martedì 19 settembre 2017

Esistono anche i libri?! Otto mitici film (quasi nove) degli anni '80 di cui esiste anche il romanzo."Goonies", "Indiana Jones", "La Principessa Sposa" e molti altri, in una lunga carrellata fantastica.

DOVEROSO PREAMBOLO ALLA SETTIMANA DEGLI ANNI '80 

Dopo giorni e giorni di reclusione lavoro-libro, mi sono decisa ad andare, quasi in extremis visto che chiuderà il primo ottobre, alla mostra del Wow -Museo del fumetto sugli anni '80.

 Come ha scritto qualcuno su fb siamo già materiale da museo, ma in verità avevo già parlato di questo precoce senso di nostalgia dei nati negli anni '80.

 So che tutte le generazioni amano pensare di aver avuto qualcosa di speciale (e alcune, alla lunga, stancano pure, perché lo abbiamo capito che gli anni '60 e '70 sono stati favolosi, ma adesso lasciateci anche in pace), e in effetti è così, alcune prendono un'onda più positiva, altre negativa, altre malinconica.

 Cosa hanno avuto i nati negli anni '80? Temo sia presto per dirlo, ma di certo possiedono una particolarità che non si può ignorare: hanno vissuto un'infanzia analogica e un'adolescenza digitale (ma non ancora social).

 Sono (siamo) nati alle soglie della rivoluzione digitale e, oscuramente, avvertono sempre una discrepanza tra un mondo per il quale si erano preparati e quello che si sono ritrovati poi davvero a vivere.

Basti pensare agli studi. Centinaia di lavori obsoleti di colpo, e altrettante centinaia nuovi, e noi lì nel mezzo a cercare di sopravvivere. Non è poi così strana la perenne sensazione di nostalgia che ci assale precocemente.

 Alla retrotopia e alle sue conseguenze dedicherò comunque un post di questa che inauguro ufficialmente come "Settimana degli anni '80"!

 Inizio le danze con un post sui film che segnarono la mia infanzia da cui sono stati tratti o tratti da libro.

 Vi consiglio di leggere il post accompagnandovi alle hit dei bei tempi andati.

 Che si cominci!


FINE DEL DOVEROSO PREAMBOLO.


 Lo ricordo benissimo.
 Inizio anni '90. Ero alla sagra del cinghiale di Castel Giuliano, frazione del mio paese, uno di quei magici luoghi di provincia  dove puoi anche vincere un cinghiale (da cucinare s'intende) indovinandone il peso a occhio e ascoltare improbabili gruppi locali.


C'era, immancabile, la pesca. 

 Ancora oggi questo passatempo anni '50 attira la mia attenzione e, credo, non solo la mia.

Mio padre mi diceva sempre: "Non vincerai niente", sperando di poter evitare di pagare pegno.

 Tuttavia la mia fortuna lo smentiva, nella mia esistenza posso infatti annoverare varie vincite di pregio, tra le quali un enorme orso e un intero prosciutto crudo.

 Si trattava, in quel tempo, di un settembre pre-riscaldamento globale, l'estate finiva più nature, vent'anni fa o giù di lì, perciò faceva un caldo umano e l'aria autunnale aveva già vinto sulla calura estiva.

 Quella volta vinsi un'assurda collana, con un gigantesco ciondolo tondo che, a posteriori, credo avesse disegnato sopra una mappa zodiacale, ma che, all'epoca, decretai fosse di certo un monile antico. 
 C'era infatti, al centro, una fintissima pietra blu cobalto attorniata da piccoli segni a me ignoti (lo zodiaco di cui sopra).


Per la cronaca, ho scoperto che esistevano anche
i romanzi di Indiana Jones
Non potevo credere a cotanta fortuna perché la sera, dulcis in fundo, davano in tv uno dei miei film preferiti, "Indiana Jones e l'ultima crociata", e io ero matematicamente certa che quel monile fosse degno dell'archeologo con la frusta.

 I film d'intrattenimento degli anni '80 avevano una quantità di inventiva persa negli sterili anni 2000, presi più dall'incasso e da un'infinita serie di sequel e prequel e di troppi troppi film sui supereroi.

