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giovedì 15 ottobre 2015

5 situazioni in cui i libri appaiono nelle foto sui giornali. Tra gente che non fa sesso, studenti, donnine sognatrici e uomini profondamente impegnati, sappiate che un libro non è mai per caso.

 Oggi volevo scrivere un post sull'esperimento letterario tentato da Michela Murgia col suo Chirù, ma poi ho aperto fb e ho letto l'ennesimo articolo di Internazionale su perché, per come e per quando non si fa sesso
 Foto di rappresentanza: due che stanno a letto e leggono.
 Mi è così venuto in mente che non avevo mai fatto un post sulla rappresentazione iconografica contemporanea del libro. 
 In parole povere: quando e perché vediamo il libro rappresentato (e a rappresentare cosa) in una foto?
 Di seguito i casi più comuni nel quale si può trovare il nostro caro oggetto cartaceo a significare qualche contesto (a voi decidere se sia veritiero o meno).

GENTE CHE STA A LETTO A LEGGERE INVECE DI FARE COSE PIU' COSTRUTTIVE:
 Succitata ispirazione di questo post, mi ha sempre colpito che per indicare una coppia che ha dei problemi, la si rappresenti a letto, intenta a leggere.
 O legge lei, o legge lui (più frequentemente lei devo dire), o leggono entrambi. A quanto pare un comodino ripieno di tomi è indice di qualche dramma di coppia, sappiatelo quando date un occhio alle case dei vostri amici (nel mio caso è tipo una catastrofe).
 Varianti.
 SE E' LEI CHE LEGGE: 
 Ci sono diverse possibilità, nessuna delle quali implica un vero interesse per il romanzo letto. Quindi, o lei sta covando segreto rancore per qualcosa che avete fatto durante il giorno o vi ha tradito o pensa che voi l'abbiate tradito, oppure sta facendo capire che quella sera le interessa molto più sapere come finisce il terzo capitolo che modellare con le sue dita il petto villoso del consorte.
SE E' LUI CHE LEGGE:
 Molte meno le possibilità che si riducono ad una soverchia preoccupazione che costringe l'uomo a fingere interesse per la lettura per non angosciare anche la consorte. Altresì non ha voglia di fare sesso con la compagna, la qual cosa implica o un tragicissimo problema di natura sessuale o un drammatico tradimento.
 SE ENTRAMBI LEGGONO: Il divorzio è vicino. La lettura, si sa, è la tomba dell'amore. Del resto le coppie che funzionano appena toccano un lenzuolo non possono fare a meno di dedicarsi al reciproco piacere, o no?
In caso di coppia lesbica il fatto che entrambe leggano non è né sospetto né prelude tragedie: è ovvio. Del resto cosa volete che possano mai fare due donne a letto?
In caso di coppia di uomini gay non credo che l'iconografia generale abbia mai previsto due uomini in un letto intenti a fare altro che non siano cose porcine.

STUDENTI:
 "All'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri, io guardavo e cercavo il coraggio per imitarliiiii", cantava Battisti raccontando il dramma esistenziale e di povertà di un ragazzo indigente degli anni '60 (in parte pare autobiografico di Mogol, autore del testo "I giardini di Marzo"). 
 Malgrado gli studenti non girino coi libri sotto braccio da un bel po' e molti di loro a stento leggano quelli che sono costretti a studiare, lo studente è iconograficamente rappresentato sempre con un libro in mano, simbolo di studio indefesso.

PERSONE TIMIDISSIME:
 E' un'assioma: se sei introverso o timido ami necessariamente leggere. 
 La lettura del resto è un'attività socialmente sospetta: perché usare il proprio tempo per starsene in silenzio su una sedia, poltrona o panchina a fissare delle pagine stampate, quando puoi chattare o parlare col tuo migliore amico? Chiaramente se preferisci la prima opzione hai un grande problema di sociopatia.
 Così il ragazzo timidissimo è rappresentato come semimuto, possibilmente con sciarpa, spesso terrorizzato, quasi sempre con un libro stretto in pugno
 Ogni tanto questi ragazzetti ascoltano anche musica (di solito mentre leggono), già i film sono considerati troppo swing per loro. Amanti di boschi e parchi, se ne stanno lì, a guardare l'orizzonte. Il timido introverso non solo legge, ma di sicuro ha tanti mondi da nascondere, meravigliosi, che potrebbero venir fuori se solo si facesse coraggio e decidesse di mollare l'amico di carta per l'amico vero. 
Pregiudizi negativi e pregiudizi positivi, sulle pagine dei giornali.


