lunedì 10 dicembre 2018

I consigli natalizi 2018 parte I! Una super infornata un po' polemica tra Guareschi, inverni troppo corti, pattinatrici sul ghiaccio, magia, epidemie, passeri e unicorni.

Come ogni Natale arriva il fatidico momento in cui, per ragioni misteriose (magari i terrapiattisti le conoscono) mi ritrovo dal 20 novembre al 10 dicembre in un soffio.

 Tutti i miei buoni propositi sono quindi andati già a farsi friggere ed è perciò che ho deciso di fare un post un po' diverso dal solito.

 Per riuscire a stipare tutti i consigli che voglio darvi userò il metodo "Donna moderna" (da me così ribattezzato anche se poi è lo stesso che usano tutti i giornali): segnalazione del libro con qualche riga e non il mio solito spiegone.

 Ovviamente, essendoci tra di essi dei libri che considero particolarmente belli e meritevoli, quelli avranno futuro post a parte. Su tutti "Trottole" di Tillie Walden, un vero capolavoro.

 Mi perdonerete nei consigli di quest'anno un tono un po' polemico, ma in me al momento convivono un insolito spirito natalizio che risorge dopo anni e una certa rabbia verso tanti concittadini che ormai il significato del natale lo hanno perso da quel dì e usano la festa solo per i loro porci comodi.

 Sto cercando di essere festosa nonostante tutto, ma è dura!

 Forza, coraggio e consigli!


 INVERNO di Alessandro Vanoli ed. Il Mulino:

 In questi anni sempre peggiori in cui l'estate dura ormai almeno 5 mesi (e scusatemi, amanti dell'estate, ma quando vivi in una città afosa 5 mesi d'estate non sono stupendi, sono l'inferno), ricordare i vecchi lunghi e sconfinati inverni, i loro silenzi e le lunghe giornate passate in casa, agli amanti del gelo può far solo piacere.

 Questo piccolo saggio del Mulino farà felici le persone che, come me, vorrebbero godersi di nuovo la stagione fredda, quella vera, anche per ritrovare con gioia quella calda.

 Cosa portava con sé il generale inverno d'un tempo? Freddo, ma anche riflessione, notti infinite e pomeriggi proficui.


LE GRANDI EPIDEMIE ed. Besa:

 Si può regalare un libro sulla peste e sulla lebbra a natale?

 Sì, nel 2018, neomedioevo, si può. 

 Quando le malattie fortunatamente debellate cominciano a sembrare favole e la gente torna a credere alla terra piatta, ecco un regalo che potrete fare a chi mette in dubbio il progresso della scienza: 5 agili volumetti, scritti in modo divulgativo e interessante sulla storia, gli aneddoti e l'eziologia delle epidemie che hanno devastato generazioni attraverso i secoli.

 Non bisogna andare neanche troppo indietro nel tempo, la spagnola la ricorda anche mia nonna.


UNICORNI di Valeria Arnaldi ed. Ultra:

 Icona prima queer poi man mano sempre più mainstream, non si riesce a girare negozio senza vedersi comparire un unicorno davanti. 

 Ma questi benedetti unicorni perché piacciono tanto? Chi li ha inventati? Perché nel medioevo si credeva esistessero e perché poteva avvicinarli solo una ragazza vergine? 

 Un libro della prolificissima Valeria Arnaldi che cerca di spiegare l'iconografia e le origini di un animale leggendario che vive adesso uno dei suoi più scintillanti momenti.
 Ideale regalo lgbtq, per appassionat* e per nipotin* e amici glitterati.


GIOVANNINO NEI LAGER di Giovannino Guareschi ed. Rizzoli:

 A Roma si rubano le pietre d'inciampo, a Napoli si fanno le statuette di Hitler da mettere nel presepe e intanto si butta la gente per strada mentre si frigna per le radici cristiane dell'Europa.

  In questa grande confusione, farebbe bene a molti questo splendido libro di Guareschi: "Giovannino nei lager", tomo nel quale i figli dello scrittore hanno riunito le opere della prigionia del padre "Favola di Natale", "Diario Clandestino" e "Ritorno alla base".

 L'autore di Don Camillo e Peppone, dopo l'armistizio, rifiutandosi di combattere al fianco dei tedeschi, fu internato per ben due anni in svariati campi di prigionia tra la Polonia e la Germania.

