Da "C'eravamo tanto amati". La moglie di Gassman, sciura evidente. |
C'è una creatura ricorrente nel bestiario dei clienti di cui pensavo di parlare già da un po', essendo costei una parte integrante, fondamentale e imprescindibile nella clientela, perlomeno nordica (immagino che al centro e al sud abbia una declinazione antropologicamente un po' diversa), sto parlando della mitica sciura.
La sciura forma un gruppo compatto e potente, in grado di spostare le vendite e determinare le classifiche, forte di dati statistici alla mano che vogliono il gentil sesso più leggitore degli uomini di ben 13 punti percentuali.
Chi è però davvero la sciura, come si comporta, che gusti ha, da cosa le derivano?
COMPORTAMENTO DELLA SCIURA IN LIBRERIA: Ben vestita dai 35 anni in su, ama stazionare nella stessa un numero di ore abbastanza rilevante. Esistono diversi strati di acculturamento tra le sciure, quelle più up possono persino scegliere testi che avevano a che fare con la loro tesi di laurea quadriennale (presa nel '15-'18 e in genere mai più usata). Quelle meno acculturate si affidano esclusivamente ai consigli delle amiche e della Bignardi e si presentano con stralci ritagliati da "Donna moderna". Spesso vengono con altre amiche sciure e dispongono SEMPRE di un marito e QUASI SEMPRE di una figlia femmina in età scolare. Il marito di tanto in tanto le accompagna, in genere di domenica, ha un fare scocciato e si domanda e ti domanda sgarbato perché sia lì con lei,
Ma cosa legge la sciura?
ROMANZI DA SCIURA:
Raramente la sciura ha un gusto personale. In genere predilige pochi autori che ha in comune con tutte le amiche, con cui disserta rumorosamente al suono di "E' bellissimo" "E' stupendo" "E' fondamentale" "Mi ha cambiato la vita". Tra i suoi favoriti ci sono: Margaret Mazzantini, Fabio Volo, Massimo Gramellini e intramontabili best seller come "La principessa che credeva nelle favole".
In secundis, a seconda del grado di istruzione favorisce Irene Nemirovsky e i vari romanzi della Newton&Compton. Non è pregiudizio, ma un'evidenza che si è palesata in tutta la sua potenza quando, per settimane, è stato primo in classifica "Un regalo da Tiffany", seguito tempo dopo dal boom di "Amore, zucchero e cannella". Qualsiasi cosa abbia dentro la parola: New York, Tiffany, Notting Hill e Parigi apre le porte del suo cuore, e del suo portafoglio.
Postilla all'horror: In genere ignorano bellamente la sezione, ma "Twilight" ha formato un gruppo di sciure che pendono dalle labbra del bel vampiro Edward, convinti sia una sorta di principe delle favole con problemi ematici. Vedete voi.
LA PSICOLOGIA: La sciura ama indagare l'animo, se non il suo quello degli altri. Non so se vi ricordate la moglie di Gassman in "C'eravamo tanto amati", la ragazza un po' ruspante che spronata da lui avvocato, finisce per delirare cose sull'incomunicabilità ad un apparecchio di registrazione. Ecco, la sciura è come lei, si imbottisce di nozioni psicologica in modo random iniziando a sciorinare lunghe riflessioni su quanto queste le abbiano aperto gli occhi. Best seller sono: "Donne che amano troppo", "Donne che corrono coi lupi", "Istruzioni per rendersi infelici", tutta la bibliografia del buon Raffaele Morelli, ex sexy psicologo (che ultimamente mi ha sconvolto: le nuove foto lo mostrano invecchiato di tipo 30 anni in 1) dall'animo ottimista: Siamo nati per essere felici, il talento dell'amore, ecc
SESSO PER SCIURE:
Le sciure fanno e leggono sesso, prima non lo dicevano ora, la bona sòra James le ha liberate con la famosa trilogia delle sfumature. Non devono più arrabbattarsi fingendo di non aver mai ordinato "Spider princess" (come mi è capitato), ma possono anzi contare una selezione di erotico soft che va arricchendosi di ora in ora tra traduzioni ed esordienti vari.
