venerdì 5 giugno 2015

I 12 motivi per cui bisognerebbe frequentare una donna lettrice secondo l'Huffington Post. Un elenco un filino inquietante, con punti fumosi e altri un attimo insensati. Tra curiosità, regali, comari, vacanze, la mia confutazione perplessa punto per punto.

 Stamane, prima di andare a lavoro, mentre vagavo per il web alla ricerca di articoli da spammare allegramente sulla pagina di fb (sempre carica di amabili suggerimenti), sono incappata nell'ennesimo elenco da giornalazzo (peccato fosse l'Huffington Post in questo caso, giornale da cui ci si aspetterebbe assai meglio)  in grado di elencarci i 12 motivi per cui è meglio frequentare una donna lettrice.
 Gli elenchi vanno di gran moda nel web, nel faccio uso anche io. 
Sono comodi, lineari e permettono di schematizzare bene i post, perciò non ho nulla contro (per la serie non si sputa nel piatto dove si mangia). Ciò detto però, quando si fa un elenco si deve avere un minimo di materiale con cui riempirlo, non si può andare a sentimento o creare sul momento per riempire una pagina.
 Per prima cosa i lettori lo capiscono, per seconda cosa si rischia di infilare un'idiozia dietro l'altra, specie se l'elenco, di suo, non è che parli proprio dei massimi sistemi.
 Riempirlo di Gif animate tanto cool, poi, non fa che peggiorare la situazione se l'articolo è tutt'altro che cool.
 L'effetto finale rischia di essere quello di un "matusa" che tenta di usare mezzi da gggggiovane (e usa la parola matusa, tra l'altro).
 Al link potete trovare l'articolo completo, di cui sotto, le mie personali obiezioni a questo articolo che non è manco carico di stereotipi, è proprio senza senso o pieno di nulla.
 Oh, perlomeno per quel che è l'opinione mia.
 Ma vediamo se sarete d'accordo!



1. Sapete già che non le dispiace passare del tempo da sola. Le persone che leggono sanno come intrattenersi, per ore e anche senza di voi.

In che senso? A quale essere umano non piace avere del tempo per se stesso? E in qualsiasi caso non stiamo parlando di un cane che deve essere in grado di attendere il padrone fuori dal supermercato, nè di un bambino che deve saper "intrattenersi" mentre i genitori sono in altre faccende importantissime affaccendati.
 Senza contare che generalmente il tempo da passare soli è talmente poco che una sa intrattenersi giocoforza. Anzi, ha tanti di quegli intrattenimenti arretrati tra amici che non vede da secoli, libri, film, sonno e via dicendo, che probabilmente al riapparire della dolce metà direbbe: oddio sei già qui?
 Ah, nel finale, il punto in questione suggeriva che se voi rampanti uomini lavoratori farete tardi dal lavoro non dovrete temere reprimende dalla moglie oziosa: una donna che legge si distrae e dimentica che non siete a tavola a condividere l'arrosto con lei, ergo essa sa sopravvivere anche senza di voi.

2. È empatica. Gli studi hanno dimostrato che le persone che leggono romanzi sono particolarmente comprensivi con gli altri.

Mah, mi piacerebbe pensarla così e non dubito che questi studi esisteranno, resta da capire come mai conosca tanti lettori forti che hanno l'empatia di un sasso. 
 Ma forse leggere libri come la biografia di Marina Ripa di Meana, per dire, rischia di non aiutare molto lo sviluppo di tale capacità.

3. Sa analizzare le situazioni. È una persona a cui potete rivolgervi se vi trovate di fronte ad una decisione difficile.

 Non comprendo perché la lettura di Fabio Volo o di decine di Harlequin (Harmony) Mondadori dovrebbe renderci particolarmente brave (i maschi no?) nell'analisi delle situazioni.
  Immagino che anche le ricette di Benedetta Parodi e le storie vere di Barbara D'Urso ed Eleonora Daniele aiutino in tal senso. Del resto, in effetti, se hai letto delle tragedie altrui vuoi non essere in grado di dire la tua quando qualcuno ti espone la propria?
Le comari lo fanno da una vita del resto e senza aver mai letto un libro, nella maggior parte dei casi.

4. Mantiene il senso della prospettiva. Non si lascerà certo trasportare dagli eventi negativi di Handsmaid Tale (Il racconto dell'ancella), il suo immedesimarsi non vuol dire farsi trascinare in una società totalitaria o essere costretta a partorire figli per altre coppie (si riferisce agli episodi del romanzo).

