweenosa, la vivrei volentieri, ma a parte una vecchia storia in libreria di telefoni che squillavano a caso, non è mai accaduto niente. Sigh sigh.

In compenso oggi, alla visione della nuova tirocinante, mi è venuta un'ideuzza per un racconto a tema (basterebbe solo avere il tempo di scriverlo).

 Non mi dilungo troppo perché ho trovato una nuova ricetta dei biscotti di zucca e vorrei provarla entro oggi pomeriggio, ma ne approfitto per seminare due nuove date per le presentazioni di "LESBOOM!": 18 Ottobre 18:30 alla Libreria Antigone di Milano e 2 Novembre ore 16:00 alla Mondadori Mondolibri di Udine.

 Bene, dopo questa info spam che non c'entra nulla, buona letturaaaaaaaaaaaaaa!!


CASE STREGATE:

Ricordo un vecchio programma(forse su mtv?) in cui portavano gruppuscoli di persone nelle case più infestate degli Stati Uniti e le mollavano lì per qualche notte a capire se effettivamente accadevano fenomeni paranormali o altro.

 All’epoca ero abbastanza paurosa e non ne ho mai visto una puntata intera, ma mi pare di ricordare che tutti ne uscissero abbastanza traumatizzati.

 Se anche voi avete questa voglia folle di provare l’esperienza, "Guida alle case più stregate del mondo" potrebbe fare al caso vostro. Si tratta infatti di una vera e propria guida con tanto di legenda sul grado d’infestazione dei luoghi che spiega per filo, per segno e molta ironia (e, s’intuisce, una certa fede nelle apparizioni) quali case del mondo sono infestate, perché e cosa aspettarsi.

Magari qualche coraggioso è in cerca di luoghi dove vivere un halloween coi fiocchi (ovviamente dedicatevi solo ai posti in cui potete entrare che qua non si pubblicizza l'effrazione).

Se volete invece calarvi in un excursus solo italico potete dedicarvi a "Guida ai fantasmi d'Italia. Dove cercarli dove trovarli" di AnnaMaria Ghedina ed. Odoya.


CASTELLI INFESTATI:

 Non c’è castello che non nasconda qualche fantasma. 

 Un tempo tra congiure di palazzo, regicidi, tradimenti lavati col sangue, castellani e castellane da far fuori per i motivi più disparati, nei castelli si stava meglio che in campagna, ma di certo non al sicuro.

  Persino il castello di Bracciano, che di certo è tutto tranne che infestato, ha il suo fantasma personale: Isabella de' Medici, uccisa dal marito perché aveva, a quanto sembra, numerosi amanti (c’è anche una storia carina su un pozzetto murato dove faceva fuori i suoi amanti quando se ne stancava).

 Del resto storie nei castelli ce ne sono a bizzeffe dal primo gotico in poi, in primis “Il castello di Otranto” e “Romanzo siciliano”, se però volete vivere affascinanti avventure in prima persona: perché non andare per castelli maledetti?

Ecco alcune guide che possono fare al caso vostro: "Castelli maledetti. Piemonte e Val d'Aosta" di Nico Ivaldi, "Castelli del mistero. Guida ai principali castelli italiani custodi di leggende e dimore di fantasmi" di Riccardo Baudinelli ed. Mattioli 1885.


PARCO DEI MOSTRI DI BOMARZO e LUOGHI DEL MYSTERO:

Citatissimo in opere disparate e lontanissime tra loro (la bocca del mostro appare persino ne “La  strana storia dell’isola Panorama” di Maruo), il parco dei mostri di Bomarzo, paese in provincia di Viterbo è un must imperdibile per gli amanti di Halloween.

 A metà del 1500 il principe Pier Francesco Orsini commissionò il parco all’architetto Pirro Ligorio per motivazioni e con intenti mai ben chiariti: è un semplice divertissement? Ci sono delle motivazioni esoteriche ancor sconosciute?
 Per svagarsi in qualche modo dopo la morte della moglie Giulia Farnese, a cui è dedicato? I mysteri di questo parco fatto di mostri, bocche, case inclinate e sfingi, è ancora grande.

 (L’alto Lazio in generale è poi una meta stupenda e, grazie ai suoi boschi, molto halloweenosa).

 Se cercate un posto più vicino potete affidarvi all’“Atlante dei luoghi misteriosi d’Italia” dove troverete mystero (e spiegazioni) per tutti i gusti e le regioni: spade nella roccia, coccodrilli sul soffitto, tombe, palazzi maledetti e molti altri luoghi mysteriosi e visitabili, magari durante il ponte dei morti!


ANDAR PER CIMITERI:

 Ricordo che alle superiori vidi per la prima volta una guida sui cimiteri monumentali: si trattava di "Guida ai cimiteri d'Europa" di Fabio Giovannini ed. Stampa alternativa.

