L'altro giorno sono stata alla presentazione di un libro prodotto da una ggggiovane casa editrice: la casasirio editrice.
Gentile omaggio a quel gran bel disco che è stato "La Malavita" dei Baustelle (sì ok a me piacque tantissimo) |
Codesta piccola casa editrice è nata da un annetto a questa parte e ha un, per ora, piccolissimo catalogo, sia cartaceo sia in ebook (i racconti si possono scaricare gratuitamente).
I fondatori sono tutti ggggiovani del mestiere che devo dire, mettono un'ottima cura nel prodotto (e cosa che ha impressionato la mia amica editor, a fine libro fanno l'elenco dovizioso di chi ha compartecipato alla nascita del glorioso tomo, dal traduttore al grafico di copertina).
Visto che tra i doveri di ogni buon bookblogger che si rispetti c'è il divulgare ciò che fanno le piccolissime, piccole e medie case editrici e io, a parte leggere solo secondo il mio personale gusto (che implica non guardare la casa editrice, ma il libro in sé), non è che mi impegni molto, ho deciso di andare alla presentazione della loro ultima creatura: libro d'esordio di Diego Barbera, "Ti scriverò prima del confine", un romanzo che non ho ancora letto e quando avrò il tempo di farlo vi saprò dire com'è.
Io non vado spesso alle presentazioni (come ho già detto non saprei bene perché), ma tra quelle a cui vado e quelle che vedo a lavoro, posso dire che quelle che riescono davvero, a mio parere, finiscono per essere gran poche. Troppe cose cospirano perché un evento del genere si trasformi in una palla mostruosa o in una sventagliata di ego (generalmente ingiustificata) dell'autore o nella sagra della salsiccia che butta tutto in caciara (amici, amici di amici, parliamo di tutto tranne che del libro).
Tante cose che descriverò in un post prossimo venturo (magari anche domani).
Intanto divertitevi con "Mamma che ne dici di un romano ad una presentazione a Milano?"
E milanesi, non offendetevi (manco casasirio ve prego) -.-"
Ps. Il fatto che l'autore fosse di Torino potrebbe giustificare la sua ritrosia nell'opporsi ai due copresentatori (oh, tutti dicono che i piemontesi sono persone di poche parole).
Mi sono perso qualcosa. Pensavo di averlo capito. Tu di dove sei? Di Milano o Roma?
RispondiElimina(Io come punizione per il partner farei pulire casa per due fine settimane di seguito. I bacetti piacciono pure a me! :-) )
Per curiosità, quanti anni ha la fidanzata coreana a Milano? Che magari è la mia ex vicina di casa...
RispondiEliminaCome dici? Non lo sai? E di che avete parlato, allora? XD
L'età non la so effettivamente, in compenso posso raccontarti come si sono conosciuti per filo e per segno..
EliminaOh povero autore...somiglia alla presentazione "casareccia" in parrocchia del libro di mia mamma: i relatori si erano pure impegnati, per carità, però erano tipo il romano/abbruzzese del racconto...
RispondiEliminaPer compensare il tutto l'universo ci ha "mandato" una stupenda presentazione all'Archivio di Stato con tanto di ricostruzione storica del periodo e analisi del testo fatta da studiose in gamba ;)
Comunque è già tanto che la casa editrice gli organizzi qualcosa, quella di mamma si limita a mandargli locandine e inviti generici da usare...
Da romana a Milano già da un po', mi permetto di precisare che le birre veramente fighette ormai sono solo le artigianali, meglio se da microbirrificio!
RispondiEliminaDi presentazioni invece mi piacciono quelle dove si leggono brani dei libri. Ecco, magari non in lingua originale (finlandese) come capitò una volta, ma in quel caso si offrivano spumantini e salmone e quindi andava benissimo lo stesso.