mercoledì 26 luglio 2017

Piccole recensioni tra amici! Un pessimo Bianchini (e il ricordo di un ottimo Bianchini), una Yoshimoto quasi decente e un bel manga. E in tutto questo: giù le zampe dal lago di Bracciano!

Nonostante i miei buoni propositi di dedicarmi sono ai disegni che vanno, non ho capito bene perché a rilento, dopo aver letto l'ultimo di Banana Yoshimoto, sono stata presa da un attacco di astinenza da scrittura e ho deciso che dovevo sfogarmi almeno con un piccole recensioni tra amici.

 In questi ultimi tempi in realtà non sto riuscendo a leggere quasi niente che non siano fumetti, probabilmente perché il mio cervello è ormai settato su quello, ma confido che in vacanza riuscirò a leggere un bel po' di tomi pasciuti (la prossima settimana andrò a fare il pieno).

 Intanto eccovi un mix di cose lette ultimamente, consigli, sconsigli e persino il mio primo suggerimento di un tomo in lingua inglese (miracoli).

 Buona lettura!


"INSTANT LOVE" e "SIAMO SOLO AMICI" di LUCA BIANCHINI ed. Mondadori:

Anni fa, quando macinavo crediti universitari facendo un tirocinio di qualche triliardo di ore in biblioteca, trovai tra i libri da catalogare l'opera prima dell'ormai famoso Bianchini, "Instant Love". 
 Nonostante il titolo e la copertina un po' sole cuore amore, decisi di leggerlo e, stranamente, non rimasi delusa, anzi.

 La trama era, per la narrativa italiana, alquanto originale: due ragazzi, entrambi maschi ed etero, uno, tra l'altro, in procinto di sposarsi con una strafiga per niente oca, si incontrano casualmente in treno e da quel momento non riescono a smettere di pensarsi.

 Per una serie di motivi riescono a incontrarsi di nuovo e si frequentano come amici, amicissimi, e nell'amicizia viene inclusa anche la ragazza, che, ripeto, non era un insulso personaggio femminile di contorno, ma aveva una sua personalità molto definita.
 Poi, ad un certo punto, tra una cosa e l'altra,  arrivava per i due tizi il momento di affrontare la sconcertante verità: forse non sono amici, forse sono innamorati.

 Ma è possibile se non hanno mai sentito attrazione sessuale per altri uomini prima d'ora? Cioè uno si può scoprire bisex da un giorno all'altro?

 E' qui che stava la grande intuizione del libro,  usare  un argomento che, per voyeurismo e perché fa anche meno effetto (tanto delle lesbiche si dice sempre che è "solo una fase") viene affrontato di tanto in tanto tra donne, ma per i motivi opposti quasi mai tra uomini: la passione e l'innamoramento improvviso per una persona dello stesso sesso.

 Lo ricordavo fresco, intelligente, con molto ritmo e bei personaggi, tuttavia non avevo mai letto altro di Bianchini. Il fatto che improvvisamente piacesse a schiere di donne che solitamente leggono libri sole cuore amore non mi lasciava più ben sperare.

 Ma poi, in vacanza a casa dei miei vagava "Siamo solo amici" e mi sono detta che forse era solo pregiudizio. Non lo era.
 Adesso, bisognerebbe sapere com'è andata la storia editoriale, ossia se a un certo punto la Mondadori si è accorta di avere una papabile gallina dalle uova d'oro in casa editrice e abbia deciso di smussarne gli angoli gay che potevano limitarne il propagarsi, o se Bianchini abbia deciso, consapevolmente, di dedicarsi ad altre trame. 

 Il dubbio nasce proprio leggendo questo strano e inconcludente libri con pezzi di trama attaccati a caso in giro.

 La storia è quella di Giacomo, un portiere d'albergo a Venezia di mezz'età e Rafael un giovane e  avvenente ex portiere di calcio brasiliano ora in Italia per cercare la sua ex, celebre volto delle telenovelas.
  Dal titolo mi aspettavo una storia non dico come Instant Love, ma simile, ossia i due che, persi entrambi in relazioni etero inconcludenti, si rendono conto di non essere solo amici.
 Nella realtà dei fatti entrambi diventano immotivatamente amicissimi e si infilano in una serie di relazioni strane che coinvolgono, tra gli altri, una escort di un certo livello.

 Come se non bastasse, se ne sta, appiccicata senza senso, verso i tre quarti della storia, la vicenda giovanile di Giacomo, innamorato di un suo amico in gioventù senza mai realmente confessarlo neanche a sé stesso.