 Mi fece molta impressione perché l'unica occasione in cui avevo mai messo piede in un cimitero era per andare alla tomba di mio nonno e dei miei bisnonni.

 Anni dopo, per puro caso, venni coinvolta in una gita lgbt nella zona ostiense e visitai il cimitero acattolico di Roma, lì dove riposano Gramsci e Keats. Scoprii che i cimiteri possono contenere storie affascinanti e sconosciute, esattamente come i libri.

 Persone da un lontano passato ci raccontano qualcosa di loro attraverso una foto, una manciata di parole, statue e qualche altra accortezza. Possiamo scoprire storie di amanti, di tragedie, di famiglie, di personaggi famosi o che lo furono.

 Anni dopo provai la stessa strana sensazione al Cimitero monumentale di Milano (che vi consiglio di visitare) dove, non ricordo assolutamente come ci venne in mente, io e Dolcemetà andammo dopo un Halloween in cui aveva diluviato a più non posso.

 Se anche voi volete dare una possibilità a questi insoliti luoghi, ci sono vari libri che si possono consigliare: "Non ti scordar di me" di Carla De Bernardi ed. Mursia (sul cimitero monumentale di Milano), "Passeggiate nei prati dell'eternità" di Valeria Paniccia ed. Mursia (una guida più generale).
Ma ce ne sono per tutte le città maggiori e anche oltre, basta cercare un po' tra gli editori locali.


E SE NON POSSO ANDARE IN GITA?

 Lo so, per un motivo e un altro non sempre si può girare come si vorrebbe (e magari avete visitato già tutti i luoghi spaventosi nel raggio di 100 km).

Quindi, cosa fare se si può solo rimanere a casa?

 Beh, si può vedere un film!
 Certo si rischia di perdere quelle 2 o 3 ore a trovare la pellicola giusta, ma potete accorciare i tempi con "Home scary home" di Valeria Cappelletti, Nero Press edizioni.
Potrete trovare tutte le case le case più infestate del cinema americano dagli anni sessanta a oggi (peccato solo americano perché i gialli all'italiana, a partire da "La casa dalle finestre che ridono", hanno parecchio da offrire).

 E se qualcuno in particolare poi vi piace, consigliate pure a me che ho sempre bisogno di spunti nei momenti, sempre più ritagliati, in cui faccio fumetti!


In tutto ciò se c'è qualcosa di particolarmente gotico da fare in Friuli consigliatemi!


venerdì 11 ottobre 2019

Il coming out day! Andate fieri (ma con una certa dose di perspicacia) per le strade del mondo!

Oggi era la giornata del coming out.
Mi è toccato leggere tutto il giorno quelle robe un po' naif tipo: faccio coming out e dico che mi piacciono i carciofi con la soia.


Bravissimo, ma non stiamo parlando di quanto ti piace pensare di essere strano, ma di altro.


Per fare coming out (quello vero) ci vuole una buona dose di coraggio e certe volte (dipende ahimé in che famiglia o contesto nasci) di rischio. E comunque, finché non abiteremo in un mondo perfetto, per tutta la vita tocca stare un attimo sul chi vive. Quindi è meglio non farlo? Giammai! Campare un'esistenza non propria è qualcosa di una tristezza, ma anche di un'insostenibilità, indescrivibile.

Tutto ciò che si può fare è armarsi di molto coraggio e di un certa dose di perspicacia e andare in giro fieri per le strade del mondo.
Ho fatto in due ore due un piccolo fumetto sul mio coming out. E buonanotte a tutt*!





lunedì 7 ottobre 2019

La casa spaventa, ma non uccide (forse). Case malvagie, infestate, di bambola e suggestioni dalle terrificanti conseguenze.

 Halloween, tempo di foglie secche, torte di mele, zucche da scavare, tè da bere, compleanni (a me sembra che siamo nati tutti in autunno), vampiri, fantasmi e quant’altro.

Attendo Ottobre tutto l’anno con un fervore che di solito molti riservano ad Agosto (anche se quest’anno ho molto apprezzato le mie vacanze agostane, forse per apprezzare l’estate dovrei semplicemente stare in ferie al mare tre mesi, chissà) e finalmente è qui!

Cercherò di onorarlo facendo il mio dovere meglio che posso sul blog e pubblicando qualche consiglio a tema. 

 Dopo aver quindi indugiato su vampire e classici horror meno conosciuti (ma sempre gustosi), ho pensato ad un altro amatissimo tema che non ho mai toccato (se non in un vecchio post su “L’incubodi Hill House”, prima che la serie Netflix lo facesse diventare mainstream): le case infestate.

