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mercoledì 29 ottobre 2014

(Quasi) Ultima intervista in occasione del Lucca Comics 2014: Felinia e Ribosio di "Sketch & Breakfast", il fumetto per le ragazze che non vogliono essere Marilyn (e per i ragazzi che le incontrano).

 Ed ecco a voi l'ultima intervista a ggggiovani fumettisti emergenti, in occasione del Lucca Comics 2014 (vi informo che ce ne sarà una dopo, fuori tempo massimo, ma ugualmente molto veramente interessante). 
I loro fumettosi alter ego!
 Oggi, i gentili ospiti intervistati sono Ribosio e Felinia, coppia di giovani fumettisti lombardi (anche nella vita), autori delle strisce di "Sketch&Breakfast" con le quali raccontano in modo molto sincero e senza tanti giri di immagini e di parole il complesso rapporto tra le donne e la femminilità imposta (e di conseguenza tra gli uomini veri e le donne reali).
 Detta così sembra una cosa molto seria (e lo è), ma i fumetti di Felinia e Ribosio mostrano tutta l'assurdità dell'enorme divario ormai esistente tra l'immagine femminile e ciò che le ragazze ormai sono: ossia libere, emancipate e francamente stufe di stare a dieta e depilarsi appena spunta il primo pelo.
 Vi siete mai domandate/i perché caspita scelgano per le pubblicità della ceretta, modelle che sono nate glabre ovunque e non hanno mai vissuto l'incubo del silk-epil? Vi siete mai chieste perché il ciclo debba essere una sofferenza umana solo del genere femminile? In quanto uomini siete mai rimasti perplessi nell'apprendere che non tutte le donne amano rovinarsi le caviglie e farsi venire l'alluce valgo sul tacco dodici?
 Se anche voi notate una certa idiosincrasia tra le donne reali e quelle ideali, allora non potrete non rotolarvi dalle risate leggendo le loro strisce in modo gratuito sulla loro pagina fb, o i loro tre libri già editi.
 In qualsiasi caso ecco la loro gentilissima intervista (nella quale si svela anche chi disegna, chi scrive, chi fa cosa, che prima di leggerla non avevo ancora ben capito la loro comunione d'intenti simbiotica come funzionasse)!

Voi siete una coppia di fumettisti che lavora insieme. Esattamente come impostate il vostro lavoro fumettistico a due?

 Disegniamo e scriviamo entrambi, in effetti! Lo stile cerchiamo di mantenerlo più simile possibile, per essere intercambiabili, ma credo che le differenze continuino a notarsi, almeno agli occhi più attenti e critici.
Per quanto riguarda il metodo, che dire, ne ho sentito parlare una volta, da giovine... ma noi non ne facciamo uso, loggiuro, siamo puliti :D
No, scemate a parte, non abbiamo un vero e proprio metodo, per quanto riguarda le strip autoconclusive che postiamo sulla pagina vige la regola "fai quello che ti viene in mente" e qui chi posta in genere ha sia pensato che disegnato la strip. Per progetti più seri e complessi come il fumetto, il discorso cambia! C'è un processo molto lungo, a partire dalla sceneggiatura, fino alla finalizzazione. A grandi linee possiamo dire che Ribosio si occupa di dare un filo conduttore e razionale, Felinia si dedica alle gag estemporanee. Nei disegni Ribosio lavora molto sui layout e sulle ambientazioni, Felinia lavora sui personaggi. Ti chiedi se uno potrebbe fare a meno dell'altro? Ce lo chiediamo anche noi.


Quali sono le vostre fonti di ispirazione?

Leo Ortolani, creatore di Ratman,
è stato per vari anni una delle poche
persone in Italia a poter comprovare
la teoria che sì, il fumettista è un
"lavoro vero"

 Ci sono tante fonti, in effetti. Io cito sempre Leo Ortolani, perché è quello che più identifico come "punto di riferimento" per la comicità, nei dialoghi, nei gesti, nelle tempistiche di narrazione, è il fumettista che più ci fa ridere in assoluto!
  Poi ho sempre paura di dire che mi ispiro a lui perché sembra che io voglia avere la presunzione di dire che "gli somiglio"... in realtà lo vedo più come una divinità che come un'ispirazione, ecco...
Per quanto riguarda la parte estetica in realtà dovrei citarti davvero tantissima gente, anche completamente diversa dal nostro modo di interpretare disegni e colori, ma che in fondo ci ispira per un motivo o per l'altro. 
Diciamo che i nostri studi sono una sorta di buffet di fumetti, spilucchiamo un po' di Goscinny e un po' di De Pins, ci rinfreschiamo dei colori di Fernandez per affogarci nella dinamicità di Celoni...


Quando avete deciso che avreste fatto i fumettisti?


