In questi giorni, con logiche che fatico a comprendere quale persona dotata di raziocinio (almeno credo) noto lo strano affaccendarsi attorno alla legge contro l'omofobia.
I cattolici, che hanno sempre da dire la loro in nome di non so bene cosa (oh, questo non è un blogghe per amanti di preti e affini) sostengono che no se puede far la legge contro l'omofobia perché sarebbe una limitazione della libertà di opinione, ma che loro comunque son contro l'omofobia.
Ora, facciamo questo discorso usando parole che ormai sono state sdoganate.
Io non sono contro i neri, ma impedirmi di dire che fanno schifo limita la mia libertà di opinione.
Io non sono contro gli ebrei, ma impedirmi di dire che dovrebbero essere percossi limita la mia libertà di opinione.
Vi fanno orrore? Bene. Allora non dovreste avere problemi a capire che "Io non sono contro gli omosessuali, ma penso che siano malati" è una frase che non solo dovrebbe suscitarvi orrore imperituro, ma che non vi sognereste mai di dire.
Per questo sentite le vostra libertà personale limitata? La vostra libertà di opinione?
La frase di Voltaire che non era di Voltaire, ma di una sua commentatrice a posteriori su quella cosa che io mi ammazzo per farti dire qualsiasi caxxata ti venga in mente con me non attacca. Se sei un omofobo devi essere punito per legge. Non esiste che la tua ignoranza limiti la mia libertà.
Posto questo sfogo, ecco a voi due suggerimenti in proposito.
Il primo è la bellissima graphic novel di Alan Moore e David Loyd, "V for Vendetta", ultimamente edita a caro prezzo da RW Lion.
I più la ricorderanno per il film con Natalie Portman e perché tutti i movimenti di protesta occidentale che vogliono sentirsi cool negli ultimi anni, amano indossare la maschera di V.
Quello che i movimenti di protesta non ricordano mai è il motivo per cui il personaggio di V ha deciso di iniziare la sua vendetta, ossia l'uccisione di Valerie, sua compagna di prigionia, catturata e torturata solo perché lesbica.
La sua storia vale il libro e il film e la domanda che lei pone vale una legge contro l'omofobia:
"Ancora non capisco perché ci odiano così tanto."
Chi volesse trovare risposte che andassero oltre il loro buon senso può rivolgersi allora al consiglio number two: "Disgusto e umanità: l'orientamento sessuale di fronte alla legge" di Martha Nussbaum ed. Il Saggiatore, euros 19,50.
La filosofa americana analizza il perché del disgusto che molte persone provano o hanno provato nei confronti degli omosessuali e come tale percezione sia stata e debba essere modificata, soprattutto davanti alla legge perché uno stato sia davvero un patto comune posto a difesa di tutti i cittadini e le cittadine che chiedono solo di essere considerati umani e meritevoli di diritti esattamente come gli altri.
Per chi avesse dubbi ulteriori, prego rivolgersi alla canzone dei Radici nel cemento: "Siamo tutti omosessuali"
Credo che la legge contro l'omofobia sia un dovere civile di tutti, soprattutto degli eterosessuali, poiché nessuno può dirsi una brava persona se lo è a discapito di qualcun altro.
assolutamente d'accordo! ho adorato il film di V per Vendetta e mi ha colpita moltissimo la storia di Valerie, angosciante e commovente allo stesso tempo. mi piacerebbe anche leggere la graphic novel (non sono amante dei fumetti, ma credo meriti...), però con l'inglese non me la cavo benissimo. sai se esiste anche tradotta in italiano? grazie in anticipo per un'eventuale risposta
RispondiEliminaSì sì esiste, attualmente è edita dalla RW Lion (non esattamente a buon mercato). Anche io mi sono lasciata sfuggire un'edizione della Rizzoli Lizard a molto più buon mercato. Comunque vale la pena!!
Eliminagrazie mille! la cercherò allora, sperando comunque di non rimetterci un occhio della testa...
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