  Ovvio che il cinema è commercio, esattamente come l'industria libraria, ma a furia di guardare solo il soldo e mai il rischio non calcolato, si finisce per replicare sempre gli stessi film, noiosi, patinatissimi, senza quel quid che rende pellicole surreali, su cui solo un pazzo scommetterebbe, leggenda.

 C'era poi una certa attenzione per i film per ragazzini, ad oggi completamente perduta.

 Prima avevi diritto a mistero e avventura, oggi a demenza e tecnologia a tutti i costi (ogni tanto c'è qualche perla, bellissimo se non lo avete visto "Un ponte su Terabithia", su cui fontanerete lacrime a oltrenza), come se i ragazzini non potessero comprendere storie che vadano oltre i videogiochi o i cellulari.

Ma voi dite, è tutto magico e tutto bello, ma questo non è un blog di cinema. Avete ragione.

 Tuttavia forse non tutti sanno che, molti a molti film che abbiamo amato negli anni '80 corrisponde un libro, talvolta scritto prima, talvolta scritto dopo.

 Volete sapere quali? Eccovi una full immersion!


I GOONIES di James Khan:

 Non so quante volte, da bambina, ho visto i "Goonies".

 Possedeva quel misto di avventura e paura che me lo rendeva irresistibile, attratta e respinta al tempo stesso dall'idea di rivedere la faccia mezza sciolta di Sloth, il pianoforte fatto di ossa e lo scheletro dei pirati.

 Senza contare che la madre della banda Fratelli mi terrorizzava (forse anche perché la collegavo a un altro film, molto strano, che era "Getta la mamma dal treno").

 Eppure, tutte le volte trepidavo col gruppo di ragazzini in cerca del misterioso tesoro del pirata Willy l'Orbo, nel tentativo di salvare il proprio sobborgo dall'avvento di un malvagio gruppo di palazzinari capitalisti.

 Da pochi giorni la Salani ha rieditato il libro che, nel lontano, 1985 ne fu tratto (devo dare una delusione a chi lo aveva chiesto su fb: no, non ha la mappa del tesoro allegata, sarebbe stato troppo bello, troppo gadget da libro cartaceo che ti vieni a comprare volentieri in libreria, si sa, tocca soffrì).

 L'autore, James Khan, lo trasse dal film e temo che presto gli donerò i miei nostalgici soldi per averne una copia.


LABYRINTH di A.C.H. Smith:

 Se c'è un particolare che salta subito all'occhio vedendo i film degli anni '80 è che non perdevano tempo in eccessivi preamboli.

  Adesso gli sceneggiatori, prima di entrare nel vivo della storia, ti spiegano la rava e la fava, anche quando la rava e la fava sono assolutamente superflue e finanche noiose.

 Nei "Goonies" o, in particolar modo, in "Labyrinth", la storia prende il via immediatamente.

 La protagonista, Sarah, è una ragazzina a cui piace inventare storie e giocare al parco ed è figlia di genitori divorziati.
  Il padre, con cui vive, si è risposato e ha avuto un bebè con una nuova donna.

 Una sera, padre e compagna decidono di uscire, ma invece di chiamare una baby sitter, pretendono che la ragazzina passi la serata a guardare il pupo che piange continuamente e, diciamoci la verità, farebbe perdere la pazienza anche a un santo.

 La ragazzina, tutto sommato, si comporta bene ed esprime solo l'improbabile desiderio che arrivi il re dei Goblin e si porti via il piangente fratello. Contro ogni previsione, il re dei goblin aka un fantastico David Bowie, appare e porta via il pargolo. L'unico modo per riavere il bambino è giungere entro 13 ore al castello del re, altrimenti il pupo diventerà uno gnomo.

 Nel raggiungere la reggia, Sarah incorrerà in una serie di personaggi assurdi, nemici, alleati, trabocchetti, indovinelli e prove di coraggio, sempre in puro stile "effetti speciali anni '80", tanta inventiva, digitale quasi inesistente, massima resa.

 Del film, un capolavoro del fantastico che rappresenta una sorta di rito di passaggio all'età adulta, della protagonista, esiste, a quanto pare, anche un libro di A.C.H. Smith.

 In Italia fu edito da Sonzogno nel 1986, ma sembra sia prevista una riedizione per Kappalab (sembra, non voglio creare aspettative). Speriamo bene, dalle recensioni trovate in giro, non sembra male.


