Ebbene gioventù, a Verona, ormai lo sanno anche i sassi, si sta svolgendo una sorta di convegno in stile Voldemort e i suoi seguaci.
Una roba talmente assurda che non riesco neanche ad essere arrabbiata, sono più che altro allibita e mi domando se seriamente qualcuno attorno a me creda a tutte quelle fregnacce o le derubrichi a folklore (tanto che je frega mica riguarda loro) o non so che altro.
Tutto ciò che si può fare davanti a cotanto terrore è: resistere e prendere per i fondelli.
Il potere teme la risata più di ogni altra cosa. Ma non la risata compiacente, quella che prende in giro senza ferire mai davvero o se la prende con le vittime e non i carnefici.
Teme la risata che ti dice ciò che sei veramente. E guardate, possono essere invasati quanto vogliono ma sanno benissimo anche loro quale sia ed è per questo che odiano tanto chi gliela racconta, perché distrugge il mondo di menzogne che si sono costruiti a loro piacimento, per potere, per crudeltà, perché è più facile, per tanti motivi.
Per l'occasione ho pensato di fare la vignetta su un episodio che mi accadde qualche anno fa in libreria. Non l'avevo mai disegnata perché mi intristiva e in un modo o nell'altro mi passava sempre la voglia.
Poi qualche giorno fa mi è capitato di leggere le dichiarazioni di Silvana De Mari, dottoressa e autrice di libri per ragazzi (che non ho letto e mi guarderò bene dal leggere), fervente attivista antilgbt. Costei asseriva che l'omosessualità non esiste, ma che comunque la famosa lobby lgt la odia (non esistiamo, ma la odiamo, ha tutto molto senso). Noterete che alla sigla lgbt manca la B. E perché?
Credo che la mia vignetta possa fugare il dubbio. La sanno lunga miei cari, molto più lunga di quanto vogliano far sembrare.
Cose realmente avvenute! Lo giuro! "Il segreto"!
Agghiacciante quello che sta avvenendo a Verona e assurdo che esista ancora gente che si ostina a pensarla come un bigotta in un paesino sperduto nella prateria del 16 secolo..
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