Durante i giorni del sisma e della conseguente tragedia dell'Hotel Rigopiano, social come facebook erano diventati il campo di battaglia (in realtà ormai sono diventati il campo di battaglia e di odio di tutto e tutti) di chi aveva la soluzione in tasca per una tragedia che vedeva una combo di tre metri di neve e un terremoto che aveva causato una slavina.
Non solo, ma erano così certi di averla da insultare chiunque li avesse da obiettare a fantasiose ricostruzioni basate sul nulla.
Altra cosa irritante a livelli memorabili erano quelli che: io non dono un euro perché chissà dove vanno a finire, meglio andare lì a spalare la neve!
E' ovvio che tutti vorremmo dare una mano fisicamente, ma non ha senso riversarsi in massa e senza competenze in un territorio in emergenza. Quello che appunto possiamo fare noi è: donare.
Ok, il "dove vanno a finire i miei soldi" è legittimo, ma credo che si possa anche spendere quell'oretta o due per informarsi su dove quando e perché finiranno i denari che doni all'associazione X, che reputazione ha, se pubblica rendicontazioni ecc.
Poi certo, c'è sempre la possibilità che ti freghino comunque, ma 'sta cosa del buttare letteralmente il bambino con l'acqua sporca, non ha nessun senso.
Perciò, tirando le fila: possono esserci tante cose che non vanno, ma ce ne sono anche molte che invece vanno benissimo.
Se noi fossimo al posto delle popolazioni terremotate non credo ci faremmo molto con le prese di posizione di principio di qualcuno, mentre magari con soldi, viveri e libri, sì.
Si potrebbero ricostruire biblioteche, organizzare attività per bambini, comprare pasti caldi.
Poi oh, come si dice, ognuno se la deve vedere solo e solo con la sua coscienza e la mia, in genere, giustificazioni come "Già pago le tasse" o "Se magnano tutto" in genere non le sostiene.
Tra le molte iniziative per la raccolta fondi ho deciso di dedicarmi ovviamente a quelle a sfondo libresco che ho trovato in giro.
Se ne conoscete altre segnalatemele pure (è una mia iniziativa, l'idea è venuta a me, non mi paga nessuno ecc ecc)!
Ecco i tre libri e l'evento che ho scovato!
QUESTA NOTTE HA TREMATO GOOGLE MAPS di Michela Monferrini ed. Rrose Selavy:
L'idea di questo post è nata in realtà da questo libro di cui ho scoperto l'esistenza una delle nefaste mattine della tragedia dell'Hotel Rigopiano leggendo Internazionale.
E' una storia che, a prescindere dalla finalità benefica, è scritta davvero bene, (età di lettura intorno agli 11/12 anni, ma anche gli adulti la apprezzeranno tantissimo) e racconta la vicenda di Giordano (l'autrice ha voluto dare ai due ragazzini protagonisti i nomi di due dei ragazzini morti nel terremoto) che va spesso a trovare la sua amata nonna, ormai persa in lontani ricordi di gioventù.
Assieme a lei vede in tv le terribili immagini provenienti da un'Amatrice distrutta, ma mentre Giordano assiste ammutolito, lei introietta solo la parola amata: Amatrice.
E' in quel luogo che ha tanti nei ricordi di gioventù ed è lì che le piacerebbe tanto tornare.
Ma Amatrice non c'è più, come esaudire il desiderio della nonna? Giordano usa Google Maps, dove tutto è ancora in piedi, bello proprio come prima di quella drammatica notte estiva.
L'autrice, Michela Monferrini, ha detto che ha scelto di raccontare una storia di nonni e nipoti perché il terremoto del 24 agosto è stato un sisma che ha visto la morte di tanti nipoti e nonni insieme.
Anche dalle mie parti molti hanno i nonni che vengono dall'Umbria, dalle Marche, soprattutto dall'Abruzzo (questa peculiarità degli abruzzesi che si sono riversati a Roma e provincia nei decenni passati mi ha sempre incuriosito), anche la mia nonna materna, per dire, è della Sabina.
Perciò spesso anche molti miei conoscenti da ragazzini andavano a casa dei nonni a farsi qualche settimana lontani dal paese, a cambiare aria.
I diritti d'autore verranno devoluti all'associazione "Amatrice - L'alba dei piccoli passi" che organizza attività culturali, ricreative e di sostegno psicologico ai bambini e ragazzi colpiti dal sisma del 24 Agosto. Introduzione di Dacia Maraini.
BUCK E IL TERREMOTO di Serena Bianca De Matteis (autoprodotto):
E' uno dei rarissimi casi (in precedenza ho fatto eccezione per un paio di graphic novel sempre con intenti benefici) in cui parlo di un libro pubblicato con self publishing.
"Buck e il terremoto", che mi è stato segnalato nei commenti di un post precedente, è una raccolta di 18 racconti che hanno per protagonisti animali, (Buck è un lupo, scelta azzeccatissima vista la fauna del verdeggiante Centro Italia).
