giovedì 10 dicembre 2015

Cosa regalo quest'anno a Natale? 5 Consigli per 5 categorie a cui non si sa mai che libro prendere: ipermegalettori, conoscenti di cui non ce ne frega quasi niente, amici lontani, branchi di collegi e gente che detestiamo.

 Ok, abbiamo passato la linea gotica dell'Immacolata Concezione (che poi sulla pagina di fb mi dicono non essere quella di Cristo, ma della Madonna stessa, devo dire che ho resettato completamente le mie conoscenze del catechismo).
 Da questo momento in poi ogni giorno è buonissimo per mettersi a fare i regalanti perfetti.
 Per questo, sperando di riuscire a seguire decentemente la faccenda, inizio un ciclo di post a tema regaloso cercando di esservi di aiuto nel propinare a parenti, amici, conoscenti e nemici, i libri a loro più graditi e sgraditi. 
 Non abbiate tema se il libraio ha una fila di trentacinque persone davanti al punto informazioni e non sapete dove mettervi le mani! 
 Oggi inizio con una serie di dritte per capire a quale scaffale della libreria indirizzarsi nei casi di regalo più ostico che vi si possono presentare in questi giorni di fiocchi di neve inesistenti, germogli pieni di gioia, negozi stracolmi e futuri litigi coi parenti.
 Siete pronti? Siete caldi? Via!


COSA REGALARE AGLI AMICI CHE VEDI POCO PERCHE' ABITANO IN ISLANDA (et simili) MA VUOI RICORDARGLI CHE IL VOSTRO LEGAME E' INDISSOLUBILE:
 In questa epoca di nuove migrazioni, anche di lusso, spesso i nostri migliori amici sono finiti a vivere in paesi stranieri: bene che va a Londra, male che va in Canada o in Australia. Il lato positivo è che quando vogliamo viaggiare abbiamo sempre un posto dove trovar ricetto senza buttare soldi negli ostelli, il lato negativo è che sono i nostri migliori amici e non possiamo vederli quando ci piacerebbe o ne abbiamo davvero bisogno (sì, ok c'è skype, ma io sono ancora una fan della vita reale). 
Tra l'altro sono significativamente drogata di madeleine, sarei
capace di mangiarne chili
Il regalo di Natale diventa perciò un nuovo modo non solo per dire ai nostri amici quanto gli vogliamo bene e quanto ci mancano, ma anche quanto, nonostante tutto, loro rimangano le persone più importanti della nostra vita (e no, gli amici che si rifaranno non saranno MAI come noi).
 Per poter vincere la battaglia della lontananza e delle nuove amicizie che sicuramente si faranno, avete un'arma formidabile: l'effetto nostalgia. 
 Gli amici d'infanzia e giovinezza sanno di noi cose che anche i migliori amici adulti non sapranno mai, ci hanno visto crescere e insieme ci sono state innumerevoli scoperte e prime volte. Questo legame è quello che ci permette di rivederli dopo un anno per poche ore e dire: caspita, mi sembra di averti visto ieri!
 Perciò quando scegliete un libro per i vostri migliori amici lontani cercate sempre qualcosa che rimembri altro, una madeleine proustiana di carta. Per fare un esempio di vita vissuta (che spiega anche il motivo per cui questo pezzo è melenso): una delle mie migliori amiche abita a Londra, tra noi c'è un giochetto sui Beatles da 17 anni ormai e assicuro che le nuove chicche sui Fab Four non mancano mai. Ricordate: effetto nostalgia, e non piangete.