DONNE SINGLE E ATTEMPATE:
 Un tempo si chiamavano zitelle, ora o si chiamano single o non si chiamano più.
 Non è una critica, lo considero anche io un grande passo per la civiltà e anche la loro iconografia a furia di film hollywoodiani e inglesi è cambiata. Da acide donnine ansiose di distruggere le vite altrui tramite consigli malvagi ad orologeria, le donne single di una certa età provviste di libri ora sono armate di sogni, principi azzurri immaginari, un'ingenuità imbarazzante e una totale incompetenza nel vivere. 
Il libro serve per distinguere dalla nonna in carriera che, generalmente, ha in mano del sushi, delle scarpe o una valigetta 24 ore, il libro mai, per quello ovviamente non ha tempo.
 In compenso ce l'ha la sua coetanea, generalmente più grassa e con un lavoro impiegatizio (se è bibliotecaria ha fatto bingo), che vive con gatti, frutta fresca in una casetta calda, ma accogliente, ingolfata in abiti fuori moda e soprattutto circondata da quintali di libri da cui non riesce a staccarsi. Di solito, nei libri, queste donne vengono attirate nella vita reale da qualche evento paralibresco, come un ammmore nelle pagine, un'antica storia nel diario della nonna o l'avvento dello scrittore preferito in città. Certe volte diventano psicopatiche come in "Misery non deve morire", ma è raro.
 Nelle foto esse accompagnano sempre qualche articolo sull'editoria rosa, elenchi sulle donne lettrici e coserie romantiche di vario tipo. Di tanto in tanto se ne avvista qualche vero esemplare in natura.

IL SOGNATORE:
 Figura mitologica che tuttE vorrebbero incontrare. Il vero sognatore esiste, secondo me, solo nei libri e nelle foto che accompagnano i meme sui libri, le citazioni e gli articoli sull'uomo sognatore.
 Infatti se la donna che legge è sognatrice nel senso che è una scema che crede al primo che passa e immagina castelli di marzapane in cui vivere assieme ad un fotomodello, ricca come un pascià, l'uomo sognatore è profondo, un po' triste, inaccessibile e dal cuore vero.
 In genere l'uomo col libro ha una ragione per leggerlo, non lo fa per svago come noi poverette, probabilmente sta elaborando il significato di qualche poesia conosciuta da pochi oppure sta pensando alla fame nel mondo o al cambiamento della civiltà. Lui sogna altri mondi, i suoi non sono vaneggiamenti matrimoniali, ma utopie vere e proprie.
 Il sognatore ha anche una variante. L'intellettuale/filosofo/opinionista.
 In quel caso i libri sono tanti, tantissimi, sono intere librerie che fanno da sfondo ad un viso che tenta espressioni argute. Tanti libri tanto onore.

E-READER:
L'e-reader merita un discorso a parte. Come qualsiasi aggeggio elettronico può voler dire solo innovazione, dinamismo e divertimento enorme. L'attività della lettura, generalmente solitaria, con l'e-reader diventa non si sa come, social! I poteri di uno schermo piatto!

6 commenti:

  1. La coppia legge a letto. E allora? Prima si legge, poi si tromba. Senza troppi drammi. xD La parola accende la sensualità nei veri raffinati. Gli Ateniesi antichi erano grandi parlatori e ancor più grandi suini. Lo disse anche D'Annunzio, verso l'inizio de "Il Piacere"... in un modo un po' più elegante del mio. xD

    P.S. L'e-reader e tutti coloro che smanettano furiosamente aggeggi elettronici non mi ricordano esattamente un atteggiamento sveglio e dinamico. Semmai, il contrario. 3:-)

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  2. ce l'ha la sua coetanea, generalmente più grassa e con un lavoro impiegatizio (se è bibliotecaria ha fatto bingo), che vive con gatti, frutta fresca in una casetta calda, ma accogliente, ingolfata in abiti fuori moda e soprattutto circondata da quintali di libri da cui non riesce a staccarsi.

    Dov'è che devo firmare? :D

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  3. "le donne single di una certa età provviste di libri ora sono armate di sogni, principi azzurri immaginari, un'ingenuità imbarazzante e una totale incompetenza nel vivere."
    Questa è mia zia, pari pari.

    Quanto alla gente a letto che legge, concordo con Erica Gazzoldi :D

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    1. Io pure, pienamente. Talvolta si può persino leggere lo stesso libro (anche se questo comporta delle controindicazioni, tipo ritmi diversi di lettura e comprensione o punti di interesse discordanti - a te piacciono le descrizioni a lui le azioni e viceversa, aspetta, torna alla pagina prima, ma no dai, voglio vedere come continua, ma io non ho capito di che colore era esattamente il cavallo bianco di napoleone, ma bianco neve o bianco panna? - ecco, vedi, la lettura in fondo può preludere al divorzio)

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