 Il libro è tremendo, il pezzo gay onestamente non c'entra nulla e tutti si regge sul niente.
 Perciò la domanda alla fine mi è sorta spontanea: la storia era nata come altro ed è stata poi rimaneggiata al punto da diventare irriconoscibile o in questo modo insensato ci è proprio nata?
 Visto che il precedente libro era così scoppiettante, un dubbio me lo sono fatta venire.

"Instant love" sì, "Siamo solo amici" evitatelo con cura.


"ANOTHER WORLD" di BANANA YOSHIMOTO ed. Feltrinelli:

 Quest'anno finalmente mi ero decisa!
 Banana Yoshimoto cara, ho riposto in te i miei migliori ricordi di adolescenti, ma adesso è giunto il momento di smetterla di darti i miei soldi. 

 Saranno almeno una dozzina di anni che sforni un libro peggiore dell'altro, quella fiamma così originale che ardeva in te e sapeva raccontare con tranquillità cose incredibilmente anticonformiste, si è spenta per sempre.
 Questo senza contare che questa quadrilogia è mortalmente noiosa, il secondo libro addirittura è di una tale bruttezza che non credo sia neanche qualificabile come tale. Perciò mi sono detta: con tutto il rispetto per l'autrice è ora di lasciar andare.

 Poi ovviamente ho visto un video in cui Banana Yoshimoto raccontava come in quest'ultima opera avesse voluto indagare le difficoltà del mondo lgbt in Giappone (dove l'omosessualità è vista come una fase anche diffusa nell'adolescenza, ma un segno di infantilismo se permane anche in età adulta) e quindi sono rimasta fregata.

 L'ho comprato e devo dire che è sicuramente il libro migliore della quadrilogia (o tetralogia che dir si voglia) e forse anche uno dei suoi ultimi più decenti, per quanto sempre lontana anni luce da "Kitchen" e co.

 La storia, saggiamente, tronca di colpo quella che era stata nei primi tre libri: non più la noiosissima Shizukuishi, coltivatrice spirituale di cactus che diventa segretaria particolare di una coppia di sensitivi gay, ma direttamente Noni, sua figlia ventenne.

 Noni è la figlia che Shizukuishi ha avuto da Kaede, il sensitivo più potente della coppia, un bel ragazzo molto delicato che, all'inizio di questo libro è ormai morto.

  La storia racconta anche di come Noni sia stata cresciuta in questa famiglia con due papà e una mamma e parte da quando a Mykonos conosce un uomo giapponese che cerca di riprendersi dal lutto della moglie scomparsa.

 La moglie in questione era una sorta di gattara high level (cosa voglia dire lo scoprirete se leggerete il libro) e continua ad apparirgli in sogno per spiegargli dove ci sono gatti da salvare in giro per Tokyo.

 Noni, che si sta riprendendo a sua volta da una delusione amorosa, dopo essere stata lasciata dalla sua fidanzata storica, Sara, sente un'istintiva simpatia per lui e inizia una sorta di amicizia.
 La storia è lucida in alcuni tratti (molto bella la storia tra Noni e Sara) e si perde in un vago spiritualismo fatto di contemplazione e frasi alla Fabio Volo in altri (purtroppo il pessimo andazzo Yoshimotesco da tanti anni).

 Tuttavia devo dire che stavolta sono stata particolarmente sensibile al messaggio ecologico di fondo. 

 La madre di Noni prepara tisane con erbe di montagna che più persone vorrebbero capitalizzare in vari modi, ma lei si rifiuta sempre dicendo che fare soldi per fare soldi non le interessa: a lei basta di che vivere bene, tutto il resto non se lo potrà portare nella tomba e non potrà che peggiorare il mondo.

 Questa filosofia di vita, che è la stessa mia e che mi porterà all'indigenza prima o poi, in questi giorni mi trova particolarmente sensibile visto il caos dell'acqua a Roma. 

Il lago di Bracciano
 Io sono di Bracciano e sono mesi che il lago soffre, che si lanciano appelli per la sua salvaguardia e per l'inaccettabile comportamento di Acea che da accordi avrebbe dovuto smettere di pompare acqua molti e molti cm fa per non compromettere l'ecosistema.

 Ora che finalmente la regione Lazio ha preso in mano la situazione vedo solo terrorismo psicologico e poca responsabilità da parte di troppi, di chi fattura e vuole solo che la gallina dalle uova d'oro non chiuda i rubinetti (Acea) e di chi non capisce che c'è un bene superiore a cui tutti dobbiamo mirare: la conservazione del nostro pianeta, che ci dà tutto e a cui non diamo nulla.

