lunedì 9 marzo 2015

Cinque modeste proposte per liberarci dei non lettori: hunger games, lotterie, aliquote fiscali, la casa del grande lettore e un komplotto coi fiocchi. Perché, lettori, è ora di dire BASTA ad una società inquinata da chi si rifiuta di aprire un libro! (Ok, la follia è qui, grazie a Jonathan Swift)

Come tutti noi lettori e lettrici sappiamo bene, come benissimo sanno i cosiddetti operatori del settore e dell'intera filiera, colleghi e colleghe librai, editori, traduttori, scrittori (veri), correttori di bozze, editor, distributori e compagnia cantante, in Italia si legge poco.

Lettori è ora di ribellarsi!!
 I motivi, che effettivamente non ho ancora analizzato degnamente in nessun post, sono innumerevoli e vanno dalla completa mancanza di educazione alla lettura alla completa mancanza di educazione.

 In ogni caso, poiché sono stufa di vivere in un mondo di gente che non legge, di idioti che si credono intelligenti, di persone discutibili con laurea che non hanno mai aperto un libro non scolastico in vita loro e ci condannano ad una società priva di qualsiasi immaginazione, poiché sono stufa della pecoraggine imperante che porta orde e masse prive di qualsivoglia spirito critico credere al primo ciarlatano o alla prima bufala che passa, ecco che vi esporrò le mie drastiche idee per COSTRINGERE la gente a leggere.

 Siete pronti? Jonathan Swift sarà fiero di me, me lo sento.

HUNGER GAMES:

Suzanne Collins ci ha indicato la via.
La gente è in grado di sopportare qualsiasi cosa pur di preservarsi la vita o ottenere un posto nel paradiso dei privilegiati.

 Perciò se fossi il ministro dell'interno, di concerto col ministro dei beni culturali e della pubblica istruzione (ma in questo caso anche privata, anzi per i privati metterei che la possibilità di finire nell'arena siano decuple), chiamerei per l'occasione le regioni italiane distretti e pretenderei due tributi per ogni regione ogni anno (si graziano solo le due solite, Valle d'Aosta e Molise che per ovvie ragioni di popolazione daranno un solo tributo).

 Questi due tributi, che verranno pescati tra tutte le persone che non dimostreranno tramite test di aver letto almeno cinquanta libri durante l'anno, verranno spediti negli Hunger Games, dove potranno sopravvivere a prove durissime, avere aiuti e sperare di vincere il posto in paradiso solo se supereranno continue prove culturali all'ultimo sangue. 

 Posti in un'arena che potrà variare e assumere le fattezze di un'università, un convitto per studenti, una scuola privata gestita da preti o suore, un campus del Coni o un college, essi dovranno dimostrare di essere versati nella letteratura italiana e straniera e saranno costretti a scrivere in continuazione temi e versioni in prosa e critiche dei brani che il perfidissimo pubblico da casa sceglierà per loro tramite televoto.

 Chiunque perda le prove verrà eliminato.

 I concorrenti potranno altresì tendersi imboscate al suono di singolar tenzoie alla maniera degli stilnovisti, che forse i rapper si credono tanto fighi, ma il freestyle lo conosceva già Forese Donati che si batteva contro il buon Dante. Chi non riuscirà a comporre un sonetto in rima baciata su due piedi verrà sottoposto a regolare punizione decisa dal pubblico da casa. No pietà.

 Ne rimarrà soltanto uno.

LOTTERIA ITALIA:

Venghino i signori venghino alla nuova lotteria Italia!

 Non verrà più estratto un numero casuale di trecento cifre che potrebbe essere stato acquistato dalla casalinga di Voghera o dal pensionato di Nuoro, bensì verrà estratta una frase a caso di un libro dalla mano semplice di un bambino all'interno della solita gigapalla trasparente che ne ospiterà migliaia di altre.

 La prima persona in grado di comprendere da quale libro è stata tratta la magica composizione di parole dovrà consegnarla presso l'ufficio competente e aggiudicarsi il premio (l'autore e i suoi stretti conoscenti e parenti sono esclusi dalla partecipazione).