 Ne uscì segnato, ma non piegato, anche grazie al fatto che scrisse tantissimo benché poi decise di pubblicare ben poco di quelle pagine che stese per risollevare il morale suo e dei suoi compagni.

 Lo spirito dell'opera è chiaro sin dall'introduzione di "Diario Clandestino", intitolata "Istruzioni per l'uso":
 "Io, insomma, come milioni e milioni di personaggi come me migliori di me e peggiori di me, mi trovai invischiato in questa guerra in qualità di italiano alleato dei tedeschi, all’inizio, e in qualità di italiano prigioniero dei tedeschi alla fine. 
Gli anglo-americani nel 1943 mi bombardarono la casa, e nel 1945 mi vennero a liberare dalla prigionia e mi regalarono del latte condensato e della minestra in scatola. Per quello che mi riguarda, la storia è tutta qui. 
Una banalissima storia nella quale io ho avuto il peso di un guscio di nocciola nell’oceano in tempesta, e dalla quale io esco senza nastrini e senza medaglie ma vittorioso perché, nonostante tutto e tutti, io sono riuscito a passare attraverso questo cataclisma senza odiare nessuno.  
Anzi, sono riuscito a ritrovare un  prezioso amico: me stesso…. Per venire alla mia storia, dirò che io assieme a un sacco d’altri ufficiali come me, mi ritrovai un giorno del settembre 1943 in un campo di concentramento in Polonia, poi cambiai altri campi, ma dappertutto la faccenda era la stessa dei campi di prigionia…. L’unica  cosa interessante, ai fini della nostra storia, è che io, anche in prigionia conservai la mia testardaggine di emiliano della Bassa: e così strinsi i denti e dissi: Non muoio neanche se mi ammazzano!. E non morii. Probabilmente non morii perché non mi ammazzarono: il fatto è che non morii. Rimasi vivo anche nella parte interna e continuai a lavorare…"


LA PREGHIERA DI UN PASSERO CHE VUOLE FARE IL NIDO SULL'ALBERO DI NATALE di Gianni Rodari ed. Einaudi Ragazzi:

 Vi ricordate quel concetto per il quale le favole per bambini hanno in realtà una morale profonda, mascherata per far passare il concetto anche alle menti semplici dei più piccoli?

  Ecco, poiché le menti semplici adesso ce l'hanno anche parecchi adulti, consiglio di regalare a piene mani questa bellissima edizione illustrata da Sarah Wilkins di una poesia natalizia di Rodari che ha per protagonista un passero.

 Il povero volatile, solo nel gelo invernale, guarda smanioso una famigliola intenta a fare l'albero di natale e a ingozzarsi di leccornie oltre la finestra.

 Tesse per loro una poesia in cui promette che se lo faranno entrare salvandogli la vita, non darà fastidio, ma mangerà solo briciola e porterà tanta gioia.
 Lo spirito del natale, quello vero.


MAMMA HO PERSO L'AEREO di Kim Smith, Chris Columbus e John Hughues ed. Mondadori:

 Ma che ne sanno i 2010 di un'epoca in cui potevi lasciare per sbaglio tuo figlio a casa senza sapere se fosse vivo o morto e senza poterlo contattare per giorni, bloccato da una bufera di neve dall'altro capo dell'America? 

 Quando cellulari e altri miliardi di forme di comunicazioni e controllo erano lungi dal divenire, si potevano fare film come "Mamma ho perso l'aereo" (e il protagonista poteva persino sopravvivere!).

 Per raccontare ai più piccoli di questa mirabolante epoca preistorica a cui misteriosamente siamo sopravvissuti, ecco un illustrato con la storia di Kevin alle prese coi ladri e i mille trucchetti per fermarne l'avanzata casalinga!



TROTTOLE di Tillie Walden ed. Mondadori:


 Regalo perfetto per gli amanti delle graphic novel di alto livello e dei bei libri in generale (anche se non leggono graphic, magari così gli viene la voglia).


 Premio Eisner 2018, è la storia autobiografica di Tillie Walden, campioncina di pattinaggio sul ghiaccio. 

 Dopo un'infanzia abbastanza felice in New Jersey, in cui la gioia di pattinare e l'energia della passione rendono tutto luminoso ed esaltante, alle soglie dell'adolescenza Tillie e family si trasferiscono in Texas.

 Ora, da quel che si evince dai programmi di Netflix e un po' in generale da film e telefilm, il Texas non è il posto ideale dove vivere se non sei molto religioso, molto americano e non eterosessuale

 Tillie è solo molto americana e ci mette un bel po' ad inserirsi in un contesto chiuso, peggiorato dal fatto che il pattinaggio, il suo unico appiglio, non le piace più.