LA PIRAMIDE DELLA PAURA di Arnold Alan:

Ogni volta che parlo di questo film con qualcuno, questo qualcuno puntualmente non ne ha memoria, eppure ricordo benissimo che veniva mandato regolarmente in tv e aveva  una fortissima dose horror (almeno per essere un film per ragazzi e volendo anche bambini) che lo rendeva, posso assicurare, indimenticabile.

  Si tratta infatti di un'avventura dalle tinte piuttosto fosche, di un giovane Sherlock Holmes e del suo grassoccio amico Watson.

 Sherlock e Watson sono giovanissimi studenti universitari e si trovano coinvolti in una serie di inspiegabili delitti che li condurranno a scoprire una piramide egizia nei sotterranei di Londra e una pericolosissima setta ad essa collegata.

 Scena che mi si è stampata a fuoco nella memoria con autentico terrore: le allucinazioni di Watson. Egli finisce infatti preda di una credenza il cui cibo prende vita (con tanto di occhi e braccia) saltandogli a forza in bocca (vi linko la scena così potete capire).

 Ho scoperto che ne era stato tratto un libro, "La piramide della paura" di Arnold Alan, in Italia edito da Longanesi. 
 Non essendo ormai ristampato da una trentina di anni è quasi introvabile, a parte qualche copia di fortuna su internet. Non so se qualcuno ha avuto la ventura di leggerlo.
Se non avete visto il film recuperatelo perché ne stravale la pena.




JUMANJI di Chris Van Allsburg:

Lo vedrete riapparire nel post che dedicherò ai giochi di società, ma era giusto che ci fosse anche qui.

 Il film è di metà anni '90 (peraltro, essendo io del 1984, tutti questi film li ho visti a cavallo tra gli anni '80 e '90), ma il racconto illustrato da cui è tratto è del 1981 e si comprende bene dall'atmosfera della storia.

 Riassumiamo per chi non lo ha visto (chi??). 

 I fratelli Judy e Peter, due orfani accolti in casa dalla zia, trovano in soffitta un curioso gioco da tavolo e iniziano una partita. 

 Scoprono però che il gioco prende vita e che rischiano di rimanerne inghiottiti, proprio come accadde a un loro zio, che all'epoca era stato dato per scomparso e invece era stato intrappolato nella realtà del gioco.

 Per liberarlo dovranno completare a tutti i costi la partita che all'epoca non riuscì a terminare.

 Il racconto illustrato da cui è tratto, ha illustrazioni abbastanza inquietanti, ed è stato edito in Italia solo nel 2013 da Logos (quindi si dovrebbe ancora trovare in giro).
 Ne fu tratto anche un romanzo post film by George Spelvin, edito nel lontano 1996 dalla Sperling.


LA STORIA INFINITA di Michael Ende:

 Non credo esista un bambino italiano di quegli anni che non abbia visto e rivisto questo film bellissimo sul regno di Fantasia minacciato dal nulla che tutto uccide e tutto inghiotte.

 Chi non ha sognato di farsi rinchiudere nella soffitta della scuola in compagnia di una mela e un tramezzino (che mi sembravano, all'epoca, gustosissimi), con un libro in grado di trasportarti in un'altra dimensione, a dar man forte al giovane Atreyu nella sua lotta disperata contro il nulla e Mork, un lupo cattivissimo, dai denti aguzzi che mi causò grande terrore.

 Scena traumatica magnum: il momento in cui il cavallo di Atreyu viene inghiottito dalla palude della tristezza.

 Nonostante il successo del film (e il fatto che oggettivamente il film sia rimasto nella memoria di una generazione intera), l'autore, il tedesco Michael Ende, lo detestò profondamente, disconoscendo l'opera al punto di far causa ai produttori cinematografici.

 L'autore ha sempre ragione, ma rimane il fatto che non esiste trentenne a non aver desiderato volare su Falkor o a non aver tremato, terrorizzato, davanti alle sfingi in distruzione.


I GREMLINS di Roald Dahl:

 Lo ammetto, devo recuperare il film dei Gremlins. Da bambina ne ero assolutamente terrorizzata, talmente tanto terrorizzata che persino i Furby, gli orridi peluche con le loro fattezze, mi terrorizzavano.

