L'anziano in libreria è una creatura estremamente facile da avvistare e può assumere varie forme, più o meno moleste. Probabilmente attirato dalla supposta tranquillità della libreria, mediamente meno rumorosa degli altri negozi, fresca in estate e calda in inverno e sempituramente aperta, suole adagiarsi sulle poche poltrone libere impedendone l'uso a chiunque altro.
Ma passiamo in rassegna le tipologie più diffuse.
Ma passiamo in rassegna le tipologie più diffuse.
IL VECCHIO SCESO DALLA MONTAGNA: Trattasi degli anziani che vivono spersi da qualche parte, comunità montane, campagne insondabili, paesi ancora privi dell'adsl. Vengono in città una volta ogni due o tre mesi e si aspettano di disbrigare tutte le faccende possibili e inimmaginabili in un pomeriggio. Entrano in libreria e non riescono assolutamente a capire perché non disponiamo di tutti i libri ci cui hanno bisogno (i quali libri in genere sono così specifici sull'agricoltura diretta, gli animali, i fiori alpini e i pesci degli abissi che risulterebbero introvabili anche in una libreria specializzata).
Messi davanti alla possibilità di ordinarli e riceverli in una o due settimane, rispondono indignati che passeranno di nuovo in città solo dopo il disgelo, minimo tre mesi dopo.
L'ANZIANO RIOTTOSO: O anche, quando la libreria funge da sfogo sociale. Sono gli anziani convinti di aver sempre e comunque ragione in funzione del loro secolo d'età. Qualsiasi cosa tu dica è sbagliata perché sei più giovane (e in genere anche perché sei donna, visto che la rivoluzione sessuale è passata indenne su di loro), sono certi che il libro che il nipote si è autopubblicato su qualche sito sia nascosto da qualche parte, ma tu non voglia mostrarglielo di proposito. In genere hanno un linguaggio colorito e cercano di essere fantasticamente rumorosi nelle loro proteste, sperando, credo, che qualche superiore si interessi al loro caso.
L'ANZIANO CHE PRENDE LA LIBRERIA PER UNA BIBLIOTECA: E' una categoria che ha due varianti: una simpatica e una insopportabile.
La variante simpatica viene tutti i giorni, si siede su una poltroncina per intere mattinate o pomeriggi, prende un libro che gli interessa e ne legge una buona parte tutti i giorni. Quando lo finisce ne sceglie un altro e via all'infinito. Si porta thermos (giuro) e comodità varie, talvolta anche copertine. Rimane in religioso silenzio, imperturbabile a qualunque caos e richiesta della poltrona. Mi fan simpatia perché immagino non possano permettersi molti libri nuovi e al contempo impediscono ai pazzi tutti di occupare poltrone con scopi molesti.
La variante antipatica viene meno frequentemente, ma rompe le scatole a tutti, commessi di libreria e clienti, perché lui è venuto lì per leggere e la gente non può permettersi di fare casino. Anche lui occupa poltrone per ore, ma si mette vicino una ventina di libri da spulciare che poi provvede a disseminare ovunque causandone una protratta irreperibilità. Se osi avvicinarti per consultare la sezione o aiutare un cliente, protesta a oltranza. Anche lui dispone di thermos e talvolta anche di ripiani pieghevoli su cui riporre i suoi effetti personali nelle sue lunghe ore di permanenza.
L'ANZIANO VITTIMA DEI SUOI NIPOTI: Il poveretto viene in genere tiranneggiato (dal suo punto di vista con amore) da adolescenti che non staccano gli occhi dall'I-phone o da nipoti universitari che non si degnano neanche di accompagnarli. Cercano libri di cui o non gli è stato riferito completamente il titolo e neanche l'argomento, oppure ce l'avevano scritto su un fatidico foglio che però è rimasto a casa. Pensano che la dicitura libro universitario ti consenta di entrare in contatto telepatico col nipote non presente e capire magicamente cosa stanno cercando. Quando capiscono che ciò non avviene, si attaccano al cellulare costringendoti a parlare con l'assente, il quale è anche scocciato per l'intrusione e risponde dimostrandosi molto contrariato quando gli annunci che no, il manuale di antropologia comparata del 1938 o gli studi di linguistica applicata in francese originale non sono presenti in libreria.
E questa breve carrellata è solo l'inizio. Più e più tipologie dell'anziano si annidano e possono ancora annidarsi. Ci sono anche quelli carini e servizievoli che sorridono sempre causandomi crisi di commozione. Mi ricordano tutti mio nonno e non è proprio facile spiegargli perché interagisci con loro con gli occhi lucidi.
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