 Vorrebbe smettere, ma se lo facesse cosa le rimarrebbe? Così gli anni del liceo passano tra allenamenti, difficoltà, innamoramenti proibiti, coming out, madri assenti e madri tigre e un mondo che diventa sempre più feroce.

 Una graphic stupenda (a cui dedicherò un post lungo quanto prima) che insegna una cosa fondamentale: nessuno esce indenne dalla propria esistenza, ma con un po' di coraggio tutti possiamo limitare i danni.


 LO SCHIACCIANOCI di E.T.A. Hoffmann ed. Bur:

 Forse non tutti sanno che il celeberrimo balletto de Lo Schiaccianoci, prende le mosse da una storia dell'autore tedesco Hoffmann, lo stesso, per intenderci de "L'uomo della sabbia", capace di fondere fantastico, horror e magico in modo estremamente originale.

 Che lo Schiaccianoci non sia una favola come un'altra si evince dai tanti momenti inquietanti: i topi assassini, il re dei topi con sette teste (dite quello che volete, ma se io vedo arrivarmi in camera una pantegana con sette teste non la prendo bene), le battaglie tra giocattoli e sorci.

 Rimane tuttavia una meravigliosa storia natalizia (tutto comincia la vigilia di Natale e finisce due giorni dopo) con un sapore retrò da Vienna prenazismo, dove tutto era oro klimtiano, sacher torte, Freud e nobildonne nelle cioccolaterie mirabilmente stuccate.

 L'edizione della Bur uscita in occasione di questo Natale ha delle mirabili illustrazioni fiabesche che rimandano un po' all'immaginario magico dell'est europeo. Splendido.


SORELLE MITFORD di Mary S. Lovell ed. Neri Pozza:

 . 
Tutti conosciamo almeno una persona appassionata di Downton Abbey e anni '20 in Francia o in Inghilterra

 Per costoro quest'anno è uscito un libro che definire ad hoc è riduttivo: la biografia delle sei sorelle Mitford che misero a ferro e fuoco il beneducato mondo dell'aristocrazia inglese.

 Per la serie "ognuno è complice del suo destino", le sei sorelle ebbero percorsi di vita molto diversi, soprattutto in ambito politico. Per una Unity Mitford completamente ossessionata dal nazismo e da Hitler, ci fu una Jessica Mitford che partì per combattere nella guerra civile spagnola.

 Sposate, piene di amanti (Pamela Mitford ebbe come compagna di vita un'italiana, Giuditta Tommasi), di avventure e tragedie, appassioneranno gli amanti del genere e non solo.
 Io lo regalerò a mia suocera, assieme al dvd speciale sui matrimoni a Downton Abbey (poi me li farò prestare).


LA VECCHIA DEI CAMINI di Carlo Lapucci ed. Graphe.it

 Lamentavo, un paio di anni fa, la mancanza di adeguata bibliografia sulla befana, la vecchina che popolò le mie gioie infantili portando i regali e le calze nell'ultimo giorno di festa utile.

 Quest'anno la Graphe.it editrice ha pubblicato un piccolo saggio sulle origini di questa creatura natalizia tutta italica.

 Con mio grande stupore, ho scoperto che una tradizione identificherebbe la befana in Procula, la moglie di Ponzio Pilato. Costei, per espiare i peccati del marito (anche se non sono convinta si possano espiare peccati conto terzi) avrebbe stretto una sorta di patto con Dio decidendo di rimanere a vagare sulla terra fino al giorno del giudizio.
 Per veri appassionati dell'anziana signora.


 ARTE E MAGIA. IL FASCINO DELL'ESOTERISMO IN EUROPA ed. Silvana:


 Fino al 29 Gennaio a palazzo Roverella a Rovigo sarà in corso una mostra sul rapporto tra arte e magia in Europa. 

 Il modo in cui l'esoterismo e il concetto di magico sono riusciti a influenzare l'arte del vecchio continente tra la fine dell'800 e la la prima guerra mondiale ha dato vita a un'interessante mostra che mi piacerebbe tantissimo vedere (spero di riuscirci) e che ha prodotto uno splendido catalogo della Silvana Editrice.

 Per appassionati d'arte e non solo.


Prestissimo (forse anche domani) seconda infornata!!

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