 Devo dirti in modo scontatissimo: fin da quando eravamo piccoli! E' un po' una sorta di vocazione, che senti dentro, a prescindere dalle effettive capacità, è la passione che ci ha spinti a provare a fare questo mestiere, non l'effettiva bravura nel disegno... ma la vera domanda è "Quando avete deciso di fare i fumettisti, eravate consapevoli che avreste anche dovuto mantenervi in qualche modo?" Ecco, con questa domanda ci avresti messo più in crisi!


Cosa state leggendo in questo momento?

 Ribosio sta leggendo Il Signore degli Anelli... ma tipo da 4 o 5 anni. Io sto leggendo un po' di fumetti random, materiale recuperato a Romics e altri invece più vecchiotti che ogni tanto scopro lì nella libreria della nostra casa, proprio dietro i boli di peli dei gatti.

E-reader o carta stampata?

 La carta stampata non ha eguali, mi sembra scontato doverlo dire, ma in effetti alle nuove generazioni forse si dovrebbe impartire questa lezione: quando si compra un fumetto (ma vale anche per i libri) prima di qualunque altra cosa, bisogna sniffare l'essenza rilasciata dalla carta delle pagine, altrimenti godi solo a metà.
Per quanto riguarda l'E-reader dobbiamo essere onesti, siamo ancora poco tecnologizzati per poterti dare un parere effettivo. Credo sia il futuro, quindi non me la sento di dare una brutta recensione. Però si risparmia un sacco di carta, quindi questo è un bene per la natura... ma allo stesso tempo non c'è quella magia olfattiva di cui abbiamo appena parlato... oddio, ci hai messo in una brutta posizione, dannata!!!


Progetti prossimi venturi?

Stiamo già mettendo mano al volume "intermezzo", chiamiamolo così, della collana Sketch & Breakfast edita dai Dentiblù. Infatti con loro abbiamo deciso di pubblicare due volumi all'anno, uno per il periodo primaverile, che sarebbe il prossimo, e uno per il periodo pre Lucca per... beh, dai, non devo certo spiegare il perché! :D
La serie principale sarà quella pubblicata nel periodo autunnale, cioè la serie che seguirà a "Felinia, non tutte vogliono essere Marilyn" che è appunto l'albo pubblicato a fine settembre. Invece la pubblicazione di "intermezzo" avrà tematiche e dinamiche più leggere e scorrevoli... quindi più demenziali.
Per il resto stiamo ancora lavorando su diversi fronti, come lo store online (www.mygadgetcomix.it) e la possibilità di un nuovo videgioco dopo "Felinia's World".
Diciamo che per ora siamo in quella fase in cui stiamo dedicandoci anima e corpo al lancio del primo fumetto! Dopo Lucca metteremo un po' in ordine le idee e decideremo su cosa buttarci a capofitto!


Un autore e un fumetto (o libro) che vorreste assolutamente consigliare?

 Ci cogli un po' alla sprovvista, non siamo molto aggiornati su questo fronte (imperdonabile pecca, lo so), però una delle ultime meraviglie che abbiamo scoperto e acquistato è stato Bichon di David Gilson: tematica molto interessante e coinvolgente e disegni semplicemente stupendi!

Il miglior fumetto dell'anno, secondo voi?

 E' impossibile trovare il migliore, troppi fattori che influiscono sulla scelta, dal periodo in cui si legge il fumetto, dalla bellezza del tratto, dal coinvolgimento della storia, dalla simpatia dell'autore... insomma, non c'è una risposta esatta a questa domanda.


Felinia è un personaggio liberatorio, perché riesce a rappresentare le assurde regole della femminilità a cui molte donne non riescono e soprattutto non vogliono adattarsi. Com'è nata l'idea del personaggio?

Il famoso "istinto materno" femminile

 L'idea del personaggio è nata per un semplice motivo: io sono Felinia :P
 Ma andando per gradi, diciamo che non era mia intenzione creare un fumetto sul mio alter ego, sono stata costretta a un certo punto. Infatti agli esordi della nostra pagina raccontavamo gag di coppia per arrivare a sketch più serrati sul genere femminile. Spesso mi capitava di leggere di ragazze che si dissociavano da certi atteggiamenti e stufa di dover ripetere sempre che "non volevo rappresentare TUTTE le ragazze nelle mie gag" ho deciso di usare un capro espiatorio, in modo da far ricadere la gag su quell'unica persona e non dover per forza identificare TUTTO il genere femminile nella situazione rappresentata.
Ovviamente il fatto che mi sia auto immolata come capro espiatorio è dovuto alla mia forte capacità di autocritica e autoironia, che è anche l'unico grande pregio che mi riconosco. Credo che saper fare dei propri difetti un punto di forza (in modo umoristico, ovviamente) sia la nostra arma migliore.
Inoltre, scaricare la colpa delle mie gag su questo personaggio mi dà la possibilità di portare avanti il mio pensiero anticonformista riguardo all'utilizzo dei personaggi femminili all'interno del fumetto in generale. Quindi Felinia ha un po' il compito di sfatare quei preconcetti per cui la femmina nel fumetto debba essere sempre la donzella da trarre in salvo, o al contrario la supereroina supercazzuta e supersexy.