 Razionare l'acqua (l'ho fatto per anni in Sardegna in estate) non ha mai ucciso nessuno, in compenso potrebbe salvare un lago millenario che si è sempre dimostrato generoso. 

 Una volta tanto ho capito forse il messaggio vagamente animista di Banana Yoshimoto (che non per nulla è giapponese, terra di shintoismo): dobbiamo imparare a rendere grazie alla natura e quando si dice grazie si intende proprio GRAZIE. 

 Forse se non ci fosse stato questo evento il libro mi sarebbe sembrato anonimo come tutti gli altri, ma in parte la magia dei libri sta proprio in questo: sanno illuminare angoli sempre diversi della nostra vita a seconda del momento. Un libro non ha una vita, ne ha mille, tutte quelle che abbiamo noi.

Ps. Ho già sfrangiato le scatole sui social con la storia del lago di Bracciano. Chi volesse saperne di più, può andare sul sito dell'Ente Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano e trovare tutti i documenti: http://www.parcobracciano.it/889/emergenza-lago-di-bracciano.html.


MY LESBIAN EXPERIENCE WITH LONELINESS di NAGATA KABI ed. Seven Seas:

Per la serie "il mio inglese non è scarso come credevo", sono riuscita a leggere fruttuosamente almeno un manga in lingua anglosassone (spero comunque che qualcuno, che so Renbooks o J-Pop per citarne due, lo traducano)!

 "My lesbian experience ecc ecc" è un manga autobiografico piuttosto curioso perché racconta un argomento abbastanza nascosto e dibattuto nella comunità lesbica: esistono le escort per lesbiche? Pare di sì (non lo dico per moralismo, ma nulla so dell'argomento). E chi e perché ne fa ricorso?
 Questo manga racconta la storia dell'autrice, una tranquilla ragazza che, fino alle superiori aveva una vita normalissima.

 Con l'avvento dell'università si ritrova improvvisamente senza amici e ha una sorta di esaurimento nervoso che la porta a ritirarsi in casa, dove sviluppa una serie di problematiche alimentari e autolesioniste.

 La famiglia, ora supportive, ora oppressiva, riesce a trarla da parte di questo gorgo nero e Kabi riesce a uscire di casa e a trovare un lavoro.

 Tra alterne vicende, giunge ai ventotto anni, momento nel quale viene licenziata col consiglio di diventare una mangaka e Kabi prende una fatale decisione: non ha mai dato un bacio a nessuno perché è timida in un modo a dir poco patologico, DEVE uscire da questa situazione.

Come fare però se a peggiorare le cose c'è il fatto che è lesbica?

 In un attimo di follia prenota una escort e l'esperienza non si rivela traumatizzante come pensava. Certo, non è risolutiva, ma le porta la consapevolezza di quale sia il reale problema nella sua vita: la mancanza di veri amici. Amici che ti sostengano, amici che ti confortino, amici che ti consiglino e ti stiano accanto nei momenti difficili.

 Dove trovarli? Come fare?

 Il manga riesce nella rara impresa di raccontare un'esperienza potenzialmente scabrosa e pruriginosa in modo dolce, senza contare che la storia, potenzialmente drammaticissima (anoressia, autolesionismo ecc) viene narrata con un tono lieve, mai autocommiserativo, mai ansiogeno.

 E' una capacità che nel mondo del fumetto occidentale, molto più teso a un'introspezione drammatica, ancora manca.

 Straconsigliato! E traducetelo vi prego!
NB: Pur in inglese è una pubblicazione che in Italia può essere ordinata in libreria e non solo via internet.

3 commenti:

  1. #daje Bracciano!
    No, ma la morte a Venezia scopiazzata, che pochezza... l'anno scorso, al mare, lessi una Yoshimoto datata, non era malaccio. Magari la cercherò in biblioteca.

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  2. Bianchini, in questi ultimi anni, ha avuto un'involuzione sconcertante.

    e dire che agli inizi (diciamo i primi 3-4 libri) "prometteva" bene.

    poi il nulla, o quasi.

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  3. Ho letto, stanotte, Istant Love di Bianchini e non mi è piaciuto molto. L'ho trovato scritto non benissimo, pieno di luoghi comuni, e con l'evento principale della storia (il bacio fra i due uomini) assolutamente senza alcun senso, senza alcuna base posta prima. Ho quasi creduto di aver comprato il Bianchini sbagliato, ahah!
    Però in questo periodo vorrei leggere romanzi con protagonisti maschili gay, puoi consigliarmene qualcun altro?

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