Anche gli uomini leggo le sfumature? Certo, in una parte relativamente piccola sì, per capire, sostengono loro, cosa ci trovino le donne e cose cerchino (e considerando com'è scritto, immagino possa essere solo questo il motivo). Altrimenti c'è la saggistica sexy, insita nell'interminabile collana della Piemme con bocche in primo piano e il titolo imperativo: "Falli soffrire" "Tu lo fai girar" o "Sono tutti uguali". Così eccola lì la sciura, sospesa tra il principe azzurro col frustino e gli esercizi per diventare una vera stronza.
La sciura in genere ha qualche fissazione su un paranormale ai suoi occhi più sofisticato. Ha letto di sicuro "The secret", guerrieri della luce di Coelhiana memoria, e tutto ciò che ne è conseguito, e non si fa mancare mai l'oroscopo di Paolo Fox. Ama l'interpretazione dei sogni e le storie di gente che si è svegliata dopo settimane di coma e: o ha visto la luce o ha capito qualcosa di fondamentale sulla propria esistenza. Se si sente proprio streghetta allora getta un occhio ai tarocchi e a qualche classico, come Jodorowsky o "La profezia della Kurandera".
RICETTE:
Una sua grande amica è ovviamente lei, la regina, l'archetipo, l'ideale: Benedetta Parodi. Segaligna e sempre sorridente, propositrice di orrori come polpette alla coca cola e accrocchi innominabili coi resti della spesa della settimana morenti nel frigo. Cuoce e secondo me non mangia, come tutte coloro che di anno in anno comprano i suoi libri su come cucinare una torta salata con la pasta brisè già pronta. Altresì ama i ricettari dei concorrenti di Masterchef e di lui, il sogno erotico per eccellenza: Carlo Cracco. Il quale le ha fatte felici occhieggiando sexy sulla copertina del suo libro dal titolo piacione: "Se vuoi fare il figo usa lo scalogno". Passare dai petti di pollo rotolati nelle patatine sbriciolate all'impanamento millimetrico del tuorlo d'uovo, una cosa che può esistere solo nella libreria culinaria di una sciura.
Ora che cucinare è un must e non fa più solo casalinga disperata, la sciura fa ban bassa di ricettari e affini.
Più appassionata di moda non si fa mancare mai una biografia di Coco Chanel o i consigli di Ines De La Fressange, la quale ci informa che per vestire da vera francese dobbiamo puntare sulle righe e fare il giro delle sue boutique favorite, le quali ovviamente hanno prezzi per esseri non umani. Se volete farle un regalo, sappiate che col diario della parigina e l'altrettanto parigina guida allo stile, andate sul sicuro.
Ovviamente la vera sciura ama andare alle mostre, Leggere le biografie degli artisti più di moda o almeno sfogliarne i cataloghi. In genere li compra raramente, ma ama regalarli. Quasi sempre punta su Leonardo, Klimt, Andy Warhol e Caravaggio.
Anche la succitata figlia femmina della sciura ha precise caratteristiche che la contraddistinguono dalle altre ragazzine:
LA FIGLIA DELLA SCIURA:
In genere segue la madre fino ai 13-14 anni al massimissimo, poi scompare, inghiottita tra i flutti delle sue amicizie e odi adolescenziali. E' sempre magra e coi capelli lunghi (una sorta di calco materno) ed è appassionata di principesse, pattinatrici, pattinatrici sul ghiaccio, ballerine e cavalli. Siccome l'editoria se n'è accorta esiste una serie per ognuna di queste passioni, persino Tea Stilton la sorella del topo Geronimo ha un gruppo di amiche con cui risolve casi tra sfilate, matrimoni et similari. Dal kit per la principessa al passo coi tempi, al set con tanto di tutù per sognarsi fluttuante, non si fa mancare nulla.
