martedì 18 giugno 2013

I clienti più molesti. Parte prima di molte.

Volevo dedicare un secondo post ad una recensione, ma il turno di domenica mi ha fatto desistere.
 La domenica è il giorno più nefasto della settimana per quel che riguarda i clienti, specie in estate: il tasso di folli che si aggira tra gli scaffali quintuplica e tu, che già lavori in un giorno festivo, paghi pegno il doppio.
 Ho pensato perciò di stendere un primo elenco dei clienti più molesti in cui imbattersi.

LA SCIURA ACCULTURATA: questo esemplare che ha un suo acme nel nord Italia è una variante della "Dama di carità". Se la dama infatti è solitamente la moglie casalinga (con domestica) di un marito riccamente lavoratore e ama quindi impegnare le sue giornate nell'organizzare buffet di beneficenza per i non detentori di denaro, la sciura acculturata preferisce passare il proprio tempo fingendosi una specie di intellettuale.
 Costei non ha una vera opinione su quello che legge, indicativamente manda giù qualsiasi cosa Fazio, Augias e il Corriere della Sera (anche Saviano se la sciura tende a sinistra) gli abbiano consigliato il giorno prima. Fa quindi un gran mescolone di cui raramente comprende il vero significato, ma se ne vanta ad oltranza.
 Un modo sicuro per riconoscere una Sciura Acculturata: il suo scrittore preferito è Baricco e in genere preferisce leggerlo tradotto in inglese (?!).
 LO STALKER: uno dei miei prof. universitari insisteva sul fatto che le librerie e le biblioteche attirano un gran numero di gente spostata. Il motivo, a suo dire, è la vaga somiglianza tra le suddette e gli ospedali: sono tutti infatti luoghi bianchi, tranquilli e generalmente silenziosi. Con gli anni ho capito quanta saggezza ci fosse nelle sue parole. C'è infatti una larga parte della clientela composta da pazzi che pretendono da te attenzione. Ci sono molte varianti intendiamoci:  lo stalker che ti fissa per ore, lo squilibrato che se non gli dai attenzione si mette a gridare, il/la maniac* che ti fa domande imbarazzanti per vedere la tua reazione, quello che passa e insulta gli altri clienti per scatenare una rissa ecc. ecc. ecc. 
 Tutti creano quei momenti in cui odi lavorare a contatto col pubblico.
 Il 70% delle volte lo stalker si palesa o in serata o la domenica Non si deve escludere (purtroppo) nessun caso limite.
 IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE: Statisticamente questa tipologia è prettamente maschile. Sono di solito questi uomini abituati a comandare masse lavorative che non si rassegnano al fatto che no, il resto del mondo non è ai loro comandi. Sbuffano e protestano per tutto, vogliono avere precedenza nella fila, sono urtati dal fatto che il libro non salti loro in braccio e soprattutto hanno un'idea contorta delle librerie e delle case editrici. Innanzitutto per  loro (ma anche per molti altri) le librerie fanno parte di un grande macrogruppo  e sono tutte collegate tra loro. Si aspettano perciò che tu possa dirgli anche quanti e quali libri abbia l'ultima libreria di quartiere di boh, Bari, ma sadicamente tu non voglia farlo. Protesta se un libro è fuori commercio e, quando non trova ciò che vuole, comincia ad accanirsi dicendo quanto sia felice che il paese sia in crisi così tutti noi scansafatiche chiuderemo e capiremo il vero significato del lavoro.
La Variante: In genere il cliente che ha sempre ragione possiede una "famiglia della domenica". Ovvero un nucleo familiare che vede solo in quel giorno e pretende sia quindi libero di fare qualunque cosa gli aggradi, altrimenti comincia a gridare quanto sia felice che l'Italia sparisca visto che non comprende il vero significato della famiglia.

Primo tempo finito! Palla al centro.

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