Un punto misterioso che non si capisce bene cosa voglia dire.Innanzitutto perché citare un libro, bellissimo tra l'altro, della Atwood completamente a caso?
Secondo poi, qual è il senso? Ci viene comunicato che se una donna legge un libro non ne verrà automaticamente plagiata rivendicando gli Hunger Games come Katniss o prendendo la barca come Ulisse? Più che mantenere il senso della prospettiva, mi pare dovrebbe essere una cosa normale, altrimenti bisognerebbe rivolgersi ad uno psicologo, temo.

5. Saprete facilmente come farla divertire.   Tutto quello di cui un lettore ha bisogno per vivere un'avventura è un posto dove stare comodi e una buona storia.

"Tesoro vorrei fare un viaggio."
"No amore, tu leggi, non hai bisogno di spendere e spandere per andare a vedere Londra o Tokyo, puoi sederti nella libreria sotto casa e sarai felice"
 "Ma non potremmo andare al cinema stasera?"
"No leggiamo, non ti diverti?"
"Una birretta fuori con gli amici?"
"E' più avventuroso pantofolare, guarda quante buone storie"
 "Ma neanche una passeggiata col cane?"
"Stiamo più comodi sul divano tesoro, leggi"
Dopo 365 giorni così immagino il grande divertimento.

6. Sarà capace di insegnarvi nuove cose.

E che cose saprà insegnarvi!
 E' in grado di insegnare cose solo perché legge? 
 Non credo che basti. Immagino che le trilogie sentimentali con uomini muscolosi, ricchi e villosi non abbiano lo stesso valore della Treccani. Piluccare romanzi casuali e mediamente mediocri e non aprire mai un saggio temo che non doni particolare arricchimento (anche se, bisogna a metterlo, aiuta gli uomini che non sanno proprio dove mettere le mogli quando hanno da fare, v. punto 1).
Inoltre, fatto non irrilevante, non basta leggere. Bisognerebbe capire cosa si sta leggendo o si finisce come la sentinella in Piedi che mentre manifestava contro la libertà altrui aveva il coraggio di leggere "Le origini del totalitarismo" di Hannah Arendt.


7. È curiosa. 

 Mah, non saprei. Per la milionesima volta: bisogna prima vedere cosa legge, non basta che legga. Poi, immagino siano curiosi anche i molti che non leggono, ma ascoltano musica che io non so neanche che esista, o tutti quelli che hanno la pazienza di scalare le montagne mentre io mi rotolo sul divano. Saranno curiosi i bravissimi in matematica e gli appassionati di cinema.
 Temo che essere curiosi non sia una prerogativa di chi legge, ma semplicemente di chi ha una passione.

8. Sa ascoltare. Chiunque passi ore ed ore a leggere le storie di qualcun'altro sarà di sicuro interessato a quello che avete da dire.

Ma anche no. Che razza di logica è? 
 Un conto è una storia ben scritta e appassionante, un altro la cartella medica della vicina ottantenne, i guai di vostro figlio che a 45 anni ancora non vede la via della laurea, un altro ancora l'indimenticabile racconto del vostro viaggio di nozze.
 Chi legge non è un boccalone che viene incantato come il topo da un pifferaio di Hamelin qualunque che ti racconta la propria giornata, ma una persona a cui piace calarsi in una storia che ha scelto, è libero di abbandonare se la annoia e che, soprattutto, nessuno le ha imposto.
 Quindi no, il lettore non sa ascoltare a prescindere.

9. Saprete sempre cosa regalarle.

Consiglio giusto se usato con parsimonia.
 Un libro è come un diamante, per sempre. Quindi vuol dire che se regalate un libro bellissimo una se lo ricorda per sempre, ma se ne regalate uno che fa schifo o prende il vostro interlocutore per scemo allora il danno sarà eterno. 
 Detto ciò, (potete sempre cavarvela con un buono regalo da spendere in libreria) non si può regalare SEMPRE un libro. Anche una vacanza è gradita, un vestito, una cena, un concerto. Non fate come i miei parenti che un anno a Natale mi regalarono 12 dico 12 libri. 
Splendido regalo direte voi, peccato che non me ne piacesse uno, rispondo io. Era l'epoca in cui andava di moda Cristian Jacq, ve lo ricordate? Egizi romanzati. Una palla epica. L'anno dopo ho dovuto diffondere la voce che ok, ero una grande lettrice, ma gradivo ricevere anche altre cose, come tutte le persone del globo.