La sezione di economia, quella di scienze, i fumetti, la storia (tranne l'olocausto che fa sempre dama di carità) e la filosofia, non sono tra le sue fasce di interesse, se non in caso di conclamato successo generale o di recensione tv. Molto ancora ci sarebbe da dire sulla sciura, una creatura FONDAMENTALE per comprendere l'attuale ecosistema delle librerie/editoria (perciò molto ancora ne dirò).
Io spero sempre di sbagliarmi, quando vedo arrivare una di queste donne fonate e ben vestite verso di me. Però non mi sbaglio mai. E come 'è gay radar. Io ho lo sciura radar. E funziona.
piccola obbiezione:nella mia concezione la sciura milanese ha 50-60 anni. Quelle di cui parli tu sono un'entità ben precisa, diffusa in tutta italia, ma a cui non è stato trovato ancora un nome.
RispondiEliminaNo, io ho una concezione diversa della sciura. Ella è l'esemplare femmina, fonato, che si ritiene acculturato, del borghese o dell'aspirante o del sedicente tale. Siccome tra il borghese, il sedicente e l'aspirante borghese viaggiano varie gamme di sciurezza, ve ne sono vari tipi, ma hanno qualcosa che le mette tutte in comune. Tra le altre cose, le letture del post.
Eliminaper me la sciura (milanese doc) è la signora, tipicamente pensionata, casalinga o portinaia, che sa i fatti di tutto il palazzo, è un po' bacchettona ma non cattiva. Quando stavo a milano nel 2009 ce n'era appunto una nel palazzo che era perfetta :D
RispondiEliminaCmq, il soggetto l'ho capito alla perfezione. ;)
Temo che quella specie si sia ormai estinta, purtroppo...
Eliminaqualche esemplare sopravvive ma senza il WWF la vedo dura
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RispondiEliminaDì la verità, "Falli soffrire" te l'ho suggerito io :^)
RispondiEliminaIn verità me l'ha suggerito l'ennesima sciura che non si capacitava dell'uscita dal commercio di "Fallo felice" (nota il lieve gioco di parole). Però vedi, è una patologia sciuresca così diffusa che non sfugge a chi ha l'occhio clinico ;)
EliminaBell' articolo divertente, complimenti. Divertente e "vero" da che posso vedere in libreria... ho notato anch'io queste "faune tipiche". Da farci un documentario per la BBC. Aspetto con ansia uno dei tuoi bei pensieri su "La fantascienza nelle librerie: praticamente peggio che il porno" :)
RispondiElimina"Mi scusi, avrebbe "Endimyon" di Dan Simmons?" "Eh, non so... come si scrive? Provi là, fra "vampiri con forti turbe sessuali" e "Jorgesson del Drago": un leggero romanzetto di 1500 pagine scarse"
Vista la sciura, non oso pensare a quello che sarà l'articolo sulla sciureta.
RispondiEliminaTea Stilton nooo! A volte leggo per mia figlia, prima che si addormenti, e purtroppo vuole anche Stilton e famiglia. Non me ne capacito.
RispondiEliminaammetto di aver provato delle emozioni per il libro di Gramellini sul lutto familiare...più che altro per una sorta di identificazione "fantastico-orroristica" con le vicende della povera madre e anche per rabbia nei confronti del figlio (spoiler: la madre si suicida perché temeva che la sua malattia ritornasse. non ho vissuto una situazione simile, ma mi ha colpito l'arroganza, la tracotanza e la poca comprensione del figlio adulto nel parlarne). non è scritto malissimo e non è superficiale all'ennesima potenza, per quanto non ami in generale lo stile "piatto" di molti giornalisti- comunque il libro mi è stato consigliato e prestato da mio padre...perché siamo sempre così razziste verso noi stesse)
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