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lunedì 14 dicembre 2020

I consigli di Natale 2020! Parte I! Downton Abbey, anni incerti, raccolte di gialli, Lovelace e Babbage, Vienna e Paolina Leopardi.

Causa trasferimento ormai prossimo venturo (io vi dico, se volete augurare qualcosa di male ad un vostro nemico, vi consiglio di raccomandargli un trasferimento tra regioni durante una pandemia), in questo periodo ho poco tempo per dedicarmi alla mia attività favorita: i libri.

 Non temete, presto ne avrò anche troppo di tempo libero, quindi potrei tornare ai fasti dei 3-4 post a settimana! 

 Ma bando alle ciance, voi siete qui non per i miei lamenti, ma per i consigli natalizi!

 Credevo di non avere molto da consigliare e invece i libri, grazie al cielo, non finiscono mai e sono qui con la mia prima tranche del 2020.

 Il mio consiglio aggiuntivo, se ovviamente potete farlo in sicurezza, è di andare direttamente in libreria a procacciare il vostro tomo o di avvalervi di due novità: Bookdealer e Libri da Asporto.

 Forza, che quest'anno bisogna resistere in tutti i modi, anche coi regali!


"GLI ANNI INCERTI" di Emiliano Incerti ed. Effequ:

Non lasciatevi ingannare dalla copertina (non me ne vogliano i grafici, ma certe volte mi chiedo: perché?), quel coniglio indaco non esprime il potenziale di questo bel romanzo in cui due lui e una lei (in un ordine amoroso molto sparso e molto misto) attraversano un'infanzia e una giovinezza letteralmente mano nella mano, uniti contro il mondo.

 Tutto inizia quando sono neonati. Gerry nasce a NY, figlio di una figlia dei fiori italiana che cerca la libertà in America tra acidi, woodstock e amore libero; Giulia ad Assisi figlia di due genitori attempati, (con picchi di religiosità) e Guido invece a Livorno, terzo figlio maschio di una giovanissima coppia decisamente proletaria.

 I tre si ritrovano, bambini, nella stessa scuola elementare livornese è inizia per loro un'amicizia appassionata che non si affievolirà mai negli anni. 

 Amore e amicizia scolorano più di una volta qui e lì, in fidanzamenti, notti appassionate, allontanamenti, viaggi e pericoli e devo dire che Emiliano Dominici riesce in diversi voli piuttosto pericolosi. 

 Innanzitutto regge benissimo una storia, tutto sommato, abbastanza lunga (368 pag), senza mai annoiare, senza dare l'impressione di aver perso tempo in meandri poco interessanti o di aver intrapreso strade poco convincenti. Inoltre, rende credibile quella che è un'ossessione di molti scrittori: il rapporto a tre.

 La coppia è un qualcosa di sviscerato in lungo e largo, quando si tenta però di approcciare il mondo delle relazioni a tre si finisce spesso in regioni esplorate malissimo

 Si dà sempre l'idea che il fattore sessuale sia preponderante o che, fatalmente, uno dei tre sia l'anello debole della catena, oppure che la catena si fondi su una serie di amori non corrisposti che stanno insieme finché qualcosa non la tende fino a distruggerla.

 Dominici riesce invece a raccontare una relazione tra tre persone come se fosse esattamente quel che è: una relazione. Senza pruderie, ma piena d'amore, di stato di necessità reciproca, di storia comune, di comunione. E' il bel romanzo che vi consiglio per questo natale: fresco, scorrevole, interessante.

Bravò.


"DOWNTON ABBEY. Il ricettario ufficiale di Natale" ed. Panini e "AFTERNOON TEA" di Marina Minelli:

Quest'anno, vai a capire perché, una delle poche cose che riescono a rilassarmi è la passione per i reali (e incomprensibilmente per i gioielli, ora so riconoscere un diamante taglio cuscino) quindi non potevo esimermi da un doppio consiglio a tema aristocrazia inglese.

 Il primo, "Downton Abbey. Il ricettario ufficiale di natale", mi sembra assolutamente adatto a questa annata, nella quale il tempo in casa sovrabbonda e c'è tutto il tempo per dedicarsi a elaboratissimi manicaretti in salsa dickensiana. Arrosti, salse, biscotti e pudding per ricreare (fosse mai che ci riusciamo) una calda e scintillante atmosfera natalizia.

