venerdì 30 agosto 2013

Libri da VERI UOMINI. Tutto ciò che un uomo degno della sua virilità non riesce a fare a meno di leggere.

 Finora mi è capitato, con la tipica misoginia che colpisce le altre donne, di sparare a zero spesso e volentieri sulla popolazione femminile che ama brulicare in libreria. Ho forse così dato l'impressione, sbagliata, che gli uomini abbiano tutti gusti fenomenali o che non incappino in stereotipi da far cadere le braccia.
 In nome della comune appartenenza ai cromosomi XX non posso lasciar passare impunita tale erratissima sensazione. Oggi perciò parlerò di libri da veri uomini.
 I libri da veri uomini sono i must che prima o poi qualsiasi uomo (a meno che non sia Iacona o Michele Serra, ma secondo me sotto sotto li leggono anche loro), prima o poi, nella vita legge. 
 Meno influenzati dai media delle donne, sono però molto più colpiti dalla società tutta o dagli altri uomini che non ammettono lacune virili in tal senso.
 Ma cosa legge un vero uomo?

ROMANZI DA VERO UOMO: Il romanzo da vero uomo è quello in cui il protagonista si lancia nel deserto con una donnola tra le braccia e una donna sulle spalle, le sorti del mondo contano su di lui e in genere ha una qualche storia maledetta. Cioè il vero uomo, al contrario della vera donna che comunque è sempre santa, non è MAI santo. Lui il male l'ha visto negli occhi e sa cos'è e in genere lo combatte perché è tornato, assieme all'inseparabile amico passato, a prendersi TUTTO ciò che il vero uomo è riuscito faticosamente a ricostruirsi.
 Il libro irrinunciabile: "L'educazione siberiana" di Nicolai Lilin. Alzi la mano l'uomo a cui non è stato almeno suggerito caldamente di darci un'occhio.

 I LIBRI SULLA BANDA DELLA MAGLIANA: O anche quando il cinema fa danni. Il criminale nobilitato dal grande schermo ha sempre il suo fascino. Vuoi mettere quello sfigato di Accorsi con Kim Rossi Stuart che sarà pure un assassino, gestore di un traffico di droga, prostituzione ecc. ma ha tanti nemici tanto onore? Il vero uomo non può non gettarsi a pesce su tutti i libri di criminalità che l'editoria riesce a sfornare, anzi, talvolta ha difficoltà a distinguere la realtà dalla fantasia. Non si rende conto che quando ti chiede perché non escano nuove avventure sulla banda della Magliana (accade!) ciò non avviene perché, almeno a quanto si sa, è stata fatta fuori non meno di una venticinquina di anni fa. Prostrato dalla notizia si butta su Vallanzasca e Francis faccia d'angelo. Ma diciamocelo, non è la stessa cosa.


SPY STORY MA REALI: Noi italiani non produciamo tanta letteratura al riguardo, ma negli Usa ameno molto questo genere. "Argo" di Ben Affleck ha vinto l'oscar ma era tratto da un libro di Antonio Mendez, idem "No Easy Day", la cattura di Bin Laden. E' più o meno la versione "buona" della banda della Magliana: uccisioni, stermini, indagini, decapitazioni, traffici di droga e terroristi ma 'sto giro il vero uomo è dalla parte dei buoni, che diciamocelo, è molto più facile tifare per Franck il marine americano che per Franco  carabiniere di provincia.




LEADERSHIPPremetto che questo settore merita un post a sé per la sua assurdità conclamata. Tuttavia non può non essere citato. Il vero uomo per essere tale DEVE essere un leader, non ce n'è, perciò venera questo settore infestato da uomini che ti ingiungono di credere in te stesso e parrucchini (nel senso che portano il parrucchino) che ti insegnano come diventare un vero imprenditore, come far sì che la tua famiglia creda in te e i tuoi figli ti prendano ad esempio, come lasciar pensare ai tuoi dipendenti che in realtà sei il Messia sceso in terra, come diventare giovane e ricco con due o tre gite in borsa.
 Must imperdibile? I libri di Donald Trump, il quale in quanto a titoli non è secondo a nessuno. Quale uomo può evitare di leggere: "Pensa in grande e manda tutti al diavolo?" o "Non arrenderti mai: come ho trasformato le mie sfide più grandi in successi"?  Impossibile resistere.

BATTAGLIE MILITARI: Presi da un rigurgito di servizio militare, molti uomini, in genere su d'età (forse i giovani ne sono immuni perché il servizio alla patria l'hanno evitato? Chissà) subiscono, spesso loro malgrado, il fascino degli innumerevoli libri su battaglie e strategie militari. L'opera omnia delle devastazioni della seconda guerra mondiale, stragi naziste, Caporetto, sfide contro i Saraceni, Antichi romani che "menano le mani" e spartani seminudi e anche semigay (ma questo credo venga omesso) che baccajano con i persiani, è un richiamo irresistibile per il vero uomo. Vedono di sfuggita un fucile su una copertina e un secondo dopo si trovano a fare supposizioni balistiche con l'amico, altrettanto fomentato, che li accompagna.