 Ho scoperto perciò solo l'anno scorso, leggendo la bella biografia di Roald Dahl ("Roald Dahl, il cantastorie" ed. Odoya) che l'esistenza dei Gremlins si deve a lui.

 Erano i protagonisti del suo primo romanzo e portavano il segno degli anni in cui Roald Dahl li concepì: quelli della seconda guerra mondiale.

 La storia originale racconta di questi piccoli esseri dispettosi che iniziano a sabotare gli aerei della Raf, l'aviazione britannica.
  Un vero problema, visto che gli aerei devono essere al loro meglio per sconfiggere i nazisti, ma come spiegare il particolare a queste dispettose creature?

 Walt Disney amò la storia al punto da volerne fare un film, per cui Dahl scrisse anche una sceneggiatura, mai realizzato.

 Bisognò aspettare il 1984 e un film che del libro di Dahl mantiene solo l'idea delle dispettose creature prolificissime e pericolosissime se non si rispettano le tre famose regole:

1) Mai esporre un Gremlin alla luce
2) Non bagnarli per evitare che si moltiplichino
3) Non dar loro da mangiare dopo mezzanotte (regola che vale solo per i Mogwai, la versione diciamo base dei Gremlins).


"E.T." di William Kotzwinkle e Melissa Mathison:

 Ammetto che questo film non è tra i miei favoriti. 
 Visto più volte da piccola, mi inquietava e non capivo come un ragazzino potesse nascondere un alieno in camera senza che nessuno se ne accorgesse fingendo solo di avere la febbre (tuttavia penso che chiunque abbia tentato di fingere febbre imitando il suo sistema).

 Immagino dipenda dal fatto che, nonostante la magnificenza della storia, non ho mai provato eccessivo entusiasmo per gli alieni che giudicavo assolutamente creature inventate (da bambina ero curiosamente molto meno possibilista di adesso sull'esistenza di altre creature nell'universo).

 La storia di Elliott e dell'incontro con un tenero alieno lasciato per sbaglio sulla terra dalla sua astronave madre, col quale stabilisce una connessione psichica, ha vari punti in comune con "Chocky" di Wyndham (che vi consiglio di leggere).

 Nella storia di Wyndham il ragazzino in questione stabilisce una casuale connessione psichica con un alieno immateriale che gli trasmette il suo sapere, confondendo i genitori, indecisi se credere al figlio o ritenerlo schizofrenico.

 La storia, come quella di "E.T.", nonostante le premesse horror ha dei risvolti molto dolci e teneri e anche una sorta di lieto fine.
 Il film, nonostante le analogie (che almeno io ho notato) con l'opera di Wyndham, è tratto da un'idea originale di Spielberg e ne è stato successivamente tratto un romanzo, rieditato in Italia nel 2002.


LA STORIA FANTASTICA o LA PRINCIPESSA SPOSA di William Goldman:

Titolo italiano dell'originale "La principessa sposa", devo dire che è un caso (lapidatemi pure se volete) in cui il film e il libro si equivalgono.
 Bellissimo il film, con attori scelti bene e i soliti mostriciattoli fatti a mano in momenti di penuria di effetti speciali credibili (io li preferivo).

 La storia è raccontata con un linguaggio molto semplice, una sorta di fiaba codificata a monte con tutte le regole di Propp.

 La bella Buttercup (nel film Bottondoro) e Westley, due giovani del popolo, si amano felici, ma Westley, nel tentativo di cercar fortuna, parte per mare e scompare, rapito da alcuni pirati.

 Buttercup è sconvolta e, come se non bastasse, finisce per essere la prescelta per sposare l'erede al trono, che deve trovar moglie in fretta a causa della prossima morte del padre.

 Buttercup non è entusiasta, ma è costretta ad accettare. Accade però che un giorno venga rapita da tre uomini misteriosi: uno spadaccino di nome Inigo Montoya, un siciliano di nome Vizzini e un gigante turco di nome Fezzik.
 Da lì si snoda una storia in cui non manca nessun elemento delle fiabe classiche: cattivi a profusioni, magia, alleati incredibili e il ritorno dell'eroe.

 Se non avete visto il film, vedetelo. Se non avete letto il libro, recuperatelo! E' uno dei pochi in commercio, in una riedizione della Marcos y Marcos che gli ha restituito il suo titolo originale.

