Quando ero piccola leggevo spessissimo i Gente di mia nonna.
Anzi, per la verità li ho letti fino a pochi anni fa, e grazie a loro posso elencare qualsiasi casata regnante in Europa dalla settima generazione in poi.
Se c'è musica per le orecchie dei giornalisti di testate del genere, è il suono di qualche reale che annuncia fidanzamenti, matrimoni e figli.
Avendo poi la stessa età del principe Harry d'Inghilterra e due in meno del principe William, leggevo continuamente articoli su questi due bambini, poi adolescenti che "rubavano il cuore delle coetanee di tutto il mondo".
Il mio, è vero, non l'hanno mai rubato, ma nel mio caso sarebbe stato più facile se avessero avuto una sorella (per inciso la cugina Eugenia non è poi così male).
Però in effetti era piuttosto strana l'idea che qualche mia coetanea potesse accasarsi con un nipote, anche non diretto, di Enrico VIII.
Doveva suonare strana anche alle mie coetanee, perché io di amiche e conoscenti pazze per William e Harry non ne ho mai avute.
In compenso ho avuto amiche che scrivevano lettere piene di dichiarazioni d'amore a Del Piero e altre che avrebbero dato un braccio per i Backstreet Boys. Insomma, c'era altra gente, altrettanto irraggiungibile, ma più papabile, da bramare.
Anche i romanzi rosa si sono accorti che non sono più i conti e i principi (per quanto, molti, non ne rifiuterebbero uno) a far palpitare il cuore delle Madame Bovary d'Europa e ormai vanno per la maggiore altri aitanti protagonisti.
Ma chi? Chi sono questi robusti e nerboruti giovani (qualche volta anche meno giovani, l'uomo di mezza età, se potente, tira parecchio) che rubano il cuore delle novelle Elisa di Rivombrosa della narrativa rosa?
Scopriamolo subito!
IL COINQUILINO:
Chiunque abbia coinquilinato sa che è più facile dividere la stanza con degli psicopatici che intonano messe nere e sacrificano capretti nelle notti di luna, che con persone sane di mente.
Tra gente che fa recapitare mobili in piena notte, trasferisce subdolamente il proprio fidanzato non pagante in casa, tenta di sedurre novizi in attesa di diventare preti (quest'ultima opzione mi è capitata, la coinquilina in questione era talmente folle che potrei scriverci dieci post), raccatta clochard per strada per dar loro un pranzo e un tetto (nobile gesto, magari avvisare prima, mi è capitato anche questo), insomma tra tutte queste possibilità, incappare nel coinquilino sano di mente-bonazzo è praticamente impossibile.
Con qualcuno questi bonazzi coinquileranno pure, ma a quel punto deve esserci anche la possibilità inversa: ossia che lui trovi attraenti le coinquiline femmine ed etero che si aggirano per la magione (oltre a dover essere a sua volta etero).
Insomma ragazze, fate prima a rimorchiare alla fermata del bus.
Tranne nei romanzi rosa. Nei romanzi rosa i coinquilini sexy, un po' selvaggi e liberi (o fidanzati incomprensibilmente con delle vere arpie), piovono a secchi.
Questi ghepardi con cui condividere l'affitto, si rintanano nelle loro stanze per poi uscire solo per flirtare con le coinquiline e rimorchiare a ogni sospiro.
Ovviamente stanno solo attendendo che la cerbiatta dagli occhi nocciola con cui litigano per chi debba buttare la spazzatura, cada loro tra le braccia e dimentichi all'istante l'intero programma di tutta la sessione d'esame successiva.
Ma a quel punto cosa importa? Staranno facendo vacanza da qualche parte, perché si sa, solo l'amore conta in questa vita.
L'AMICO D'INFANZIA:
Non c'è cosa più terrorizzante, credo, per molte donne, che pensare di finire come Charlotte York in "Sex and the city": una sognatrice vogliosa di accasarsi che alla veneranda età di 34 anni ancora non ne vede la via.
Il matrimonio è una cosa seria e tocca mettere la faccenda a posto il prima possibile, anche in culla possibilmente. Perciò cosa c'è di più romantico dello scoprire che sì, il mondo è vasto, ma niente è come il cortile di casa?
