giovedì 21 agosto 2014

Il triangolo no, non l'avevo considerato. Combinazioni varie ed eventuali di scrittori famosi che hanno triangolato tra di loro con risultati alterni: suicidi, pianti, amicizie indissolubili e scomparse inquietanti.

 Un tempo, quando la musica italiana era vivace e seria e per vedere qualcosa di sessualmente alternativo non dovevamo ancora invocare Raffaella Carrà o il povero Tiziano Ferro che sventola la bandiera solitario e comunque gorgheggiando di faccende normalissime, come rotture amorose e lacrime, un Renato Zero preconversione (e pre pinocchiaggine) gorgheggiava ricoperto di paillettes: "Il triangolo no non l'avevo considerato".

 Erano gli ultimi scampoli di un'epoca assai meno noiosa della nostra, (il cui massimo della trasgressione che ci rimane è Kim Kardashian nuda su una specie di moto) e ricordavano anche in musica (no dimenticare pure "Pensiero stupendo" e "Resta vile maschio dove vai?") che nella storia chiunque ha provato a istituzionalizzare quella che è la combinazione amorosa più diffusa tra gli esseri umani dopo la coppia: il triangolo.

 Pochissimi ci sono riusciti, la maggior parte sono periti nell'intento (fisicamente o psicologicamente), innumerevoli ne hanno scritto. Ora, non ricordo esattamente quale sia stata la causa scatenante che al mare mi ha portato l'idea di codesto post, ma mi sono chiesta, quali sono più famose triangolazioni amorose tra scrittori nella storia?
 Ecco una breve carrellata.

SYLVIA PLATH-TED HUGHES- ASSIA WEVILL: 
Diciamo anche che era un triangolo
di strani scrittori tutti belli come attori
Caso di triangolo portato fino alle sue più tragiche conseguenze. Sylvia Plath e Ted Hughes erano sposati da qualche anno e avevano due figli, i lavori di entrambi iniziavano a dare i sospirati frutti, quando per uno di quei giochi del destino, diedero in affitto la loro casa di Londra ad una coppia di sposi.
Assia Wevill
La lei della coppia era Assia Wevill bellissima aspirante poetessa di origine ebraica di cui Hughes si innamorò all'istante. I due iniziarono una relazione che sfociò nel suicidio della Plath  che, già mentalmente provata, non resse l'abbandono del marito per Assia. Mentre Hughes iniziava così un'opera di censura e rimaneggiamento delle opere della defunta moglie, Assia iniziò ad esserne ossessionata come donna e poetessa. Sei anni dopo, al culmine del suo delirio, si suicidò uccidendo anche la figlia avuta col poeta, nello stesso identico modo in cui si era uccisa la Plath. Hughes è stato indicato da più parti come corresponsabile morale delle due morti. Fatto sta che la sua successiva compagna, rimasta tale fino alla sua morte, non fu più una poetessa, ma una pratica infermiera.

SARTRE-DE BEAUVOIR-ALGREN:
 Li cito sempre, ma non citarli in un post sui triangoli amorosi non avrebbe senso. Sartre e de Beauvoir sono forse l'inarrivabile archetipo per tutte le coppie desiderose di scrivere un finale felice per i propri triangoli amorosi. 
 Fino alla fine tennero fede al loro proposito di non sposarsi e avere tutte le relazioni parallele della terra mantenendo però la loro unione come principale e indissolubile.
 Se Sartre pur con tutte le donne che lo circondarono fino alla fine dei suoi giorni sembrò non vacillare mai, la de Beauvoir ebbe in realtà un altro grandissimo amore, lo scrittore americano Nelson Algren. Giallista all'epoca famoso, visse un'intensa storia d'amore con la scrittrice francese che ne descrisse i contorni ne "I Mandarini" attribuendola alla protagonista. Se si deve dar ascolto a quanto scritto nel romanzo, la storia d'amore terminò perché Algren, conscio di non poterla mai avere, se ne disamorò causandole un dolore grandissimo. E' il prezzo da pagare per il triangolo perfetto.
 Per chi volesse saperne di più esiste un bel libro di Fernanda Pivano "Lo scrittore americano e la ragazza perbene" ed. Tullio Pironti.

HENRY MILLER-JUNE MANSFIELD-ANAIS NIN:
Ho scoperto che hanno anche fatto un film "Henry&June" con Uma Thurman
nelle vesti della povera Nin. Non so se voglio vederlo.
Triangolo eccentrico che può scatenarsi nel mitico caso in cui almeno uno dei tre sia bisessuale, non ebbe un centro preciso. Henry Miller dopo un primo matrimonio incontrò June Mansfield che credette immediatamente al talento letterario del marito e si prodigò in ogni modo per permettergli di pubblicare. Lo mantenne, sostenne e ispirò per sei lunghi anni e fu in qualche modo ricambiata apparendo nei romanzi più famosi del marito. Fu nella solita Parigi degli anni '20 e '30 che incrociarono Anais Nin. Era essa una saggista e scrittrice che nel vederli rimase assolutamente folgorata. Da June. Iniziò così un triangolo che portò al celebre sodalizio intellettuale tra Miller la Nin, che peraltro, quasi per gioco, accettò di scrivere una raccolta di racconti erotici, scoprendosi particolarmente portata. Anche lei comunque non mancò di immortalare June nel suo "La casa dell'incesto".