 La mia unica esperienza sul tema (essendo una persona che adora il genere horror e tutto ciò che ci gira intorno, ma al contempo completamente impermeabile a qualsiasi genere di fuffologia o paranormale vario ed eventuale) fu quelle tipiche avventure da preadolescenti sui cui King e simili hanno fatto fortuna (e che ho sempre diffusamente raccontato nel post citato sopra).

 Sostanzialmente, alle medie, eravamo una classe così pigra che pur di non fare flauto decidemmo di scegliere una delle altre due opzioni delle lezioni di musica: canto e ballo.

 In prima media ci dedicammo con scarso successo al canto (ancora so “Oh mia cara Clementina”) e quindi virammo al ballo con grande sollazzo e stupore della professoressa che ricordava una sola altra classe compiere la scellerata scelta una ventina di anni prima.

 Carica di entusiasmo, decise che avremmo provveduto ad esibirci ad un galà della Croce Rossa locale, e ci obbligò a fare delle prove pomeridiane in una chiesa sconsacrata (ora riconsacrata) verso il lago.

Sì lo so, sembra già un racconto horror, era pure inverno e pioveva se è per questo.

 Solo che il fatidico giorno, ci presentiamo tutti lì e lei non c’è (venne poi fuori che o noi o lei avevamo confuso martedì e mercoledì). 

 Dopo mezz’ora di attesa decidiamo di impiegare costruttivamente il nostro tempo entrando in una casa a più piani abbandonata, poco distante, conosciuta come infestata per motivi non ben chiariti. Probabilmente era solo abbandonata da qualche anno visto che non era particolarmente diroccata, ma girava qualche voce su impiccati o simili perciò nel nostro immaginario era un luogo mysterioso e inquietante.

 Ricordo che entrammo, terrorizzati più dal farci beccare da qualcuno che dai fantasmi, e tale terrore di essere colti in fallo ci accompagnò mentre appuravamo che nelle quiete stanze non abitava nessuno.

  Ogni rumore (compreso quello della pioggia) ci causava un mezzo infarto e probabilmente il fascino delle case abbandonate sta proprio lì: l’ansia di essere scoperti mentre compi qualcosa di proibito.

I racconti sulle case stregate sono tendenzialmente legati a due terrori diversi:

1) Il fatto che la casa possa essere infestata dai suoi precedenti abitanti, peggio ancora se morti in circostanze drammatiche legate alla magione.
2) L’idea che la casa stessa sia un’entità viva, in grado di assorbire come una spugna le energie (solitamente negative) del luogo, diventando una sorta di mostro affamato dei suoi inquilini.

“L’incubo di Hill House” ad esempio fa parte di questo filone, a mio parere, molto più affascinante del primo perché, di fatto, crea una nuova idea di mostro. Ma ovviamente è un mio personalissimo giudizio.

In ogni caso, tra i tanti post che ho dedicato finora ad Halloween, stranamente nessuno è mai stato sulle case infestate/malvagie.

Era ora di recuperare!


L’OSPITE di Sarah Waters ed. Tea e GIRO DI VITE di Henry James:

 L’idea che la sola idea di una casa infestata possa avere conseguenze catastrofiche e drammatiche è assolutamente geniale. 

 Quanta suggestione esiste dietro le storie di poltergeist che si tramandano da secoli? 

 Quante coincidenze incredibili, predisposizione e fragilità personale, quante disgrazie davvero improbabili (ma non impossibili) e accidentali lavorano lentamente nella nostra mente per portarci a credere che una casa sia abitata da esseri sovrannaturali?

 L’incredibile romanzo “Il giro di vite” di Henry James, da questo punto di vista, è un assoluto capolavoro

 Scritto nel 1898, riprende una struttura classica di molte novelle di fantasmi (e non solo) : in una casa nella brughiera vivono due bellissimi bambini rimasti orfani dei genitori e affidati alle cure di un caro zio scapolo che però vive altrove e non ha tempo di occuparsi di loro. 

 Li affida quindi alle cure di una giovane governante che, si intuisce, è vagamente invaghita di lui e della possibilità che si accorga di lei e la impalmi.
 Nella brughiera, nonostante pioggia, vento e nebbia, i bambini crescono felici, ma l’inquietudine inizia a salire: la donna infatti asserisce di vedere due persone, un uomo e una donna, che vagano attorno alla casa e che vengono identificati come la defunta governante dei bambini e il suo amante.

 A quel punto il gioco si fa sottile: la ragazza si convince infatti che i due bambini siano in qualche modo infestati dai defunti, coi quali s’intrattengono, ma è vero oppure è una suggestione della sua mente per riuscire ad attirare l’attenzione dell’avvenente zio/potenziale marito lontano?

“L’ospite” di Sarah Waters si basa sullo stesso equivoco.

