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lunedì 2 dicembre 2013

I dolori della giovane (non ancora) libraia. "Le favolose interrogazioni di Maurizia Paranza".

E come promesso ecco la seconda vignetta della giornata. I dolori della giovane (non ancora) libraia da me saltati in favore di Lovecraft questo sabato.
 La vignetta inaugura la sottoserie "Le favolose interrogazioni di Maurizia Paranza"
 Costei fu la mia insegnante di storia e filosofia per il solo primo classico perché poi andò in pensione. Benchè avesse a malapena sessant'anni ne dimostrava ottanta e beveva in continuazione alcolici da un fiaschetto d'argento. Era altresì preparatissima e figlia (o nipote non ricordo o forse non lo abbiamo mai saputo con precisione) di un importante uomo politico. Questi due elementi, uniti, ci hanno fatto sempre domandare per quale arcano motivo fosse finita ad insegnare in un liceo classico di provincia. Non lo abbiamo mai saputo. Morì due anni dopo, alla vigilia del mio esame di maturità. Il citato Ottavio mi telefonò mentre studiavo con una mia amica, esordendo con "Oggi leggevo i necrologi sul giornale..." e così passando felicemente il suo tempo aveva scoperto che la Paranza era prematuramente defunta.
 La ricordo con simpatia (ora) e con terrore. Non rassegnandosi al fatto che eravamo solo degli studenti, anche discretamente svogliati, di un liceo, insisteva col farci universitarie domande complicatissime a cui non eravamo assolutamente in grado di rispondere. La sua vittima preferita era la già citata Michela Zanin. Questa malevola preferenza rese i suoi nervi scolastici ancora più fragili, intenstificando le sue crisi di pianto ad ogni interrogazione. Resasi conto del trauma causato, la Paranza prese a farle domande normali, ma era ormai troppo tardi: la Zanin non rispose mai più, neanche alla domanda "Signorina si sente bene?"
 Quella di cui sotto fu la prima domanda della prima interrogazione in assoluto, che il caso volle toccasse alla sfigata Michela Zanin. Non sapemmo mai la risposta, se qualcuno la conosce me la faccia sapere.



5 commenti:

  1. A occhio, il cane è un vertebrato, il mollusco no.
    Ma io ho fatto lo Scientifico... :D

    minty (che esce dal lurking: complimenti per il blog! ^___^)

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    1. Sarebbe una logicissima risposta, ma era una domanda di filosofia. La prima della prima interrogazione, quindi abbiamo immaginato avesse un recondito significato universale, ma...ormai non lo sapremo mai!
      Grazie per i complimenti e di leggere il blog ;)

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    2. fosse stata la prof di biologia avrebbe fatto bene ad ingollare un po' di whisky. Ma quella di filosofia non avrebbe dovuto fare una piega :D

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  2. ma nessuno dei colleghi prof si accorgeva che questa portava alcolici in classe?

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