L'autrice, Serena Bianca De Matteis, ha scelto che tutti i racconti avessero un messaggio positivo, di speranza, amore e solidarietà.
In questo caso, essendo un libro autoprodotto, è l'intero ricavato che verrà donato alla Croce Rossa Italiana per la ricostruzione di Amatrice e Accumuli.
L'iniziativa, partita dall'autrice, ha ottenuto il patrocinio dei due comuni e i bonifici vengono pubblicati sul sito www.buckeilterremoto.com.
PALLA ROSSA E IL TERREMOTO ed. Bao Publishing:
Io non recensisco quasi mai libri per bambini perché ho scarsissime competenze nel campo, ma una delle poche eccezioni l'avevo fatta per "Palla rossa e palla blu" un bellissimo libro scritto dall'imprevedibile coppia di fumettisti Maicol&Mirco (di solito dediti a cose parablasfeme).
Dico imprevedibile perché, almeno secondo me, era difficile persino per un autore di genere con anni di esperienza concepire le piccole e tenere storie dei due amici Palla Rossa e Palla blu che, teneri e dolcissimi, scoprono il significato dei sentimenti, della paura, dell'amicizia, della rabbia, della pace, del mondo tutto che li circonda.
Questo grazie solamente a due piccole forme geometriche, senza alcuna pesantezza e con poche azzeccatissime frasi che riescono a isolare l'essenziale nascosto nelle cose che da adulti siamo stati bravissimi a rendere difficilissimi.
Per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, hanno scritto una nuova avventura di Palla rossa e Palla blu, "Palla Rossa e il terremoto" ed. Bao Publishing.
In che modo questo libro aiuta le popolazioni terremotate?
Innanzitutto la storia è scritta apposta per aiutare i bambini che hanno subito il trauma in prima persona.
Racconta infatti le paure di palla rossa che, a causa del sisma, è dovuto uscire di notte da casa sua e il giorno dopo la mamma non lo manderà neanche a scuola. Se succede persino questo, allora fa benissimo a essere spaventato! E come si supera la paura? Se ne andrà prima o poi?
Per fortuna esistono gli amici e palla blu lo aiuterà a tornare tranquillo!
La storia, un pdf di 21 pagine si scarica qui e ha un prezzo base di 2 euro più Iva, ma ognuno potrà donare quanto vorrà.
I soldi verranno devoluti a un gruppo di volontari in loco chiamato Brigate di Solidarietà Attiva e se siete della scuola "Sì vabbeh io dono i soldi, ma che fine fanno? Chi è 'sta gente?" potete, come segnalato sempre al link farvi iscrivere alla ml per la rendicontazione trasparente.
LERCIO E AIB:
Quando frequentavo l'università, la scoperta del quartiere San Lorenzo a Roma (per i non laziali, esso è il quartiere adiacente all'università La Sapienza e perciò pieno di studenti) per me, che venivo dalla provincia, fu fantastica.
Era esattamente quel genere di cosa che immagini e speri di trovare quando esci dal tuo liceo di provincia e vai scampagnando per la grande città (ci scampagnavo anche prima dell'università, ma meno frequentemente e scientemente): un posto pieno di gggggiovani studenti che trincano allegramente, fumano allegramente (non bacchettoniamo vi prego), okkupano, discutono, vanno in locali improbabili e ballano.
La locanda Atlantide, che organizzava anche serate lgbt, era uno di quei posti dove ballavi e spendevi poco e niente. Non c'era truzzaggine e sì, eri costretto a tenerti la borsa addosso tutto il tempo, ma wow eri un universitario da cartolina!
In questo luminoso luogo, posto in via dei Lucani 22B il 4 febbraio, ore 22, si terrà una serata di raccolta fondi per la ricostruzione della biblioteca di Amatrice.
La serata è organizzata da Lercio, una delle pagine di satira più famose di fb che sta cercando di uscire dalle stringenti mura del social network (che dopo un po' li capisco, la faccenda diventa bella, ma ripetitiva e hai anche voglia di vedere gente in carne e ossa) portando in giro uno spettacolo che potrete vedere se accorrerete numerosi a questa maravigliosa serata.
Per rassicurare tutti sempre sulla fatidica e angosciosa domanda: "Ommioddio chi è 'sta gente, a chi diamo i nostri soldi?!1!" do due notizie:
1) L'ingresso è LIBERO. Solo chi vorrà potrà donare quanto vorrà per la ricostruzione della biblioteca.
2) Per la prima volta da quando ho scoperto la biblioteconomia, è finalmente implicata in una cosa cool l'Aib, l'Associazione Italiana Biblioteche, che ha co-organizzato l'evento.
Beato chi riesce ad andarci!
Solo oggi ho scoperto questo articolo, che bestia che sono! A oggi stiamo continuando a donare, anche se le vendite sono ovviamente molto rallentate. Grazie di cuore per avere parlato di noi :)
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