Molto traumatizzata dal rientro e in una Milano che sembra il deserto dei tartari, mi accingo a scrivere il mio primo post post-vacanza. Poiché sono ancora sconvolta dal viaggio e il mio unico pensiero è poter tornare all'ombra dei mirti frondosi sulle rive del mare sardo, vi consiglierò due libri sull'isola più amata dagli italiani.
Preciso. Io la Sardegna la amo sul serio e non perché la trovi una meta vacanziera di ineguagliabile bellezza (non solo almeno), ma per motivi familiari molto più profondi con cui eviterò di tediarvi non essendo questo un blog di fattacci privati e lacrimevoli sfoghi (insomma non quel genere di lacrimevoli sfoghi).
Lascerò che a parlare siano due letture, brevi, veloci, agevoli, ma sentite, sull'amore che la Sardegna sa suscitare fino a lasciare il cuore pieno di un'infinita nostalgia.
Il primo è del già consigliato Marcello Fois, "In Sardegna non c'è il mare" che recentemente la Laterza ha rieditato di un'edizione dalla copertina molto discutibile (pare fotocopiata), ma dal prezzo inoppugnabile, 6,90 euros.
Attraverso una serie di ricordi personali e familiari, Fois tenta di spiegare l'amore per la sua terra, la Barbagia ancor prima della Sardegna tutta. Ne ricorda i colori,i profumi, l'aria, l'assenza del mare e i viaggi per raggiungerlo sulla meravigliosa costa vicino ad Olbia. In 136 pagine si viaggia come se si fosse davvero a Nuoro e chiudendo gli occhi si attraversassero le lande brulle infestate di ginepri.
Il secondo, sempre della Laterza, nella graziosa e originale collana Contromano (anche il precedente ne aveva avuto una prima esteticamente migliore edizione), è uscito da poco "Isolatria. Viaggio nell'arcipelago della Maddalena" di Antonella Anedda.
L'autrice è molto ben conscia delle sue geografiche fortune e parla con trasporto del meraviglioso arcipelago della Maddalena, un luogo che chiunque sia stato a colonizzare il Mar Rosso o i Caraibi dovrebbe visitare domani istesso.
Voi che acquistate biglietti per anonimi villaggi della Valtur in Kenya e alle Maldive, non sapete cosa vi perdete in mezzo al mar mediterraneo. Mari che altrove se li sognano, spiagge rosa di coralli, un'isola dove Garibaldi andò a passare i suoi anni post-eroici e a morire, (Caprera), un centro storico che è un incrocio tra la Spagna e la Grecia, passando per la Francia (la Maddalena).
Voi che acquistate biglietti per anonimi villaggi della Valtur in Kenya e alle Maldive, non sapete cosa vi perdete in mezzo al mar mediterraneo. Mari che altrove se li sognano, spiagge rosa di coralli, un'isola dove Garibaldi andò a passare i suoi anni post-eroici e a morire, (Caprera), un centro storico che è un incrocio tra la Spagna e la Grecia, passando per la Francia (la Maddalena).
Sì, lo so, sembra che mi abbia pagato l'ufficio turistico della regione autonoma della Sardegna, ma sareste nostalgicamente sconvolti anche voi se aveste dovuto lasciare posti come questi.
La foto è by me. Prometto che da domani torno a postare cose meno melodrammatiche. Comprendetemi, ve prego.
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