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sabato 25 aprile 2020

No Pasaran! In questo 25 Aprile una carrellata di consigli sulla Guerra Civile Spagnola, tragico, complicato e simbolico conflitto che diede inizio all'abisso della storia europea.

 E anche quest'anno il 25 aprile è arrivato (inter nos, ma solo a me sembra che Pasqua sia stata mille mesi fa? Queste ultime settimane di quarantena sono eterne).

 E' qualche anno che penso di dedicare un post alla Guerra Civile Spagnola, un conflitto sul quale alle superiori, almeno quando ci sono andata io, ci si soffermava brevemente, senza porre l'accento su quella che fu il segnale definitivo che l'Europa non si sarebbe salvata e che sempre più stava assumendo i connotati di un mostro abissale. 

 Una guerra civile che distrusse un paese e lo gettò in una dittatura destinata a durare decenni e la nota iniziale di un conflitto che tuttora agita le basi delle democrazie europee, ancora alle prese coi fantasmi mai sopiti del nazifascismo.

 A questa strana guerra, tragica, complicata, simbolica per troppi versi, ho deciso di dedicare questo post per il 25 aprile.



 Buona Liberazione a tutt*!


MENTRE L'INGHILTERRA DORME di David Leavitt ed. Mondadori:

Uno dei libri meno noti di David Leavitt è secondo me uno dei più belli. 

Racconta la storia di Brian, un giovane di buona famiglia che negli anni '30 ondeggia pericolosamente tra la possibilità di una convenzionale vita borghese e la volontà di vivere secondo i propri desideri, diventando scrittore e amando altri uomini.

 Il nucleo centrale è la forte passione che unisce Brian a Edward, un ragazzo di estrazione sociale minore, la cui famiglia accetta stranamente e straordinariamente di buon grado la loro relazione. Sullo sfondo, l'Europa inizia a dare i segni della malattia che la devasterà: il nazifascismo. 

 La guerra civile spagnola imperversa ed Edward, dopo che Brian ha rotto con lui per cercare un'improbabile vita eterosessuale, parte per combattere come volontario.
Brian volerà a recuperarlo, e ovviamentenon vi dirò come finisce.

 Romanzo a mio avviso splendido per la capacità di ritrarre non un evento, ma un sentimento di oscura catastrofe che pervade una nazione che decide di essere cieca, e di dormire, mentre la Storia si risveglia.

 All'uscita, negli anni, 90, Leavitt ricevette una querela dal poeta Stephen Spender che lo accusò di essersi ispirato in modo troppo incisivo ad un episodio della sua vita, contenuto nella sua autobiografia, "World within world".

 Rimane in ogni caso un libro meraviglioso che vi straconsiglio (una mia recensione più approfondita qui).


LA BREVE ESTATE DELL'ANARCHIA. VITA E MORTE DI BUENAVENTURA DURRUTI di Hans Magnus Enzensberger ed. Feltrinelli: 

Operaio metallurgico, anarchico, sindacalista, costretto all'esilio dopo uno sciopero terminato nel sangue, emigrato in sudamerica e quindi di ritorno in una Spagna sulle soglie della guerra civile, Buenaventura Durruti è una delle figure leggendarie della Guerra Civile Spagnola.

 Per una manciata di gloriosi mesi, nel 1936, ottiene una serie di importanti vittorie sul campo a capo di una colonna del CNT formata da anarchici che da lui prese il nome di Colonna Durruti.

 Morì nel novembre del 1936 per un colpo di arma da fuoco. Le versioni dissentono, ma le testimonianze raccolte da Hans Magnus Enzensberger, sembrano concordare su un tragico errore di Durruti stesso.

 Quanto bruciante e incredibile fu la sua personalità si evince perfettamente in questo splendido libro che raccoglie, come un documentario montato da Tarantino, le voci di chi lo conobbe e lo vide attraversare anche solo brevemente la propria esistenza. Splendido.


