Giusto qualche giorno dopo aver letto questo articolo su Fumettologica sullo sfruttamento e la scarsa retribuzione nel terziario avanzato (nello specifico nei mestieri creativi), in libreria due ragazze hanno dato vita alla vignetta di cui sotto.
Cose realmente avvenute! Lo giuro! "Affronti"!
Ogni lavoro va retribuito, ovviamente! Ma come possa Sio chiedere soldi per far leggere quella roba inguardabile e stupida a livelli di stupidità mai toccati prima proprio non lo capisco. Non ce l'ha una coscienza?
RispondiEliminabeh, non è che li chiede è la gente che glieli dà spontaneamente
EliminaMa se la gente paga, lui fa benissimo. Deve cogliere l'attimo.
RispondiElimina"Ma se la gente paga". Prendi i soldi e scappa, è una strategia. Ti guadagni la fama del ladro, ma sei scappato e non te ne frega nulla. Invece c'è chi non vive alla giornata perché pensa che vale la pena costruirsi una carriera, una immagine, qualcosa apprezzato nel tempo per la coerenza e i risultati. C'è chi non lavora nell'orizzonte dell'immediato e per un effimero guadagno, ma per costruire qualcosa a cui tiene, che lo gratifica (oltre e al di là del guadagno). Il lavoro non solo come fonte di guadagni effimeri ma come fonte di valore aggiunto. Da questo punto di vista si può anche decidere che certe strategie non pagano nel tempo e squalificano tutto: chi pubblica, l'editore, la libreria che li vende, la televisione che gli dà spazio (un certo Volo...). Tutti quanti.
RispondiEliminaChe schifo, i soldi
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