COSA REGALARE AGLI AMICI CHE PERO' IN REALTA' SONO CONOSCENTI CHE PERO' DEVI FARGLI UN REGALO COMUNQUE:
 A Natale, specialmente chi torna a casa dopo un anno passato a 1000 e più km di distanza, è un turbinio di ricongiungimenti. Rivedi parenti, amici e quella gente che un tempo ti era amica, ma la distanza ha chiarito che se non fosse per facebook non vi sentireste più da un pezzo. 
 Epperò. I social network ormai hanno impedito di tagliare naturalmente i ponti con una serie di rami secchi coi quali, dopo un tempo ragionevole non sai più che farci, condannandoti a rivederli fingendo calore (certe volte un po' il calore poi ti torna, la maggior parte delle volte no). 
 La variante sono quel corposo gruppo di amici di amici o di compagni di zumba e Yoga o gente con cui condividi qualche pomeriggio effettivo durante l'anno, ma senza trasporto. Insomma, stiamo parlando dei poco poco più che conoscenti, ma non ancora o non più amici.
 Cosa regalare a questa gente per Natale in libreria? Non ci vogliamo spingere oltre il pensierino e facciamo solitamente bene, perciò dateci di Newton et simili come se non ci fosse un domani. In questo caso non conta davvero il titolo (a meno che non abbiate intenzione di approfondire l'amicizia e allora è un'altra storia e anche un'occasione per farlo), ma il pensiero.
 La Newton ha di buono che esistono edizioni di classici con una loro dignità estetica (e in questo caso è più la forma che il contenuto quello che conta) a pochissimo. In alternativa sappiate che esistono moltissimi gialli sotto i 5 euro, il sempreverde "Amico ritrovato" ed. Feltrinelli a 5 euri, raccolte di poesie che si aggirano attorno a quella cifra. Buttatevi sui classici in questi casi quello che conta, soprattutto se volete continuare a veleggiare sulla conoscenza semplice, è rimanere il più neutri possibili. Rapporto neutro, libro neutro (non brutto eh, neutro).

UN REGALO SENTITO PER UNA PERSONA CHE NON SOPPORTI:
 Allora, magari non si evince dal blog, ma generalmente non sono una persona rancorosa. Ciò non toglie che quando qualcuno mi sta sulle scatole ci sta seriamente.
Idee regalo per la vostra lista nera 
 Detto ciò, certe volte non potete esimervi dall'ipocrisia del regalo.
 Magari la persona che vorreste fosse a Bangkok con Giusy Ferreri e Baby K è il marito di vostra sorella, magari è il vostro capo, magari fa parte di una di quelle cerchie di amiche in cui tutte cinguettano come dei passerotti in calore e se non vi unite fate la figura delle asociali scontrose (lo so, anche io cerco di starne costantemente alla larga, ma la vita, prima o poi ti ci rificca dentro).
 Cosa regalare a questi fiori putrescenti del vostro cuore? Tutto ciò che non vogliono. Se sono capre ammaestrate rifilategli Adorno e Agamben, o l'ultima biografia di Hanna Arendt. Se ostentano buon gusto questo Natale avete l'imbarazzo della scelta con le biografie di cui non sentivamo il bisogno: Mara Venier, Loredana Berté, Luca Tommassini. Poi potete regalare inquietanti libri di fotografie insistendo su quanto vi siano costati, gialli di serie Z e tutto quanto il trash contemporaneo possa donarvi. Sbizzarritevi e testate il disgusto su voi stessi: qual è il libro che proprio non vorreste vi regalassero?
 Ah, ovvio, c'è sempre la possibilità che possano renderlo. Rendeteglielo impossibile dicendo che l'avete comprato dall'altro capo d'Italia o in una libreria che ha chiuso cinque mesi prima, non avete più lo scontrino, non ricordate neanche l'indirizzo di quell'Autogrill sull'autostrada del Sole in cui avete fatto frettolosamente l'acquisto.
 A Natale puoiiii, fare quello che non puoi fare maiiiii