Tendenzialmente, verso i 24 anni (anche prima), dopo una qualche bruciante delusione amorosa che ha fatto perdere "fiducia nell'amore", "scavando abissi indicibili nell'animo" e "portando a chiudere per sempre le porte del cuore", salta fuori dalle tenebre del cosmo un qualche amico d'infanzia perso di vista epni prima.
I motivi per cui ci si è persi di vista in genere sono due:
1) Lei voleva allontanarsi da casa per scoprire il vasto mondo all'università per poi pentirsene dopo due anni, (in fondo al liceo non si stava così male e poi dov'è che vuole andare una ragazza sola per il mondo, eh??).
2) Lui ha commesso un qualche indicibile sbaglio che l'ha reso selvaggio e inavvicinabile.
Certo, forse c'è una persona che potrebbe aprire di nuovo il lucchetto del suo cuore e può essere solo la vicina di casa che conosce dall'età di due anni e nessun'altra.
Ovviamente tutti gli amici d'infanzia sono di sconvolgente bellezza, i ciospi non li conosce mai nessuno.
L'IMPRENDITORE (preferibilmente se è il vostro capo):
Forse questa è la più interessante delle incarnazioni del principe azzurro moderno: non più nobile titolato pieno di castelli e latifondi, ma imprenditore di successo, preferibilmente industriale dall'infinito patrimonio.
Le prede dell'imprenditore (o le cacciatrici dell'imprenditore, a seconda dei punti di vista), sono principalmente due:
La stagista che non vuole dargliela e che dovrebbe quererarlo per molestie sessuali sul luogo di lavoro.
L'imprenditrice rivale.
1) La stagista (o anche dipendente assunta di cui non si era mai misteriosamente accorto fino a un fatale viaggio di lavoro insieme) o lo ammira, inarrivabile nell'ombra, o lo trova un vero stronxo per cui lavora controvoglia (insomma, tocca pur campare in qualche modo).
Ovviamente appena il capo dei capi posa lo sguardo marlupino sul suo parco ragazze, tutte sono completamente dimentiche delle remore nutrite nei suoi confronti e nessuna corre a denunciarlo al sindacato, anzi, è tutto un deliquio che in confronto madame Pompadour era schizzinosa.
L'imprenditore che parte sempre con l'idea di "non farsi fregare", finisce per partire leone e tornare agnello, accettando compromessi sermpre maggiori in nome dell'amore.
Ci si impalma quasi sempre senza nessun contratto prematrimoniale.
2) L'imprenditrice rivale è la bisbetica domata 2.0.
Questa donna "inconsapevole della propria femminilità" (nonostante vestiti top e alla moda), dedita con furia al proprio lavoro, cerca solo un uomo che la scuota nel profondo risvegliando la sua vera natura, che insomma, si sa, che una donna che fa un "lavoro da uomo" proprio tutta donna non deve essere.
L'imprenditrice rivale non ha rivali finché non incontra lui, l'imprenditore che "abbatterà tutti i suoi muri" e "risveglierà i suoi sensi".
I due, in genere, sono appunto rivali (o lui è un nuovo collega che tenta di farle le scarpe), ma a furia di litigare verranno travolti dalla vera passione, il progetto a cui lavoravano insieme andrà benissimo e lei si renderà conto che la vita non è solo lavoro, ma anche amore (generalmente questo determinerà il fatto che lui, effettivamente, le farà le scarpe).
LA ROCKSTAR:
Quante rockstar planetarie esistono al mondo? Un po', non moltissime eppure rappresentano almeno il 10% dei maschi appetibili nei romanzi rosa.
Ragazzi (o uomini adulti), ricchi, tormentati e circondati da ragazze che "vanno bene per una notte" mentre loro sono in cerca "dell'amore vero". Ah, che disagio quel ginepraio di feste, folle adoranti e groupie avvenenti pronte a concedersi a ogni ardore!
La rockstar brama qualcuno di semplice, una ragazza acqua e sapone che lo riporti agli antichi giorni in famiglia, quando tutto era così facile, così semplice e nessuno ti assillava per chiederti un autografo pure in bagno.
La donzella in turno è di solito qualcuno che non conosce la rockstar neanche di striscio (una ragazza studiosa che non sa niente di cose così frivole) ed è proprio questo suo cadere dalle nuvole che attira la rockstar in questione, che vede in essa la prima possibilità dopo tanti anni, di essere "solo sé stesso".