 E voi? Avete qualche altro film nel cuore? Qualcuno ha letto i libri tratti da queste somme opere? Testimoniate!!!

27 commenti:

  1. Sono nato nel '79 e per i Goonies nutro un vero e proprio culto. Non so quante volte l'ho rivisto. Sono riuscito a far innamorare anche i figli di mia cugina, nati negli anni '90.
    Ma anche il resto dei film che citi sono bellissimi e cult ed è bella questa operazione di recupero libri.
    La piramide della paura è un signor film, mi piacerebbe rivederlo.

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  2. La piramide della paura, La storia fantastica e La storia infinita sono quei film che ogni tanto rivedo, se sono in fase nostalgia... Li amo!

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  3. Hai risvegliato una caterva di ricordi...
    Il mio preferito è E.T.: piango tutte le volte sul finale e credo che in tanti avremmo voluto volare su una bicicletta. Mi ha sempre commossa l'amicizia che nasce tra due esseri così diversi, eppure connessi.

    I Gremlins erano il terrore di mia sorella che, puntualmente mi chiedeva di guardare sotto il letto, casomai ce ne fosse uno pronto ad agguantarla.

    I Goonies e Indiana Jones sono invece il mio prototipo dell'avventura: pensa che ero decisa a studiare archeologia per colpa di Indy, poi ho ripiegato con la Storia dell'Arte, ma ho partecipato a campagne di scavi e frequento parchi archeologici tutto l'anno.

    La storia infinita non l'ho amato particolarmente, Labyrinth l'ho scoperto che ero già grande e Jumanji pure è legato a periodi successivi. Gli altri film che hai citato li ricordo vagamente.

    Un film che manca, con un cessissimo Tom Cruise, è Legend, ribattezzato da me e mia sorella 'il film degli unicorni', ma lo ricordo molto molto vagamente. Tra l'altro è un film di Ridley Scott, girato subito dopo capolavori come Alien e Brade Runner.

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    1. "Legend" è un film che davano puntualmente ogni Natale, io ogni Natale lo vedevo e ogni Natale lo trovavo brutto. Non mi è mai piaciuto.
      Vedo che Indy ha traviato tutte! Anche io volevo fare archeologia per colpa sua, ma poi ho virato verso Biblioteconomia. Chissà quante altre vittime ci sono...

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  4. Io soy Inigo Montoya. Tu hai ucciso my padre. Preparate a morir!
    Ottocento anni dopo me lo ritrovo, quasi senza capelli, che fa Criminal Minds. UN colpo al cuore xD

    Il libro di Ende l'ho letto di recentissimo e ci sono rimasta malissimo.
    Perché avrò visto il primo film quelle seimila volte, ma il secondo mi faceva troppo schifo e l'ho visto giusto una volta o due. Mi pareva che la trama fosse troppo forzata, rispetto al primo.
    Poi leggo il libro... sommo orrore! Il secondo film è quello che più lo rispecchia, comprendendo il padre e i ricordi perduti.
    Da quel momento il mitico film è un po' meno mitico, lo ammetto.

    Alla lista aggiungo Willow, film non molto famoso del filone fantastico anni '80, che presenta i nani (che per me all'epoca erano le persone corte, non quelli di Tolkien perché non l'avevo ancora letto) come eroi e non come simpatiche macchiette che fanno da spalla al protagonista figo.
    Wiki dice che Wayland Drew, che non so chi sia, ne ha tratto un libro quasi fedele e che George Lucas, autore della sceneggiatura originale, ha scritto il sequel sotto forma di romanzo.

    A proposito di Lucas, da piccola ricordo di aver visto anche un paio di film tutti incentrati sugli Ewoks, i cosetti pelosi di Star Wars. Abbastanza inquietanti.

