mercoledì 11 settembre 2013

Il dramma delle facce da libro: gli scrittori e l'insormontabile problema delle foto giuste da schiaffare in quarta di copertina.

 Nell'era dell'apparire, in cui a tutti piace pavoneggiarsi, lisciarsi le penne e mostrarsi al top delle loro possibilità, c'è una categoria che in tal senso ha ancora i suoi pesanti problemi, trattasi ovviamente degli scrittori.
 Non so se per loro ritrosia o per sadismo delle case editrici, ma le foto degli autori che vengono spalmate sulla quarta di copertina o ancor peggio sul retro della copertina, sono nel 90% dei casi, agghiaccianti. Ho capito che gli autori spesso non aiutano perché non sono molto fotogenici (è più facile far venir bene Paolo Giordano mr. numeri primi in foto che Marcello Fois, con tutta la buona volontà), ma allora perché non desistere nell'intento e porre un pietoso oblio?
 Esempi imbarazzanti si aggirano in libreria, ma vediamo i casi più comuni.

 LA MANO SOTTO IL MENTO: E' un evergreen che io collego e sempre collegherò a Bruno Vespa. E' un suo must personale nonchè una delle pose più amate da chiunque voglia darci a bere che la sa davvero molto lunga. Credo che in nome degli stoici dell'antichità classica debba in qualche modo indurci a pensare che lui, appunto sta pensando. Solo che boh, 'ste manine mollate lì sotto senza un vero perché sembrano un effetto photoshop venuto male. Perché sta lì? Che ce fa? Giù quella caspita di mano!!

 LO SGUARDO INTELLIGENTE PERSO NEL VUOTO:
Anche questo è un best seller tra romanzieri e poeti che si credono impegnati, nel '90% dei casi uomini. Non so se le donne si sentano meno impegnate o solo cretine o pensano che la posa non le valorizzi abbastanza. Baricco o De Carlo per dire, la amano molto. L'intellettuale, perso nel suo placido mondo, sta partorendo mondi e riflessioni fondamentali sul nostro essere.
 Poiché è una posa e non la realtà, gli occhi sono sempre vagamente a mezz'asta o l'espressione bamboleggiante, il che manda a farsi benedire l'effetto voluto, ossia "lo sguardo intelligente".

COLUI O COLEI CHE DOVREBBERO FAR CAUSA ALLA CASA EDITRICE: Ci sono persone che oggettivamente in foto non vengono bene. Tuttavia mi rifiuto di credere che con tutti i mezzi possibili e inimmaginabili che ci sono al giorno d'oggi non si possa fare qualcosa in tal senso (Chiara di X-Factor ne è la prova lampante, da ragazza carina, ma insomma niente di ché, a gnocca stratosferica nei poster pubblicitari della Tim).
Quello che mi chiedo è: per quale motivo allora ci si ostina a svergognare alcuni autori con foto che non metterebbero manco nell'album delle vacanze estive su facebook?
 Il mio esempio e pensiero va al povero Iacona che è stato l'ispiratore di tale post. Apro una delle casse del rifornimento e cosa ti trovo? Riccardo Iacona in versione vecchiarella felice. Peraltro, nemmeno nel retro, ma proprio schiaffato in copertina!
 Iacona, che io considero assieme a Michele Serra la mia speranza nel genere maschile, probabilmente di come appare su una copertina se ne strafrega, ma io credo e penso e spero che abbia diritto ad un trattamento indubbiamente migliore!

Cristina Cattaneo.

COLORO CHE SENZA L'ANIMALE DEL CUORE DA NESSUNA PARTE:  
La maggioranza son donne, ma ci sono anche scrittori uomini. Non capisco 'sta mania di apparire col proprio cane e gatto ovunque. 
Immagino che ciò abbia a che vedere con la massima della mia storica vicina di casa "Chi nun vòle bene agli animali, nun vòle bene manco ai cristiani", e che quindi dimostrino in tal modo una certa e superiore bontà d'animo. 
Ma io quando vedo sbucare cani e gatti infiocchettati per l'occasione dietro saggi di storia romana o criminologia, strabilio (e smetto di credere nella validità scientifica del libro).

IL TRASH IMPERANTE: Non sono molti quelli che osano sospingersi così in là e in genere non lo fanno gli italiani che comunque mantengono, nel delirio, una loro compostezza. Gli americani per cui tutto è un giuoco o boh una cosa tremendamente seria, ma dagli standard completamente diversi dai nostri, sono dei maestri in tal senso. Concludo questo post perciò rendendo loro omaggio, perché per ora mi hanno donato la fotografia più assurda che possa ricordare nelle quarte di copertina. Trattasi dell'immagine votiva per i milioni di fan della saga "Il diario del Vampiro". E' così che la mitica Lisa Jane Smith occhieggia ai suoi lettori:


E voi? Ricordate altre sconcertanti immagini di scrittori atte a imbrattare i loro stessi libri? Si accettano orrorifici suggerimenti!

5 commenti:

  1. Lisa Jane Smith merita comunque il plauso: il suo coraggio è e sarà d'esempio per generazioni di spericolati :)

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    1. Mille Lisa Jane e zero De Carlo sognanti in enormi maglioni!

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    2. Sono d'accordo, gli sguardi profondi persi nell'infinito non si possono sopportare!

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  2. Un post davvero simpatico e molto piacevole: d'ora in poi non riuscirò più a guardare una quarta di copertina senza fare questa catalogazione nella mia mente (e probabilmente scoppierò a ridere in libreria)! Io avrei qualcosa da ridire anche sui primissimi piani stampati sul retro di copertina, li trovo inquietanti!

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    1. Sì è vero, faccione del tipo "Leggimi, io ti osservo!".
      C'è anche un'altra categoria diffusa, tra gli scrittori americani soprattutto, che io catalogo come "Colti di sorpresa": occhio sbarrato e faccia sconcertata come se non capissero bene perché li stanno fotografando e che cosa ci fanno lì.

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