venerdì 25 marzo 2016

Cose realmente avvenute! Lo giuro! "I libri appartati".

Se c'è una cosa che mi dà estremo urto in libreria, è quando i clienti danno per scontato di essere più intelligenti di te.
 Tu sei "solo una commessa", loro invece faranno un qualche lavoro d'ufficio (in cui in genere sono entrati eoni fa con un diploma e non hanno la minima idea di cosa voglia dire il mercato del lavoro adesso, che fa polpette pure dei dottorandi). Che poi non ho mai capito perché il lavoro d'ufficio sarebbe superior rispetto a quello in negozio.
 Partendo da questo presupposto, hanno quella frase da calcio rotante istantaneo che è "impari l'italiano" "è italiano" o anche "torni a scuola" e tutte le loro varianti. Ovviamente un bel po' di volte sono loro che dovrebbero ritrovare la via della scuola dell'obbligo.
 Pardon per questa intro al vetriolo, ma la cliente della vignetta realmente avvenuta ha davvero messo a dura prova la mia pokerface.
Cose realmente avvenute! Lo giuro! "I libri appartati".



12 commenti:

  1. E io che credevo che i libri appartati fossero quelli che non si fanno vedere in pubblico...

    Nuovament eauguri

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    1. Anch'io! Convintissima intendesse dei libri tenuti in uno scaffale "nascosto", per esempio in fondo al negozio o in seconda fila #complotti

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  2. Io ho letto per tutto il tempo "arrapanti"!

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  3. Ricordo una maestra che per "mettere via" usava "conservare", in modo indiscriminato. Tipo "conservate il quaderno nella cartella".

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    1. Credo sia un dialettismo, tipico del Meridione, ma non prenderlo per certo!
      Cmq "appartare", anche se senz'altro poco usato, è corretto, cito dal De Mauro: appartare, BU mettere da parte.

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    2. Ho controllato sia la Treccani che la Crusca. Non so De Mauro dove abbia tratto il significato, ma penso che una citazione del '600 non sia più valida

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  4. Sei tu che non ti aggiorni!
    Inizio a capire meglio il tuo mondo, lavorando in un ufficio turistico che si occupa anche di vendita di libri.

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  5. "Era un libro timido, un po' scontroso; se ne stava sempre appartato nel suo angolino, e così nessuno lo invitava mai a ballare...".
    Volendo, se ne potrebbe tirare fuori un romanzo - nemmeno di quelli troppo consueti, anche.

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  6. Come ho sentito dire di recente in una trasmissione tv: questa cosa mi disagia parecchio.

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    1. off topic: Nel mio piccolo sto esportando 'disagio' in Australia. Mi chiedo come facciano gli anglofoni ad esistere senza esprimere tutte le sfumature del loro malessere...

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  7. forse sono della stessa famiglia dei"pantaloni appartamento" di Frends?

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