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    1. P.S.
      Ogni volta che vedo le ultime scene dell'ultimo film de Il signore degli anelli, quando Sam si fa un mazzo così con l'anello e con quel peso morto di Frodo, io gli urlo "dai, Michi!".
      Per me lui sarà sempre "Michi" (come pensavo fosse scritto il nome) *_*

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    2. Io mi ricordo Inigo Montoya (Mandy Patinkin) che faceva il cardiochirurgo geniale e dal carattere impossibile in "Chicago Hope" negli anni '90. Il look era già più da "Criminal Minds" che da "Storia fantastica".
      Purtroppo, pare che il nostro Mandy il carattere impossibile ce l'abbia pure nella realtà, e molti attori non amano lavorare con lui ^^;

      Io "Willow" e i film sugli Ewoks me li ricordo per gli spot che passavano durante "Bim Bum Bam", ma dubito di averli mai visti. Di Ewoks comunque, se non erro, esisteva anche il cartone animato :)

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    3. Nuooo, il cartone me lo sono perso T___T

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    4. Ah, a proposito del caratteraccio di Patinkin, è dai tempi di Yentl che fa sfuriate sul set e si lamenta di non avere abbastanza visibilità.
      In quel caso specifico era andato via di matto perché, visto che il film è un musical e visto che lui canta, era convinto di avere parti cantate come la Streisand. Quando ha scoperto che no, solo lei cantava, ha preteso l'impossibile e ha reso le riprese invivibili per mesi.
      Tra parentesi, se ti vedi un video di lui che canta ringrazi il cielo che in quel film reciti e basta.

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  5. La storia fantastica, I Goonies. Labyrinth e Piramide di paura (di cui avevo anche il libro) erano i miei preferiti e li riguardo ancora volentieri!

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  6. Tutti veri cult della mia preadolescenza...Mi ero presa una cotta assurda per Cary Elwes -
    Westley de "La storia fantastica" (poi geniale "uomo in calzamaglia", peraltro). In particolare, grazie per avermi fatto riaffiorare alla memoria "Piramide di paura": mio fratello e io lo adoravamo!!! Un'altra pietra miliare della cinematografia di quegli anni (credo sia del 1987) per me è stato "Salto nel buio" di Spielberg, visto e rivisto.
    P.S. Mitica la citazione gucciniana ;-)

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    1. P.P.S. Io sono una reale vittima di Indy...faccio l'archeologa!

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    2. "Salto nel buio" mi manca. Lo cerco!!

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    3. "Salto nel buio" è bellissimissimo e ci recita un Dennis Quaid giovane e bellissimissimo pure lui! :D
      Credo la trama abbia tratto parecchio da "Viaggio allucinante" (libro di Asimov di cui ovviamente esiste anche un famosissimo film anni '60)
      Però "Salto nel buio" è di Joe Dante (Spielberg produceva solo), lo stesso geniale regista di Gremlins (e di altre chicche cinematografiche) :)

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  7. Che bello questo post! Io sono del 1982 e mi hai regalato un momento di amarcord incredibile. Concordo con chi ti ha consigliato "Salto nel buio", molto ben fatto. Per lungo tempo "Piramide di paura" è stato il mio film preferito (complice un papà cinefilo che mi ha fatto vedere di tutto), e non nascondo che lo rivedrei volentieri. Su Indiana Jones sfondi una porta aperta... credo di poterli recitare battuta per battuta e se capita che ricompaiano in qualche programmazione estiva non me li perdo. Grazie per questo gran lavoro, attendo con ansia le prossime puntate! Mi sono venuti in mente anche parecchi immancabili libri, ma attendo il prossimo post a tema per non tediarti troppo. Buona giornata!

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  8. Ho letto La Principessa Sposa proprio recentemente ed è stato uno di quei rari casi ( insieme a Stardust di Neil Gaiman ), in cui ho preferito la controparte in celluloide piuttosto che quella cartacea.
    Credo che il fatto che io abbia visto il film nell'adolescenza e letto il libro successivamente abbia influito notevolmente sull'aspetto immaginifico ed empatico della vicenda.

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    1. Anche io ho preferito il film, ma credo che appunto il libro sia stato scritto con un criterio tecnico atto a rimarcare le regole delle fiabe

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  9. Fino ai 10 anni i miei genitori mi portavano al cinema solo una volta all'anno, in occasione del film Disney (usciva a Natale, di solito, anche allora). A volte ci scappava qualche arena estiva, ma pure lì erano repliche de "La bella addormentata nel bosco" (nella nostra località di villeggiatura lo ripassavano ogni anno! °_°). E peraltro per molto tempo non mi fu consentito di trattenermi davanti la TV oltre le 21-21.30, ad eccezione del venerdì sera (il sabato non andavo a scuola), quando in tv c'era... sì, esatto, la rassegna dei film Disney (quelli dal vivo)! XD
    Ergo, io sentivo tutti i miei compagni parlare di queste meravigliose pellicole avventuroso/fantastiche, ne vedevo gli spot in TV, ecc., ma non ho potuto vederli se non quando ero già in età da medie (neanche tanto) e superiori.
    Avevo una scappatoia, però: procurarmi i relativi libri (merce con la quale i miei hanno sempre largheggiato) e cercare di capirci qualcosa almeno da quelli.
    Ed ecco spiegato il motivo per cui alcuni di questi film li ho visti solo anni dopo averne letto il relativo romanzo XD Nella fattispecie...