VERDAD di Lorena Canottiere Coconino ed.:

 E' una giovane donna a dare il nome a questa bellissima graphic novel di Lorena Canottiere. Verdad: la protagonista, orfana di madre e di padre ignoto, cresciuta da una donna bigotta che le rinfaccia la sua origine illegittima, si unisce alle Brigate Internazionali contro il franchismo per combattere.

 La sua lotta viene bruscamente interrotta da un'azione in cui rimane gravemente ferita perdendo un braccio.

 La guerra civile volge a termine nel peggiore dei modi, i suoi compagni decidono di fuggire in Francia, ma lei rimane a resistere sulle montagne, nascondendosi alla Guardia Civil, ma nel suo cuore ha un pensiero: vedere Monte Verità, il luogo dove i suoi genitori si conobbero.

 Bellissimo, poetico, struggente, una delle migliori graphic novel italiane di quest'ultimo decennio (e non esagero).

 E Monte Verità è esistita davvero: una comunità utopica realizzata nei primissimi anni del '900 in Svizzera, nel Canton Ticino, a opera di un gruppo di giovani che sognavano di vivere in modo ascetico secondo dei nuovi ideali, lontani dal capitalismo sempre più imperanti e più vicini alla natura e ad altri ritmi. A posteriori, credo si possano definire dei precursori del movimento Hippy.

 Vari libri sono stati ambientati in questo posto mitico, tra cui "Monte Verità" si Stefan Bollman ed. EDT che ne ripercorre la storia.


MIKA ETCHEBEHERE:

Grandi personalità femminili emersero nella guerra civile spagnola. Due su tutte: Gerda Taro, fotografa che morì schiacciata da un cingolato, che sta vivendo un periodo di rinnovata luce grazie al romanzo di Helena Janecek, e Dolores Ibarruri, la pasionaria (alla quale si deve la celebre incitazione "no pasarán!").

A loro si può aggiungere anche Mika Etchebéhère, autrice 40 anni dopo la guerra, di un'autobiografia: "La mia guerra di Spagna", passata alla storia (purtroppo non abbastanza) come unica donna a capo di una milizia antifranchista.

Mika nasce nel 1902 in Argentina da una coppia di migranti ebrei di origine russa e a diciassette anni conosce colui che diventerà suo marito: Hippolyte Etchebéhère. 

 Entrambi aderiscono al partito comunista e partono per l'Europa per assistere all'ascesa del nazismo e alla disillusione personale nei confronti del comunismo sovietico che li porterà a virare verso il pensiero anarchico. 

 Sempre insieme nel 1936 partono per combattere come volontari nella guerra civile spagnola dove Hippolyte muore appena un mese dopo il loro arrivo.

 Rimasta sola, Mika riuscirà a diventare capitana della milizia.

Sopravvivrà alla guerra e dopo aver riparato in Francia, a causa delle sue origini ebraiche, è costretta a tornare in Argentina, dove nel 1975 darà alle stampe la sua autobiografia e dove morì, moltissimi anni dopo suo marito, nel 1992.

 Potete leggere la sua autobiografia, pubblicata in Italia dalle edizioni Alegre o il libro scritto sulla sua vita da Elsa Osorio: "La miliziana" ed. Guanda.


NON AVENDO MAI PRESO UN FUCILE TRA LE MANI di Augusto Cantaluppi e Marco Puppini Enciclopediadelledonne.it ed,:

 Una vera chicca, fondamentale nella ricostruzione dell'importanza del ruolo delle donne nella lotta al nazifascismo, questo libro raccoglie le storie delle donne italiane che partirono volontarie per combattere nella guerra civile spagnola. 
  
 Un affresco straordinario che dimostra la trasversalità sociale e culturale di chi decise di partire per una guerra che già non sembrava così distante dalontana, ma appariva già come il primo fondamentale tassello di una lotta che avrebbe sconquassato l'Europa per un drammatico decennio e che ancora si trascina strisciante attraverso il continente.


1 commento:

  1. E pensare che c'è stato qualcuno che per giustificare il giorno festivo di questa ricorrenza ha detto "Buon San Marco"

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