10. Ha una grande memoria per i dettagli. 

Mah, non so, io ad esempio ho memoria per i dettagli, ma selettiva. Come hanno sempre detto i miei maestri e professori: la ragazza si impegna molto, ma principalmente in quello che le interessa, per il resto tralascia. Perciò ho una memoria di ferro per i particolari che trovo avvincenti e particolari, ma per il resto potrei ignorare un elefante che mi cammina davanti in pieno giorno.
 La lettura non ha nessun ruolo in questo mio esercizio.

11. Non vive fuori dal mondo, non importa in quale universo parallelo sia immersa. 


Mah, no, i lettori non vivono fuori dal mondo. Anche se è uno stereotipo comune quello della povera scema (raramente il povero scemo) che pensa di realizzare i propri sogni proprio come le protagoniste dei romanzi d'amore(Sansa Stark dimostra come ciò porti solo guai e sofferenza), in generale i lettori hanno i piedi ben piantati per terra. 
Poi possono o leggere saggi e libri che li tengono ben piantati nel mondo contemporaneo e li rendono anzi assai più consapevoli di chi non legge e guarda la tv dieci minuti al giorno, fregandosene di tutto, oppure romanzi che li aiutino a straniarsi per un po' dal mondo reale, perché allentare ogni tanto serve.
 Il punto 11 comunque è in contrasto col 4, il punto in cui ci viene ricordato che una donna che legge non è per forza vittima di circonvenzione di incapace da parte del tomo che sta leggendo.

12. L'aspetto migliore di uscire con una lettrice?
Probabilmente vi incoraggerà ad aprire un libro, così anche voi potrete godere dei benefici della lettura. 

Forse l'unico punto vero di questo elenco inquietante.
  I lettori se non pedanti e davvero appassionati possono riuscire a contagiare i non lettori, specialmente se ci dividono il letto e possono usare ricatti degni della "Lisistrata". Una donna lettrice, ma anche un uomo lettore, che francamente non vedo questa grande differenza di genere, sanno a quali libri rifarsi per ricattare la propria dolce metà.

 E voi di questo elenco, cosa ne pensate? Sono troppo in bacchettone mood?

7 commenti:

  1. Sono perfettamente d'accordo con te. Anche io sono rimasta inorridita dall'articolo dell'Huffingont e sono contenta tu abbia distrutto per noi tutti quei 12 punti insensati :) Brava, continua così!

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  2. sono basita, perché fare 12 punti di niente? almeno fanne 5 o 6 o 10, no, 12. che poi come hai notato, solo l'ultimo è sensato, poteva evitarsi tanta fatica e farci un tweet invece di un articolo. baaaah.

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    1. Premettendo che io detesto gli elenchi sui motivi per uscire con una persona, se proprio un giornalista è costretto a farlo (perché metto in conto anche la costrizione), se ne potevano trovare di più carini, meno insensati e folli, perchè davvero, il punto 4 non si capisce neanche che voglia dire.

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  3. Questo è il commento che stavo per scrivere: "Mah, io ne deduco che semplicemente l'autore non è un lettore, visto che pare non sapere assolutamente di cosa stia parlando." Poi, per scrupolo sono andata a vedere la firma dell'articolo, è una donna! A questo punto sospendo il giudizio per mancata comprensione dei fatti...

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  4. Mi dissocio da quasi tutti i punti, in particolare il 5 (io leggo molto, ma la storia e l'avventura sono l'ultima cosa che mi interessa in un romanzo), l'8 (spengo volentieri il cervello quando parlano di qualcosa che non m'interessa) e l'ultimo, che sa tanto di testimoni di Geova.
    Per il resto, mi sembrano banalità che potrebbero valere per tutti, lettori e non, e nessuno.
    Ben vengano i regali di libri, purché direttamente dalla wishlist di aNobii :)

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  5. Io penso esattamente quello che hai scritto tu nel titolo: un filino (ma anche di più) inquietante, con punti fumosi e altri insensati. E anch'io li avrei demoliti tutti con le stesse tue identiche riflessioni, compresa quella sull'ultimo punto - anche se io stessa, grande lettrice, sto con un uomo cui leggere non interessa per niente né ora né probabilmente mai. Però riesco a trascinarlo in libreria con me senza farlo protestare troppo, è una conquista anche questa! ^^

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  6. L'articolo e' interessantissimo, dato che mostra il modo in cui una persona che non ha letto un libro in vita sua vede chi legge. Ovviamente, il giornalista e' uno che non dovrebbe entrare nella sede di un giornale se non per lavare i vetri.

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