Eccone una carrellata, ovviamente non son gli unici, non temete. E gli uomini che mi leggono (se ce ne sono) si rivedono? O pensano di esserne immuni? 
(Non lo siete...non lo siete..)

8 commenti:

  1. Le battaglie militari son mie *_* : libri, riviste, film, documentari e pure videogames U_U
    Le altre tipologie non mi attirano se non in parte "L'educazione siberiana" che, azzeccandoci in pieno, mi è stata consigliata

    (blog molto bello, ricco di post interessantissimi e divertenti, lo metto tra i preferiti)

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    1. Finalmente un uomo che legge le battaglie militari che commenta!!! *0*
      Svelami il motivo: cos'è che ci vedete che io non vedo??

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  2. Non lo so proprio XD. Seriamente, quello che attira sono le armi, i mezzi e la tattica militare; giocando con i soldatini o con le armi giocattolo assieme ad altri bambini, il gusto delle guerra non era l'uccidere ma la strategia per farlo (gusto che mi è rimasto tutt'ora e che "sfogo", come detto, con videogames di tal genere).
    Perché piace da piccoli e perché tale passione continua da grandi lo ignoro, ma penso che sia una questione antropologica: bambini giocano coi soldatini, automobiline e robot, bambine con bambole e a fare le cuoche (giusto per fare degli esempi anche se ora a 8 anni hanno già smartphone e console per videogames -.-').
    Inoltre ritengo che i film di guerra vecchio stile ("La battaglia di Midway" e "La battaglia dei giganti" giusto per far capire il genere) in cui non c'erano situazioni tragiche, drammatiche, nessuna forte scena dal punto visivo (arti e budella in ogni dove in "Salvate il soldato Ryan") né dal punto di vista emozionale (sempre da "Salvate il soldato Ryan" quando 2 soldati muoiono, uno invocando la madre e l'altro ucciso lentamente con un coltello mentre chiede di non farlo al soldato nemico) abbiano contribuito a rendere la guerra un qualcosa di divertente, appunto un gioco che continua anche da adulti.

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  3. E Lansdale? Ho notato che le storie di Hap e Leonard piacciono molto anche a persone che abitualmente non leggono, forse perchè coniugano il topos dell'eroe che picchia&spara con l'ironia dell'autore e i valori non proprio wasp dei personaggi.

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  4. Io leggo libri di strategia militare (soprattutto antica e medievale), accompagnandoli a libri di storia pura, per interesse personale e studio. La guerra ha forgiato il mondo come lo conosciamo, ed è innegabile. Ed è comunque affascinante capirne il perchè ed il per come. In ogni caso, Educazione Siberiana, ad esempio, è uno dei miei libri preferiti in assoluto (mi importa veramente poco della sua scarsa veridicità). Per il resto leggo fantasy, George Martin in particolare. ASOIAF è la mia saga letteraria preferita in assoluto, ha scavalcato addirittura ISDA. Banda della Magliana, spy story e fuffa in generale non mi ispirano proprio.

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  5. Non sarò un vero uomo :D, ma non penso (spero!) di essere una mosca bianca... ma io non leggo questo genere di libri e nemmeno mi hanno mai intrigato... Su una cosa hai ragione: "L'educazione siberiana" mi è stata caldamente consigliata da un collega di lavoro (e più di una volta!), ma finora ho resistito ;)

    PS: bellissimo blog il tuo, ti seguo da diversi mesi e oltre a farmi (sor)ridere sulle tue vicissitudini librarie e dare spunti di riflessione su vari argomenti, mi dai anche ottimi consigli di lettura.

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  6. Il genere macho non perdona, ed è così che, a parere del mio amico di libri, un mese dovevo assolutamente leggere l'educazione sentimentale e il mese dopo educazione siberiana. C'è da dire però che guarda educazione siberiana con gli stessi occhi con cui io guardo via col vento: vezzeggiare ogni tanto certi lati di sé fa bene alla salute.

    Io comunque a periodi riscopro la passione per le grandi battaglie, soprattutto per i grandi strateghi (l'interesse scema via via che predominano le armi da fuoco, e la sacra passione di certi vecchietti per le due guerre mondiali non la capisco proprio. Astrattamente posso capire che un certo modello di carro armato possa generare fascinazione, ma io preferisco le armi bianche e le battaglie antiche. Secondo me è cominciata al liceo (ricordo un'interrogazione di storia in cui ho annoiato l'insegnante con i disegnini degli schieramenti della battaglia di canne) ma non ho proprio idea del perché sia cominciata.

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  7. Pure a me piacciono tantissimo i libri sulle battaglie storiche, specialmente quelle dell'antichità e del Medioevo, ma adesso col centenario (e anche per via di questioni geografiche, vedi Altopiano) mi sto appropriando anche di quelle della Prima guerra mondiale. Ho dalla mia una certa deformazione professionale (sono insegnante di lettere), ma ci trovo proprio tanto tanto gusto.
    Quanto a Educazione siberiana, ho visto il film e mi è strapiaciuto e ora posseggo il libro, attendendo il tempo propizio per leggerlo.
    Ho sempre sospettato di essere un po' uomo dentro. :P

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