 La frase potrà essere estratta da QUALSIASI libro entrato in commercio in Italia nell'ultimo anno (valgono anche le riedizioni dei classici), perciò, va da sé che tanto maggiore sarà la quantità di libri letti, tanto più grandi saranno le possibilità di vincere il fantapremio da tremila strabiliardi.


LA CASA DEL GRANDE LETTORE:

Atto estremo da applicare in caso di estrema trucidezza e disperazione, "la casa del grande lettore" è un reality ideato per svergognare le masse caprine al limite dell'analfabetismo molesto.

Esse, ornate dei loro vestiti leopardati, da tatuaggi ovunque interno delle orecchie comprese e dai loro fondotinta color terra, verranno chiuse in una casa dove l'unica cosa da fare è leggere.

 Solo chi sarà in grado di finire l'intera biblioteca presente uscirà da lì vincitore di una ricchissima somma.

 Siccome piace tanto vedere la gente affamata sull'Isola dei famosi e i palestrati accoppiarsi su Jersey Shore, verranno applicate sanzioni e prove adeguate ai bisogni primari dell'uomo: i concorrenti potranno infatti nutrirsi e toccacciarsi solo al termine di un certo numero di pagine stabilito sadicamente dai telespettatori.

 Lezioni di professori e professoresse di italiano e letteratura severi ai limiti dell'umana sopportazione, intervalleranno le pene dell'inferno dei partecipanti, che, nel confessionale, dovranno rispondere alle domande di critica letteraria twittate in diretta dai loro fan.

 Il vincitore dovrà scrivere una dotta dissertazione su Dante o Manzoni prima di entrare in possesso del premio: una milionata di euro che per una volta nella vita essi si saranno meritati.

 (In caso di abbandono nel programma, i malacculturati di turno dovranno iscriversi alla facoltà di Lettere e sostenere tutti gli esami del primo anno con profitto, pena sanzioni pecuniarie e carcere duro).

TEORIA DEL KOMPLOTTO:

 Più una cosa è proibita più la gente la desidera spasmodicamente, altresì più una persona è idiota più si crede intelligente. 

Ebbene, seguendo queste due regole base, propongo a tutta la filiera di attuare una mossa a sorpresa: togliere (quasi) tutti i libri dal commercio.

  Essi saranno smerciati solo tramite mercato nero, a costo di grandi fatiche, panico, terrore, imboscate da parte delle forze dell'ordine e incarcerazione in caso di detenzione di materiale cartaceo proibito.

 Il governo emetterà una legge di cui le masse se ne fregheranno fino al momento dell'applicazione, sottovalutandone la portata (le parti della filiera, conniventi, taceranno, assieme ad esse taceranno anche gli intellettuali, che comunque, visto il loro impegno civile negli ultimi anni, non dovrebbero fare un ulteriore grande sforzo in merito): tutti i libri e gli ebook verranno dichiarati fuorilegge esclusa una lista di ferro regolarmente approvata.

 Da quel momento in poi gli unici libri disponibili saranno quelli firmati dalle starlette televisive e dai loro epigoni maschili, per tutto il resto ci sarà il mercato nero.

 Come un tarlo che si insinua nel cervello in molti inizieranno a pensare che forse e solo forse c'è un motivo per cui gli altri libri vengono proibiti e cercheranno di procurarseli con grande dispendio di denaro ed energie. Nasceranno delle brigate di resistenza di lettori coraggiosi e il culmine del progetto si raggiungerà quando personaggi di spicco nazionalpopolari come Maria De Filippi o Laura Pausini verranno colti con le mani nel sacco e processati sulla pubblica piazza.

 Il libro verrà allora visto come NECESSARIO  e l'Italia avrà la prima sommossa popolare per la difesa dei libri. Questo fino ad un ineluttabile revisionismo storico una trentina di anni dopo.


NO TAXATION IF YOU LEGGETION: 

Le tasse ti inseguono?

 Ti senti tartassato da uno stato che ti affligge con una pressione fiscale irrespirabile e si rifiuta di approvare una bella patrimoniale sui redditi alti e altissimi?

