Esiste un genere di lettore, anche colto, che per principio non legge libri italiani. E' un tipo di snobismo diffuso in tutte le arti, conosco infatti altrettante persone che non vedono film italiani. Ora, io capisco che siamo in grado di partorire un'infinita di trame provinciali, tutte uguali, tutte che parlano di niente (lo chiamano minimalismo, io lo chiamo "Effetto Cibrario" dal nome dell'omonima scrittrice), ma insomma esistono ottimi autori anche italiani.
Il mio consiglio intelligente per le vacanze n°3 è perciò: Pier Vittorio Tondelli.
Allora, io non sono una di quelle che lo venera, lo ama, lo considera il più grande scrittore di rottura della sua generazione ecc. ecc. alcuni libri mi sono piaciuti, altri erano palle mortali (tipo "Camere separate", la storia di un'anima in pena che vaga per il mondo ma in pantaloni bianchi). Tuttavia è innegabile il suo debordante talento.
Perciò cos'è più adatto se non "Rimini" ed. Bompiani 10,90 euros?
La trama vorrebbe essere una sorta di noir con tanto di scioglimento finale, tuttavia ci sono tanti e tali di quei personaggi assurdi concatenati tra di loro che ad un certo punto, effettivamente, si rischia di perderne il senso.
In sostanza, un giornalista viene spedito sulla famosa riviera romagnola a parlare del nulla cosmico che attanaglia tutte le estati di tutti i nonluoghi, pensa sia una punizione editoriale e invece si ritroverà in mezzo ad un casino di proporzioni epiche. Tedesche scomparse, tedesche alla ricerca di tedesche scomparse, sociopatici d'albergo, registi in erba e scrittori bellissimi, bagnini hot, una giornalista arrivista molto sexy e il mistero onnipresente di un politico forse suicida e forse no.
Fila come un ballo forsennato. Accaldato, angosciante, confuso eppure eccitante, un libro che è come l'estate, fidatevi.
Detto ciò, mi vanto personalmente di aver recuperato una copia numerata del catalogo della mostra di tavole di Zerocalcare che c'è al Wow fino al 31 Luglio, che se siete nei dintorni della capitale morale vi consiglio di vedere che è pure gratuita.
Ne approfitto anche per segnalare l'uscita de "La seconda volta che ho visto Roma" di Marco Corona ed. Rizzoli (nella collana Lizard che se potessi comprerei tutta in blocco). Sul sito della Rizzoli potete trovare un'Anteprima . Beh ancora buone letture vacanziere!
*a parlare del nulla cosmico che attanaglia tutte le estati di tutti i nonluoghi,
RispondiEliminaQuesta era infatti l'opinione originaria di Tondelli - che conobbi una sera alla disc*** di *** - di fatto scrisse "Rimini" per emendarsi dell'errore iniziale: altro che "nonluogo"! Consigliabile ancora oggi, cos'era la riviera allora e cosa - in parte - è ancora oggi, si capisce bene.