Come saprà chi legge da anni questo blog, per molto tempo ho tenuto la rubrica dei libri su "LezPop".
Sembrano passati eoni, ma era solo una decina di anni fa e questo sito fu letteralmente rivoluzionario per una generazione di lesbiche e oltre.
Era letteralmente la prima cosa online e non solo in cui anche noi lesbiche potevamo ridere, caxxeggiare, commentare serie tv assurde, spettegolare a vanvera (il famoso "vedo lesbiche ovunque"), rifuggendo da una serietà che ci stava monacalmente stretta.
Eravamo finalmente anche noi Pop e c'era soprattutto un posto dove esserlo.
Ho avuto la fortuna di far parte di quel posto.
All'inizio, come in tutti i migliori film americani, ero solo un'avida lettrice del sito quando mi trovavo a Bergamo, un paio di anni in cui ho passato molto tempo in casa e mi sono sentita molto sola.
Mi ricordo benissimo i pomeriggi passati a leggere LezPop, mi dava l'impressione che ci fosse un mondo molto vasto da scoprire, una marea di lesbiche lì fuori che non esistevano solo nelle chat o in discutibili film. Ripeto, il messaggio più importante è che finalmente qualcuno ci stava dicendo che anche noi potevamo divertirci, e quel qualcuno era Milena Cannavacciuolo, l'ideatrice di LezPop e la sua anima.
Poi, una volta a Milano, mi sono proposta per scrivere la rubrica dei libri (non potete capire 10 anni per trovare un libro a tematica lesbica che scavi bibliografici toccava fare) e ci siamo conosciute anche dal vivo, che per me (animo vintage) rimane sempre imprescindibile.
Ora è per lei che scrivo questo post. Due anni fa mentre si trovava a Venezia per lavoro, ha avuto una grave emorragia cerebrale e ha riportato conseguenze importanti che richiedono lunghe cure riabilitative e assistenza.
La compagna e le persone che si prendono cura di lei, assieme a lei ovviamente, hanno lanciato una campagna fondi per sostenere le spese.
Vi lascio il link alla campagna nel caso voleste contribuire. Ogni contributo è importante, anche la più piccola condivisione:
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