COSA REGALARE AI COLLEGHI PARTE II:
L'altro giorno si è presentato a lavoro un signore distinto ed evidentemente danaroso chiedendoci dei libri da regalare alle sue "ragazze", donne sui 25-30 che lavorano, mi è parso di capire, come segretarie alle sue dipendenze. Il tipo guardava il collega, ma cercava il mio sguardo rassicurante, certo che in quanto donna giovane avrei compreso le esigenze consigliandogli qualche "romanzo rosa" adatto alle giovini.
 Oltre a trovarla una roba evidentemente sessista (perché donne sui 25 anni dovrebbero leggere romanzi rosa e perché io più del mio collega dovrei comprenderlo?), ho comunque compreso il suo disagio, quello di chiunque si trovi a dover fare regali ai colleghi sotto Natale.
 Due anni fa avevo suggerito di regalare i libriccini da 1 euro di Stampa Alternativa.
  Il consiglio rimane valido, ma aggiungo altri consigli per tutte le tasche:
1) Cari dirigenti d'azienda e capitani d'industria, invece di industriarvi a cercare l'ultimo libro di Anna Premoli che magari le vostre sottoposte leggono Joyce e a sentirsi trattare come le segretarie di Mad Men possono indisporsi un attimo, andate sul politicamente corretto: carta regalo per tutte e non se ne parla più.
2) Cari colleghi normali di normali colleghi, avete diverse possibilità per ovviare il problema di dover fare un regalo a 10/20 persone spendendo una fortuna: la prima è cooperare con gli altri facendo regali comuni, ma rischiate di entrare in un ginepraio di "Ok, anticipa tu i soldi, poi te li ridò" e passare tutta la primavera a chiedere 5 euro come un impiegato del recupero crediti.
 La seconda è: Babbo Natale segreto. Fate l'anima della festa, scrivete i nomi di tutti i colleghi su dei foglietti e fateli pescare. Ognuno dovrà fare il regalo solo alla persona che pesca. L'idea sembra (e di certo è) cretina, ma toglie tutti da impacci memorabili, figuracce e vi solleva dal dover fare il regalo a tutto l'ufficio. Vedrete che vi asseconderanno e sarete liberi di fare il regalo solo ai colleghi che volete +1.
 (E a quel punto il libro da regalare al collega, a meno che non sappiate esattamente che gusti ha, sarà un'ultimissima uscita da classifica, regalo di circostanza perfect).

COSA REGALARE AL LETTORE STRAMEGAFORTE: 
Es. 1: ciondolo con la libreria di HP
Una vecchia puntata di Big Bang Theory mostrava i quattro nerd indignati dal fatto che un'edizione speciale di un fumetto (o un film, non ricordo) costasse un tot in più solo perché aveva un orpello da collezione. 
 Dopo essersi lamentati lungamente di essere carne da marketing e di volersi opporre ecco che scoprivano da internet l'esistenza di altri venti cofanetti dello stesso prodotto, ma in edizione limitata diversa. 
 Ecco, il lettore stramegaforte ha molte caratteristiche in comune coi veri nerd (anche se i veri nerd tendono a non includerli nel club se non mostrano passioni tecnologiche). E' il motivo per cui se avete un amico lettore stramegaforte, oltre a consigliarvi di regalare lui una stupenda carta regalo per una libreria (impersonale quanto volete, ma lui la vedrà come la chiave per lo scrigno delle meraviglie), vi do due consigli.
La candela del Faust
1) Cercate un'edizione particolare et speciale di un autore che gli piace (cosa in verità difficilina visto che in Italia raramente fanno edizioni con qualcosa di appetitoso per veri appassionati), magari illustrata, magari firmata, magari cofanettata.
 L'ideale se il megalettoreforte è una persona a cui tenete molto, sarebbe stalkerare un autore vivente a qualche presentazione durante l'anno per ottenere la sua firma.
 Il piano in verità ha il problema che, a scanso di colpi di fortuna, richiede una lunga preparazione, con appostamenti alle fiere del libro e in librerie della grandi città. Una volta l'ho fatto per una laurea di una mia amica. Gradì molto. Fossi in voi tenterei la caccia.
2) Se il gadget non va al lettore, il lettore va al gadget. Ossia, se il massimo che l'editoria sa produrre è un paio di cuffie in allegato a Nicholas Sparks, ricordate sempre che i veri lettori amano da impazzire tutta l'oggettistica che si dipana attorno all'amato oggetto libro: segnalibri strani, tazze da the a tema letterario, carnet di lettura, lucine per leggere la notte, borse di tela, magliette degli scrittori e via dicendo. Non è un libro, ma il megafantalettore ama il libro al punto da travalicare il semplice oggetto per assurgere alla gratificazione attraverso artefizi metalibreschi. 
 Su internet e nelle sezioni sempre più gigantesche di cartolerie delle librerie troverete cose di cui non avreste mai sospettato l'esistenza.
 Mi raccomando, è un suggerimento che vale solo per i lettori megaforti, da non usare con gli altri.

