giovedì 11 dicembre 2014

Consigli per il Natale: libri su principesse e regine. Aneddotica per iniziare lettrici trash alla saggistica e carteggi seri per storiche (e storici) consumati, e su tutti quanti grandi corone scintillanti!

 E anche quest'anno è arrivato il magico momento dei consigli natalizi!
 Inizio questo tedio regalatorio con una grande hit natalizia che dovrebbe risolvervi alla grande una serie di regali: le storie di regine e principesse. 
Sin da quando ero piccola ho visto molti film di Natale.
 La ragione era solo una: passavo molto tempo natalizio coi miei nonni locali, in alternativa, chiusa in casa dalla mia nonna estera (la madre di mio padre da cui andavamo a Natale e che abitava geopoliticamente in un'altra parte d'Italia).
  In tali anziane mura domestiche non è che si potesse fare molto oltre a mangiare, così o guardavo insistentemente "Fantaghirò", oppure, coi miei nonni local c'erano delle grandi hit: "Don Camillo" (inimmaginifici gli arrampicamenti sugli specchi dei miei nonni, non proprio di sinistra, per spiegarmi cosa fosse il Pci) e "La Principessa Sissi". 
 Mio nonno era un uomo che anche quando avevo ormai vent'anni compiuti continuava ad imbarazzarsi se vedevamo un bacio sulle labbra in un film insieme, perciò con questi due filoni andava tendenzialmente sul sicuro.
 Codesto fatto, ha voluto che io collegassi per sempre il Natale a romantiche principesse in crinoline e trovi particolarmente jingle bells tutto ciò che le riguarda, così il consigliare libri del genere diventa un passo piuttosto facile. Storcete il naso? Datemi e date loro una possibilità!

PER LA PARENTE/AMICA/ZIA/CUGINA CHE LEGGE SOLO LIBRI ROSA:
 Le nominiamo spesso: persone che leggono solo trame spazzatura, seriali, spesso brutte, spesso identiche, ma in quantità industriale. Codeste persone sono le stesse che pronunciano la parola saggistica come se fosse un vocabolo appartenente ad una lingua stramorta da tremila anni: in modo dubbio e senza alcuna cognizione di causa. Mi riferisco a loro al femminile perché le statistiche sia empiriche sia vere, ci dicono che la stragrande maggioranza di questo tipo di lettori sono di sesso femminile. Perciò è come la storia del tradimento: se il lettore forte di trame spazzatura non sei tu, lo è tua moglie. 
 Ci sono molti titoli che possono farvi andare sul sicuro, ma soprattutto due personaggi storici in particolare: Maria Antonietta di Francia e la Principessa Sissi.
 Personaggi complessi ridotti dalla vulgata comune e da un cinema generalista ante litteram, vengono recuperati in belle biografie o documenti storici piccanti come:

1) "LA SARTA DI MARIA ANTONIETTA. LE MEMORIE DI ROSE BERTIN" ed. Clichy:
  Questa mania di biografia per interposta persona è molto comune negli attendenti e aiutanti dei personaggi famosi e storici (basti pensare alla defunta Diana su cui ha scritto, spettegolato e mangiato pure il palafreniere di palazzo), ma è comprensibile: la tentazione di dare la propria versione dei fatti può essere forte. Ed è il motivo per cui Rose Bertin, semplice modista miracolata dalla regina che ne fece la sua sarta personale, sente la necessità di scrivere: davanti alle innumerevoli calunnie che vede piovere sulla sua benefattrice, essa deve parlare. Il libro è piccolo e gustoso, veloce e ricco di quelle che osservazioni che sembrano stucchevoli e nascondono enormi scenari storici. 
 La Maria Antonietta che ne esce è tenera, dolce e scintillante come la ragazzina adorata da Lady Oscar nel celebre cartone, solo che questa è memorialistica vera.

 "LA VERA STORIA DELLA PRINCIPESSA SISSI E DELL'ANARCHICO CHE LA UCCISE"  di Renzo Castelli ed. Ets: 
 Ammetto che l'inizio prometteva molto di più: come possono due persone come Elisabetta di Baviera e il suo assassino, Luigi Luccheni, dai destini così enormemente distanti, appartenenti a mondi talmente diversi, incrociarsi fatalmente in una gelida giornata svizzera?
  E' una questione affascinante che mi pongo spesso: il modo in cui il destino si attorciglia sfiorandone migliaia di altri fino a quel momento distanti anni luce. Peccato per lo svolgimento.
 Il saggio che si propone in principio di sfatare il mito della Sissi televisiva cavalca velocemente lungo la sua lunga vita come un bignami ben scritto, tuttavia soffre di eccessivo puntinismo (puntini di sospensione) e non indaga davvero l'animo umano, soprattutto quello di Luccheni. Di quest'uomo, presunto anarchico, italiano, dalle origini miserevoli e una vita altrettanto miseranda, l'autore non fa che ripetere un solo mantra: difficilmente poteva essere un anarchico. Tuttavia non offre grande sostegno al riguardo, insiste piuttosto su una grande delusione lavorativa, e nonostante un'infanzia da Dickens, sembra provare molta più compassione per Sissi, che finisce per ammantare di uno strambo alone romantico. Comunque è scorrevole e grazioso, perfetto per iniziare alla saggistica la cugina riottosa a lasciare il principe azzurro col cupcake in mano.