Cosa leggevate da bambini?

 Felinia ha sempre letto Topolino, Minnie, Lupo Alberto, Cattivik e qualcos'altro...
Ribosio invece ha avuto un'infanzia molto triste, leggeva quasi nulla a livello di fumetti, ma si è innamorato quando per caso si è ritrovato tra le mani un volume di Asterix.


Anche voi come altri giovani fumettisti siete nati sul web e avete avuto una formazione “accademica” alla Scuola di Comics. E' un percorso che vi sentireste di consigliare?

 Noi abbiamo frequentato entrambi la Scuola del Fumetto di Milano e se il percorso a cui ti riferisci è quello di frequentare una Scuola di Comics, non c'è una risposta giusta. Conosciamo autori autodidatta che ci fanno impallidire per quanto sono bravi, e allo stesso tempo conosciamo gente che ha frequentato la nostra stessa accademia, ma non ha mai provato a fare fumetti dopo il corso. E' una scelta molto personale, diciamo che può aiutare molto frequentare un corso di fumetti, soprattutto per il fatto che ci si confronta con altre persone con la tua stessa passione, un po' per quanto riguarda lo scambio di opinioni in generale sul mondo del fumetto, ma soprattutto per confrontare tecnicamente e artisticamente le proprie doti con quelle di altri ragazzi. Io per esempio ho imparato moltissimo sui miei errori di tecnica o di approccio al disegno guardando disegnare gli altri e trovando in loro gli stessi miei errori.
A ogni modo, prima di frequentare qualunque corso di fumetto, bisogna essere davvero convinti di voler fare questo nella vita e soprattutto bisogna essere pronti a sacrificare un mucchio di tempo che potrebbe essere destinato al divertimento, di qualunque tipo esso sia.


Sui social network avete un seguito vastissimo, a cosa pensate sia dovuto il successo così grande di Felinia & co.?

 Credo che il successo di Felinia sia dovuto principalmente al fatto che gran parte delle ragazze e delle donne che l'hanno conosciuta, abbiano ritrovato nel suo personaggio molto di loro stesse. Questa immedesimazione ha fatto sì che la gente si sia sentita quasi in dovere di condividere la pagina e far conoscere le realtà che Felinia e gli altri personaggi raccontano, proprio perché anche esse (ma anche molti uomini, eh) si rispecchiano in quelle realtà, che invece gran parte dei fumetti tende a nascondere o a censurare oppure a stravolgere completamente.
In particolare mi piace credere che la gente apprezzi il nostro lavoro perché abbia voglia di divertirsi e di ridere di quelle cose che succedono a tutti e che di per sé non sono affatto divertenti. Insomma, spero che Felinia e Ribosio riescano prima o poi ad insegnare che con una risata anche i problemi più fastidiosi possono diventare meno angoscianti.


Ci sarete a Lucca Comics? Avete in previsione qualche evento in particolare?

 Certo che saremo a Lucca, colgo l'occasione per ricordare che saremo allo stand delle Edizioni Dentiblù (Padiglione Napoleone stand E118). Saremo presenti tutti e quattro i giorni e cercheremo di essere sempre pronti alla nostra postazione per incontrare i lettori e scambiare qualche chiacchiera per distrarli mentre scarabocchiamo con brutte dediche i loro volumi :D
In previsione non abbiamo eventi particolari, l'unica previsione che ci preme fare è quella della nostra sopravvivenza a questi quattro giorni :D


E' appena uscita la vostra ultima fatica, “Non tutte vogliono essere Marilyn” per le ed. Dentiblù, di cosa si tratta?  

"Felinia, non tutte vogliono essere Marilyn" è come dici tu la nostra ultima fatica, ma in un certo senso è anche la nostra "prima" fatica, poiché è il nostro primo vero fumetto strutturato in modo narrativo e del tutto inedito che pubblichiamo con una casa editrice.

E' un progetto che ci sta particolarmente a cuore, oltre appunto al fatto che è il primo, perché è quello che presenta in tutto e per tutto il personaggio di Felinia!
 In questa storia infatti si racconta della crescita concettuale di Felinia in concomitanza alla sua crescita fisiologica, quindi l'attraversamento dei diversi periodi storici che qualunque persona compie nella propria vita, le scuole, l'adolescenza, il primo ciclo, l'età adulta (?)... e in particolare si parla di come Felinia affronti il tema della femminilità nelle diverse fasce temporali, e quindi il percorso che l'ha condotta ad essere quella che oggi conosciamo tutti, più o meno!


Ringrazio tantissimo i gentilissimi ospiti e, se non conoscete il magico mondo di Felinia davvero andate su fb o sul loro sito: www.sketchandbreakfast.com!

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