 Cosa ne pensate? Ne farete uso? A presto la seconda infornata!


14 commenti:

  1. Va bene, faccio il pignolo, perdonami:
    branchi di collegi
    non è che siano branchi di colleghi??

    Ciao e non te la prensere.

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    1. Vedi, per solidarietà ho messo un refuso:
      prensere invece di prendere...

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    2. ahahaha Bombarda ormai la tua correzione di bozze è indispensabile al mio blog ;) (Leggesi: mi fa piacere che mi correggi)

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  2. Per un po' avevo pensato che la "carta regalo" fosse proprio quella in fogli colorati per impacchettare i doni, e non capivo... XD
    (Per evitare equivoci, noi in famiglia li chiamiamo "buoni regalo" ^^)

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    1. CIAO MINTY anch'io avevo capito così. E il buono regalo l'ho appena preso per mia mamma. Bacione sandra

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  3. Grazie al cielo, la mia famiglia è contraria ai riti del consumismo, ergo mi sono sempre risparmiata 'sto calvario/salasso dei regali di Natale. ;) Fatto sta che, coi libri che mi compro io ordinariamente, si potrebbe rifornire il sacco di Babbo Natale per parecchi anni di fila... xD

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    1. Il lato buono dei libri è che io non li vedo come parte del delirio del consumismo: un libro non è mai fine a sé stesso :)

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    2. Infatti, io non ho problemi a regalare libri a destra e a manca, se penso che un dato libro potrebbe fare al caso di un amico. ;) Però, questi impeti di generosità non coincidono con il precetto delle feste comandate... xD

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    3. Mmm, abiti vicino casa? La lontananza di solito spinge molto a fare regali sotto le feste comandate :)

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    4. Effettivamente, attualmente sì. ;) Ma mi comportavo così anche quando ero lontano per i miei studi...

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  4. io sopporto talmente poco alc UNE colleghe che forse potrei regalare loro IL LABIRINTO FEMMINILE, facendo un pout pourri dei tuoi consigli!! Più che passerotto che cinguettano sono arpie che sputano veleno sull'altrui vita, e in più te le ritrovi tutti i giorni otto ore. Deve essere una roba molto ma molto brutta quella che regalo!!!!
    Paola

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    1. Le ho chiamate anche "fiori putrescenti del vostro cuore". Comprendo la tua frustrazione (non per le colleghe a cui voglio bene, ma per persone che sono costretta a frequentare in altri ambiti), "Il labirinto femminile" è la giusta vendetta se condita da continue domande nei mesi successivi: allora lo hai letto??? Me lo racconti?? Sono curiosa!!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Il problema delle carte regalo (anch'io all'inizio avevo capito quelle per impacchettato ^^;;) è che DAVVERO i non-lettorii le trovano impersonali e non te le regalano, mentre noi faremmo i salti di gioia per un regalo così T_T Per non parlare di chi pensa che "hai già troppi (sig) libri" e quindi li scarta a priori come idea :(



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