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venerdì 15 novembre 2013

La legge di Murphy in libreria: "Un libro che è stato in mezzo alle palle/ovaie quando non doveva, puntualmente sparirà nel momento del bisogno". I casi più comuni.

Come tutti i luoghi e le cose di questa terra, anche la libreria è soggetta ad alcune leggi di Murphy.
 Tali leggi peraltro dimostrano come il libro sia in verità un oggetto dotato di vita propria talvolta dedito a sottili perfidie. Tu lo vedi lì, quieto e silenzioso, colmo di saggezza, in realtà lui sta tramando in ogni modo per renderti la vita difficile.
 Ma qual è la più grande legge di Murphy della libreria?
Eccola, da me personalmente elaborata, tutta per voi:
 "Un libro che è stato in mezzo alle palle/ovaie quando non doveva, puntualmente sparirà nel momento del bisogno".
 Ma andiamo di seguito a vedere in quali e frequenti circostanze questa maledizione colpisca librai e clienti.

LA MALEDIZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA SCOMPARSA: 
 Spesso e molto volentieri, i docenti soprattutto universitari (ma la maledizione colpisce sin dalle elementari) amano dare bibliografie da studiare colme di libri fuori commercio. Già spiegare ad un cliente che sì, sul serio il suo professore gli ha rifilato un saggio su Kant edito un'unica volta nel '69 da una casa editrice in provincia di Foggia e mai più ristampato, la beffa maggiore si presenta quando il libro è appena scomparso dal commercio. Pensando che sia ancora reperibile, l'innocente libraio lo ordina fiducioso. Nel giro di un mese ordini su ordini si accumulano, inevasi, con clienti lividi di rabbia a perseguitarti. Cosa è accaduto? La più subdola delle cose: l'astuto libro ha pensato bene di esaurire le sue scorte non appena è diventato il testo principale seguito da un corso di almeno trecento persone. Quelle trecento persone ovviamente pensano che tu, perfido libraio, abbia deciso di perdere delle vendite e di giocargli un tiro mancino per il solo gusto di farlo. E' elementare Watson. I libri non scompaiono da un giorno all'altro, o no?

LE RESE: 
Il grande mondo delle rese è l'incubo di ogni libraio. Novità su novità invendute si accumulano minacciose sugli scaffali, costringendoti ad una scrematura praticamente settimanale che porta via quantità infinite di tempo prezioso. Cos'è infatti una resa? Il libro che tu decidi di rispedire all'editore perché delle venti copie del presunto capolavoro del 2013 e del mancato Pulitzer dell'anno (o del cardinale poi non diventato Papa), non ne hai venduta nemmeno una. E che dire di quel libro sui graffiti pompeiani che in un attimo di follia avevi ordinato e giace invenduto occupando dieci centimetri di prezioso spazio sul ripiano di storia antica o del catalogo sugli orologi a cucù svedesi di almeno quattro chili che qualcuno, 3 anni prima, aveva pensato bene di far entrare nel catalogo del negozio?
 Ecco nell'esatto momento in cui tu, ingenuo libraio, pensi che sia giunto il momento di disfartene possono avvenire due cose.

 IN CASO DI NOVITA':
Corrado Augias. Le sue recensioni sono l'incubo
di ogni libraio (probabilmente sorride perché lo sa).
Quel saggio sui manufatti sumeri di arte tessile su cui l'editore aveva puntato tanto da caldeggiartene l'ordine in almeno 50 copie, non vende da due mesi. Esasperato dalla disperata ricerca di un posto dove stiparlo o dove metterlo meglio in disperata mostra ne rendi 48.
 Ebbene, quella sera stessa Fabio Fazio o Corrado Augias (i vecchiumi son più affar di Augias in genere) ci farà uno speciale descrivendolo come "il libro dell'anno". Tesserà le lodi dell'autore invitandolo in studio e scopriremo che il libro non parlava solo di rocchetti di pietra e aghi di granito, ma del vero senso della vita e della comunità. Solo leggendolo potremo riscoprire i nostri veri valori, chi siamo e da dove veniamo.
 Il giorno dopo, orde barbariche entreranno in libreria, improvvisamente desiderose di apprendere l'arte della tessitura sumerica facendoti maledire quel guizzo di zelo del giorno prima in cui l'hai tolta di mezzo.
 Pressata, la riordini nuovamente. Puntualmente arriverà dieci giorni dopo, quando ormai il rocchetto di pietra/senso della vita sarà passato di moda per tornare ad essere solamente uno stupido rocchetto.