 Ebbene cosa faresti se sapessi che leggendo potresti abbassare significativamente la quota che devi (legittimamente) allo stato?

 Propongo perciò l'approvazione di un'aliquota che vari in base al numero di classici della letteratura letti nel corso dell'anno da far presente durante la dichiarazione dei redditi. Per comprovare la lettura bisognerà sottoporsi a test preparati da una task force governativa presso i caf.

 Chi verrà beccato a copiare analogicamente o da internet verrà immediatamente sanzionato.

 I costi per sostenere tale manovra verrebbero indubbiamente ammortizzati da un assioma inconfutabile: una nazione di cittadini istruiti è sicuramente più efficiente e civile di una nazione di cittadini pecore (senza nulla togliere ai nostri nonni e bisnonni che forse erano analfabeti, ma avevano innumerevoli competenze in altri campi lavorativi che attualmente ci sogniamo).

Tale regola verrebbe ovviamente applicata solo da un certo reddito in giù. Se c'hai i soldi devi pagare più degli altri comunque, pure se leggi.

 Questo post trova la sua naturale ispirazione ne "Una modesta proposta: per evitare che i figli dei poveri irlandesi siano un peso per i loro genitori o per il paese, e per  renderli un beneficio per la comunità", pamphlet satirico di Jonathan Swift.

Sottolineo quindi che si tratta di un post SATIRICO e VOLUTAMENTE ESAGERATO. Lo ripeto per chi non avesse intuito l'ironia che ormai qui non si è più sicuri di niente.

Ho voluto evitare di proporre il cannibalismo dei non lettori, se no ci ritroveremmo con troppa ciccia e un paese spopolato, anche se...

 Quale proposta trovate più convincente? E ne avete altre altrettanto folli?

10 commenti:

  1. Sono tutte proposte stupende :D
    Ne aggiungo una (per chi come me ha poco tempo ma tanta voglia di leggere):
    Settimana Lavorativa Corta con 1 giorno dedicato esclusivamente alla lettura (no pulizie, no spesa, no rotture di scatole) in apposita sala relax comunale attrezzata con chaises longues. Chi non vuole leggere può tranquillamente andare in ufficio ;)

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  2. Se mi abbassassero le tasse per ogni libro letto, sai quanti altri libri potrei acquistare?? *-* Un sogno.

    Però io propongo gli Hunger Games! Purtroppo, nonostante provenga dal lontano e freddo nord, la situazione è la stessa che hai descritto tu. Che tristezza, soprattutto viaggiare sui treni con i ragazzi di età scolastica. Quante che se ne sentono. Una delle peggiori è stata:
    "Secondo te, perchè si muore di sete quando si naufraga?"
    "Boh...magari l'acqua del mare non si può bere"
    "Ma perchè?"
    "Magari ti prendi la salmonella!"
    "è vero!!"

    Mi stavano sanguinando le orecchie.

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  3. Fa-vo-lo-so. Approvo tutto. Suggerisco anche sgravi sul canone per chi dimostra di avere seguito le trasmissioni che parlano di libri all'uopo realizzate.

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  4. e la patalice si alzò incominciando ad applaudire come un'ossessa tarantolata!
    brava tu!

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  5. Lo scenario alla Fahrenheit 451 mi sembra quello con maggiori possibilità di successo, ora come ora... ^^

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  6. Ho adorato questo post! Propongo gli Hunger Games e, seriamente, la lotteria (tutto considerato potrebbe pure funzionare).

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  7. Vedo che il post è "umanistico centrico". Facciamo leggere anche qualcosa di divulgazione scientifica? :-)

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  8. NO TAXATION IF YOU LEGGETION! Bello, ma con tutti gli evasori che abbiamo rischiamo comunque di trovarci con un sacco di non lettori....

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  9. No taxation if you leggetion!! Sembra anche uno slogan per un partito. Avresti subito il mio voto.

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  10. L'ultima sembra la più praticabile di tutte, vista la propensione dell'italiano medio ad attaccarsi al portafoglio, anche se gli Hunger Games sono allettanti!

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