L'insigne vittima dell'errore di pronuncia di oggi è il filosofo Edmund Husserl trasformato in un simpatico orso teneroso.
Nella mia mente, ogni volta che qualcuno sbaglia la pronuncia di un filosofo che si atteggia a leggere senza manco riuscire a dirne decentemente il nome, parte in automatico la canzone di Zucchero: "Niccce che dicccce boooooh Niccce che dicccce boh". Sì, lo so, la mia immaginazione è fervida.
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