 "Afternoon Tea" di Marina Minelli (lei è una delle mie scoperte della quarantena, una royalwatcher che non fa gossip e racconta un sacco di aneddoti storici interessantissimi) racconta invece la nascita del rito per eccellenza: quello del tè pomeridiano inglese. 

 Chicche storiche, allestimenti e ricette in questo libro autoprodotto (credo sia il primo libro autoprodotto che consiglio) per parenti e amici appassionati di vere facezie britanniche.


AA. VV. "IL GRANDE LIBRO DEI GIALLI NATALE" ed. Mondadori:

 Questa raccolta è una vera, debordante, sorpresa. 

 Al contrario delle solite antologie che ripropongono, per carità in modo meritorio, ma un po' stantio, sempre gli stessi racconti classici, qui c'è stato un grande lavoro di cura e selezione. 

 Il libro si divide in sezioni "Un piccolo natale pulp", "Un piccolo natale classico", "Un piccolo natale spaventoso" ecc. e propone racconti gialli non solo classici, ma anche contemporanei, in una carrellata davvero gustosa.

 Secondo me è la chicca del Natale sotto l'albero per tutti coloro che amano i gialli. Anche il prezzo (25 euro) è davvero proporzionato al contenuto. 

Certo, è un po' cicciotto, ma sotto l'albero e in libreria farà la sua norcina figura.


"VITA E LETTERATURA DI PAOLINA LEOPARDI" di Elisabetta Benucci ed. Le Lettere:


Forse non tutti sanno che Leopardi aveva una sorella.
 

 Io ne ricordavo l'esistenza perché, in effetti, alle superiori, la mia professoressa aveva speso qualche parola per questa donna dall'intelligenza vivissima, costretta da due genitori oppressivi a vivere una vita da semireclusa, avvolta in vesti nere e mortificanti, fino alla loro morte (abbastanza tardiva). 

 Brillante, ma bruttina, vide tutte le numerose trattative matrimoniali nei suoi confronti infrangersi su qualche scoglio. Di un papabile marito s'innamorò, ma lui le preferì una vedova avvenente, con altri le cose non andarono in porto per ragioni varie ed eventuali e così si ritrovò sola tra le mura familiari, impossibilitata a vivere una vita sua (il fratello almeno aveva potuto scappare a gambe levate appena aveva potuto). 

 Fu solo verso un'età abbastanza avanzata che poté vivere la vita che desiderava, viaggiando per l'Italia, correndo incontro alla vita che i suoi genitori le avevano precluso. 

 Una biografia per conoscere questo personaggio particolarissimo e ingiustamente dimenticato.


"UN INVERNO A VIENNA" di Petra Hartlieb ed. Lindau:

 Delizioso romanzo, primo di una tetralogia dedicata alle stagioni (gli altri non sono ancora stati tradotti, ve lo dico perché ora io trepido per vederli), con uno spirito natalizio che più natalizio non si può.

Ambientato in una Vienna al tramonto dell'impero, ancora lontana dagli orrori nazisti (ma qui e lì le crepe iniziano a notarsi), vede protagonista una giovanissima bambinaia di provincia che riesce fortunosamente a farsi assumere dal drammaturgo Arthur Schinztler per badare ai suoi due figli.

 Il racconto procede in modo quasi fiabesco, ovattato come la molta neve che cade nel corso della storia, ma è un vero incanto natalizio, con tutti i crismi: la storia d'amore, una splendida libreria, i sogni e le paure di una ragazza il cui destino dipende dalla benevolenza dei padroni e una Vienna meravigliosa come sfondo.


"LE MIRABOLANTI AVVENTURE DI LOVELACE E BABBAGE" di Sydney Padua ed. Mondadori:

 Sapevo dell'esistenza di questo fumetto da almeno una decina di anni, quando lo scovai durante la mia tesi sul cyberfemminismo. Finalmente hanno tradotto anche in Italia le avventure steampunk di Ada Lovelace e Charles Babbage. 

 Insieme i due posero le basi dell'informatica, Babbage creando la prima macchina differenziale e Lovelace, matematica, (figlia di una matematica e di Lord Byron), il primo sistema di programmazione.

 In questo fumetto avventure fantascientifiche si mescolano ad aneddoti e curiosità storiche, in un mix delizioso per amanti dell'epoca vittoriana, del genere steampunk, della fantascienza e delle storie rocambolesche.

 (Adatto anche a nipotin* avventuros* e dall'animo scientifico).

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