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mercoledì 17 luglio 2013

Gli antichi greci e la loro arte di sapere già ogni cosa (pur portando enormi falli in trionfo).

Consigli intelligenti (almeno spero) parte II.
 Come molti in Italia sono stata una vittima consapevole del liceo classico. Vittima perché ne pago le triste conseguenze lavorative (io pensavo tipo di diventare la direttrice della Biblioteca Nazionale ahahaha), consapevole perché masochisticamente lo rifarei.
 La ragione primigenia che mi spingerebbe a non scegliere l'Itis (che insomma l'Italia ha bisogno di tecnici) ma a rigettarmi tra le braccia del classico sono loro: gli antichi greci.
 Li amo. Chiunque li conosca non può non amarli. Un popolo in grado di inventare tutta la base della cultura occidentale e anche di più, un popolo che sapeva già tutto TUTTO, eppure amava sollazzarsi in sbevazzamenti con giovinetti avvenenti, portare in trionfo enormi falli di marmo e vestire di porpora i propri idoli, che amava baccanali, guerreggiava per due metri e credeva in divinità ermafrodite dai miti complicatissimi che una ventina di secoli dopo si è scoperto essere la base della psicanalisi, non può non essere amato.
 Ho sempre pensato che la pura genialità e follia del popolo greco non potesse essere celata a chi il classico, saggiamente, ha deciso di non farlo. Perciò, se siete tra i fortunatissimi, vi consiglio i saggi di Eva Cantarella, professoressa di Diritto Romano, sublime scrittrice di una serie di libri sugli usi e costumi (spesso sessuali) dell'antica Grecia e antica Roma.
 Inizierei con "L'amore è un dio: il sesso e la polis", ed. Feltrinelli 7,50 (sia il prezzo che il peso sono da vacanza che volete di più??). Che ha un gemello dell'antica Roma "Dammi mille baci" sempre Feltrinelli sempre sugli 8 euros.


 Se sta per partirvi il "Non me ne frega un beneamato degli antichi greci" io vi do un consiglio. Unitevi alla monumentale clientela estiva, quella massa di gente che entra in libreria quell'unica volta l'anno per trovare qualcosa con cui sonnecchiare in spiaggia (ma che in genere per motivi che non comprendo possiede un e-reader di default, che un oggetto elettronico in più, anche se inutilizzato, non fa mai male). Puntate una libreria e chiedete questo libro o cercatevelo. Leggete le prime pagine. Se la Cantarella vi ricorda la professoressa peggiore che abbiate mai avuto vabbeh amen, sò gusti, rimettete giù, ma secondo me un buon 60% rimarrà catturato.
 E allora sguazzare tra i suoi saggi sarà un a gioia.
 Nel caso non foste invece convinti della genialità dei greci, andatevi a leggere su Wikipedia la trama de "I cavalieri" di Aristofane (altro greco geniale, di cui vi consiglio la Lisistrata che potete anche ribattezzare "l'invenzione dello sciopero del sesso", altro dono).
 Scommetto che il Salsicciaio che a suon di insulti e lazzi demagogici si porta dietro un popolo intero vi ricorderà più di una persona, o forse una in particolare.


E per domani si attende l'inquietante post: "Genitori che comprano ai figli libri di cui avevano sempre ignorato l'esistenza: "Avete una roba che forse boh si chiama: Piccole Donne?"
Tadadadan tadadadadan 

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