 IN CASO DI SEDIMENTO ARCHEOLOGICO: 
Quel caspita di libro sul welfare rumeno è riuscito a rimanere saldo al suo posto per almeno 4 anni, non ti spieghi nemmeno tu il motivo. Improvvisamente decidi di renderlo. Non appena lo avrai lanciato in magazzino, un cliente, colto dall'estasi del momento verrà a richiedertelo ( ve lo giuro, decine di episodi documentati!). Con tutta la pazienza del mondo lo cerchi nella massa dei libri già pronti per la partenza. Lo trovi e sei ben felice di essertene così disfatta. Due ore dopo un altro cliente viene a chiederti lo stesso libro. Glielo ordini. Per scrupolo, non sia mai che i servizi sociali rumeni siano di colpo di moda e non te ne sei accorta, ne ordini anche un'altra copia. Ebbene, lei, maligna riprenderà il suo polveroso posto sul ripiano, pronta a restare dormiente per altri 4 anni, fino al prossimo giro...

L'INSPIEGABILMENTE INTROVABILE: 
Hai passato una giornata a ficcare libri ovunque. Non hai ancora capito bene perché ma ti è arrivata la "Storia dei Longobardi" di Paolo Diacono in otto copie.
 Ricordi con assoluta precisione di averne piazzati tre al loro posto nell'ordine alfabetico per autore. Sono pasciuti, azzurri VISIBILI. Il giorno successivo, uno studente frustrato viene a chiedertelo. Ben felice di far prendere il volo ad almeno una copia, vai a prenderla con fare sicuro e trionfante e scopri che nessuna delle tre copie è dove le avevi messe tu. Sparite. Nel nulla. Le cerchi ovunque, devono esserci. Va bene i furti, ma chi mai potrebbe rubare in un solo pomeriggio tre copie della "Storia dei Longobardi"?? Bossi?? Maroni? Una sezione della Lega in gita? Dopo dieci minuti di infruttuosa ricerca, ti butti allora sulle altre copie che avevi messo da parte come scorta. Niente, svanite nel nulla anche loro. Chiedi ai colleghi, nessuno le ha viste, mai nominate, mai coperte.
 Se non  fosse per il catalogo, che ti dà ragione, penseresti di trovarti in una di quelle smagliature temporali di Matrix: quelle otto copie sono esistite veramente o le hai solo immaginate?

IL FALLIMENTO DELLA CASA EDITRICE:
In Italia è tempo di crisi per tutti, figurati per le case editrici che fanno parte di uno scomparto in crisi perenne. Case editrici piccole (e talvolta neanche tanto piccole) falliscono, anche senza preavviso. 
Di colpo non solo i libri del loro catalogo non vengono più ristampati, ma devi anche rimandargli indietro i titoli che hai già in casa. Interi settori di nicchia (che in genere svaniscono case editrici specializzate) spariscono gettando nel panico e nel dramma schiere di dottorandi in fisica delle particelle, cybersex, tatuaggi e scrittori dell'est Ecuador. Tu libraio sei anche segretamente felice di rimandare indietro cose oggettivamente invendibili, ma l'aficionados è prostrato. Davvero non ci sono speranze di rivedere in commercio "Storia ragionata delle mele del sud-est asiatico nel XII° sec." ed. Fratelli Gemelli Prussiani? Com'è possibile che abbiano fallito?

Altri e numerosi sono i motivi per cui un libro scompare o non è reperibile, ma pochi come quelli di cui sopra ti fanno pensare all'esistenza di una legge superiore della sfiga libraria. O peggio ancora allo spirito maligno del libro che è lì e si fa spostare e maneggiare, innocuo e silente, mentre invece è sempre pronto a fartela pagare....


3 commenti:

  1. La mia famiglia ha un'edicola: decine di casi di persone che vogliono quella roba invenduta per settimane, esattamente il giorno successivo che il distributore locale l'ha chiamata in resa. E che diventa impossibile da ordinare.

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    1. Il materiale cartaceo è dunque subdolo in tutte le sue forme...

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