 Nel secondo dopoguerra, la famiglia Ayres un tempo nobile e ricchissima, inizia a sprofondare nelle viscere della storia: è finito il tempo dei latifondisti e delle famiglie alla Downton Abbey ed è arrivato il mondo moderno. 

 Nella loro meravigliosa magione vivono l’anziana (anche se non troppo) matriarca che s’illude, in un crescendo di decadenza, di poter conservare almeno la parvenza dei fasti del passato, e i suoi due figli: Caroline, ex infermiera dell’esercito, nubile e insoddisfatta e Roderick, sopravvissuto alla guerra, ma con gravi ferite alla gamba, incapace di riuscire a risollevare le sorti familiari.

 La storia inizia quando il medico del posto, il dottor Faraday, da sempre fortemente attratto dalla casa degli Ayres e dalla famiglia (sua madre era bambinaia lì) inizia a frequentare la famiglia a causa del banale malore di una giovane cameriera. 

 Più o meno in concomitanza con tale evento, la casa inizia a dare segni di stranezze varie: campanelli che suonano, passi, rumori, il cane di casa, buonissimo, che aggredisce una bambina e Roderick che inizia a dare segni di squilibrio adducendo a una misteriosa entità che cercherebbe di uccidere lui e anche la madre e la sorella.

 Mentre la storia procede le spiegazioni potrebbero essere tante e convincenti al tempo stesso: potrebbe esserci effettivamente un fantasma (la prima figlia della famiglia morta bambina) come tutto potrebbe essere spiegato in tanti modi tutti credibili senza tirare in ballo i fantasmi.

 E’ bello, anche se, a mio parere, se passeggi un lettore per 400 e passa pagine dovresti avere il buongusto di un finale decente (“Giro di vite” è assai più breve e conciso).


LA CASA DELLE BAMBOLE INFESTATA di James Rodes Montague e PICCOLA GUIDA TASCABILE DEI LUOGHI DA NON FREQUENTARE Abeditore ed.:

 Se vi piacciono i deliziosi racconti d’epoca su case infestate e luoghi proprio da non frequentare, non potete privarvi di questi due volumetti dell’Abeditore (che anche solo con la straordinaria grafica fanno atmosfera in un nanosecondo).

 "La casa delle bambole infestata" è una gustosa variante sul tema

 Premetto che a me le case delle bambole hanno sempre fatto effettivamente inquietudine (non le trovavo affascinanti neanche quando ero bambina) e in realtà il motivo è, credo, abbastanza ovvio: tutto quello che in qualche modo “riproduce” in modo posticcio la vita degli esseri umani reca un potenziale orrorifico.

 Riproduciamo dei nostri simbionti che, in un mondo horror, non avrebbero nessun motivo per non prendere vita o non avere un’influenza sulla nostra. 

 Grazie a “La casa delle bambole infestata” di Montague, ho scoperto l’esistenza di una meravigliosa e preziosissima casa delle bambole reale, quella appartenuta negli anni ’20 alla Regina Maria d’Inghilterra.

  E’ una casa curata nei minimi dettagli, con luci e tubature funzionanti e una piccola biblioteca con racconti scritti apposta da grandi scrittori dell’epoca tra i quali Conan Doyle, Barrie e Kipling. E, appunto, James che pensò di riciclare un suo precedente racconto "La mezzatinta" acconciandolo per l'occasione.

Se volete continuare sul crinale, potete dedicarvi a “Piccola guida tascabile ai luoghi da non frequentare in letteratura”, antologia di racconti classici ambientati in posti ad alto tasso di terrore.


LA CASA INFESTATA di Walter Hubbell ed. Golem:

 La Golem edizioni ha parecchi titoli che possono affascinare i devoti alle case infestate. 

Il mistero di Amherst ad esempio fa parte di quelle tradizioni infestanti più recenti.

 Era semplice trovar fantasmi all’epoca dei castelli tra congiure, buio, umidità, omicidi e avvelenamenti, ma ci voleva di certo la fervida immaginazione del periodo vittoriano per partorire gli episodi paranormali che trovavano terreno assai fertile nello spiritismo nascente.
Il mistero di Amhrest, raccontato in prima persona dall’investigatore che se ne interessò, Walter Hubbell, racconta un caso d’infestazione in Nuova Scozia, in Canada, ad Amhrest appunto.

A casa della famiglia Cox iniziano ad avvenire inspiegabili fenomeni paranormali: una misteriosa entità particolarmente violenta sembra concentrare il suo odio sulla giovane Esther che rimane vittima di ferite e percosse. Chi si nasconde dietro questa infestazione che produce effetti nefasti ancorché incendi?

Interessante documento da leggere ovviamente con occhio critico, ma ad Halloween tutto è concesso.


Ah, magari sareste anche curiosi di visitarne una! Stay tuned per il prossimo post!!