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giovedì 6 luglio 2017

"Quando il genitore (o chi per lui) va in libreria", una serie di cartoline della libreria di scottante attualità. E ricordate che "It's not me, it's you".

Era da un po' che avevo in preparazione le cartoline dalla librerie a tema "Genitori nel reparto ragazzi", un argomento scottante di scottante attualità sul quale se non c'è satira un motivo c'è (la paura del linciaggio).

 Quello che ci tengo a dire è che le vignette che vi accingete a leggere sono tutte realmente avvenute o ispirate a fatti realmente avvenuti (alcune hanno avuto anche uno svolgimento più lungo che un giorno o l'altro fumetterò per intero).

 Quindi, ci tengo a dirlo a chiunque si senta, nel caso, offeso, che qua ormai è come camminare perennemente sulle uova, che, per citare Lily Allen: "It's not me, it's you".

Detto ciò "Quando il genitore (o chi per lui) va in libreria", una prima serie di fumettose cartoline dalla libreria che non hanno tema (vabbeh un po' ce l'hanno) di raccontare la verità!







12 commenti:

  1. Apperò! Spero di non diventare così... personalmente non vedo l'ora di leggergli Richard Scarry al mio! ^_^

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    1. Anch'io non vedevo l'ora... Ora, quando i bambini scelgono il libro della buonanotte e si avvicinano alla sezione Scarry inizio a pregare "Dio no, non Tutte ruote di nuovo! Prometto che tornerò a messa se non lo scegl... D'oh!"

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  2. Io che da bambino volevo leggere "Le streghe" e i miei mi comprarono "Il GGG", che ancora oggi mi rifiuto di leggere (T-T)
    Inutile dire che la biblioteca delle elementari divenne il luogo perfetto per trovare libri come "Camilla che odia la politica" e "La vendetta di Debbora con due b", con discreto disappunto dei miei e delle varie maestre bizzoche ahaha

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  3. Come sparare sulla Croce Rossa xD

    Con la leggerissima differenza che la Croce Rossa è sicura del proprio operato e anche se la critichi se ne frega.
    Cosa che non si può dire quasi mai di un genitore, si incazzano per qualsiasi cosa.
    Ma non perché sono particolarmente suscettibili, solo perché sono sempre terrorizzati dall'idea di star sbagliando. Quando ci sentiamo in difetto reagiamo attaccando.

    Così, per dire che se qualcuno si risente puoi tranquillamente ignorarlo, sapendo che non lo fa per cattiveria ma per proteggere la propria sanità mentale :)

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  4. Io ho un'amica che non vuole giocattoli in regalo perché glieli dosa, però tipi così assurdi li vedo solo su facebook 😂

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    1. Alcuni amici e conoscenti mi dicono che anche le chat dei genitori sono un incubo non da poco

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  5. Aspè. Co-mathemating?
    Mi ritengo sempre più fortunata ad aver avuto genitori (e parenti in generale) che mi hanno lasciato leggere praticamente qualsiasi cosa su cui riuscissi a mettere le mani, senza limitarmi mai.

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    1. Il co-mathemating l'ho ribattezzato io, ma non temere, arriverà

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  6. Oddio è tutto vero! E lo dico anche da genitore :D

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  7. Meno male che non sono l'unica che vede il reparto bambini come l'inferno!

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  8. Nessuno dirà mai di avere un figlio un po' lento, sono tutti piccoli geni che fanno cose incredibili. A volte, poveretti, non è nemmeno colpa loro, ma non possono fare un passo senza la supervisione di mamy e papy.

    Mi inquieta tanto l'idea che ci siano libri da maschi e libri da femmine.

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  9. L'importante è che non comprino Cuore per i loro figli.
    Se regali Cuore, non è un segno d'affetto. E' voler far piangere la prole, fargli assumere certi comportamenti da "bravi bambini sottomessi" senza che se ne accorgano. Come anche Pinocchio: "guai a divertirti, che ne pagherai le conseguenze". Piuttosto allora....Pierino Porcospino, che terrorizza, ma almeno è diretto, non è subdolo! :)

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