    - Labyrinth, romanzo che il fratello di mia madre recuperò in un mercatino al mare negli anni '80 e che io lessi prendendolo in prestito da lui quella stessa estate. Me lo ricordo come un libro per ragazzi piuttosto valido :) Film recuperato anni dopo e amato alla follia! E che contribuì a farmi diventare la fan di Bowie che sono oggi ^^

    - E.T. di tale William Kotzwinkle. Recuperato in Oscar Mondadori in un mercatino. Non mi esaltò, come lettura, ma comunque fu divertente. Non so se sai che c'è un sequel: "E.T., il libro del pianeta verde" (stesso autore). Lo trovammo anni dopo nei remainders, e francamente non ricordo se io lo lessi o meno. Di sicuro lo lesse mia sorella (ha la tua stessa età), che poi per anni lo ha annoverato fra i preferiti della sua infanzia ^^
    Ah sì, una volta cresciuta potei poi vedere E.T. in TV: film molto, molto carino!

    - Tu non l'hai citato, ma anche "Indiana Jones" ha tutte le sue brave versioni cartacee. Io ho letto "I predatori dell'arca perduta" (sempre Oscar Mondadori, autore Campbell Black) anni prima di poter vedere il film, ma ci sono anche gli altri romanzi. Il film è strepitoso, ma pure il romanzo è godibile ^_^

    Per il resto, "Goonies", "Piramide di Paura", "Gremlins", "Jumanji" visti solo in forma cinematografica in tv (tutti molto belli - "Goonies" su tutti - tranne Jumanji che non mi è piaciuto per niente :-\).

    Casi speciali:
    - "La storia fantastica": visto, rivisto e adorato il film, pochi anni fa mia sorella si è procurata il romanzo e, prima o poi, glielo chiederò in prestito ^^
    - "La storia infinita": 40enne che non s'è mai vista 'sto film per intero (solo spezzoni sparsi, e pure pochi), presente! Non ho mai avuto l'occasione da bambina, e quando l'ho avuta mi ero ormai già letta il romanzo (sempre copia di sorella) e lo avevo apprezzato pochissimo (prima parte bellina - calcolando che con la crescita mi sono scoperta una grossa antipatia per il fantasy - ma seconda parte odiata dalla prima all'ultima riga!). Indi per cui poi ho sempre snobbato anche il film (che tra l'altro fa parte della calamitosa lista-carpe-diem-della-prof-di-religione, di cui forse un giorno parlerò più diffusamente). Amen.

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    1. In realtà anche io andavo a letto presto, però la maggior parte ricordo che li davano a Natale (uno non citato, "Legend", lo vedevo per disperazione tutti i natali). Sapevo dei romanzi di Indiana Jones, mon ho cuore di leggerli. Lista carpe diem prof di religione???? Ora voglio sapere!

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    2. Eh, Natale... Natale voleva dire un'altra sfavillante rassegna di film Disney, visto che mamma RAI (come ora) ne proponeva praticamente ogni sera XD
      In effetti, ho dimenticato di citare un'altra regola in uso in casa mia negli anni '80: finiti i cartoni delle 19.30-20, in TV si guardavano solo i canali RAI. Perché, ai tempi, la tv commerciale interrompeva i programmi con gli spot, ma mamma RAI ancora no. E, "purtroppamente", tutti i film qui citati, o quasi, sono sempre stati trasmessi dai canali privati ^^;

