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giovedì 17 settembre 2015

"La domanda da non fare mai" un esasperato fumetto sul terribile quesito che ha il potere di imbestialire le genti all'istante: vuole un sacchetto?

Oggi avevo iniziato a disegnare il reportage di Rimini, ma si è rivelata una cosa troppo luuuunga per questo pomeriggio, così ho virato verso un problema molto sentito da tutte le persone che lavorano in negozio: il dramma dei sacchetti/buste.
 Ci sono delle cose che a quanto pare mandano il sangue al cervello all'istante. Puoi sopportare il capo che ti vessa, l'imbecille che ti insulta, la moglie o il marito che ti esaperano, l'amico che ti fa aspettare 40 minuti sotto il portone, il tram che ti appieda per tre corse, ma la domanda "Vuole un sacchetto?" risveglia torbidi istinti di ira primordiale.
 La faccio breve e vi rimando direttamente al fumetto "La domanda da non fare mai", un insieme di cartoline dalla libreria, come già ho fatto in occasione del Natale e degli indizi dati per ritrovare i libri senza sapere titolo o autore.
 Buona fumettosa lettura!






13 commenti:

  1. io in genere ho una borsa abbastanza capiente perche' odio avere in mano mille sacchetti, infatti rispondo: "no grazie lo metto in borsa"

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  2. Dal Po in su, dal Po in giù... vi avviso che in Romagna non è né busta né sacchetto, ma 'sporta' o, più spesso 'sportina'. Sicché un romagnolo lo riconosci subito: è quello che, uscito dai suoi confini, basisce le cassiere dei supermercati chiedendo "Mi dà una sporta?" (o basisce lui quando gli chiedono se vuole una busta. "Perché?" vi dirà, "Mica devo spedire una lettera!" XD)

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    1. Sì, qua al nord mi fanno impazzire. Busta è solo busta da lettera, cornetto è solo il cornetto algida, calorifero invece di termosifone, la clèr invece di serranda..
      Per me sacchetto sarebbe tipo il sacchetto di carta del pane -.-"

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    2. Non ho mai detto né calorifero, né clèr (qua è più "saracinesca"). Ma confermo che pure qui, se mi dici 'sacchetto', penso più a qualcosa di carta, o di stoffa :D

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    3. Mai sentito cler...io dico indifferentemente calorifero o termosifone....vado a estro,cornetto o croissant...pero' qui abbiamo un modo particolare di chiedere il caffe'.Il capo e' il macchiato,il capo in b e' in bicchiere ecc...Per la borsa,la sporta o il sacchetto dipende se ne sono provvista in borsa : ) altrimenti..si',grazie.

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    4. da me sacchetto = sacchetto di plastica
      busta = sacchetto di plastica ma va bene anche per quella del pane di carta oltre che per la lettera
      serranda = serranda...appunto
      brioche o croissant
      e il 99% delle volte è il termosifone.

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  3. La tua frase conclusiva mi consola, cominciavo a pensare di essere l'unica che risponde "Sì, grazie" oppure "No, guarda, ho la borsa/zaino/qualunque altra cosa, lo metto lì, ma grazie comunque".
    Faccio bancarelle da ormai tre anni ma risposte così non mi erano ancora giunte alle orecchie (e io i sacchetti li do gratis eh).

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  4. Il migliore di tutti è quello che non vuole farvi pubblicità. Provate a rifilargli la busta di un supermercato.

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  5. In Veneto si dice "borsa", o più spesso "borsetta". Comunque quando vado in libreria non mi chiedono mai se voglio un sacchetto, mi consegnano il libro già imbustato (i sacchetti non si pagano). Anche se io del sacchetto non me ne faccio niente, perché infilo comunque tutto in borsa.

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    1. Anche a Trieste si dice borsa,e lavorando alla Feltrinelli,mi tocca chiedere se vogliono la borsa o no,perchè queste si pagano(5 centesimi),e se gliele metti in conto in automatico senza chiedere,volano sganassoni XD nonchè filippiche sul fatto che ci approfittiamo del cliente ignaro bla bla bla!!!

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  6. Busta personalmente non lo capirei, ma da noi non si usa nemmeno "sacchetto" (quello per me é senza manici, appunto come quello del pane - come faccio a portarci in giro la roba?). probabilmente per influsso veneto (sono di Mantova) noi diciamo borsina o borsa.
    "Cler" sará roba milanese, mai sentito.

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  7. Un po' è vero che non è una mossa geniale quella di far pagare i sacchetti/buste: ho già speso soldi nel tuo punto vendita, una busta si può anche dare!
    Tra l'altro mi è capitato spesso, specie con quelle grandi, che sono sempre e comunque di carta, che si siano rotte dopo 10 minuti.

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  8. Mi sembra si paghino negli ultimi anni nelle librerie di catena, e immagino la politica rientri nella questione del consumo etico: incentivare l'uso di sporte di stoffa e disincentivare quello di buste di plastica o carta.
    O almeno io l'ho letta sempre così.

    In ogni caso, Libraia, tutti nervosetti 'sti clienti oh!

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