PER L'APPASSIONATA STORICA VERA: 
Diciamoci la verità, la stragrande maggioranza di voi, quando ha letto la parola "principesse" ha smesso di leggere il post o, se è arrivato fin qui, si è chiesto se non fossi impazzita dando fondo alle mie muliebri arti. Se ci riflettiamo (e se lo avete pensato) potrebbe una cosa molto sessista, se avessi scritto che vi parlavo di libri su Carlo V o Filippo II l'effetto dato sarebbe stato tutto un altro. 
 Si collegano re e principi a guerre, sangue e beghe politiche, re e regine a frizzi e lazzi. Eppure il re Sole ed Enrico VIII in quanto ad amorazzi, tradimenti e pettegolezzi non erano secondi a nessuno, mentre Eleonora D'Arborea ed Elisabetta I sono delle regnanti ricordate per meriti politici, giuridici e militari.  Perciò, esistono molti libri da regalare anche a parenti, maschi e femmine, appassionati di storia, che sotto Natale vogliono spararsi un po' di sana aneddotica. Di cui sotto vi elenco:

1) "LETTERE D'AMORE DI ENRICO VIII AD ANNA BOLENA" ed. Nutrimenti: 
Carteggio di grande valore storico di cui purtroppo possediamo solo una delle due voci: quella del solerte e appassionato a Enrico. 
 Sarà che ero suggestionata dai dipinti che lo vogliono panzuto e imponente, ma la sua presenza fisica sembrava trasparire anche dalle lettere: imperiose, fisiche, passionali, ma molto concrete. Da questo carteggio per voce sola, si intuisce come Enrico fosse molto attratto dalla seconda moglie che fece decapitare e come questa lo tenesse sulla corda con grande bravura visto che non era certo uomo da farsi intortare. 
 Il momento tristezza giunge alla fine: la lettera di Enrico alla sua terza moglie, Jane Seymour, mentre la Bolena era ancora in vita, ha lo stesso identico tono dell'uomo passionale e vigoroso. Al che la domanda sorge spontanea: Enrico, ma tu ci credevi o ci facevi?

2)"PRINCIPESSA LUISA" di LUCINDA HAWKSLEY ed. Odoya:
 In questi ultimi tempi va molto di moda la regina Vittoria, non riesco a capire perché. 
 Personaggio ignorato lungamente, viene riscoperto con sommo stupore, nonostante abbia regnato per lunghi anni e avesse una storia (soprattutto in gioventù, quando dimostrò grande carattere sfuggendo al dominio materno), molto intrigante. L'Odoya ha recentemente pubblicato una biografia di una delle sue figlie, la principessa Luisa, famosa per essere stata una grande innovatrice e continua fonte di scandalo per la famiglia reale. Pittrice,  (ma non per diletto, sul serio), amica dei preraffaelliti, visse una vita il più possibile borghese battendosi per i diritti femminili e dopo vari affair amorosi molto discussi, sposò, per la prima volta dopo secoli un common, con grandissimo accoramento familiare. 
 (Se Luisa è troppo leziosa, potete sempre far ricorso ad uno dei bei libri usciti su Matilde di Canossa, altra complessa figura di regnante donna, che si trovò al centro di uno dei più grandi scontri tra potere temporale e secolare, per lei c'è "Matilde di Canossa" di Eugenio Riversi ed. Odoya).

 Vi ho aiutato abbastanza a far felici parte di amiche e familiari? Avete già letto qualcuno di questi libri e volete confutarmi o consigliarli a vostra volta? Leggete, scrivete et commentate se ve va!  

5 commenti:

  1. Sarà che ero suggestionata dai dipinti che lo vogliono panzuto e imponente, ma la sua presenza fisica sembrava trasparire anche dalle lettere: imperiose, fisiche, passionali, ma molto concrete

    Il famoso ritratto di Holbein che mostra Enrico VIII panzuro ed imponente è dell'età avanzata, da giovane era snello ed affascinante, poi la buona tavola...

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  2. Siccome un po' di tempo fa avevi scritto che ti piaceva il filone femminista del genere fantascientifico, ne approfitto per segnarli una gustosa Graphic Novel, realizzata da Kelly Sue DeConnick, uscita giusto ieri: Bitch Planet.

    E' una storia feminist sci-fi ambientata in un futuro prossimo in cui l'essere umano ha colonizzato l'universo, e viene racconta la codardia del mondo patriarcale, narrata dal punto di vista femminile. La trama sfrutta i cliché classici dei film trash degli anni '60 / '70, in particolar modo dei film Giapponesi violenti. E' divertente, pone le domande giuste sugli stereotipi etnici e di genere, ma è anche un po' brutale nella rappresentazione grafica della violenza.

    Se ti capita sotto mano una copia, prova a darci una sbirciata.

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    1. Grazie per la segnalazione, lo cerco subito! Ma tu l'hai già letto? Potresti mandare una "Piccolissima recensione tra amici"... ;)

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    2. Sì l'ho già letto; la versione digitale viene solo 3,00$. Anche meno se hai l'abbonamento online con il distributore.

      E' difficile farti la recensione, è uscito solo il primo numero (su una serie di 10/12 numeri in totale, credo) e non è che sia stato rivelato molto della trama. In parole povere è una storia che parla di come le donne che non sono "compliant" ai dogmi del sistema patriarcale (comportarsi in un certo modo, vestirsi in un certo modo, ecc ecc i soliti stereotipi misogini) vengono inviate su un pianeta extra-solare ed incarcerate per il resto della loro vita.

      L'intero pianeta è adibito a carcere, da qui il nome della serie "Bitch Planet". La serie quindi narra le storie di queste donne incarcerate, delle situazioni surreali che le hanno condotte in prigione e (qui sto presumendo io da quel poco che è stato rivelato nel primo numero) di ciò che sono disposte a fare / diventare per sopravvivere.

      Ci sono donne di diversa etnia e dai caratteri molto diversi. Insomma, è un po' un incrocio tra Kick-Ass ed i film giapponesi trash :D

      Se vuoi ti tengo aggiornata sulle prossime uscite mensili.

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