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domenica 1 novembre 2015

Ultima intervista per il Lucca Comics 2015: è qui tra noi Tony Sandoval!Tra consigli di lettura, denti, tentacoli, consigli a giovani fumettisti e onde radio dall'oltretomba i pensieri di uno dei fumettisti (secondo me) più bravi in circolazione!

Tony Sandoval
Ed ecco, in extremis, l'ultima intervista fatta in occasione del Lucca Comics 2015 (scusate se le ho postate tutte insieme, ma mi sono giunte tutte insieme).
  Ho tenuto per l'ultimo giorno e per consentire alla dolce metà di tradurre dallo spagnolo, l'intervista a Tony Sandoval, talentuoso e bravissimo autore di graphic novel messicano di cui avevo già parlato in un post a lui dedicato tempo fa.
 Ammetto che è uno dei miei autori preferiti in circolazione. 
 Le sue storie che molto giocano sull'ambiguità e l'incertezza, hanno spesso come protagonisti adolescenti in crescita, la perdita dell'innocenza che porta l'età adulta nel frangente incredibile in cui capiamo che non siamo più bambini. Sono trame sospese tra la vita e la morte, tra mondi e mostri fantastici e mostri incredibilmente reali e spesso ben più cattivi.
 Tra denti, tentacoli, teschi, ragazzine bellissime, creature favolose e una natura selvaggia e sconfinata, i suoi ragazzini si muovono presi in reti complessissime da cui riemergono irrimediabilmente segnati.
 Consigliandovi caldamente di recuperare le sue splendide opere, edite in Italia da Tunuè, ecco l'intervista che mi ha gentilmente concesso (e che, per ragioni di tempo e traduzione sono riuscita a pubblicare purtroppo solo oggi).
 Buona lettura!


I protagonisti dei tuoi libri sono spesso preadolescenti, non più bambini, ma non ancora ragazzi, perché hai una predilezione speciale per questa età?

E' un'età che mi affascina per via della trasformazione fisica e mentale che si affronta, dove tutto è nuovo.

Una delle tue peculiarità è che nei tuoi libri si può tornare dalla morte. Perchè?

Nessuno sa cosa ci sia nell'aldilà, e questo in qualche modo gioca a mio favore. 
 Inoltre non faccio in modo che la gente ritorni, sono le loro onde radio, le loro informazioni, e di solito è fatto perché i personaggi scoprano qualcosa su loro stessi.


Quando hai deciso che saresti diventato un fumettista?

Da sempre, da quando ho memoria ho sempre adorato i fumetti, il disegno e le creature strane, ma, professionalmente, credo di averlo deciso dalla metà degli anni novanta, quando con mio fratello riuscii a pubblicare “Nocturno”.

Perché tra tutte le tecniche preferisci l'acquarello?

Perché è una tecnica rapida e bella, inoltre ha una freschezza che calza a pennello alle mie storie. Inoltre vedi gente supertalentuosa come Gipi e ti viene ancora più voglia.

Molte fumettiste e autrici di graphic novel, anche affermate, lamentano la presenza di un forte sessismo all'interno del mondo del fumetto. Cosa pensi al riguardo?

Sul sessismo non ho una particolare opinione. Mi è sempre piaciuto vedere,ascoltare e leggere storie di gente talentuosa e creativa, non mi sono mai soffermato sul fatto che fossero uomini o donne. Non lo so, in ambito lavorativo non ho mai fatto questo tipo di distinzione.

Progetti prossimi venturi?

Ho vari progetti, un art-book e una storia autobiografica sulla frontiera Messico- Usa. E' più di un'avventura. Inoltre porto avanti alcuni progetti che avevo già iniziato.

Hai degli autori a cui ti ispiri?

Eh! Ho una lista così lunga...sono cresciuto con i supereroi e la pittura classica sulle enciclopedie, infatti mi piacciono molte cose oltre ai fumetti, come la musica, il cinema, la pittura, i romanzi ecc.
Se dovessi fare qualche nome: Mike Mignola, Jeff Smith, Dave Mckean, Moebious, Simon Bisley.

Perché hai una particolare predilezione per denti e tentacoli?

Perché sono interessanti e difficili da disegnare. Mi piace disegnare il movimento e la forma. Inoltre i denti, i tentacoli e altre parti del corpo si inseriscono bene nelle storie che mi piace raccontare. Si può attribuire a queste parti lo status di idee vere e proprie (cosa che ho appreso da Edgar Allan Poe in “Berenice”). In poche parole mi piacciono per questi motivi.

Consigli ad un giovane fumettista?

Disegnare fumetti (e finirli) è l'unico modo per imparare.

L'ultimo libro di Tony Sandoval uscito in Italia
per Tunuè
Cosa leggevi da piccolo?

Qualsiasi cosa mi capitasse tra le mani. Sono stato un grande fan di Spiderman e de “I nuovi dei” di Jack Kirby, fino a quando ho letto Mafalda. Dopo ho voluto leggere solo romanzi per molto tempo.

 C'è qualche autore che vorresti consigliare in modo particolare?

Allora, parlando di fumetti che mi piacciono al momento, direi: “Le petit christian” di Blutch, “Du Nouveau pour toi et moi” di Joseph Lambert, “Fish” di Bianca Bagnarelli, “Sunny” di Taiyo Matsumoto.

Sai di avere un omonimo maratoneta molto più citato di te su internet?

Ahahaha, il mio nome è molto comune, ci sarà un po' di tutto in rete...

2 commenti:

  1. beh, visto che in queste settimane siamo per l'appunto in Messico, a Oaxaca, e dato che qui è in corso una fiera del libro (piccola e mucho modesta, lo cercherò... magari, se non qui, lo troverò in qualche libreria di Città del Messico

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