In alternativa è una dolce fan che si ritrova a condividere con lui qualche momento assurdo per motivi altrettanto assurdi e lui "proprio non riesce a togliersela dalla testa".
In ogni caso uno dei due ha qualche trauma nel passato da superare, qualche groupie (una cattiva ragazza) seminerà zizzania tra loro, ma l'amore trionferà.
IL FRATELLO (di lui):
Per rendere tutto più contorto o più frizzante o più proibito, può capitare spesso che il principe azzurro in realtà sia un principe azzurro fake.
Se tutto è iniziato nel migliore dei modi, senza intoppi, se lui è bello bellissimo, fantastico fantasticissimo, dolce dolcissimo, e tanti altri issimi, ha di sicuro un fratello maschio gemello o più o meno della stessa età.
Questo fratello in questione (che spesso ha, tragicamente, un nome simile) in genere è la pecora nera della famiglia o ha qualche altro motivo per cui è legatissimo al fratello, ma, dopotutto, "un'anima solitaria".
La donzella, in procinto di sposarsi o di fare qualche altra cosa di fondamentale importanza (conoscere i genitori di lui), all'inizio non capisce proprio "come possano essere fratelli" e lo disprezza, ma poi, col tempo, capisce che il suo cuore inizia a palpitare per il fratello sbagliato. Come risolvere l'incestuosa situazione?
Spesso ci pensa il fratello fantasticissimo trovandosi un'altra donna per la quale lasciarla oppure capisce che il fratello e la sua fidanzata sono in realtà "fatti l'uno per l'altra" e si fa cavallerescamente da parte.
Palpit palpit.
Ho dimenticato qualcuno? Se sì testimoniate nei commenti!
Meno male, pensavo alla categoria finale stile Lannister e stavo oer rivedere l'aperitivo 😂
RispondiEliminaIo avrei aggiunto la categoria del manovale/ muratore/ tuttofare che per una qualsiasi ragione si trova obbligato controvoglia a mettere mano alla casa della protagonista: all'inizio litigano per qualsiasi cosa, poi sboccia l'amore più folle e profondo. Di solito è proprietario dell'attività (quindi ricco) alto e muscoloso per via del lavoro fisico che svolge. Ma dico, voi avete presente i muratori che girano in Italia?!?!
RispondiEliminaOddio, non ho presente nessuna trama con un aitante muratore protagonista. Non è troppo proletario (anche se proprietario della ditta)P
EliminaA me ne sono capitati un paio, uno di Lisa Kleypas, l'altro non ricordo ma abbastanza recente, e naturalmente erano tutti e due diventati ricchissimi tirando su muri e pareti... dalla bergamasca con furore...
EliminaIl muratore/operaio è un grande classico!
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=lmVexzzVfDA
Comunque ho il vago ricordo di un Harmony di mia madre con protagonista maschile un tizio "factotum" tipo operaio aggiustatutto. Ma parliamo di decenni fa.
Però recentemente mi hanno passato un romanzo la cui trama potrebbe somigliare a quella tratteggiata da Unknown. Solo che è un mattone ed è in inglese, per cui non l'ho ancora letto. Vi saprò dire XD
Mai nessuna che si innamori del cameriere gentile o del commesso carino, eh? Eppure, stando alle mie limitatissime e personalissime statistiche, è quella la categoria che nella realtà fa più colpo ;P
RispondiEliminaCerto che a vedere 'sta carrellata di orrendi cliché, ci si rende conto che i romanzi rosa per donne sono intrisi di maschilismo. Bleah!
...il bravo ragazzo, alla fin delle finite, non è mai minimamente annoverato, inutile
RispondiEliminaMa pensa, io sto per avere un figlio dal mio ex coinquilino, non pensavo di essere uscita da un romanzo rosa!
RispondiEliminaDoni speranza!
EliminaTutto bello, tutto giusto ma... credo di interpretare il sentire comune affermando che vorremmo sentire altri racconti delle Megavventure Fantastiche di Gesualda (che, ricordiamolo... "Likes Gesù").
RispondiEliminaTipprego!
Gesualda, eh...dovrei trovare il libro adatto per raccontare la sua incredibile follia
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