VIRGINIA WOOLF -VITA SACKVILLE WEST - VIOLET TREFUSIS:
  Sackville-West, poetessa e scrittrice, esperta di giardini (i suoi libri al riguardo stanno tornando in auge) per la quale si ispirò per il suo "Orlando", ma ignoriamo magari che in realtà rimaneva la parte periferica e più debole di un triangolo che vedeva la sua coppia principale nel rapporto che Vita aveva con la scrittrice Violet Trefusis. Le due scrissero assieme anche un libro, "Challenge" e viaggiarono molto, nonostante Vita mantenesse nel frattempo un rapporto molto stretto col marito (anch'esso bisessuale).
Tutti sappiamo che Virginia Woolf amò appassionatamente Vita
 In ogni caso si scrissero grandi lettere d'amore, celebre quella di Vita che comincia col mitico attacco "Sono ridotta ad una cosa che desidera Virginia". Ne esisteva una bella raccolta, "Adorata creatura" ed. La Tartaruga.

JULES ET JIM: 
O meglio il triangolo tra lo scrittore francese Henri-Pierre Roché, lo scrittore tedesco Franz Hessel ed Helen Grund, giornalista e intellettuale , membro della resistenza e moglie di quest'ultimo. Roché si ispirò al loro triangolo per scrivere il romanzo "Jules e Jim", reso immortale da Truffaut. In esso Roché sublimò quel fortissimo sentimento d'amicizia che nonostante la complessa relazione incrociata, lo legò per sempre a Hessel. Conosciutisi prima della guerra, si troveranno divisi senza mai smettere di scriversi e al loro nuovo incontro, nel 1920, Hessel è sposato con Helen che si innamora perdutamente di Roché. I due anni 1920-21 sono una bolla in cui vivono il sogno di un triangolo perfetto. Il film finisce con Jim (Roché) e Katherine (Grund) muoiono annegati, mentre Jules sopravvive. Fu forse un epilogo che Roché scrisse per consolarsi in vecchiaia della perdita del suo amico. Quando uscì il libro, nel 1953, infatti, Hessel era l'unico morto da molto tempo.
 Per saperne di più, oltre al romanzo, sappiate che è recentemente uscita una biografia di Helen Hessel: "Helen Hessel, la donna che amò Jules e Jim" di Marie-Francoise Peteuil ed. Baldini e Castoldi.

AGATHA CHRISTIE:

  Quello di Agatona nostra non è un vero triangolo amoroso tra scrittori famosi, ma merita indubbiamente una citazione. 
 Recentemente è stato rieditato un libro di Jared Cade "Agatha Christie e il mistero della sua scomparsa" ed. Giulio Perrone. Forse non tutti sanno che la giallista scomparve per un periodo di undici giorni. Nessuno sapeva dove fosse finita, la sua auto trovata in un fosso, un marito e una figlia a casa che asserivano di non sapere nulla. Venne trovata una decina di giorni dopo, si disse in stato confusionale e subito se ne partì per le Canarie con la figliola. Cos'era successo? Ufficialmente aveva avuto una sorta di crollo di nervi a seguito della morte della madre. Ufficiosamente forse Agatha voleva architettare lo sputtanamento matrimoniale del secolo. Il marito infatti, mentre lei scriveva, aveva stretto una relazione con tale Nancy Neele (il cui cognome Agatha usò per registrarsi alle terme dove si era rifugiata) e si era deciso ad abbandonare la moglie. Agatha, alla notizia, aveva reagito architettando un piano machiavellico che forse, se ben riuscito, avrebbe potuto gettare il discredito e il sospetto su suo marito e l'amante, rei di averla fatta sparire. Non le riuscì, divorziò comunque con grande dolore, ma si tenne il cognome e forse anche un po' di soddisfazione.



Mi spiace non aver citato nulla di medievale o moderno, se a qualcuno viene in mente qualcosa faccia un fischio!

5 commenti:

  1. Nel saggio di Santagata su Dante Alighieri, se non ricordo male, indicava alcuni indizi su una storia d'amore del Poeta con un altra donna durante l'esilio, mentre era formalmente sposato con Gemma Donati. Senza seguito, perché non ci sono notizie di rotture o dissidi con la moglie. Non era ovviamente Beatrice, primo perché ormai morta, secondo perché Beatrice era più un espediente letterario che una relazione concreta di qualsiasi tipo. Mi è difficile ritrovare un riferimento puntuale. Se lo ritrovo te lo dico.

    Personalmente sono monogamico perché per me è già un problema una relazione, con triangoli e quadrilateri farei macelli a non finire. (In effetti poi i macelli succedono...)

    Ma come ti vengono questi post? Li stai raccogliendo per pubblicarli, vero?

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  2. Io ho visto "Henry&June", non è niente male. Se non sbaglio c'è persino un giovane Kevin Spacey in un ruolo secondario. Però Uma Thurman fa June, non Anais. Figuriamoci, con quella faccia! :D

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  3. Ah, la de Beauvoir che scriveva "la tua ranocchietta francese" a Algren è impagabile!

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  4. Se poi ci spostiamo nell'Europa orientale, sempre nel periodo tra le due Guerre, troviamo il famoso triangolo tra Vladimir Majakovskij, Lilija Brik e suo marito Osip.
    Qualcuno vede in questo rapporto e il fatto che lei comunque restasse in un certo senso fedele a suo marito la causa del suicidio del poeta.
    (Anche se in realtà i motivi di tale gesto furono più politici che sentimentali)

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  5. Allora, il libro ha ISBN 9788804631828, è di Marco Santagata e parla della vita di Dante. Da p. 197 a p. 205 si descrive l'esilio di dante attorno al 1307, dove Dante passa dalla Lunigiana al Casentino. Si allude ad indizi che vedono Dante innamorato di una donna di cui non si sa nulla, ma che non è la moglie, né una nobile famosa.

    Ok, non siamo nel tuo caso, perché né Gemma Donati né questa donna misteriosa sono scrittrici. Un triangolo scaleno. :-)

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