      Comunque, venendo alla lista carpe-diem, fu una cosa stranissima. Alle medie avevamo per insegnante di religione una ragazza molto giovane, che dopo essere stata tutta pucci-pucci e fiocchetti al primo anno, a partire dalla seconda divenne una totale esaurita che ci sbraitava dietro ogni tre per due e ci sottoponeva a strane attività secondo lei molto d'ispirazione per la nostra vita spirituale.
      Un bel (antifrasi) giorno ci condusse in sala video (specifico che erano gli anni in cui i videoregistratori erano il non plus ultra del ritrovato tecnologico), ci tenne un pippone minaccioso sul fatto che nella vita esistono momenti significativi e irripetibili in cui dobbiamo avere il coraggio di fare la cosa giusta, carpe diem e blablabla (immaginatevi salti mortali vari per collegare il tutto alla rivelazione di nostro Signore) e poi avviò questa registrazione che si rivelò essere un collage di spezzoni di vari film famosi nei loro momenti topici.

      Non ricordo tutti i pezzi (che qualcuno aveva amorevolmente incollato insieme - e siamo sempre all'epoca dei primi vcr, quindi c'era pure voluto del bell'impegno. Non so se fosse stata opera della mia stessa prof, o non piuttosto un video che girasse in carboneria fra i giovani attivisti dell'Azione Cattolica... °_°), ma di sicuro c'era:
      - Guerre Stellari. Momento in cui Luke Skywalker deve mettere "la supposta" dentro la Morte Nera e ce la fa.
      - Blade Runner. Lotta finale fra Deckard e Roy Batty e "Ho visto cose che vuoi umani, ecc."
      - L'attimo fuggente (e figurati se non c'era!). Il prof Keating lascia la scuola, e "Oh capitano, mio capitano!"
      - La storia infinita. Non ricordo esattamente il momento (conosco poco il film), ma c'erano Bastian, la bottega di libri e, a un certo punto, un volo su Falkor. Buttando un occhio su Youtube, credo fosse il momento finale in cui Bastian salva la principessa e ricrea Fantàsia, ma boh...
      - Moby Dick la balena bianca (film del 1956). Il momento in cui Gregory Peck/Achab, animato da un odio feroce, si aggrappa a Moby Dick in una lotta corpo a corpo e la colpisce ripetutamente con una fiocina (?), finché la balena non lo trascina negli abissi per sempre. Scena questa piuttosto violenta e truculenta, e che non ho mai capito cosa c'entrasse con la grandezza di nostro Signore... °_°

      (continua)

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    3. Più sicuramente un altro papello di cose che ora non ricordo, ma che comunque facevano durare il video più di un'ora.
      Fatto sta che mentre i miei compagni ridevano e si divertivano, riconoscendo la maggioranza degli spezzoni, io non avevo idea di cosa stessi guardando (ergo capivo poco pure delle intenzioni del video) e in più mi beccavo il coro degli sfottò degli altri per la mia totale ignoranza in cultura pop.
      Un'esperienza abbastanza sgradevole, che peraltro dovette pure replicarsi, poiché non riuscimmo a vedere tutto il video in quell'occasione e alla lezione successiva la prof ce lo rimise daccapo! >__<
      Conclusione: in pratica mi erano stati spoilerati un bel po' di film cult degli anni '80 (o circa) che ancora non conoscevo, e peraltro io ormai associavo a quelle immagini le sensazioni di straniamento e disagio della lezione e di quel che seguì (compiti e riflessioni, ovviamente). Cominciò quindi quella che ho battezzato "la maledizione del collage del Carpe Diem": ci sono voluti anni, poi, perché io mi convincessi che potevo vedere quei film per intero senza farmi venire l'orchite, e infatti è tutta roba che ho visto poi solo "da grande" (tranne Moby Dick e La storia infinita, che ancora mancano XD).
      Evviva l'ora di religione cattolica a scuola, eh! :P

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    4. Ahahaha, ma che storia folle è?? :D

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    5. Sapevo di tanti modi in cui l'ora obbligatoria di religione può fare danni, ma questo è nuovo e totalmente imprevedibile. Wow!

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    6. Eh, grandi momenti scolastici "wtf?", decenni prima di sapere anche solo cosa volesse dire, "Wtf?"... XD

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  10. Possiedo più di uno dei libri citati, e ovviamente amo i film, ricordo che anche, " ritorno al futuro" è uscito in quegli anni, non credo esista il libro però...

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    1. Esiste, esiste.
      Uscito insieme al film, quasi identico: https://it.wikipedia.org/wiki/Ritorno_al_futuro#Altri_media

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